Il surplus commerciale
della Germania rischia di diventare tossico. A lanciare l’alert è il
direttore dell’Ifo secondo cui il fatto che la prima economia dell’area
euro esporta molto più di quanto importa sta diventando un grosso
problema.
In realtà l’avanzo commerciale nei confronti dei paesi europei, sebbene elevato, è nei limiti dei vincoli: è quello con il resto del mondo che è eccessivo e la Germania, secondo gli esperti, non può più andare avanti così, facendo affidamento quasi esclusivamente sull’export e non sulla domanda interna.
Gli ultimi dati a disposizione dicono che l’avanzo commerciale della Germania è sceso nel 2017 per la prima volta dal 2009, toccando quota 300,9 miliardi di dollari, come dimostrano i numeri pubblicati a febbraio dall’Ufficio federale di statistica del paese, Destatits.
Eppure, il surplus commerciale tedesco con gli Stati Uniti era di 64 miliardi dollari. Una cifra che preoccupa non poco il presidente americano Donald Trump.
Proprio le eccedenze commerciali sono considerate un incoraggiamento delle pratiche di stampo protezionista e un peggioramento dei problemi economici di altri paesi partner commerciali della Germania.
“(L’eccedenza commerciale) si sta rivelando una questione cruciale non solo con gli Stati Uniti ma anche con altri partner commerciali ed anche all’interno dell’Unione Europea.Così Gabriel Felbermayr, il direttore dell’Ifo Center for International Economics parlando alla CNBC.
“L’eccedenza sta diventando tossica, e anche all’interno della Germania molti sostengono che ora dobbiamo fare qualcosa al riguardo con lo scopo di abbassarla. Si tratta di una passività piuttosto che di un’attività”.L’economia manifatturiera tedesca orientata all’esportazione e il conseguente surplus commerciale – il valore delle sue esportazioni supera quello delle sue importazioni – sono stati a lungo oggetto di critiche e Berlino è stata sottoposta a pressioni per incoraggiare una maggiore spesa interna e incrementare le importazioni.
In realtà l’avanzo commerciale nei confronti dei paesi europei, sebbene elevato, è nei limiti dei vincoli: è quello con il resto del mondo che è eccessivo e la Germania, secondo gli esperti, non può più andare avanti così, facendo affidamento quasi esclusivamente sull’export e non sulla domanda interna.
Gli ultimi dati a disposizione dicono che l’avanzo commerciale della Germania è sceso nel 2017 per la prima volta dal 2009, toccando quota 300,9 miliardi di dollari, come dimostrano i numeri pubblicati a febbraio dall’Ufficio federale di statistica del paese, Destatits.
Eppure, il surplus commerciale tedesco con gli Stati Uniti era di 64 miliardi dollari. Una cifra che preoccupa non poco il presidente americano Donald Trump.
Proprio le eccedenze commerciali sono considerate un incoraggiamento delle pratiche di stampo protezionista e un peggioramento dei problemi economici di altri paesi partner commerciali della Germania.
“Certo, ci sono delle lacune nelle infrastrutture pubbliche, le scuole devono essere rinnovate e così via, ma quello che ci preoccupa veramente è che la Germania non è abbastanza attraente per gli investimenti delle imprese.Da qui il monito al governo tedesco guidato dalla Cancelliera Angela Merkel, che secondo Felbermayr dovrebbe modernizzare il quadro legislativo che governa la sua economia, deregolamentare ed essere pronto a maggiori cambiamenti tecnologici.
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