giovedì 16 settembre 2010

.. e dopo il pdl ora tocca al pdmenoelle

Eccola la simmetria del sistema: dopo i casini (....) del partito/azienda manco a farlo apposta i papaveroni del pdmenoelle hanno deciso anche loro di sfoltire un pò i ranghi e rinsaldare il proprio potere (tanto i fessi che li votano ci sono sempre); la parola d'ordine é sempre la stessa: scuotere l'albero dall'alto in modo che chi resiste si accoda e chi no s'attacca e si rimette in coda per avvicinarsi a ottenere un posto al sole. Sono così presi dal potere che non si rendono conto che in questo modo il cosiddetto partito non diventerà mai "il" partito della sinistra (né mai lo é stato) ma solo un insieme di notabili in nulla differente a quei partiti che, fra la fine del '800 e l'inizio del '900, hanno magistralmente aperte le porte al fascismo: naturalmente più attenti al proprio orticello che al bene del paese; l'Italia di allora era un regime liberale che vedrà il suffragio universale solo anni dopo mentre l'Italia di oggi è un regime, formalmente, democratico che è caduta in mano a corporazioni (massoniche, malavitose, economiche, ecc.) e vede nelle istituzioni la presenza di élite che hanno un unico scopo ossia quello di giocare un eterna partita di potere (in piena attuazione del pensiero weberiano in materia politica e di quello liberista in quello economico) i cui conti siamo noi a pagarli: avendo aderito al "mondo nuovo" gli ex comunisti si sono dimostrati ottimi allievi nell'apprenderne i riti e i risvolti ed infatti da qualche decennio, grazie anche al gioco degli specchi con il Nostro (ecco spiegato il perché, dopo tutto, non affondano mai il bisturi con lui) di cui hanno bisogno riescono anch'essi a sviare l'attenzione dei cittadini dal vero problema ossia lo sbarazzarsi di queste incrostazioni del passato, che per una strana maledizione tutta italica, non ci riusciamo mai scrollare da dosso e nemmeno a imparare da esso.... invece di accontentarci di vivacchiare e di ricavarne il massimo profitto possibile sperando che non tocchi a noi ma al nostro vicino.

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