si parla di progresso, di evoluzione, di civiltà ci ritroviamo invece in un nuovo medio evo dove conta chi si nasconde dietro il potere o vi si allea con esso.
sabato 21 marzo 2009
XIV Giornata della memoria e dell’impegno contro tutte le mafie.
Questo è un giorno particolare. In questo giorno dovremmo riflettere sul cancro di questo paese: un cancro che lo sta erodendo dal di dentro visto che ci dobbiamo "convivere" con esso e non lo possiamo (o non lo vogliamo) curare. Uno dei modi in cui un paese dimostra la sua forza ed etica è quello di come lotta contro i poteri oscuri: bè noi siamo .... come dire ..... un pò assuefatti? Così come siamo assuefatti a tanto altro troppo presi da troppe cose, tutte futili, che ci spingono verso la confusione individuale e l'atomizzazione sociale mentre le mafie, il mercato, ecc. ci distruggono le poche certezza che ancora abbiamo
venerdì 20 marzo 2009
Perchè la rete deve restare libera.......
E' una strana società quella occidentale: rinfaccia ai paesi "non" democratici la mancanza dei diritti umani poi, causa legge di mercato (liberista e fallita ma sempre liberista), li comprime al proprio interno dato che c'è accesso ad essi SOLO quando uno se li può permettere; si fa portatrice di valori positivi (?) poi limita al proprio interno la libertà individuale in nome della sicurezza; impone ai paesi terzi di aprire i propri mercati, in nome del mercato, poi alza barriere contro i prodotti degli stessi; i politici occidentali si sciacquano la bocca con parole come libertà e democrazia poi emana leggi liberticide per controllare i propri cittadini. Lo stesso vale per la rete: si predica in un modo si razzola nel senso opposto: pari pari. In nome della emergenza di turno si fanno norme che danno un'enorme potere all'esecutivo in materia di censura (ma non siamo nelle democrazie liberali?) e si stringe, lentamente per carità, il cappio intorno ai blogger (anche ai socialnetwork, alle chat ecc.) con il chiaro tentativo di zittirli e/o normalizzarli. Il rischio per il grado di libertà è altissimo perchè da sempre i governi, democratici o meno, mal sopportano che i propri cittadini si possano esprimere liberamente senza il filtro dei media ufficiali e senza che debbano per forza bersi la verità "ufficiale". Naturalmente non c'è solo l'interesse delle autorità ma anche delle varie caste (politici, giornalisti, ecc.) presenti in una società stratificata come la nostra che mentre è vischiosa verso l'alto tende ad auto perpetuarsi favorendo la mediocrità e non la "libera" iniziativa individuale ritenuta pericolosa se non rispondente a certi canoni. E che dire dei cosiddetti "tecnici (economisti, sociologi, politologi, ecc.)"? Per dira con Murray Edelman: per giustificare, e aumentare la propria autorevolezza, prima evidenziano un problema poi ne procurano la spiegazione ed infine la ricetta; naturalmente la cosiddetta ricetta NON RISOLVERA' il problema ma nel frattempo il tempo corre,la gente dimentica, il problema NON è risolto, la politica è andata avanti, ma la propria posizione di intermediario autorevole è salva.... e via così. Si può andare avanti così?
mercoledì 18 marzo 2009
Per il PAPA l'AIDS si combatte .... senza preservativi
Il PAPA in Africa ha ribadito il NO della Chiesa all'uso dei preservativi dichiarandosi in favore dell'uso, e dell'educazione, responsabile alla sessualità che dev'essere inquadrata all'interno dell'ottica matrimoniale e familiare. Mi chiedo ma sa di cosa parla? E si rende conto che non è in Italia (ormai terra conquistata alla "causa" grazie ad una casta politica interessata all'asso pigliatutto e all'auto affermazione più che a tenere conto sia delle esigenze di cura delle malattie veneree - HIV in testa - che dell'etica degli italiani che non è tutta allineata ad essa) che fa queste affermazioni ma in un continente flagellato dall'HIV e che ha una cultura che non ha i tabù che abbiamo noi occidentali? E sa che così crea confusione? Ora, e forse erano messe nel conto, le reazioni non sono mancate da parte un pò di tutti: la Commissione UE in primis che criticato duramente le parole come anche i singoli paesi e le ONG hanno stigmatizzato le espressioni perchè realmente rischiano di portare confusione laddove invece servirebbe chiarezza ed un'attività capillare di informazione e di prevenzione che potrebbero dare un'enorme contributo alla lotta contro la malattia. Quello che serve ad oggi non è spargere paura e timore religioso, e superstizione, ma attuare politiche e iniziative che favoriscono il diffondersi della cultura della prevenzione, che unita ai finanziamenti per i farmaci, sola può essere una valida arma contro la malattia. Comprendo la necessità di farsi portatore dei valori della cristianità ecc. però di fronte alla vita di miliardi di persone ci si dovrebbe chiedere se è opportuno diffondere un messaggio fideistico e chiuso a quella che è la realtà da essi vissuta?
martedì 17 marzo 2009
all'armi siam tornati........ un rigurgito o una strategia
Ricordate gli attacchi al movimento studentesco da parte dei destroidi quest'inverno? Non è mancata occasione che accadesse di nuovo: infatti, come scrive La Repubblica, a Roma Tre (qui le foto degli studenti feriti) ci sono stati scontri fra studenti di destra e di sinistra e ha ragione chi dice che questo rigurgito di violenza non fa bene alla società italiana già fuori controllo perchè rischia di innescare una spirale da cui si rischia di non uscirne più: ed in più rischia di essere utile al sistema che la usa per spaventare gli italiani più di quanto lo siano già in una riedizione della teoria degli opposti estremismi che certo non fa bene a chi questo paese lo vuole cambiare per davero. D'altronde non meraviglia che ci siano tali provocazioni visto che è necessario alzare il tono e, in certi casi lo scontro, non solo perchè si avvicinano le elezioni ma anche perchè tutto fa brodo pur di allotananre le persone dalla triste e dura realtà della crisi economica, politica e sociale che stiamo attraversando: meno 4% del PIL e oltre 1 milione di disoccupati in più ..... numeri da brividi che farebbero tremare i polsi ma essendo gli italiani dopati dalla televisione spazzatura (e credendo solo a quanto detto dai media "perchè lo dice la tv") si fanno passare addosso le notizie facendo finta di niente e sperando in cuor loro che capiti al vicino e non a loro. Quello che qui si auspica non è l'antifascismo militante che risulterebbe congeniale al sistema e presuppone il riconoscimento, implicito, di un movimento (quello fascista) sconfitto dalla storia e dalla lotta partigiana ma anche il dare il fianco a chi tutto l'interesse a far dimenticare i guai riscoprendo, a proprio uso e consumo, categorie ormai obsolete e superate dalla storia e dai fatti.
lunedì 16 marzo 2009
forum e controforum sull'acqua: in mezzo gli esseri umani assetati ... e non solo nei paesi sottosviluppati
domenica 15 marzo 2009
web controllato è un web morto?
Da tempo i governi cercano di controllare la rete; quelli dittatoriali ci riescono con la complicità "caprina" delle grosse aziende e di quelle che gestisconoci i grandi portali le quali pur di accedere ai mercati consentono i controlli (anzi come in Cina partecipano attivamente); nel mondo occidentale è più difficile perchè i cittadini sono magiormente liberi e protestano se la vita si stringe ma anche da noi il problema c'è e rimane anche perchè i fenomeni criminali usano la rete pro domo sua (pedofilia, malavita, terrorismo ecc.): ciò però non giustifica le tecniche di controllo nesse in atto. Anche in Italia ci si sta riflettendo: e si può star certi che la vite si stringerà inesorabilmente soprattutto perchè da noi la rete è l'unica vera opposizione al sistema di potere e sappiamo come il potere fine a se stesso non ammette ruote che girino in senso opposto (o meglio l'ammettono se gli sono congeniali). Sia chiaro che, a differenza di altri, il sottoscritto è a favore di controlli per i fenomeni criminali ma ciò non può, e non deve, essere il "là" per un controllo tout court di tutto e tutti navigano perchè perchè la stragrande maggioranza non commette cose rilevanti per la legge ma spessissimo dice la sua in libertà. E se a ciò vi aggiungiamo l'inteersse commerciale delle aziende che lavorano in rete e hanno tutto l'interesse che non ci siano canali alternativi, di controllo e non, sulla loro attività: già perchè il mercato non ammette controlli nememno dall'oggetto del suo interesse, i consumatori.
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