sabato 21 novembre 2020

Calabria, Morra: “Noto a tutti che............

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano  | 19 Novembre 2020

Sono diventate un caso le parole pronunciate dal presidente della commissione Antimafia Nicola Morra dopo l’arresto del presidente del Consiglio regionale calabrese Domenico Tallini. Intervenuto a Radio Capital, il senatore M5s (a lungo insegnante al Sud) ha dichiarato che “Tallini è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria. È la dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita”. Poi aggiunge: “Sarò politicamente scorretto, ma era noto a tutti che la Presidente della Calabria Jole Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte”.

Immediata la reazione del centrodestra che ne ha chiesto le dimissioni: Matteo Salvini ha definito quelle di Morra “parole vomitevoli”, dedicando” un pensiero per la cara Jole Santelli”, in riferimento alla governatrice calabrese scomparsa a ottobre. Per la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, “questo signore, oltre che essere un parlamentare della Repubblica italiana, è anche presidente della commissione parlamentare Antimafia. Indegno, dimettiti!”, ha scritto sui suoi social. A stigmatizzare le dichiarazioni di Morra sono intervenuti anche la forzista Licia Ronzulli, che chiede al governo e al Movimento 5 stelle di prendere le distanze dalle parole del senatore, e Maria Stella Gelmini: “Si dimetta o blocchiamo i lavori in Antimafia”.

Attacchi durissimi che hanno spinto lo stesso Morra a intervenire nuovamente. “Salvini ed altri esponenti del centrodestra chiedono le mie dimissioni facendo un truffaldino taglia e cuci di mie dichiarazioni, strumentalizzandole”, si legge in una nota. “Nel giorno in cui Domenico Tallini, di Forza Italia, viene arrestato per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso, per un business che la ‘ndrangheta ha fatto a danno della Sanità – infatti era stato messo nella lista degli impresentabili – guarda caso parte un attacco nei miei confronti, basato sul nulla“. Il presidente della Commissione torna quindi a difendere quanto dichiarato a Radio Capital: “Ho parlato di dati di fatto. Se poi qualcuno vuole fare il taglia e cuci come fosse il vestito di Arlecchino faccia pure, ma non è informazione, non è verità

domenica 15 novembre 2020

Coronavirus, ‘io speriamo che me la cavo’ anche stavolta

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano Antonio Marfella Società - 13 Novembre 2020

 

Maschio, over 60, diabetico, iperteso, sovrappeso o anche leggermente obeso, non ricco, magari pure ammalato di cancro e/o di altra patologia cronica concomitante. Questo è l’identikit sempre più preciso di chi muore, oggi, per Covid-19 in oltre il 95% dei casi. Tutti gli altri pare che la facciano in gran parte franca “quoad vitam” in questa pandemia di inizio XXI secolo. E pare proprio che “pittano” a me!

Covid-19 è a caccia per uccidere me? Non certo Cristiano Ronaldo, ma neanche Silvio Berlusconi. Il mio principale impegno quotidiano diventa così non solo cercare di non infettarmi ma anche superare la depressione che questo secondo lockdown, per me indispensabile, provoca in tutti noi ormai ogni giorno.

Ho fatto tanto per evitare di morire di cancro e ora posso morire in qualunque momento per un virus del raffreddore – secondo Montagnier addirittura artificialmente manomesso e messo in circolazione con pezzi di altri virus come l’Hiv! – che lo rendono imprevedibile, negli effetti a breve e lungo termine.

Riepilogherò un attimo quanto siamo riusciti a comprendere sinora di questo virus, senza taglio pseudo-scientifico, ma ragionando da semplice cittadino con una laurea di Medicina, usando solo e semplice buonsenso nella contraddittoria marea di informazioni che ci sta massacrando. Dunque:

1. Covid-19 appare un virus democratico nella eccezionale contagiosità ma altamente classista per la letalità: uccide i poveri e i pensionati e non tanto i ricchi che a quanto pare, anche ultraottantenni e pluriammalati, se ben paganti riescono a sopravvivere bene e anche in poco tempo. Questo vuol dire, senza ombra di dubbio, che la possibilità di curarlo adeguatamente, se ci sono i soldi, già ci sarebbe. In attesa del ‘vaccino miracoloso’.

I medici di famiglia hanno imparato che gestendo bene i pazienti essi non muoiono e si possono curare bene pure a casa – esclusi quelli con il “trait” ad alto rischio sopra descritto, con farmaci a basso costo e fuori brevetto come eparine e cortisonici. Monitorando attentamente temperatura, saturazione di ossigeno e grazie ad analisi comuni e a basso costo (d-dimero, parametri di infiammazione come proteina C reattiva, emocromo e linfopenia, ma anche markers più specifici della iperattivazione inefficace dei monociti macrofagi alveolari come la omocisteina e la neopterina) è possibile individuare per tempo e indirizzare in ospedale solo chi realmente peggiora in breve tempo.

Mi duole molto che tra i farmaci generici oggi essenziali per queste cure efficaci non rientri ancora a pieno titolo anche la idrossiclorochina, vittima a mio parere di una stranissima “cospirazione” che danneggia soprattutto i pazienti ad alto rischio e diabetici come me che non possono ricorrere a casa precocemente all’efficace cortisone.

2. E’ un virus antilegalità e antialtruisti: uccide i “buoni” , gli altruisti e i legalitari che si muovono secondo le leggi cercando aiuto dallo Stato e dal suo servizio sanitario nazionale. Uccide i medici di famiglia che fanno le visite e non quelli che, da tanti anni, si guardano bene dal visitare i propri pazienti, specie a casa.

Nel festival dei virologi che impazza ormai da un anno, nessun immunologo e tantomeno tossicologo ha potuto rilevare un’altra importante osservazione clinica che andava studiata ed approfondita molto meglio:

3. E’ un virus pro-social e filo-fakenews con tutto il peggio che ne consegue sul piano delle relazioni umane: rende conosciuti e affidabili “personaggetti” del tutto privi non solo di adeguate competenze ma soprattutto di adeguata e dimostrata etica, empatia e competenza, rendendo ampiamente un favore alla eccezionale diffusione di fake news, creando confusione e terrore.

E’ ormai ben chiaro a tutti che l’esito mortale della infezione da Covid-19 non dipende tanto da una azione diretta del virus ma dalla reazione immunitaria violentissima quanto inefficace dei soggetti a rischio. In questi pazienti la “tempesta di citokine” non viene adeguatamente contrastata prima di rendere necessario il ricovero ospedaliero con interventi invasivi, e non sempre salvavita.

Si doveva immediatamente dare una spinta eccezionale a studi e ricerche sulla immunità innata e cellulare, che renderebbe pressoché immuni senza vaccino i giovani, gli sportivi, i tossicodipendenti e chi viene trattato con antimalarici – palesemente quindi sicuri e non cardiotossici come si vuole invece far credere. E sulle analisi e terapie precoci domiciliari che rendono possibile comunque ben curare oltre l’85% dei contagiati. A casa!

Solo che una ricerca medica basata sulla clinica, autonoma, statale e pubblica nel rispetto del nostro art. 32 della Costituzione, oggi, quando tutti notiamo come la ricerca in Medicina sia completamente controllata dalle ditte farmaceutiche private, non esiste già più, con tutte le conseguenze tragiche che stiamo vivendo in questi giorni, a cominciare dal fatto che le sperimentazioni cliniche devono essere solo ospedaliere! Ed è un errore gravissimo!

Questo microscopico mostro sta mostrando ampiamente quanto schizofrenica, folle e malata sia l’Umanità nella quale, per spillover naturale, si sta diffondendo. Io speriamo che me la cavo, almeno per raccontare questa ennesima follia dopo Terra dei Fuochi.

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