Nonostante la paura di una recessione imminente sia radicata tra gli americani, nelle elezioni presidenziali 2020 l’economia non sarà l’elemento chiave nelle decisioni di voto.
Secondo un sondaggio della CNBC e Acorns Invest in You condotto da SurveyMonkey, quasi due terzi degli americani (61%) affermano che a spingere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra saranno questioni diverse dall’economia.
Tra disoccupazione storicamente bassa, forte spesa al consumo e un mercato azionario record, gli americani si sentono nel complesso finanziariamente più sicuri rispetto a quattro anni fa. E questo spinge il focus politico su altre questioni.
Solo il 34% degli americani afferma che voterà, tenendo in considerazione l’andamento dell’economia: una questione rilevante per meno della metà dei repubblicani (42%). E che scende al 27% nell’elettorato democratico.
Per i più giovani la priorità è l’ambienteAlla domanda quale sia il tema “più importante in questo momento”, il 24% degli intervistati ha risposto citando l’occupazione e l’economia. Tra i “temi caldi”, seguono l’ assistenza sanitaria (21%), l’immigrazione (15 %) e l’ambiente (13%).
Le uniche fasce di età in cui lavoro e l’economia non costituiscono il problema principale sono i più giovani (il 24% di quelli di età compresa tra 18 e 24 anni che citano l’ambiente) e i più anziani (età pari o superiore a 65 anni che citano assistenza sanitaria o immigrazione).
“Abbiamo un’economia in crescita da molto tempo. Fino a quando la situazione non muta, le persone non avranno motivo di pensare o vedere le cose in modo diverso”, ha dichiarato Laura Wronski, ricercatrice senior di SurveyMonkey.Recessione, paura concreta 6 elettori su 10Il vento però potrebbe cambiare. E anche presto. Sono infatti il 65% degli americani a considerare come probabile una recessione il prossimo anno: i più pessimisti sono i democratici : 8 su 10 che vedono questa possibilità come concreta. Seguono a ruota Indipendenti (72%) e Repubblicani (46%).

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