mercoledì 30 settembre 2015

Cavalli di ...Troia

Fonte: Il Fatto Quotidiano in edicola oggi 30/9/2015 a firma di Marco Palombi.
Dato a Cesare quel che è di Cesare veniamo al punto: come mai Tsipras ha fatto quel ha fatto? Ekathimerini ne da una spiegazione in .... backstage. Ha pubblicato un telegramma segreto inviato dall'ambasciatore greco a Washington ad Atene (ad appena tre giorni dall'accordo fra Grecia e troika che aveva sbugiardato ilr eferendum del 5 luglio) che non ricostruiva il ruolo degli USA nella vicenda e i contatti avuti con il governo Tsipras ma da conto anche dei "consigli" forniti al governo e delle pressioni sul FMI per attenuare il forcing della troika stessa: peraltro Tsipras, che si è fidato, non ha ottenuto nulla di quanto gli era stato ventilato, anzi si è trovato nella condizione di doversi piegare del tutto ai desiderata della stessa troika.
Un colpo basso? Certo; ed è un colpo basso a doppio obiettivo: colpire Obama (le eleioni americane si avvicinano) e lo stesso governo ellenico (il siluramento di Varoufakis è la prova provata del potere dei mercati) nello stesso momento.
E' vero? Ritengo di si per il semplice motivo che lo scenario che il giornale disegna rientra nella cornice internazionale che si è venuta vieppiù costruendo nel tempo che vede la necessità per gli usa dia vere un solo soggetto economico-politico con cui trattare quello che gli sta davvero a cuore ossia il TTIP, ormai in dirittura d'arrivo, con cui sperano (e visto il livello dei politici europei c'è da credere che ci riusciranno almeno nel breve termine) di creare quel mercato monstre che dovrebeb ridare lustro alla propria economia a scapito degli altri "alleati" che servono solo come contorno e come mercato coloniale nel quale scorrazzare impunemente: cosa impossibile se non solo si trovano a contrattare con una sola entità, da un lato, statuale (peraltro ormai debolissima) ma con ben 27 Stati ognuno che guarda ai propri interessi e, dall'altro, a dover far piani per circoscrivere la ripresa d'iniziativa russo-cinese (soprattutto russa.. la Cina sta per ora in secondo piano) nelel varie aree del pianeta...... non c'è solo la Grecia quindi in ballo ma un intero continente che nei piani americani ha un doppio ruolo: ausiliario nelle varie avventure militari in cui si lanceranno gli usa e residuale come mercato coloniale di sbocco per i propri prodotti visto che è l'unico posto al mondo dove ancora ci sono possibilità di spendere qualche soldo investendo nella sanità privata, nelle assicurazioni sanitarie, nelle pensioni private ecc. altrove tutto ciò non è possibile.. ancora. Inoltre la Grecia, di suo, ha una caratteristica di "frontiera" perchè è proprio sui confini del varatro mediorientale e può fare da contrappeso alla Turchia sempre più spostata verso un islamismo radicale e ben lontana dal ruolo di guardiano dell'est che gli usa gli avevano affidato durante la guerra fredda.
citando liberamente da "Dune" di F. Herbert : ".... [vedo] progetti dentro altri progetti e dietro tutto vedo voi Shaddam (..) IV" frase che meglio di tutta la pubblicistica mediatica spiega il gioco in cui si sono impegnati gli americani, frutto della loro secolare politica che ha lasciato un enorme scia di sangue nella storia del pianeta per mantenere la propria egemonia, dalla caduta del Muro di Berlino....

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