dal blog triskell182 per la solita riflessione da fare per il week end
Rivolta degli inquilini contro la Service tax e lo sconto rispetto all’Imu sarà di soli 54 euro (VALENTINA CONTE).
L’esecutivo
si impegna a fissare dei tetti sulle aliquote che verranno decise il
prossimo anno dai Comuni La tassa sui rifiuti per le utenze domestiche
non potrà valere meno di 4,5 miliardi annui
IL DOSSIER. La manovra La casa “Con la nuova imposta si rischia uno tsunami degli sfratti”
ROMA
— Una stangata. L’Unione inquilini, il sindacato degli affittuari,
definisce così gli effetti della nuova Service tax, la tassa che da
gennaio fonderà Imu e Tares. E trova subito una sponda
dell’associazione studenti fuori sede, altrettanto allarmata. «Altro che
piano casa, questo sembra un piano sfratti», tuona il segretario
nazionale Ui, Walter De Cesaris. «Stimiamo una stangata media da mille
euro per ogni inquilino a partire dal prossimo anno», calcola. La sua
tesi è che «la maggior parte degli oneri della tassa saranno a carico di
chi è in affitto». Tenuto conto che l’80% dei 3 milioni di inquilini,
secondo dati Bankitalia, «ha un reddito sotto i 30 mila euro lordi
annui» e che il 90% delle 70 mila sentenze annue di sfratto sono per
morosità, «rischiamo uno tsunami di sfratti», insiste De Cesaris.
Gli effetti forse non saranno così catastrofici, ma la novità vera è che
la Service tax sarà pagata da tutti: proprietari e non. «Voglio
tranquillizzare gli inquilini, la tassazione complessiva si ridurrà»,
promette Baretta, sottosegretario all’Economia. Spiegando che il governo
dal 2014 ci metterà 2 miliardi – «destinati ai Comuni» – e di
conseguenza la nuova tassa varrà in media circa la metà dell’Imu
(rifiuti esclusi). Poi ci sarà «un tetto massimo all’aliquota »
applicabile. E quindi il superamento dell’Imu «non verrà scaricato sugli
inquilini», anzi questi “calmieri” li tuteleranno. Quel che è certo,
fin qui, è il federalismo insito nel nuovo balzello. Saranno i sindaci
cioè a muovere le leve della tassa. Ancora più di ora. Il governo ha
spiegato, due giorni fa, che la Service tax avrà due componenti: la Tari
e la Tasi. La prima corrisponde alla tassa sui rifiuti. La seconda, ai
servizi indivisibili. Ma il suo gettito totale, spiega Saccomanni,
deve essere invariato per non creare buchi nelle casse comunali. Al
netto dei 2 miliardi “offerti” dallo Stato.
Questo significa che la
tassa sui rifiuti (per le utenze domestiche) non potrà valere meno di
4,5 miliardi annui. Anche se sarà adeguata, meglio di ora, al criterio
europeo del “chi più inquina più paga”, così caro al ministro
dell’Ambiente Orlando. Ad oggi però applicato solo da un pugno di città
(occorrono metodi per “misurare” la quantità di rifiuti prodotta da
ciascuna famiglia e far pagare meno i virtuosi). La tassa sui servizi
invece, che ora vale 1 miliardo, crescerà di peso e arriverà a 3
miliardi. Perché andrà di fatto a sostituire metà del gettito Imu prima
casa. Anche se i Comuni potranno scegliere di calcolarla sulla rendita
catastale (come conviene ai grandi centri) o sui metri quadri
(preferiti dai piccoli municipi). La Uil Servizio politiche
territoriali, simulando i costi per una famiglia media, ha stimato per
il 2013 un risparmio di 145 euro (tra Imu azzerata e rifiuti rincarati)
rispetto al 2012. E un aggravio per il 2014 di 91 euro. Il prossimo
anno pagheremo di più perché il confronto è con un anno, il 2013, di
Imu zero (sempre che il governo trovi le coperture anche per la seconda
rata). Se si fa il confronto con il 2012, il passaggio da Imu a
Service tax (servizi più rifiuti) ci farà risparmiare, in media, “solo”
54 euro.
Da La Repubblica del 30/08/2013.
dirittiglobali.it
buon week end..
..si
fa per dire naturalmente dato che come anche dicevo ieri nel post
questa è anche più infame dell'imu, visto che pagheranno anche gli
affittuari una cosa cui non sono tenuti ma solo per far fare cassa a
comuni e Stato.
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