martedì 27 aprile 2010

Downgrade della Grecia: Portogallo e Italia?

Ci siamo. La Grecia è crollata: l'immobilismo europeo e l'egoismo dei governi (espressione dei cittadini) stanno facendo il resto: mentre a Roma si discute Sagunto brucia. Mentre nel momento hot della crisi finanziaria i governi ci hanno svenato per difendere le banche e la grande finanza, prime responsabili della crisi peggiore dal I° dopoguerra, ora gli stessi non stanno ricambiando il favore e tengono bordone agli speculatori nell'affondare la Grecia e sono all'assalto del Portogallo (per Spagna e Italia si stanno attrezzando, non vi preoccupate) con l'obiettivo di scommettere sul cosiddetto "downgrade" di questi paesi e aumentare i propri ricavi: senz'alcuno scrupolo per le sofferenze che saranno inevitabilmente ai greci portoghesi ecc.... e c'é da giurarci che un altro obiettivo (questo condiviso dalle élite nazionali europee ed americane) stanno perseguendo, ossia quello di eliminare i "pesi" morti rappresentati dai paesi deboli in modo da attuare una selezione, di stampo spenceriano, per esaltare e evidenziare chi ricco lo è già. Abbiamo voluto il "mercato" unico? Ecco la conseguenza di lasciare libero accesso non alle aziende, o almeno non solo, ma alla finanza (speculativa e non) che, sì, ci ha messo alla pari con il centro dell'impero (che non sono gli USA ma le grandi conglomerate multinazionali finanziarie, veri stati negli stati tradizionali che non contano più nulla, che sono state già messe sotto accusa (e, con una bella faccia tosta, si sono cosparse il capo di cenere quando si trattava di incassare i soldi pubblici con i quali ci hanno pagato i bonus dei rispettivi CEO, mica per risanare e risanarsi e cambiare strada) per lo spregiudicato atteggiamento tenuto ..... come dire bancomat pubblico e profitti (privatissimi) ma, essendo volatili e tesi solo al profitto, instabili e anarchiche (con tutto il rispetto per i veri anarchici che sono gente serissima) mal sopportanti controlli e regole (se non quella dell'arricchimento a spese della collettività) caratteristiche naturalmente elogiate dai mercatari talebani nostrani che stanno rialzando la testa nonostante il malumore, diffuso, popolare (punta di un iceberg che nasconde, appena sotto il pelo dell'acqua, la stanchezza) per una crisi (di cui non é responsabile) che é stata decisa a tavolino da poche persone che avevano solo voglia di aumentare le proprie ricchezze, costi quello che costi. Quando capiremo che questo sistema non va riformato (non servirebbe a nulla) ma eliminato? Quando capiremo che non è necessario che la borsa vada bene perché un economia sia fiorente? Quando capiremo ch minare il futuro dei nostri figli non è meno importante di un più 0,1% di crescita? Quando capiremo che tutto ciò non ha nessun fondamento se non quello di creare ricchezza virtuale per pochi e fame per tutti? E quando capiremo che i politici che applicano le ricette liberiste non vanno votati perché quando saranno eletti non faranno certo gli interessi di chi li ha votati (non parlo degli evasori e dei riccastri che hanno tutto l'interesse, insieme alle mafie, a che continui tutto così com'é ora)? Quando capiremo che pensioni, sanità, scuole, università, lavoro, produzione, welfare... Fino al 1848 si raccontava ai perbenisti che c'era uno spettro che s'agirava per l'Europa........ ora c'è un mostro che divora intere nazioni; un mostro affamato senza coscienza e senza scrupoli che non esita a distruggere e che arriva a divorare anche parti di se stesso pur di placare la fame che prova .... eppure nessuno prende il coraggio a due mani di eliminarlo... AAA cercasi Davide per lavoro di eliminazione.

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