mercoledì 3 marzo 2010

... e ora tocca a ricorsopoli .......

Il nostro paese ha tanti problemi, ma proprio tanti; di crescita culturale e sociale innanzitutto visto il livello di inciviltà raggiunto. Ha problemi economici: visto che si decresce agli stessi ritmi con i quali nei primi 30 anni di vita della repubblica siamo cresciuti. C'è sempre menno gente che lavora in maniera fissa e continuativa e ormai intere generazioni vivono di precarietà e di poche centinaia di euro. Abbiamo ormai abbandonato la via saggia di investire sul futuro e sui giovani per permettere a pochi privilegiati, e figli di privilegiati, di avere la possibilità di accedere alla torta. Quale torta direte: la torta dei soldi che generosamente gli italiani che lavorano, i pochi che ancora lavorano, donano con le tasse e con il lavoro. E' come accade con la nave che affonda mentre c'è qualcuno che si sacrifica per salvare gli altri altri si affannano ad arraffare quelllo che c'è e a salvarsi magari passando sopra gli altri. Ecco la mia impressione. Per la casta politica non conta quanto sopra ma solo la competizione al suo interno per chi deve conquistare il potere e gestirlo (spesso pro domo altrui). Mica si affannano a risolvere i problemi che loro stesso denunciano ....... no quello che fanno è solo parlarne e lanciare "allarmi" per questo o quell'aspetto, ma poi (una volta passata la festa) mancano i soldi o è colpa dell'opposizione o quant'altro. Un'esempio lo abbiamo sotto gli occhi in questa "strana" campagna elettorale. Infatti fa bene qualcuno a parlare di ricorsopoli: fanno casino con le liste e poi chiedono interventi alle sfere istituzionali e ai Tribunali (e sappiamo in quale stato sia la giustizia) per avere "giustizia" dei casini fatti per leggerezza o pressappochismo o chissà cos'altro.... in realtà, come sempre ormai, a cadere è la struttura politica, proprio come accade per gli altri aspetti sociali e politici, a fallire e non potrebbe essere altrimenti: non puoi "alleggerire" una struttura di un palazzo senza sapere che prima o poi alla prima scossetta c'è il rischio di crolli. Chi è causa del suo mal pianga se stesso: se invece si fosse intrapreso la via democratica e della partecipazione dei cittadini magari gli affari per qualche "sorridente" imprenditore andavano male però la struttura sociale avrebbe tenuto e, forse, poteva impedire l'attuale triste spettacolo: bastava seguire la Costituzione e magari candidare meno "stelline" e simili, no?

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