Ebbene si: il voto non ha più la forza dirompente di alcuni decenni
fa quando con lo spostamento di alcune decine di migliaia voti
maggioranze finivano e altre ne venivano create.... oggi, con l'euro e
l'europa che tutti conosciamo, ciò non vale più; il voto vale poco (meno
anche di 1 vale 1) se si dimostra autonomia rispetto alle istituzioni e
ai mercati.
C'è da pensare che in realtà ciò che conta non sia il
voto popolare ma l'assenso delle istituzioni finanziarie: senza il
primo cade la maschera che hanno indossato i ceti dirigenti 'europeisti'
ma senza il secondo qualunque voto vale meno del due picche:
soprattutto se all'economia si vuole mettere uno con la schiena dritta.
E'
interessante notare alcune cose: mentre si è storto il naso sul nome di
un Ministro con la schiena dritta nulla accadde quando ai dicasteri,
non solo economici, si nominavano personaggi che definire discutibili e
incompetenti è un eufemismo... Non ricordo 'no possumus presidenziali'
per questi figuri; non ricordo ingerenze per politici espressione di
lobby o che erano scesi in politica per difendere interessi terz o ...
proprii; no.. non c'è n'è ricordo, anzi semmai ricordo la 'tolleranza'
nei loro confronti. C'è ricordo di un mezzo golbeddo per nominare Monti
al posto di Mr. B; non c'è ricordo di pressioni per far dimettere chi in
qualche modo copiò la tesi o è vicina a chi truffò i soldi (che ora si
dice devono essere difesi) agli italiani. Di tutto ciò nessun ricordo di
intervento dell'Alto Colle mentre rimarrà il ricordo del veto (europeo,
del mercato e ... anche italico) a un Ministro che ha motivato le
proprie idee rispetto alla UE, al mercato ecc..... e ora? Bé potete
scommetterci: Cottarelli ad vitam o almeno finchè sarà
necessario alla bisogna, soprattutto per far decantare la, giusta,
inkazzatura italica.. perchè alla fine ciò che conta non è il voto del
popolo bue ma quello dei mercati e dei paesi stranieri.
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