lunedì 11 ottobre 2010

.... e ora speriamo che la cancellino

Da Firenze arriva un altro colpo al medio evo: il Tribunale di Firenze, prima sezione civile, ha sollevato dubbi di costituzionalità sulla legge 40 nella parte che vieta la fecondazione eterologa (fra le altre cose visto, che vieta praticamente tutto). Non é la prima volta che accade e non é la prima volta che la Corte Costituzionale, ultimo baluardo della legalità, esprime la propria parola in materia: allora diede esito positivo per i ricorrenti, ora si vedrà. Che ci fossero dubbi fin dalla sua approvazione era chiaro a tutti, com'era chiaro a tutti che il Governo, per non scontentare Chiesa ed integralisti, fece finta di nulla e tirò dritto (salvo mettere nell'agenda la riforma anche di quest'organo costituzionale per asservirlo ai propri voleri). Ora, quindi, siamo alla seconda e ci sta che questa volta uno dei suoi punti fondamentali, l'eterologa, sarà cancellato, almeno lo auspico, e quindi perderà molto della sua natura originaria: ciò non significa che ci debba essere un far west (così veniva descritta la situazione precedente) però nemmeno fare ipocrisie all'italiana (come dice il Direttore del TG zero di Radio Capital Vittorio Zucconi), ossia fermarsi a metà strada. O si difende la vita e allora tutto é vietato (non solo la fecondazione, la diagnosi pre-impianto, ma anche aborto fine vita, testamento biologico) o si liberalizza tutto e si pone sotto garanzia pubblica l'intero processo che riguarda la natalità e le sue problematiche; si darebbe innanzitutto un bel taglio al turismo neonatale (e al conseguente mercato delle cliniche estere sulle quali in molti, anche italiani, ci mangiano abbondantemente a spese delle coppie che disperatamente vogliono un figlio) che ne é l'aspetto più triste e squallido. Rispettiamo il dettato costituzionale, anche dopo la sentenza, e facciamo in modo che lo Stato, etico secondo alcuni su questi aspetti, non metta becco in materie che non lo riguardano minimamente se non come garante delle libertà individuali (ivi compreso la libertà di poter disporre senza condizionamenti del proprio corpo) previste dalla Carta evitando gli opprtunismi di chi per ottenere qualche voto in più farebbe "di tutto di più" .... anche quando per primi non vi si attengono in prima persona.

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