martedì 3 agosto 2010

Questione morale: l'acqua calda riscoperta

Era dagli anni '70 che si parla di questione morale nel nostro paese. In realtà invece di risolverla se ne sono spesso fatto scudo per dare spallate al potere e entrare nella stanza dei bottoni, ma a risolverla nemmeno a parlarne. Questione morale è fare luce sulle stragi di Stato; questione morale è la corruzione cinquantennale del potere (a tutti i livelli); questione morale è l'evasione (nel senso più generale del termine); questione morale è l'occupazione del potere con la scusa che non c'erano alternative (conventio ad excludendum); questione morale è stata, ed è ancora, l'occupazione delle poltrone di enti e società pubbliche con proprio personale; questione morale è la mancanza di ricambio dello stesso personale politico; questione morale è anche l'incapacità di dare un futuro certo alle nuove generazioni in nome di un ideologia di mercato che presuppone si debba competere sempre comunque e dovunque senza comprendere che, in tempo di crisi o meno, solo se la gente ha soldi spende; come vedete su questo paese non c'è una cappa di piombo ma una serie di strati di amianto puro che un pò alla volta l'hanno avvelenato fin nelle radici: o ci decidiamo a bonificare oppure tanto vale cambiare il nome al paese: non più Repubblica ma Italia SpA dove noi però non siamo dentro il CdA ma solo degli esecutori e basta perchè in ognuno di questi aspetti dello stesso problema porta con sé opportunismi e blocchi sociali ben definiti che si riconoscono solo in coloro che ne rappresentano gli interessi e che sono stati valorizzati proprio dalla politica del non cambiare nulla pur affermando il contrario anche perchè nel nostro paese la genralità delle persone si è sempre accontentata delle briciole che gli lanciavano anziché il pasto realmente luculliano che da decenni altri, i pochi, privilegiati stanno facendo a spese di tutti.....

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