martedì 27 luglio 2010

Islanda mon amour

Dopo esser fallito come paese per "troppo" liberismo l'Islanda, paese "vulcanico" sotto molti aspetti, ne mette in cantiere un altra: il Parlamento ha approvato una legge che crea uno scudo (si uno scudo ma non nel senso italiano di salvakiappe per politici affamati di soldi e che hanno dei conti da regolare per il passato e lo fanno a forza di leggi e leggine) legale per chiunque, non solo islandese, pubblichi su un loro server notizie riguardanti Stati, privati e società e tutto in nome della libertà d'espressione. La legge si chiama "Icelandic Modern Media Iniziative" ed è stata proposta da una deputata anarchica (....) e, in attesa del regolamento d'esecuzione, farà diventare il paese il paese "off shore" della libertà d'espressione assoluta in tutto il mondo (occidentale o meno) e, soprattutto, il paese dove gli internauti potranno finalmente esprimersi come vogliono e senz controlli né preventivi né successivi. Non è il primo paese del nord europa che intraprende la strada delle libertà digitali: la Finlandia ha già messo per iscritto che la rete è un diritto fondamentale (con tutto quello che ne consegue) del cittadino. Che fossimo in paesi al top lo sapevamo (questi paesi nelle classifiche OSCE, crisi o non crisi, sono ai primi posti in campi essenziali come scuola, univeristà, diritti, sanità ecc.) ma che facessero sentire come esseri preistorici tutto il resto dei cittadini occidentali questa era un esperienza che, molti, ancora dovevano fare dato che gli islandesi si sono posti in controtendenza rispetto al resto degli Stati: nel resto dei paesi occidentali parole come democrazia, libertà, media, diritti sono sempre più parole vuote e senza senso perchè sono, o stanno diventando, preda degli interessi delle cricche del malaffare (economico o politico che sia sempre malaffare é) e soprattutto i cittadini sono sempre più relegati ad un ruolo comprimario e di sfondo nelle varie società. Ben vengano quindi iniziative del genere e non posso non provare invidia, proprio invidia, per quel paese che ha saputo scrollarsi di dosso e scegliere un altra strada in perfetta solitudine .... per ora si spera. Vediamo un pò: in Italia, a parte la rete (e nemmeno tutta), quanti media hanno ripreso la notizia e l'hanno rilanciata? Al momento non me ne viene in mente nessuno, e a voi?

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