Cos'hanno in comune fra loro o meglio come possono essere correlate fra loro visto che son nazioni diversissime fra loro sotto tutti i punti di vista?
La cosa in comune fra loro è ..... la società sottostante; e il "come" gli Stati reagiscono agli impulsi che da essa vengono. E' una società che possiamo definire, a seconda delle latitudini, matura e che ha capito che il sistema democratico è la base del proprio potere e l'unica garanzia di condizionare la politica e spingere al governo chi gli da speranze e risorse per il proprio futuro .. ma a qualunque latitudine siano hanno anche compreso che qualcosa non va negli apparati e chi è al potere non contempla nemmeno alla lontana un ricambio e nememno tiene conto delle istanze dal basso: a qualunque titolo e modo vengano proposte; già perchè qualcosa proprio non va se gli Stati, come denunciano molte ong non governative, (democratici, semi-tali e non) si stanno riarmando e stanno anche rafforzando l'apparato repressivo; e non è nemmeno un caso che la violenza "pubbica" ha alzato il livello di repressione della piazza e i partiti "democratici (o presunti tali)" ne appoggiano le scelte: la stessa situazione si configura un pò ovunque nelle caratteristiche generali ma se dovessimo scendere in particolari non potremmo non notare che, nonostante le diversità e le caratteristiche diverse, il tutto fa pensare che ci sia quasi un "ordine di scuderia" di mantenere la barra dritta e difendere i privilegi e i ceti che ne usufruiscono a scapito della maggioranza: in Turchia come in Tunisia passando per tutti i paesi citati e non.
Basta vedere, infatti, come in Turchia la polizia, agli ordini del governo, ha represso e reprime non solo la piazza ma pure i giornalisti, che assistono e documentano, medici, avvocati, infermieri ecc. eppure gli organi ufficiali pongono l'accento sulla repressione dei social media che diffondono le idee "terroristiche": una vera e propria repressione di massa, brutale e violenta ma, come dicevo, i media ufficiali pongono l'accento sulle violenze dei manifestanti: cosa ricorda? Genova del G8, forse? La fortuna, nel nostro paese, è stata per gli imputati delle violenze di allora, come ammesso dalla Corte, la mancanza nel nostro ordinamento del reato di tortura, perchè altrimenti sarebbero stati condannati tutti: altro che carriere gloriose come hanno avuto in realtà; altrove forse c'è ma essendoci meno tutele non ci si fa caso e la gente è meno abituata a sopportare e a giustificare tutto pur di essere lasciata in pace nel proprio angolo come da noi: ricordo ancora i commenti a proposito di Carlo Giuliani.... simili a quelli che si dicono oggi e ieri a proposito di Algeria, Tunisia, Egitto e Turchia solo che li dicono per condanare le stesse violenze commesse dagli apparati repressivi uguali qui come in quei paesi: fossimo un paese sensibile alla democrazia dovremmo cominciare a preoccuparci e invece ...... nulla: ci indignamo per le cose "turche" che vengono commesse altrove ma qui, in casa nostra, è tutta un altra storia, purtroppo... qui ci si bevono le balle e gli si da anche ragione.
E' strano come i popoli sono così inconsapevoli della fortuna che hanno avuto ed è strano come si diano in pasto, volontariamente o meno non conta, a predatori mascherati da pecore e, pur se smascherati, continuino a votarli... particolarmente laddove, come in Italia, il disagio trova canali pur sempre istituzionali e non piazzaioli e comenu que viene turlupinato anziché compreso e ricompreso nell'ambito che fu democratico, vero?
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