di Redazione Il Fatto Quotidiano | 9 maggio 2014
“Se
il diritto acquisito è un privilegio ingiustificato non si deve
tenere” per questo “bisogna avere il coraggio di dire che ci sono delle
cose che non ci stanno, perché ingiuste”. Con queste parole il ministro
del Lavoro Giuliano Poletti si è scagliato contro i diritti ottenuti da molti grazie a vecchi privilegi. Ospite di un convegno sul job act,
il titolare del Lavoro ha dichiarato: “È iniquo che mio figlio non
abbia delle garanzie, dobbiamo costruire un punto di giustizia nel
rapporto tra le generazioni”. D’altronde, secondo Poletti, “ci sono
delle cose che erano giuste nel ’62 ma non lo sono più nel 2014″. Si
tratta di una questione di iniquità generazionale: “Di
gente che ha conquistato cose nel ’64-’65 ne abbiamo in quantità
industriale”, ha aggiunto, “ma dobbiamo misurarci con tutti i ragazzi
che non hanno ancora iniziato a lavorare”.
Poletti ha poi commentato positivamente l’iniziativa Garanzia Giovani, un piano europeo per la lotta alla disoccupazione, che in una settimana ha già raccolto quasi 30.000 adesioni. Secondo quanto riportato dall’agenzia Public Policy il titolare del Lavoro ha parlato di “abbassare il livello del costo in entrata del lavoro
a tempo indeterminato”, intervenendo su “fisco, contribuzione pubblica e
previdenziale”. Poi, ha concluso il suo intervento con un auspicio per
il futuro: “Un ragazzo di vent’anni deve avere le condizioni minimali
per poter lavorare”.
p.s.
insomma secondo il genio
succitato chi per anni ha conquistato con le proprie lotte, con annesse
botte e scioperi ecc., diritti che oggi si danno per cquisiti si deve
riequilibrare il tutto ma ...... partendo dal loro allentamento perchè
non è giusto che "suo" figlio ne abbia pochi: tradotto sono le stesse
cose che dicevano i pdellini quand'erano al governo e che marchionne sta
applicando nella fiat alla lettera. Non portare i nuovi assunti ai
diritti ma abbassare i diritti al minimo "sindacale" in modo che non ci
possano essere rivendicazioni future e disturbare i manovratori
all'opera, ossia i datori di lavoro.
Sapete qual'è la vera
differenza fra noi e gli altri paesi in crisi di questo vecchio e
malandato mondo che si chiama europa? Che noi abbiamo dato tutte le
risorse alle banche e alla riduzione del rapporto deficit/pil, gli altri
no.... infatti lì ci si bagliori, fievoli, di ripresa ... qui no, tutto
qui e con questi ora che fanno provvedimenti completamente inutili la
situaizone non potrà che peggiorare: è un caso, secondo voi, che i
tecnici del Senato abbiano affossato la "manovra" di Renzi (attirandosi
addosso le ire paragrilline del toscano a roma)? No, perchè quei tecnici
hanno fatto il loro lavoro e hanno detto la pura verità, che fra
l'altro tutti conosciamo, con molto coraggio mentre governo e media
no...... anzi se avete Renzi in tv ieri il fastidio era evidente: da
bravo fondamentalista in salsa berlusconian/dc non ammette
contraddittori.. allora come mai il pd-l vola nei sondaggi? Due son le
cose: o i sondaggi mentono o siamo proprio stupidi e allora cei
meritiamo tutto quello che ci propineranno nei prossimi mesi senza scuse
o retropensieri stile 8 settembre 1943; qui non c'è nessun alibi: se
vince il pd nessuno potrà recriminare!
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