Se
non ci fosse stata la Spagna, ci sarebbe stato lui. Salvini ha scelto
una nave con cui poteva rischiare: assai cinico, ma lecito (dal suo
punto di vista). L’Aquarius non è una bagnarola, tutto
era monitorato e Salvini ha atteso che qualcuno si facesse avanti per
farla attraccare. Se non si fosse mosso nessuno, ovviamente avrebbe
dovuto “aprire i porti”, perché non è un aguzzino (non
scherziamo) e perché l’Italia è un Paese che come accoglienza non ha
nulla da invidiare a nessuno. A quel punto, politicamente, avrebbe perso su tutta la linea. Il suo è stato un “all in” a poker. Ha vinto lui.
Razzismo.
Grandi peana per il premier spagnolo che ha salvato centinaia di vite
(che non erano a rischio). Bello. Poi però qualcuno dovrebbe spiegarmi
perché quando la stessa Spagna non accoglie nessuno ma erige muri e fili spinati, è lecito. Quando Malta se ne frega,
è lecito. Quando Germania e Francia se ne fregano, è lecito. E quando
invece l’Italia – per una volta – alza la voce e pone un problema
reale, è razzista.
Salvini è il più bravo.
Salvini è il politico più bravo, per distacco, del lotto. Continua a
essere sottovalutato in maniera puerile e miope. Oppure si confonde la
bravura con la simpatia. Ragazzi, chiariamoci: se uno è di destra, non è
che poi dovete stupirvi se fa cose di destra. Magari lo votano apposta. Finiamola poi col far coincidere la stima con la condivisione. Per me la vita è sacra e chiudere i porti
è semplicemente irricevibile, ma il mio parere ora non conta nulla.
Almirante sapeva fare opposizione come pochi, ma asserirlo non
significava certo condividerlo. L’altro giorno, alla Camera, Del Rio ha
fatto un discorso efficacissimo e riuscito: se lo dico – e lo ripeto –
non vuol dire che lo condivido, ma vuol dire che gli riconosco
un’abilità politica.
Sarebbe bello che i
talebani grillini, questa cosa elementare, la capissero. Al tempo
stesso, e torniamo al tema di questi giorni, asserire che Salvini le
sta indovinando tutte non vuol dire condividerlo: vuol dire
riconoscerne il talento (cinico) politico e la scaltrezza, che gli
stanno permettendo di mangiare in testa a tutti.
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