Fonte: Il Fatto Quotidiano Antonio Marfella Società - 13 Novembre 2020
Maschio,
over 60, diabetico, iperteso, sovrappeso o anche leggermente obeso,
non ricco, magari pure ammalato di cancro e/o di altra patologia
cronica concomitante. Questo è l’identikit sempre più preciso
di chi muore, oggi, per Covid-19 in oltre il 95% dei casi. Tutti gli
altri pare che la facciano in gran parte franca “quoad vitam” in questa
pandemia di inizio XXI secolo. E pare proprio che “pittano” a me!
Covid-19
è a caccia per uccidere me? Non certo Cristiano Ronaldo, ma neanche
Silvio Berlusconi. Il mio principale impegno quotidiano diventa così
non solo cercare di non infettarmi ma anche superare la depressione che questo secondo lockdown, per me indispensabile, provoca in tutti noi ormai ogni giorno.
Ho fatto tanto per evitare di morire di cancro e ora posso morire in qualunque momento per un virus del raffreddore – secondo Montagnier addirittura artificialmente manomesso e messo in circolazione con pezzi di altri virus come l’Hiv! – che lo rendono imprevedibile, negli effetti a breve e lungo termine.
Riepilogherò
un attimo quanto siamo riusciti a comprendere sinora di questo virus,
senza taglio pseudo-scientifico, ma ragionando da semplice cittadino
con una laurea di Medicina, usando solo e semplice buonsenso nella contraddittoria marea di informazioni che ci sta massacrando. Dunque:
1. Covid-19 appare un virus democratico nella eccezionale contagiosità ma altamente classista
per la letalità: uccide i poveri e i pensionati e non tanto i ricchi
che a quanto pare, anche ultraottantenni e pluriammalati, se ben paganti
riescono a sopravvivere bene e anche in poco tempo. Questo vuol dire,
senza ombra di dubbio, che la possibilità di curarlo adeguatamente, se
ci sono i soldi, già ci sarebbe. In attesa del ‘vaccino miracoloso’.
I medici di famiglia hanno imparato che gestendo bene i pazienti essi non muoiono
e si possono curare bene pure a casa – esclusi quelli con il “trait” ad
alto rischio sopra descritto, con farmaci a basso costo e fuori
brevetto come eparine e cortisonici. Monitorando attentamente
temperatura, saturazione di ossigeno e grazie ad
analisi comuni e a basso costo (d-dimero, parametri di infiammazione
come proteina C reattiva, emocromo e linfopenia, ma anche markers
più specifici della iperattivazione inefficace dei monociti macrofagi
alveolari come la omocisteina e la neopterina) è possibile individuare
per tempo e indirizzare in ospedale solo chi realmente peggiora in breve
tempo.
Mi duole molto che tra i farmaci generici oggi essenziali
per queste cure efficaci non rientri ancora a pieno titolo anche la
idrossiclorochina, vittima a mio parere di una stranissima
“cospirazione” che danneggia soprattutto i pazienti ad alto rischio e diabetici come me che non possono ricorrere a casa precocemente all’efficace cortisone.
2. E’ un virus antilegalità e antialtruisti: uccide i “buoni” , gli altruisti e i legalitari che si muovono secondo le leggi cercando aiuto dallo Stato e dal suo servizio sanitario nazionale.
Uccide i medici di famiglia che fanno le visite e non quelli che, da
tanti anni, si guardano bene dal visitare i propri pazienti, specie a
casa.
Nel festival dei virologi che impazza ormai
da un anno, nessun immunologo e tantomeno tossicologo ha potuto
rilevare un’altra importante osservazione clinica che andava studiata
ed approfondita molto meglio:
3. E’ un virus
pro-social e filo-fakenews con tutto il peggio che ne consegue sul
piano delle relazioni umane: rende conosciuti e affidabili
“personaggetti” del tutto privi non solo di adeguate competenze
ma soprattutto di adeguata e dimostrata etica, empatia e competenza,
rendendo ampiamente un favore alla eccezionale diffusione di fake news, creando confusione e terrore.
E’ ormai ben chiaro a tutti che l’esito mortale della infezione da Covid-19 non dipende tanto da una azione diretta del virus ma dalla reazione immunitaria violentissima
quanto inefficace dei soggetti a rischio. In questi pazienti la
“tempesta di citokine” non viene adeguatamente contrastata prima di
rendere necessario il ricovero ospedaliero con interventi invasivi, e non sempre salvavita.
Si doveva immediatamente dare una spinta eccezionale a studi e ricerche sulla immunità
innata e cellulare, che renderebbe pressoché immuni senza vaccino i
giovani, gli sportivi, i tossicodipendenti e chi viene trattato con
antimalarici – palesemente quindi sicuri e non cardiotossici come si
vuole invece far credere. E sulle analisi e terapie precoci domiciliari
che rendono possibile comunque ben curare oltre l’85% dei contagiati. A
casa!
Solo che una ricerca medica basata sulla clinica,
autonoma, statale e pubblica nel rispetto del nostro art. 32 della
Costituzione, oggi, quando tutti notiamo come la ricerca in Medicina
sia completamente controllata dalle ditte farmaceutiche private, non esiste già più,
con tutte le conseguenze tragiche che stiamo vivendo in questi giorni,
a cominciare dal fatto che le sperimentazioni cliniche devono essere
solo ospedaliere! Ed è un errore gravissimo!
Questo microscopico mostro sta mostrando ampiamente quanto schizofrenica, folle e malata sia l’Umanità nella quale, per spillover naturale, si sta diffondendo. Io speriamo che me la cavo, almeno per raccontare questa ennesima follia dopo Terra dei Fuochi.