09/03/2017 di triskel182
Chi controlla i controllori del controverso pesticida?

Lo abbiamo denunciato in una lettera aperta:
la valutazione che l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA)
dovrà rilasciare sul glifosato, erbicida classificato come
“probabilmente cancerogeno” dalla IARC, potrebbe essere tutto fuorché
obiettiva. Su questa gravano infatti potenziali conflitti di interesse e
dubbi sulla trasparenza, dal momento che tre membri del comitato per
la valutazione dei rischi (RAC) dell’ECHA potrebbero violare le regole
della stessa agenzia europea sul conflitto di interesse. Il presidente
del Comitato dell’ECHA, Tim Bowmer, ha lavorato per due società di
consulenza nel settore chimico per 20 anni: il suo contratt per
consulenze alle industrie chimiche si è concluso il giorno prima che
assumesse la carica di presidente del comitato di valutazione dei rischi
dell’ECHA.
Eppure la
valutazione sul rischio cancerogeno del glifosato avrà impatto sulla
salute di milioni di persone in tutta Europa! Pretendiamo garanzie di
assoluta indipendenza per gli esperti che esaminano questo dossier.
Il
comitato per la valutazione dei rischi dell’ECHA si riunirà domani e
il prossimo 15 marzo per valutare gli impatti per salute e ambiente
derivanti dall’uso del glifosato.
Non è la prima volta
che l’ombra dei colossi dell’agrochimica si estende sulle decisioni
circa l’uso di sostanze pericolose: nel 2015, l’Agenzia internazionale
per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato il glifosato come
“probabilmente cancerogeno per l’uomo”, ma l’Autorità europea per la
sicurezza alimentare (EFSA) ha valutato che non vi sono sufficienti
prove scientifiche che attestino un legame col cancro. L’EFSA ha basato
la propria valutazione anche su “studi non pubblicati” prodotti dalle
stesse aziende che ne chiedono la commercializzazione, non disponibili
agli esperti della IARC. Secondo la stessa EFSA, tali dati hanno
costituito il “nucleo base” della propria valutazione.
Non
vi sembra che per una elementare norma di trasparenza debba cessare da
subito la pratica di usare studi finanziati da aziende private e mai
pubblicati?
Dopo le numerose polemiche sulla sicurezza
del glifosato, l’Unione europea ha rinviato il rinnovo
dell’autorizzazione Ue del diserbante fino a quando l’ECHA non
concluderà la propria valutazione, da fornire entro novembre 2017.
Il
mese scorso numerose organizzazioni della società civile ha lanciato
un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) che chiede alla Commissione
europea di vietare il glifosato, riformare il processo di approvazione
dei pesticidi a livello Ue, e impostare obiettivi vincolanti per
ridurre l’uso dei pesticidi in Europa. Oltre 430 mila persone hanno già
firmato la petizione, fallo anche tu!Da greenpeace.org
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