lunedì 1 febbraio 2010

Darsi fuoco...

Non conosco i vari motivi che hanno spinto l'operaio a darsi fuoco; non li conosco e nemmeno voglio stare ad indagarli: è compito dei cosiddetti tecnici (ammesso che qualcuno abbia tempo di farlo perchè da ciò si guadagna poco, meglio concetrarsi su altre e più redditizie attività come l'apparire in tv). Però se un cittadino di questo paese, dopo aver perso lavoro e di conseguenza dignità, si da fuoco è o non è una sconfitta del paese dove è nato? E' o non è una sconfitta della classe dirigente (che è occupata a perpetuarsi e a darsi impunità, intoccabilità, intangibilità, ecc...)? E' o non è una sconfitta di coloro che si ergono a difensori dei più deboli e degli espulsi dal mondo del lavoro? E' o non è una sconfitta dei cosiddetti partiti e movimenti di sinistra (ormai simulacri del bel tempo che fu) che sono buoni solo a fare ammuina?
E di domande ce ne sarebbero tante altre.......... Di lavoro si muore in tanti modi, nella società occidentale liberista e liberale, quello di quest'ultimo nostro concittadino è solo, si fa per dire e mi scuso per la brutalità, più cruento che meriterà qualche discussione in tv e sui giornali.. e nulla più.

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