Fonte: Il Fatto Quotidiano Politica | 6 giugno 2018 Diego Fusaro
Senza pudore e senza senso della misura, ecco che ora l’uomo dei mercati, Mario Monti, in Senato rievoca lo spettro della Troika. La chiama in causa con naturalezza, come se fosse la cosa più normale del mondo. Lo storytelling
è sempre il medesimo, quello dettato dalla ossequiosa teologia dei
mercati speculativi e dalla loro religione sacra del classismo
planetario.
Questo il messaggio, neppure troppo in codice: fate quel che vogliono i mercati e la Ue, voi del novello governo gialloverde, o l’Italia
verrà in un batter d’occhio invasa da una giunta militare economica
liberista come quella a suo tempo presieduta dallo stesso Monti,
l’euroinomane fiduciario dei mercati speculativi. Un governo tecnico Mario Monti bis? Il colpo di Stato finanziario
del 2011 avvenne per il tramite dell’instaurazione di un governo
formalmente definito “tecnico” e, in verità, corrispondente a una giunta
militare di tipo economico, imposta autocraticamente dalla Banca centrale europea
con il solo obiettivo di adeguare la penisola italiana ai parametri
economici europei, destrutturando i residui diritti sociali e del
lavoro. E fu subito riforma Fornero.
Ecco il messaggio che ora Mario Monti ci sta inviando. Rinunziate a velleità populiste e di difesa degli interessi della nazione e del lavoro. Rispettate i desiderata dei turbomondialisti apolidi e dei mercati finanziari deregolamentati.
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