Non è facile essere cittadino, lo sappiamo; spesso è preferibile far finta di nulla e .... delegare: l'invenzione della democrazia serve esattamente a questo, e anche questo in fondo lo sappiamo. Il problema è il ricambio: a ogni passaggio di sistema c'è chi sale, chi scende e chi resiste..... il processo di ricambio è veloce o lento o, addirittura, fermo a seconda di chi procede e come. In questo paese, vecchissimo per storia, giovane, per riunificazione, siamo a un incrocio: si dirà uno dei tanti, ma non è così per chè se è vero che le cose umane nascono. crescono, maturano e muoiono dalle scelte degli attori presenti discendono enormi possibilità .. fino all'apertura di nuove e mai, forse, percorse vie come lo fu in passato per l'età d'oro greca, per fare un esempio.
Vi starete chiedendo: ma questo chi ha avuto una pessima digestione del pranzo domenicale? Non lo so ma proprio la titanica cazzata, cito Scanzi, mi ha portato a pensare che forse quando si dice "dobbiamo essere padroni del nostro destino" significa che dobbiamo essere esattamente questo: padroni; come? Nel modo più semplice. Partiamo dal presupposto che viviamo nella, del tutto ipotetica, società di mercato che ci vendono ogni giorno politici e media, fatto? Bene, qual'è l'idea base di essa? Che gli operatori, nei loro segmenti, si scambino informazioni fra loro in modo che possano regolare liberamente le propie scelte determinandone la ricerca dell'equilibrio, tutto chiaro? Bene ora lavoriamo un pò d'immaginazione..... anzi no visto che mi piace leggere cito Barber in "Consumati": qual'è il maggior potere che ha in mano un "consumatore-ex-cittadino di uno stato ex-democratico"? La scelta: una ovvietà, vero? Ma perchè, secondo voi, esiste la pubblicità? Per "orientare" quella scelta .. a esser buoni mentre in realtà non orientano ma predefiniscono le nostre scelte; pensate davvero di aver bisogno dell'ultimo iphone o della macchina? No perchè per telefonare o per guidare basta quella che abbiamo e allora perchè ci son file e promozioni e credito a consumo? Per farci acquistare, anche al di là delle nostre reali possibilità di acquisto e consumo. La pubblicità, quindi, è l'arma di chi vende sul mercato per mischiare le carte che abbiamo davanti e falsare le informazioni cui avremmo diritto per poter fare acquisti veri.... ora nella società dove tutto è spettacolo la politica, come la pubblicità, è l'arma in mano a chi tira davvero i fili per mischiare le carte davanti a noi falsandoci la visuale; cosa possiamo fare? Scegliere: alla fine come per i prodotti da consumo anche la politica è diventata una cosa da consumare e quindi dobbiamo scegliere e scegliere senza tener conto della possibilità che la politica ci falsi le carte con promesse probabili ma impossibili (a meno di non cambiare tutto cosa che non le conviene); in soccorso per comprendere abbiamo due cose dalla nostra: una è che non ci possono obbligare ma spingere a fare una scelta che non è la nostra e un altra è la comunicazione e i suoi risvolti (basterebbe dare un occhiata su youtube) scientifici e storici per capire come siamo manipolati nostro malgrado ..... fermo restando che, essendo innato nella natura umana l'essere imprevedibili ma adattabili, a volte ci sono i jolly: e M5S e i suoi guru questo sono, dei jolly; o meglio raggruppamenti magmatici nati dal basso, da noi, che crescono: ben sfruttate possono fare molto anche se finito l'effetto sorpresa presto il mercato politico riprende il suo tran tran perchè come sempre dipende da noi... siamo noi a poter decidere se il tal prodotto si vende o meno e siamo noi a decidere se la politica riuscirà o meno nel suo compito di venderci fumo: riusciremo a capirlo?
Volete un esempio?
Eccovelo
basterà?
Non lo so... so però che basta alzarsi pochi centimetri da terra per evitare il fumo... io l'ho fatto ma i miei comp(r)atrioti?
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