esatto; fatto il referendum, sull'acqua, trovato l'inganno: prima, lo
ricorderete spero, c'era l'aliquota per la "remunerazione del capitale
investito" dal privato che così, senza fare nulla o quasi fattivamente
per migliorare la rete idrica, rientrava dei soldi spesi (non in maniera
percentuale rispetto all'effettività degli investimenti fatti ma "a
forfait" per così dire...) per una percentuale media del 7% prestabilita
e che in bolletta era quasi un 25% in più... tutto ciò era stato
cancellato da sentenze e dal referendum, appunto, nel quale 25 mln di
cittadini hanno detto.. NO. Purtroppo prima il governo berlusconi e poi
quello monti hanno cercato di reintrodurre con mezzucci, peraltro presto
scoperti, da due soldi, leggine e, da ultimo, direttamente e
silenziosamente in bolletta con la dicitura "rimborso oneri finanziari"
che è ... la stessa cosa di quella cancellata.
Anche il primo
referendum, la ri-pubblicizzazione dell'acqua, si scontra con le
resistenze dei governi (ma pure della commssione UE e del FMI) perchè
gli interessi delle aziende coinvolte sono fortissimi in merito e che si
nascondono dietro il ... controllore, ossia l'AEEG, designata da Monti
come l'autorità "garante" delle reti, acqua compresa, che in realtà si
frappone fra i cittadini e gli interessi delle grandi aziende emettendo
"piani su paini" che altro non sono che ..... l'ennesimo aggiramento del
suindicato referendum: in questo dobbiamo prendercela anche con noi
stessi dato che abbiamo accettato che i partiti esprimenti i vari
governi dal 1989 in poi che hanno sottoscritto i vari DOHA round dove si
sosteneva il passaggio dei beni comuni dalla categoria del "bisogno
essenziale" a quella dei "servizi" e quindi ne apriva il mercato agli
appetiti dei privati..... qui siamo colpevoli ma ben presto ce ne siamo
accorti e abbiamo cancelalto la norma: badate bene la norma NON il
Trattato, che è aprte integrante di quello alla base della nascita del
WTO (world trade organization) che è ancora valido è produce effetti ...
deleteri come ben sappiamo; a nulla vale che la politica non sa
gestire, se non clientelarmente, le società pubbliche che sono dei buchi
neri mangiasoldi... è innegabile tutto ciò ma ciò non toglie che il
diritto all'acqua, come altri, sono beni comuni e quindi vanno difesi e
gestiti in maniera trasparente per tutti: tocca a noi farlo fare e
votare per chi s'impegna all'uopo: pensate che sono pochissime le giunte
che hanno ripubblicizzato tali aziende, pochissime. Non è più tempo di
badare alle promesse, ma ai fatti...
Insomma: non si può abbassare
la guardia nella società di mercato, perchè al minimo cedimento le
èlite non perdono tempo e appena possono tornano al punto di partenza,
prereferendum.... controllate nelle vostre bollette dell'acqua e se vedete la voce "rimborso oneri finanziari"
state pur certi che state RIPAGANDO QUANTO IL REFERENDUM AVESSE
CANCELLATO e se non siete titolari di conti milionari la cosa migliore
da fare è di rivolgervi al più vicino comitato per l'acqua o
associazione, responsabile, di consumatori per ottenerne la
cancellazione come circa 15 mila cittadini hanno già fatto e ottenuto e
come un ricorso al TAR della Lombardia cancellerà, si spera,
completamente..... la cosa buona è che, in previsione di questa
sentenza, solo 7 ATO su 92 hanno reintrodotto il, presunto, rimborso......
p.s.
non
ci possiamo permettere di dormire sugli allori perchè questi non
dormono mai... hanno dei padroni cui rispondono e che, molto
probabilmente, hanno cacciato soldi e vogliono rientrarne con gli
interessi.... ma la volontà popolare non può essere disattesa, mai .....
che si chiamino F35, o acqua o chissà cosa ancora è il popolo ad essere
sovrano non la tal azienda o il consiglio, supremo o meno non importa, a
contare!
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