C'è chi l'ha definito un "terrorista"; e chi un mercenario....
l'hanno riempito di epiteti: in realtà era un giovane genovese che ha
scoperto qualcosa; diceva Faber che per quanto ci si potesse assolvere
siamo lo stesso coinvolti; "credere" in un idea, che fosse religiosa o
meno non conta.. lui credeva in questo qualcosa davvero e,
coerentemente, ha voluto esserne parte, lasciandoci la vita.
Personalmente non amo le guerre; non amo le strumentalizzazioni; e non
amo nemmeno la semplice possibilità che un giovane italiano, che scopre
un qualcosa che da un senso alla propria vita trovi la propria strada
..... in Siria con i ribelli.
Non amo queste figure romantiche
alla Lord Byron ma non posso che rispettarne le scelte anche perchè ha
rimesso la cosa più preziosa che aveva, la sua vita..... Giuliano
Ibrahim Delnevo ha preso proprio questa strada, e ha pagato.
Eppure
qualche anno fa un altro nostro concittadino era morto, in iraq e lui
si che era un mercenario o meglio una guardia di sicurezza per una
compagnia militare privata che non ha lo stesso trattamento di Giuliano,
anzi, gli hanno dato la medaglia d'oro nonostante la nostra
legislazione non preveda che si possa lavorare per privati in una guerra
vera... in pratica essere un mercenario è vietato; eppure l'hanno
incensato come pochi prima di lui: serviva certo al quadro generale, è
innegabile ma anch'egli aveva scelto: certo però non prevedeva di fare
una fine orrenda però sapeva dei rischi: era addestrato per questo;
Giuliano no; non era addestrato era solo un credente in una idea,
ripeto.... religiosa o politica non cotna e in un certo senso sono la
stessa cosa...
Perchè questa disparità di trattamento? Perchè
Giuliano si era convertito a una religione che qui non è, per usare un
eufemismo, "ben vista"? E' solo questo il motivo? Forse si preferiva che
facesse come gli altri della sua età? O fuori da un bar a bere o a
perdersi il venerdì sera strafatto in discoteca? Non tutti son così, c'è
chi dice no e c'è chi da quel NO ne trae le conseguenze e agisce.....
non ha ucciso nessun innocente é semplicemente andato in guerra
credendoci, e solo per questo va rispettato...
Non sono un
credente nè sono un appartenente a una qualunque religione di questo o
di altri emisferi; proprio per questo non mi sento coinvolto da cose del
genere: guardo solo all'atto e il giovane un atto l'ha fatto, giusta o
sbagliata che fosse per gli altri, e l'ha fatto pagando di persona le
conseguenze: rispettiamone la memoria e taciamo.....
sia chiaro
che non sto facendo, nè voglio darne l'impressione di farlo, una
esaltazione della figura e della idea che vi era dietro; semplicemente
sono indignato dal fatto che lo si disegni in un modo che non è
realistico nè risponde alla verità che pochi giornali hanno riportato
...... rispetto in costui la capacità di ESSERE e non di attendere la
manna dal cielo.
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