Pur non condividendo
tutti i metodi di lotta seguiti dai notav trovo francamente esagerato aprire fascicoli sui resistenti che l'inquadrano nei
reati di terrorismo ed eversione:
un pò perchè è lo Stato che si è presentato nelle valli requisendo,
bucando montagne, sconvolgendo un ecosistema e, soprattutto, la vita e
il futuro (anche turistico) della zona... per tacere di manganelli,
esercito ecc. perchè all'inizio i valligiani hanno "discusso e
negoziato" con lo Stato ma ben presto si son accorti che non serviva a
nulla e che al massimo ci potevano essere"compensazioni" alle
popolazioni (significa che arrivano soldi, senza mai specificare il
quantum) e nemmeno tutti...... dall'altra parte è emersa un alta realtà:
per un paese orograficamente messo come l'italia la cosiddetta "Alta
Velocità" (a questo punto ci si dovrebbe rileggere la lettera che il
ministro dei trasporti Preti, non certo un notav, scrisse criticando
aspramente l'evoluzione che stava prendendo il progetto) sarebbe stato
meglio farla su assi viari principali, laddove possibile, e manutenere
il resto della rete in modo da rendere il tutto integrato ed efficiente
ma c'erano alcuni problemi:
- il campanilismo, ossia ogni capetto voleva il trenino in casa propria;
- i
soldi, tantissimi, che lo Stato avrebbe speso ..... e ai primi
"consorzi (cui partecipavano alcuni pezzi grossi)" ne crearono presto
altri per far spazio a tutti alla mangiatoia (oggi son 5) senza
escludere nessuno;
- a quel punto la spesa era grossa quindi i
soldi dovevano passare altrove; s'invento il "project financing" in
salsa italiana....... i privati lavoravano e si assicuravano profitti
futuri; le banche ci mettevano i soldi con la garanzia dello Stato e
quest'ultimo.... copriva i costi delle banche e la quota di profitti che
sarebbe venbuta meno in futuro per i privati che avrebbero gestito i
pezzi costruiti; in realtà i soldi erano, e restano, pubblici dal primo
all'ultimo e c'è anche la certezza assoluta che i ricavi sarebbero stati
assolutamente bassi rispetto alle aspettative e che sperare nello
smistamento merci convertendo le tratte non economicamente valide in
alta capacità era cosa vana visto che laddove già esso esiste il
traffico è pari a zero come i profitti e lo Stato ci rimette tanti
soldi!!!!!!!
- con l'avvento della crisi si è abbandonato a se
stesso il normale traffico ferroviario, dove arrivano soldi nostri
direttamente, per concentrarsi sull'alta velocità .... infatti lo stato
del resto della rete è noto a tutti.
In base a quanto sopra e
a tutta la pubblicistica in materia; senza contare le tante baggianate
dette in materia e la protervia con qui per anni nella valsusa, e anche
altrove (come non pensare al terzo valico fra liguria e pianura padana
dove per 60 km di alta velocità appena stanno distruggendo tutto e senza
nemmeno nascondersi il fatto che il traffico merci in entrata e in
uscita dal porto di genova è fermo.....), ci si è presentati come quelli
che portavano "il progresso" nei territori pagani e infedeli.......
senza dire che altrove in europa, francesi compresi, l'alta velocità era
stata abbandonata definitivamente e laddove c'era era ..in perdita e in
pessimo stato (Inghilterra docet): si era rimasti gli unici a
costruirla; si sa che siamo sempre più realisti del re e quindi quei
soldi dovevano "andare" nelle opere ... inutili.
Chi a questo punto, visto il buco nero di soldi che si è rivelata la tav, ha fatto terrorismo eversivo?
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