si parla di progresso, di evoluzione, di civiltà ci ritroviamo invece in un nuovo medio evo dove conta chi si nasconde dietro il potere o vi si allea con esso.
domenica 16 settembre 2007
Notte prima degli esami
Finalmente è finita anche la trafila per l'elezione dei Presidenti delle Camere.........L'impressione che ne ho tratto e che i ns politici sono così lontani dalla realtà, nel perseguire i loro obiettivi sia pure basati su briciole a volte di insignificante potere, da non capire che la gente (cioè NOI), ha bisogno di sapere non che il tal politico è arrabbiato perché non ha avuto il tal posticino....., ma come governa e quali sono le "ricettepolitico-economiche" da attuare per tirarci fuori dalla incertezza.... a meno che non si volgia dar ragione a chi qualche decennio fa asseriva in un romanzo che qualunque sia il sistema di governo il potere era sempre fine a se stesso e si esprimeva comunque in una sopraffazione (velata in certi casi aperta nelle dittature) dove i pochi (le elites - tanto che oggi molti politologi non parlano più di "Governo del popolo ma di Governo approvato dal Popolo ed è tutto dire....) pescati sempre nelle stesse classi, formatisi alle stesse scuole - anche di partito - ma con idee generalmente simili anche se da approcci diversi governano decidendo i destini dei molti: mi chiedo che senso ha parlare di democrazia, parliamo piuttosto di stato liberale che proprio democratico non è.Già perché finora ci hanno infinocchiato dicendoci che vivevamo nel migliore dei mondi possibili che la liberaldemocrazia ci avrebbe portato benessere per tutti e che il mercato era la panacea di tutti mali:Davvero? Quanti di noi credono ancora alle favole? Non sono comunista ma comunque mi chiedo quando verrà scritto un libro sugli orrori del capitalismo liberista e liberale? Innanzitutto come già detto sopra liberalismo e democrazia non vanno d'accordo : il primo è basato sul governo delle elites sulla base del principio delle cosiddette soppressioni delle decisioni sfavorevoli - noi comuni mortali votiamo per il meno peggio - mentre invece la democrazia si basa in via teorica su un governo del popolo o meglio del corpo elettorale che ne è l'espressione prima - a suffragio elettorale universale e così via - ma che di fatto è stata stravolta fino a diventare anch'essa elitaria da cui il termine di cui sopra, e allora, che fare? Qualcuno potrebbe pensare che meglio questi sistemi che altri molto meno aperti ed è vero ma ci si deve sempre accontentare o non possiamo invece spingere per migliorarli, ad esempio con i bilanci partecipati; non è vero che non esistono altri sistemi e che non esistano altri mondi possibili ma al limite basterebbe che questo rallentasse (o vi fosse costretto) la sua folle corsa verso l'autodistruzione dovendo sempre crescere restringendo la sua base economica e politica e ci si spogliasse dello 0.8 % in proporzione al reddito effettivo perché solo in Italia gli indigenti potessero esserlo un poco di meno....molto meno; o che le aziende che delocalizzano (lo sappiamo tutti perchè) abbiano tassazione separata e meno favorevole: non si capisce perchè l'industria che delocalizza per aumentare la quota di profitto del CdA debba anche avere la stessa tassazione di chi continua ad investire nel ns paese.E tutto quanto detto sopra spinga la società a comprimere il livello di benessere dei cittadini in nome di un futuro migliore sempre di la da venire, salvo poi affrontare la realtà che sono ormai due le generazioni che non staranno meglio dei loro genitori o nonni e che sono in netto svantaggio culturale rispetto ai loro coetanei degli altri paesi.Tutto ciò non m'incoraggia a sperare nel migliore dei mondi possibili ma spero che gli italiani non vogliamo sottoscrivere una cambiale per il futuro che prevede che i pochi siano straricchi a scapito dei tanti: tocca a noi alla società civile o ritenuta tale svegliarsi io l'ho fatto e voi?
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