venerdì 23 dicembre 2016

GNOSTICISMO (origini e dottrina)

GNOSTICISMO (origini e dottrina) - Cristiani con un'altra idea di Cristo 

.. questo è l'ultimo.
Buone feste a risentirci il 9/1

giovedì 22 dicembre 2016

Gesù verità occultate

Gesù verità occultate - Le pagine oscure della Bibbia 

 il vangelo di ..... Maria Maddalena che non sarebbe una meretrice redenta, come vogliono farci credere, ma altro.. tutto da vedere

mercoledì 21 dicembre 2016

Documentario Sodoma e Gomorra

seconda puntata. Sempre da youtube; Documentario Sodoma e Gomorra - Misteri e segreti della BIBBIA discovery Religione 

non ricordo dove lessi che se conosciamo il nostro passato nel nostro futuro non dovremmo fare errori.... naturalmente mi sbaglio perchè è tipico dell'essere umano sbagliare; dimenticare; ripetere gli stessi errori.
Buona visione

martedì 20 dicembre 2016

In casa....

Non avevo voglia ma gli eventi accadono al di là della nostra volontà e parlarne aiuta sempre. Aiuta non solo a capire ma soprattutto a fare luce nei punti oscuri, o oscurati volutamente (la famosa zona grigia dove  tutto diventa confuso e non si distingue lo Stato dai suoi nemici), e a razionalizzare le paure.
Berlino.
Una replica dell'attentato francese, e non solo... dato che stavolta i 'terroristi' sono in fuga e oltre alle vittime c'è anche un autista polacco morto e tante domande che, solo sottovoce, in tanti si fanno perchè questa volta,a quelle poste sempre in questi casi, ce ne sono altre e non tutte vanno nel verso giusto tenendo conto sempre che stiamo per entrare in un anno elettorale e non solo per l'Italia ma soprattutto per il ganglio poitico-economico vitale per la Ue, la Germania. Colpire questo paese mette in crisi molte cose, non ultima la politica di immigrazione fatta dalla Merkel. Credo, e spero di sbagliarmi, che siamo in una situazione molto fluida dove il bianco e il nero non sono tali e dove a prevalere è sempre il grigio.
Turchia.
Manco a farlo apposta proprio in Turchia, il paese con il più grande esercito, dopo quello americano, della Nato e Stato-chiave di quest'alleanza l'ambasciatore russo viene ucciso da un ex agente della polizia per 'vendicare la strage di Aleppo'..... non che i rapporti fra Russia e Turchia siano buoni, ma erano migliorati, nonostante l'abbattimento del caccia russo in territorio siriano da parte della difesa turca, visto il cambio di rotta del suo uomo solo al comando, Erdogan. Lo stesso Erdogan che gli americani, per terze vie, volevano far fuori con un ridicolo colpo di Stato; lo stesso che ha sempre tenuto un atteggiamento ambiguo nei confronti dell'ISIS (da un lato era parte integrante dell'alleanza occidentale contro il terrorismo e.. soprattutto contro Assad; dall'altro importava, di contrabbando petrolio dalle zone occupate dia cosiddetti terroristi, per altri erano forze ribelli, per rivenderlo alle grandi compagnie occidentali); lo stesso che pretende l'estradizione dagli USA di un personaggio da loro 'ospitato (e suo ex alleato)' perchè a capo di una cospirazione contro dilui.. una cosa è certa: il presunto colpo di Stato gli ha permesso di far piazza pulita contro tutti i suoi oppositori!!! Naturalmente Putin non si nasconde l'importanza di questo paese: infatti ha fatto la voce grossa dopo l'abbattimento del caccia e la sta facendo ora ma sa che gli serve e quindi deve fare buon viso a cattivo gioco.... se la Turchia saltasse il fosso il colpo sarebeb durissimo per l'intero occidente e, in particolare, per gli intelligentoni che amano giocare a risiko sulla pelle degli altri..
Ha ragione lo studioso stamani intervistato da skytg24 che ha detto, cito a memoria, che è il caso che l'occidente prenda atto di aver perso: gli è andata male in Ucraina e gli è andata male in Siria... volevano mettere alle strette i russi nel primo paese e togliergli un prezioso alleato nel secondo. Ma le cose non vanno sempre nel verso sperato anzi decisamente la situazione gli è sfuggita di mano perdendo in entrambi i casi. Non posso che dargli ragione. E non è finita qui: come precipitato dei giochini fatti ci ritroviamo in casa reduci da quelle guerre pronti a far strage e a protare qui la guerra: un imperdonabile errore.... che avrà ripercussioni per i prossimi decenni, purtroppo: non solo in termini di attentati ma pure in termini di veder risorgere nazionalismi e diffidenze anche qui in europa dove i problemi non mancano..

lunedì 19 dicembre 2016

I SEGRETI DELLA BIBBIA

Siamo sotto le feste. Quindi lasciamo l'attualità, per un pò,  e dedichiamoci alla nostra storia o meglio la storia come ce la raccontano e quella che rimane ai margini di essa. Non parlo, nè il filmato preso da youtube, parla di complotti e oscure credenze.. niente di tutto questo: parla di un viaggio fatto dal protagonista che lo porta in sudafrica dove trova ... una tribù che ha il DNA, si proprio il DNA degli antichi sacerdoti ebrei persa nella storia. Furono esiliati dopo la caduta del Tempio di Gerusalemme a opera dei romani; bé perchè rovinarvi la sorpresa? Buona visione...
 questo è il primo.

domenica 18 dicembre 2016

Salva banche..

Salva banche, così Renzi ha fatto salire il conto: 117 miliardi (Marco Palombi) Il decreto – Testo pronto da tempo: 17 per Siena, le venete e Carige Altri 100 per garantire la liquidità, in crisi per gli stop del premier.L’accordo sull’ennesimo decreto “salva-banche” è vecchio di settimane, ma Matteo Renzi se l’è tenuto nel cassetto per l’ultima parte della campagna referendaria: d’altronde ammettere che la golden share sul futuro di Monte dei Paschi concessa alla Jp Morgan dell’amico Jamie Dimon (con annesso licenziamento degli ex vertici della banca senese) s’era rivelata una fregatura non era una bella pubblicità. Questo dicono fonti europee: tutti i dettagli con l’uomo che si occupa di aiuti di Stato per conto della commissaria alla Concorrenza Vestager – Gert Jan Koopman – erano già stati discussi. Il decreto, con tanto di numeri, gira nelle istituzioni comunitarie da tempo.
Al Tesoro correggono leggermente la versione: in realtà le limature sul testo sono terminate da poco e ora si attende solo, per approvarlo, che giunga a conclusione la nuova proposta di conversione in azioni Mps delle obbligazioni subordinate vendute alla clientela retail. E qui potrebbe esserci una vera e propria beffa per i piccoli risparmiatori: le azioni, con l’intervento dello Stato, non varranno più nulla, ma tra i contenuti del decreto c’è il risarcimento all’80% del valore dei bond subordinati sul modello Etruria & C. Chi sta convertendo oggi, domani avrà azioni senza valore, nessun diritto al risarcimento e l’unica soddisfazione di potersi considerare a buon diritto vittima della campagna referendaria dell’ex presidente del Consiglio.
Detto dei rimborsi, veniamo al resto dei contenuti. Attualmente il decreto dovrebbe contenere garanzie sulla liquidità del settore per circa 100 miliardi: giusto ieri la Banca centrale europea ha rivelato che Monte dei Paschi, dopo il referendum, ha liquidità per “un limite di 29 giorni entro il quale la Banca può far fronte ai propri fabbisogni senza ricorrere a nuovi interventi”; questa cifra “risulta inferiore di un giorno rispetto al limite di risk capacity (tolleranza del rischio, ndr) fissato dalla Banca stessa”. Il governo Renzi aveva ottenuto a luglio una deroga Ue per la garanzia statale della liquidità delle banche: paradossalmente un problema che non esisteva e oggi sì, proprio per via del mancato intervento dei mesi (e anni) scorsi.
Oltre alle garanzie nel decreto ci sono poi i soldi veri: 16-17 miliardi di euro – tecnicamente: nuovo debito – che serviranno alle necessità di capitale di Mps, delle due venete (Pop Vicenza e Veneto Banca), delle quattro banche “risolte” un anno fa (Marche, Etruria, Carife e Carichieti) e di eventuali altri istituti che dovessero trovarsi a dover chiedere al mercato soldi che il mercato non vuole investire. Infine ci sono i micro-interventi per tamponare le falle causate dallo stesso governo Renzi: la proroga almeno fino ad aprile del limite del 27 dicembre per le Banche Popolari che devono trasformarsi in Società per azioni (il Consiglio di Stato ha bocciato il decreto e chiesto l’intervento della Consulta); un intervento che consenta l’operatività del Fondo interbancario, prosciugato dagli interventi negli istituti in crisi; misure fiscali per rafforzare il patrimonio delle banche.
Il decreto, proprio perché modificherà i saldi di finanza pubblica (si farà più debito), dovrà essere approvato attraverso il percorso previsto dal nuovo articolo 81 della Costituzione sul pareggio di bilancio: prima di approvarlo, in sostanza, il governo dovrà ottenere dal Parlamento – a maggioranza assoluta – il permesso a peggiorare i saldi. Quanto è grave la situazione? Abbastanza da spingere il presidente del centro studi economico Ifo di Monaco, Clemens Fuest, uno dei membri del gruppo – guidato da Mario Monti – che dovrà ridisegnare parte del bilancio dell’Unione, a pronunciare parole insolitamente chiare: “Se l’Italia avesse bisogno di finanziamenti dall’esterno, altri Paesi dovrebbero sopportare il costo del debito italiano”; se la bassa crescita continua, meglio “valutare l’uscita dall’euro”, ha detto al Corsera.
Articolo intero su Il Fatto Quotidiano del 17/12/2016.

venerdì 16 dicembre 2016

Nessuno è senza peccato... cambiare strada

La fine di un sogno? In questo paese non è possibile che parole come onestà e trasparenza hanno residenza? La débacle della giunta Raggi e quella del Comune di Milano rattristano soprattutto perchè mentre nel secondo caso sono storia relativamente vecchia perchè riguardano la precedente attività del Sindaco, quella di Commissario straordinario dell'expo (con idagini partite dopo alcuni scoop dei giornali.. di alcuni giornali), nel primo caso la Sindaca appartiene a un movimento che di quelle parole ha fatto bandiera, e ha vinto: sono arrivati in Municipio sull'onda di un voto praticamente maggioritario. Significa che i cittadini romani, stufi del sacco della loro città, si affidavano al nuovo, ossia ai M5S.. restandone delusi. Infatti il tempo è galantuomo: ombre ci sono state da subito sia per le voci girate sulla sindaca stessa sia per gli assessori che per i dirigenti scelti... e, doverosamente, si deve dire che oltre alle proteste (subito rientratema c'erano) degli iscritti stessi, lo stesso Grillo non è mai sembrato completamente convinto.. eppure ha fatto squadra con la Sindaca fidandosi di lei. Ha forse fatto un errore di valutazione? A prima vista sembrerebbe di si.. sui media rimbalza la voce che lo stesso guru abbia fatto capire che il guaio ora va rimediato e alla svelta: tradotto, se è vero, significa che il problema va risolto subito; altrimenti, mi chiedo, si deve dimettere? Suonerebbe, questo si, cosa nuova per questo paese!!! Ma non basta, non può bastare dopo il voto referendario e in prospettiva del voto politico prossimo venturo: proprio non ci voleva. Non ci voleva perchè questa situazione oltre che danneggiare M5S toglie speranze a chi vedeva in loro un orizzonte differente rispetto all'attuale e rida vigore a quei media che finora sono stati filo-governativi e che stanno cavalcando a spron battuto la notizia. Spero proprio che agiscano velocemente facendo pulizia: anche facendo dimettere la Sindaca... in caso contrario avremo non solo una caduta verticale di voti e consensi al movimento ma soprattuto quella frustrazione che milioni di italiani provano da anni potrebeb davvero diventare altro.. e quell'altro sembra pericoloso davvero perchè sarebbe preda di nuovi aspiranti unti del signore.
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come sempre buon weekend di riflessione

giovedì 15 dicembre 2016

Cercasi schiavo....

Boni, state boni.. non sono ammattito e non amo il bondage!!! No è solo una notizia che ho trovato su vari edizioni di giornali nazionali online. Il bello è che molti hanno risposto: alcuni per curiosità, ma altri.... bè fatevi un idea dei tempi in cui viviamo.
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Tiscali notizie Redazione
“Cerco schiavo”, questo l’incredibile messaggio apparso su un volantino attaccato nelle bacheche dell’Università di Torino. L’aspirante padrone  di  ragazzi disposti a svolgere un lavoro precario  - come riporta la Stampa  - ha arricchito la sua offerta di altri particolari: “Cerco disponibilità di 12 ore al giorno, nessuna giornata libera, retribuzione offerta per arrivare giusto a fine mese - e le vacanze? - Ovviamente non se ne parla nemmeno”.
A mettere l’annuncio uno studenteSono stati in tanti gli studenti che forse spinti dalla curiosità hanno deciso di contattare l’offerente: è venuto fuori  così che  dietro l’avviso appeso  tra le richieste di coinquilini per l’affitto di alloggi c’era Ludovico Gabrielli, 22 anni, studente del Politecnico. Uno ragazzo che ha deciso di cercare collaboratori per la sua attività “sfruttando  gli stereotipi e i problemi reali del mercato del lavoro”.
Una  provocazione  Insomma l’annuncio voleva essere una provocazione, Ludovico voleva mettere l’accento sulla  crisi del mercato del lavoro che colpisce principalmente i giovani: “L’idea mi è venuta sentendo i miei amici che si lamentavano di lavoretti pagati 3 euro all’ora, precari e senza garanzie e mi ha spinto a tentare un approccio più divertente per cercare collaboratori - spiega il giovane alla Stampa -. Io collaboro con un’azienda che si occupa di benessere e mantenimento del peso forma penso che la mia offerta sia migliore delle altre ma con i soliti annunci piatti non riuscivo ad attirare l’attenzione degli studenti”.
La crisi porta a rispondere agli annunci più straniE in effetti di annunci Ludovico ne aveva già appesi tanti ma senza molto successo. Da quando ha iniziato a cercare  “schiavi” le risposte ai suoi annunci sono aumentate. ”Certo, in molti chiamano perché  incuriositi da un messaggio o così strano ma qualcuno, invece, vuole subito informazioni sul  lavoro”.  Insomma la  trovata del 22enne  ha  dimostrato  che  la crisi economica porta le persone a rispondere anche agli annunci più strani pur di trovare un lavoretto che consenta di sbarcare il lunario. “Questo  non è un gran bel periodo per noi giovani. Io con il mio annuncio ho deciso di scherzare perché alla fine dei conti offro un lavoro migliore di molti altri”, ha concluso Ludovico .
pareri, proposte, provocazioni? Fatemi sapere.....

mercoledì 14 dicembre 2016

Provocazione o .....

La situazione è tesa, molto tesa. Guarda caso rispuntano fuori i forconi e .... arrestano un ex deputato. Una cosa odiosa, questo è certo, ma bisognerebbe mantenere la calma e riflettere sulla faccenda.
Sui social subito il tam tam del sistema è partito, con annessi e connessi mediatici, per incolpare ora i leghisti ora i 5 Stelle della cosa: non tanto del fatto in se quanto del clima che avrebbero creato. Infatti entrambi i movimenti stanno preparando manifestazioni per chiedere una cosa che in una normale democrazia sarebbe ovvio: tornare a votare per il la maggioranza, e il governo che essa esprime, è stata battuta su un referendum; in un paese normale NON qui, non in Italia dove a suon di bombe hanno fermato l'affermazione del maggior partito comunista a livello europeo; dove con la strategia delal tensione hanno talmente spaventato i cittadini che, questi ultimi, se gli avessero detto che gli asini volavano ci avrebbero creduto a priori. Poi vai a vedere a posteriori.. e scopri che c'erano manine, non solo italiane, che rimestavano nella spazzatura della società per assoldare utili idioti che si sobbarcassero l'onere di metterle quelle bombe o di provocare una reazione, che non c'è stata per fortuna,  della sinistra per poi inchiodarla al muro. I processi sulle stragi, che sono poi l'unico racconto su quegli anni visto che gli storici se ne guardan bene dall'affondare il coltello nei fatti e si attengono alla versione ufficiale, ci raccontano un altra verità.. una verità che sarebbe interessante studiare. Questo paese non doveva essere normale: c'erano forze e poteri che, per paura di perdere potere e presa sulla società, fecero di tutto per fermarne l'evoluzione; dovevamo andare in un altra direzione e gli esiti si son visti: ecco quello che siamo oggi ma il seme fu buttato allora; non sto a dilungarmi troppo perchè ormai è storia, purtroppo... e indietro non si torna.
Però se leggiamo quanto accaduto oggi in quest'ottica allora il fumo mediatico si dirada, analizziamo:
  1. qui prodest? Non certo chi chiama a raccolta i cittadini per riaffermare la centralità degli stessi, nella veste del corpo elettorale, e chiedere a gran voce di tornare a esercitare il proprio diritto di voto. Di sicuro c'hanno guadagnato coloro che hanno tutto l'interesse a criminalizzare qualunque cosa che non appartenga al pensiero dominante in questo periodo e ai suoi massimi rappresentanti che mal hanno digerito il NO al referendum. SIA CHIARO NON STODICENDO CHE L'HANNO FATTO LORO NE' CHE NE SONO DIRETTAMENTE RESPONSABILI E NEMMENO CHE NE SIANO I MANDANTI MA OGGETTIVAMENTE CI GUADAGNERANNO QUANDO DICONO: ECCO AVETE VISTO? ECCO CHI AVETE VOTATO SPOSTANDO L'ATTENZIONE DAL CONTENUTO, LA VITTORIA SULLE RIFORME E SUI DISTRUTTORI DELLA COSTITUZIONE, SUI CONTENITORI.. OSSIA I PROMOTORI E I MOVIMENTI CHE LI HANNO SOSTENUTI... giochino da prima repubblica che a volte funziona!
  2. Chi sono i forconi? Un idea ve la fate visitando il loro sito, forconi.it detto ciò, e a dispetto di quanto uscirono alla ribalta della cronaca per la prima volta, cercano probabilmente visibilità.. e come averla? Con un atto clamoroso; anche a costo di offrire il destro (...) a chi dicono di combattere; ciò la dice lunga e dovrebbe far riflettere tutti noi sul concetto di utile idiota di karamazoviana memoria (chi ha letto i fratelli karamazov sa di cosa parlo).
  3. Cos'hanno ottenuto? Visibilità tutta per loro, questo è certo... ma anche per alcuni personaggi sbucati fuori durante la cosa e subito dopo (passavano di lì per caso? Non credo..) che si sono subito offerti ai microfoni dei media che, naturalmente, si sono subito precipitati sul luogo della tragedia.
Il sistema ha subito un colpo durissimo con il referendum e bisognerebbe tenere i nervi saldi e non lasciarsi andare a dichiarazioni precipitose.... come invece è avvenuto in queste ore: si è passati dal condannare il fatto, cosa giusta, all'identificare negli aggressori per interpolazione grammaticale dei collaterali di cooro che in queste ore stanno preparandosi per le manifestazioni per andare a votare: la chiamano politica ma in realtà è strategia della tenzione ossia una cosa di cui questo paese non ha bisogno, anzi mai come ora ci vorrebbero: media non allineati; leader dei partiti capaci di tenere la barra dritta; rifiuto a priori delle provocazioni senza chiudersi al dialogo (come invece fanno moltissimi sostenitori del si ancora oggi sempre pronti a alzare il dito accusatore.. peccato che non sappiano guardare oltre quel dito perchè vedrebebro il nulla e dietro quel nulla un enorme buco nero nel quale burattinai, nemmeno tanto oscuri e ignoti, avrebbero voluto gettare questa nostra fragilissima democrazia) anche a costo di prendere il maalox. E nel caso che proprio non ce la faceste.... potete sempre ricordargli che:
  1. si dovevano dimettere abbandonando la politica e non l'hanno fatto;
  2. che sembrava che qualunque male si sarebbe potuto curare se si votava si.. compreso il cancro;
  3. il migliore dei mondi possibili che ci volevano costruire intorno... per noi che viviamo nel mondo reale è un enorme incubo;
  4. la si deve smettere di terrorizzare i cittadini perchè alla fine gli si potrebbe ritorcere contro.. come di fatto sta avvenendo;
  5. a suon di gridare al lupo si potrebbero risvegliare quei mostri dell'id che dal 1966 al 1980 e oltre hanno funestato la nostra storia di bombe, trame, P2 (ma pure P3, P4 ecc.), piani di rinascita nazionale e.. rumor di sciabole (De Lorenzo 1966, Piano Solo) e simili che, se nel racconto che ne fece Tognazzi in un bellissimo film facevano ridere, nella realtà manco poco che accadesse.
Ma tant'è... tutta fa brodo all'oggi; anche lo strumentalizzare fatti che hanno più dello scoop per far parlare di se che del politicamente importante per il nostro presente e, soprattutto, per il nostro futuro..

martedì 13 dicembre 2016

Nasce il Governo Gentiloni (Vauro)

lunedì 12 dicembre 2016

1000 giorni d’inferno: i veri numeri del governo Renzi

Matteo Renzi ha iniziato subito dopo le dimissioni una lunga campagna mediatica con la quale cercherà di risalire nei consensi in vista delle prossime elezioni. Il tentativo consiste nel dipingere i suoi 1000 giorni di Governo come un successo economico e politico che nella realtà non c’è mai stato. Se andiamo oltre le slide e le balle di propaganda questi sono i pessimi risultati che può vantare il Governo Renzi:
66 MILIARDI DI EURO IN PIU’ DI DEBITO PUBBLICO, dai 2.146 dell’aprile 2014 ai 2.212 del settembre 2016. Vuol dire che ogni giorno di Renzi al governo ci è costato 66 milioni di euro debito pubblico
55 MILIARDI DI EURO IN PIU’ DI TASSE, dai 438 miliardi di entrate tributarie del bilancio 2014 ai 493 programmati per il 2017
I POVERI AI MASSIMI STORICI, con il 28,7% degli italiani a rischio di povertà o esclusione sociale (17 milioni e 469 mila persone) e 8,3 milioni di poveri effettivi (il 13,7% della popolazione, in continua crescita)
I FALLIMENTI A TAPPETO DELLE IMPRESE, 15 mila nel 2014, 14 mila e 700 nel 2015 e 3,6 mila nel solo primo quarto del 2016. I numeri salgono vertiginosamente se ai fallimenti si aggiungono le liquidazioni volontarie ed altre procedure concorsuali, con 104 mila imprese all’aria nel 2014 e 96 mila nel 2015. Un tessuto produttivo distrutto
I DISOCCUPATI, I PRECARI E GLI INATTIVI A LIVELLI STRATOSFERICI, se infatti il tasso di disoccupazione ufficiale sembra sceso, rimanendo comunque altissimo all’11,6%, va detto che sono esplosi i voucher venduti dalle imprese (dai 69 milioni del 2014 ai 114,9 milioni del 2015) e che gli inattivi sono ancora più di 3 milioni, per un tasso di disoccupazione reale sopra al 20% e vicino ai livelli della Spagna e della Grecia
LA SANITÀ AL COLLASSO, con 4,3 miliardi di euro di tagli nel solo biennio 2015-2016 e altri 13 miliardi di tagli programmati per gli anni successivi
A questo disastro economico vanno aggiunte le riforme di Renzi, regressive e fallimentari:
IL JOBS ACT ha trasformato il contratto a tempo indeterminato in contratto a tutele crescenti, che per i primi 3 anni di impiego è un contratto precario in piena regola; inoltre appena sono diminuiti i costosissimi incentivi alle assunzioni col nuovo contratto i licenziamenti sono aumentati (+7,4% nel secondo semestre 2016 rispetto ad un anno prima) e il ritmo delle assunzioni a tutele crescenti è crollato (-32.9% nei primi 8 mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015)
– LA “BUONA SCUOLA ha iniziato la privatizzazione dell’istruzione, col Preside-Manager che per attrarre i fondi necessari all’attività didattica deve aprirsi agli investimenti interessati delle grandi imprese e può decidere il destino dei professori
– L’ABOLIZIONE DELL’ART.18 che unita al Jobs Act spoglia i lavoratori di ogni diritto
– LO “SBLOCCA-ITALIAche permette al Governo di trivellare, inquinare e distruggere il territorio con sempre più facilità
– I DECRETI SALVA BANCHE, che hanno messo sul lastrico migliaia di risparmiatori per salvare istituti decotti, compreso quello del papà della Ministra Boschi
– LA FINTA LOTTA ALL’EVASIONE E ALLA CORRUZIONE, che ha lasciato il posto a nuovi condoni e sanatorie (come la voluntary disclosure) e all’aumento delle soglie di non punibilità per i reati fiscali.
Gli italiani quando saranno chiamati alle urne e speriamo sia il più presto possibile, si ricordino di questi numeri. Renzi mai più, #PdMaiPiù!
(Da beppegrillo.it)
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Era un pò che non ospitavo un post del fondatore del M5S... ma stavolta ne valeva la pena. D'altronde il Renzi bis, questo è il 'nuovo' governo, si presenta con le stesse caratteristiche e lo stesso programma del suo predecessore, per tacere dell'ordine di scuderia, come già accaduto per il referendum sull'acqua pubblica che è stato completametne disatteso, di far continuare le 'riforme' sulla via maestra prefissata, referendum o no. Non bisogna dimenticare che la legge elettorale che si vorrebbe fare è solo un paravento perchè una legge c'è già, seguitemi del ragionamento: eliminato l'italicum; dichiarato a suo tempo incostituzionale il porcellum che rimane? Il Mattarellum, come mi pare sostenga Rodotà, ossia le legge uscita da un altro referendum, quello di Mario Segni; perchè non utilizzarlo? Bella domanda, vero? No mi convingo che questo governo durerà fino a quando non troveranno la quadra (non foss'altro per far maturare la rendita) del cerchio: ossia da un lato disinnescare la mina pentastellata  con un sistema elettorale che li renda meno incisivi e dall'altro mantenere la continuità all'attuale sistema politico-affaristico: sennò come fanno a spingere gli italiani nelle braccia dei privati in materia di sanità, pensioni, scuola ecc.?

venerdì 9 dicembre 2016

Post referendum costituzionale ..

di | 8 dicembre 2016  Il Fatto Quotidiano

E’ ufficiale: Renzi e ultrà renzini sono irrecuperabili. Lo si era intuito da tempo, ma se ne ha adesso pieno contezza. Vi spiego in poche messe perché il discorso frignone – ma tutto sommato caruccio – di domenica notte sia stata la solita buffonata renziana, dopo la quale non c’è stata autocritica alcuna. Solo boria, slogan, supponenza, rosicamento, insulti e deliri.
1. Renzi aveva detto, lui con quell’altra, che avrebbe abbandonato per sempre la politica. Ovviamente non sono stati di parola. Neanche stavolta.
2. Aveva detto di dimettersi e farsi un anno sabbatico (anche due, Matteo: vai tranquillo). Macché: niente. E’ sempre lì.
3. Ha convocato la direzione del Pd, perché “noi siamo democratici”, poi però è arrivato tardi e ha parlato solo lui, vietando il dibattito. Perché “noi siamo democratici”.
4. In tivù continua a mandare rumenta arrogantissima allo stato brado, che ripete che chi ha votato no è idiota e che loro in fondo col 40% hanno vinto. (Vamos)
5. Si è dimesso, e “un Renzi bis mai”, però se glielo chiedono altre due/tre volte – solleticandogli ego e pappagorgia – lui dice sì.
6. Ha perso, però ha vinto.
7. Il governo lo fa solo se ci stanno anche tutti gli altri, così si bruciano insieme e magari gli italiani si dimenticano che da tre anni è più insopportabile di un remix di Neffa. Evidentemente, secondo lui, Salvini ci ha scritto in fronte “Gozi” e Grillo “Nardella”.
8. Il referendum ha visto vincente anche la minoranza dem, che lui continua però a rispettare più o meno come Kohler rispettava la caviglia labile del divino Van Basten.
9. Da due anni perde ogni elezione possibile, dalla Liguria a Roma a Torino passando per la festa nazionale del 4 dicembre, ma lui e i suoi continuano ad atteggiarsi a “stocazzo”. Un po’ come se Nagatomo andasse davanti a Messi e Ronaldo e dicesse loro: “Sukate, ebeti”.
10. L’Italicum che ora ha fretta di cambiare, e che tutti trattano (giustamente) come una schifezza inaudita, non l’hanno fatto lo Spirito Santo, Rovazzi o Peter Gomez: l’ha fatto Renzi. Spacciandolo, finché ha potuto, come il Sol dell’Avvenire. E’ sempre lui: un venditore di Duna color fava spacciate per Porsche fiammanti.
10bis. Renzi e i suoi l’hanno presa così bene che, in confronto, gli americani dopo Pearl Harbor si mostrarono gandhiani.
il resto su: Il Fatto Quotidiano

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Il resto dell'articolo è anche meglio....
Aggiungo solo oggi alcuni cosiddetti commentatori facvano il parallelo fra il nostro e Cameron: ci pensate? Non è che l'inglese sia un gigante della politica!!! Anzi denza i soldi di paparino starebbe benissimo dietro un bancone di un Mac... ma così va. Tornando a noi però Cameron si è RITIRATO dal governo, il nostro NO! Questa è la, non piccola, differenza!
Buon weekend

mercoledì 7 dicembre 2016

Quasi un italiano su tre a rischio povertà. Ma quest’anno l’Istat arriva dopo il voto

La relazione – Pericolo esclusione per il 28%, quasi il 20 “vede” la miseria.
La mancanza di lavoro o di un minimo di reddito sufficiente a soddisfare i bisogni essenziali, come l’abitazione e un’alimentazione adeguata, ha portato 17 milioni e mezzo di persone, il 28,7% dei residenti in Italia, sull’orlo della povertà o dell’esclusione sociale. Il dato riferito al 2015, già drammatico per un Paese occidentale, esplode ai livelli di una vera e propria emergenza sociale nelle Regioni del Sud, dove ormai è a rischio povertà o di esclusione il 46,4% della popolazione, contro il 24% al Centro e il 17,4% al Nord.
La difficoltà crescente nel far quadrare i bilanci familiari tuttavia non risparmia neppure le zone più ricche del paese, dove le disuguaglianze tra le fasce più ricche e più povere della popolazione si fanno ancora più marcate. Si stima che il 20% più ricco delle famiglie percepisca il 37,3% del reddito equivalente totale e il 20% più povero solo il 7,7%. Lo scrive l’Istat nel rapporto annuale sulle condizioni di vita e di reddito diffuso solo ieri, ampiamente in ritardo rispetto alle edizioni degli anni precedenti e pubblicato giusto subito dopo il referendum. Il rilevamento che scolpiva nella pietra un inaspettato aumento del Pil su base annua dell’un per cento, era arrivato invece puntualmente il 1° dicembre scorso. La fotografia del profondo disagio economico e sociale in cui versa il Paese, scattata dall’Istituto di statistica, si sovrappone perfettamente alla mappa del voto di domenica scorsa, dalla quale era emerso l’identikit di un “partito” delle pance vuote, esploso nelle urne con il No al quesito referendario, concentrato soprattutto nelle periferie e nel Mezzogiorno. Tra le persone in difficoltà, quelle più esposte al più grave rischio povertà sono il 19,9%. È la percentuale più alta riscontrata dal 2004, l’anno in cui è iniziata la serie storica di questi rilevamenti. Per l’Istat è a rischio povertà chi vive in una famiglia con un reddito inferiore al 60% della media, che per un nucleo composto da una sola persona adulta è pari a 9.508 euro annui. I maggiori segnali di peggioramento arrivano da chi vive in famiglie con almeno cinque componenti e tra chi vive in coppia con almeno tre figli. Per l’Istat si trova in condizioni di grave deprivazione materiale chi è in arretrato sulle bollette, non riesce a fare fronte a spese impreviste o per beni durevoli, non può riscaldare casa o fare un pasto proteico una volta ogni due giorni.
Articolo intero su Il Fatto Quotidiano del 07/12/2016
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e tutto ciò in soli tre anni... ora fate mente locale da quando questi ci propinano le loro riforme, ossia dal '92, e provate a contare quanti nostri concittadini hanno perso il lavoro o l'attività o sono giovani, o lo sono stati; e provate a immaginare quanti sono all'oggi: sono milioni!!!!

martedì 6 dicembre 2016

.. e diciamole alcune cose

Tutti gli istituti che sono deputati allo studio dei flussi del voto si sono scatenati per capire questo 'singolare' voto uscito dal referendum.. io ne prendo uno che non è, come dire, sospetto d'intelligenza con il nemico: l'Istituto Bruno Leoni. E' impietosa per il pd la sua analisi. Vediamo:
  1. il giovanilismo di questo governo è smentito. I giovani (19-34) hanno votato NO per l'80%; e hanno votato NO, in questa fascia, in maniera maggioritaria quelli che il lavoro non ce l'hanno o l'hanno perso o non l'hanno mai avuto (e non l'avranno mai) soprattuto nelle Regioni del Centro e del Sud, e solo parzialmente (sempre con percentuali bulgare ma sotto la soglia 80%) nel Nord del paese....
  2. Le fasce intermedie fino ai 56 anni stesso discorso: hanno votato, stavolta ovunque nel paese, per il NO. Anche in quel Veneto che sta meglio rispetto al resto del paese. E' il ceto medio questo; quel ceto medio che è stato schiacciato dalla crisi verso il basso e lì è rimasto. Nonostante i proclami, rilanciati dai media, tutti i media (con le cime del giornalismo che ci ritroviamo è comrpensibile che siano sempre filo-governative), la realtà effettuale è completamente diversa e il racconto che ne fa il Governo è fondamentalmente falso!!!!
  3. Chi ha votato per il Si in maggioranza? Dai 56 anni in su e diventa bulgara sopra i 65 anni.. come mai? Me lo son chiesto e l'unica risposta che mi so dare è che c'è, nella vecchiaia, la ricerca soprattutto della tranquillità: non vogliono storie e vogliono essere tranquilli.. pia illusione lo so ma forse a quell'età troppi casini intorno non se ne vogliono.
.... finito con l'età si passa alla distribuzione per regioni: tranne Toscana (dove ha vinto per poco), Emilia-Romagna (dove si e no sono praticamente in pari) e Trentino Alto Adige tutto il resto del paese ha sonoramente bocciato sia il referendum che il Gvoerno, come mai? Probabilmente perchè queste riforme non erano, e non sono secondo me, fondamentali? Sicuro come il sole: ovunque gli italiani (che mi hanno paicevolmente sorpreso) hanno compreso che queste non erano le riforme da fare.. ce n'erano altre molto più importanti da far e tutte sono rimaste nel limbo del 'non le faremo mai' perchè l'europa non ce lo chiede e perchè le nostre élite ci perderebbero.
In penultimo per professioni: sapete chi ha votato in massa per il SI? Gli anziani e poi si va progressivamente a scendere. Sapete che ha votato meno per il SI? I liberi professionisti, significherà qualcosa o no? Proprio il ceto centrale della politica italiana, insieme agli imprenditori (anch'essi in minoranza per il si), hanno in massa abbandonato il Governo. Una debacle...
Ultimo: oggi strombazzano in giro che il 40% è il tesoretto da cui ripartire, magari dopo aver cincischiato nel partito, come Cincinnato. Bene: quel 40% che hanno votato per il SI sono .. di destra. Si proprio loro, gli elettori a destra sono in maggioranza per il SI. Tutto il resto dell'elettorato si è spostato sul NO: dai grillini, che in massa hanno votato NO, a quelli del PD in percentuale altissima ecc. tutti hanno votato contro il loro partito di appartenenza; idem per i sindacati: CGIL in media nazionale; Cisl ('s'era schierata ufficiosamente per il SI) e UIL invece hanno visto invece i loro iscritti tradire le indicazioni... quel 40% da cui partire con cui qualcuno della maggioranza s'illude non gli appartiene, anzi.... lo abbadonerà al primo voto utile. Non è un caso che i sondaggi, per quel che valgono, danno il PD al 19-20% contro il 30% e ora il 40% che si auto-accreditano... altro segnale di quanto siano sideralmente lontani i dirigenti di quel partito, per ora maggioranza, dalla realtà dei loro stessi iscritti.
Detto quanto sopra.... la parola d'ordine dei 'vincitori' è al voto subito; ma se analizziamo il linguaggio scopriamo cose davvero interssanti: la Lega scommette sul voto.. nel 2022 si perchè stimano che di questo passo la UE collasserà in quegli anni (dando per scontato che in olanda e in Francia i no-euro vincano): ora è solo ammuina e conteggio dei voti anche se gli si deve riconoscere che il suo leader ha avuto coraggio a spostare ancora più a destra (dove il SI è stato maggioritario) il partito intercettando molti voti referendari in libera uscita....; Forza Italia, e satelliti, ufficialmente sono per vitare ma.. con calma perchè sanno che questa volta rischiano di perdere moltissimi voti nel proprio elettorato: la crisi ha morso anche loro. PD (e satelliti); è il partito con la maggiore fuoriuscita di voti: sia a destra che a sinistra che verso i grillini, tutti in libera uscita grazie al Governo e alle sue scelte... Chi rimane? M5S, come dicevo ieri sono i veri vincitori, ma sono giovani..... sono sull'onda ora ma non hanno personale politico esperto e rischiano di trovarsi stretti nella tenaglia come a Roma: ne sarebebro distrutti..... se Roma doveva essere il loro fiore all'occhiello Roma potrebeb diventare il loro cimitero politico!!!!
Altro problema è la legge elettorale. Quella della Camera è a rischio di incostituzionalità; quella Senato idem.... con quale legge votiamo? Ed ecco che entra in ballo l'arbitro, anche se dovrebbe essere il garante, della situaiozne: si aspetta la Corte Costituzionale? Si..e poi? Forse la Corte con un lavoro taglia e cuci riuscirà a fare il miracolo e forse no, ma una cosa è certa ossia che tutto lavorerà contro, CONTRO, i vincitori più probabili, i 5 Stelle. Nè F.I. nè il PD nè la UE li vogliono. Quindi per ora il piano è: attendiamo la Corte e nel frattempo, dopo le dimissioni dell'attuale Governo, il nuovo Governo dovrà, come dire, allungare i tempi fino al .... bé qui siamo nel campo dell'incertezza. Si spera anche nella ferma volontà dei parlamentari, perchè? Perchè se non arrivano a 4 anni 6 mesi e 1 giorno il vitalizio SE LO SCORDANO.. e di questi tempi nessuno sputa sopra i soldi!!!!! Un pò di attendismo, mischiato a egoismo e vanagloria possono riuscire in quel che l'attuale maggioranza non è riuscita a fare: disinnescare l'onda che potrebbe far risvegliare gli italiani dal torpore in cui sono precipitati da almeno 20 anni a questa parte... stretti fra crisi, più o meno pilotate, e mercantilismo di maniera (in realtà un continuo flusso di denaro dal pubblico al privato) e un pizzico di terrorismo non possono che esserne spaventati.. e buttarsi nelle braccia dell'ennesimo unto del signore che l'élite gli propina. In pratica:
NON SI DEVE VOTARE SE NON QUANDO TUTTO SARA' PRONTO!
QUANDO LORO SARANNO PRONTI!
e non è nemmeno un caso che i mercati lo sanno e stanno fermi e calmi (oggi Milano +4 in barba al Governo che andava dicendo in giro per il pianeta che se il No vinceva ci sarebebro stati.. i cosacchi? Boh fate voi..) e si riparla, per spaventarci, di Troika in arrivo e, infine, del ricatto della BCE con il Quantitative easing: ossia la più grande redistribuzione di soldi pubblici nelle tasche degli speculatori: soldi che siamo noi a pagare impoverendoci.... finirà mai?

lunedì 5 dicembre 2016

Avanzare .... all'indietro?

Visto?
A volte i miei connazionali riescono a stupirmi.. confesso che non avrei mai creduto di rimanere sorpreso da essi: eppure i numeri parlano da soli e, soprattutto, parlano chiaro come il sole; Il NO è netto e suona come un de profundis per tutti coloro che, per convinzione o per opportunismo o per semplice creduloneria, erano dalla parte opposta della barricata. L'accozzaglia ha vinto.. l'altra ha perso: qual'è la differenza? Che da un lato è maggioritaria nel paese pur essendo profondamente divisa al suo interno l'altra è tutta dentro un solo partito e i suoi satelliti e si vede. Detto ciò: ora che si fa?
  1. Fa bene il Presidente del Consiglio, gli va riconosciuto, a dimettersi e subito (finchè non sarà approvata la legge finanziaria); fanno meno bene tutto coloro che nell'ex maggioranza che ha vinto con il NO (mr. b e satelliti) a fare il salto della quaglia cambiando casacca per fare i pontieri come fanno bene gli alti colli, e il Vaticano, a cercare di frenare sul voto per, ufficialmente, assicurare la 'continuità (ce lo impone, come sempre, l'europa)' e le riforme (mi chiedo quali visto che il cardine di esse è appena stato bocciato).. come se non bastassero i danni fatti finora.
  2. L'apocalisse non c'è stata.. c'hanno provato ma qualcuno ha alzato il bastone e si son calmati: un pò perchè c'è la suindicata continuità europeista e un pò perchè le elezioni si allontanano man mano che passano le ore! Sia chiaro che i mercati hanno già fatto i conti e li hanno già scontati, quindi per ora il problema è solamente rinviato: l'Italia ha il problema banche, i mercati lo sanno, che NON devono fallire (alla faccia del liberismo e del mercato stesso che invece prevede fra i suoi cardini propriop il NON interventismo dell' Stato nel mercato stesso) per ovvi motivi e quindi, a meno di cambi improvvisi, quanto improbabili, il nodo banche sarà una patata bollente del prossimo governo: sia che venga nominato fino a fine mandato sia che venga eletto da elezioni anticipate.... 2 mld di euro da trovare per MPS e ben 12 mld di euro per Unicredit che dovrà, in qualche modo, essere lo Stato a trovare.. cioè noi!!! Come a dire: loro fanno quel che fanno poi a pagare il conto sarà pantalone. Non è un caso che, in questo caso e solo in questo, dalla BCE hanno fatto discretamente sapere che un 'aiutino' era ben accetto.
  3. La richiesta è forte e pressante: al voto e subito! Ma.. c'è sempre un ma: ci sono 'le regole' e i.. regolatori. Il voto? Può aspettare: prima c'è la legge di stabilità, già detto, poi la legge (doverosa.. se fosse una vera legge di ricostruzione) sul terremoto e qualche altra cosina come la, nuova, legge elettorale: nuova? Già perchè l'attuale, cucita sul referendum e a pena di incostituzionalità, non va bene..... vincerebbero a mani basse i 5 Stelle!!! E ciò non va bene... soprattutto ai relitti del dopo referendum non scende giù, soprattutto perchè era stata pensata da qualche genialone proprio per evitare questo rischio. La particolarità di questa legge è che mi ricorda tanto la legge Acerbo: detto ciò, detto tutto.
  4. In Austria l'onda anti-europea, s'è, per ora, fermata.... ma in Francia avanza: son di destra, dirà qualcuno, e allora? Se la destra, e non la sinistra (ammesso che la sinistra esista ancora in europa), è capace di riunire attorno a se gli umori del mondo reale che male c'è? Semmai gli altri dovrebebro chiedersi come mai la gente, quella vera, si riconosce in queste parole d'ordine e non in quelle ufficiali del mainstream un motivo ci dev'essere: ammesso naturalmente che se lo chiedano.... visto che pare proprio che non si rendano conto di quanto stia montanto la protesta contro il libero mercato e le 'regole' assurde della UE! Chiaramente, essendo uno dei pochi che si riconosce nel sogno di Spinelli (qualcuno se lo ricorda?), non sono anti-europeo a priori ma lo sono proprio perchè di quel sogno ne hanno fatto carta straccia..
p.s.
non ho potuto non notare alcune cose in queste 24 ore. La tracotanza, se non peggio, del mainstream: non solo prima con la censura sfacciata del NO ma anche dopo con la negazione della realtà..... chi l'ha fatta passare per protesta e chi per 'ignoranza' dei cittadini che hanno osato votare NO. Tutto pur di non voler ammettere una semplicissima cosa: sono lontani dalla realtà; fuori da essa.. è un lampante caso di voler ridurre quest'utlima alle ipotesi di laboratorio dell'inevitabilità di questo sistema: inevitabilità del tutto relativa visto che altrove ne hanno fatto volentieri a meno, non senza qualche scossone e problema,  e non ne sentono al mancanza.... ancora oggi la 'negazione' di cui sopra continua; c'è sempre la velata speranza di allungare il bordo contando soprattutto sul fatto, vero in parte, che una parte della compagine del NO (la destra) opportunisticamente schierata miri al proprio tornaconto e faccia da V° colonna ben sapendo che ne uscirebbe distrutta dal voto.
p.s. 2
La Lega: è uno dei vincitori del NO, senza se e senza ma. Saprà farci profitto? Bella domanda..... la strada lepenista non sembra premiarla ma la scelta felice di campo e gli errori della maggioranza governativa le hanno aperte enormi praterie a destra dove pescare a man bassa..... Bossi redivivo,e  suo cerchio magico, permettendo.
Forza Italia e satelliti. Si sono opportunisticamente schierati dalla parte giusta, ma.... già oggi erano un tantino sbilanciati al pontierismo verso la maggioranza con l'obiettivo nemmeno tanto nascosto di fregare i 5 stelle e alzare un argine alla Lega: forse, con un sistema così in crisi, ci potrebebro anche riuscire!
5 Stelle: sono il vero motore della vittoria del NO!!! E' indiscutubile... hanno vinto e se non fosse che sono pasticciati e un tantino volontaristici ci sarebbe da augurarsi proprio che ce la facciano: se è vero che a Torino la Appendino lavora e bene è anche vero che a Roma si son fatti invischiare nella rete dei palazzinari e sono nei guai fino al collo.. sempre ammesso che le firme in Sicilia e in Emilia siano reali e non da partitocrazia becera che tanto combattono. Sono loro il bersaglio delle preoccupazioni delle nostre istituzioni e della UE: dovessero vincere e trovare il bandolo della matassa la corrente carsica della protesta contro il mercatismo potrebbe emergere e davvero a quel punto l'edificio costruito sul nulla dalla finanza crollerebbe come un castello di sabbia!!!! Non bastasse quanto sopra ora gli vogliono cucire addosso un sistema elettorale che li penalizzi: fa bene Grillo a voelr subito votare ma deve star attento perchè le trappole sono tante e non tutte sono visibili......
p.s. 3
sapete che sensazione ho? Che avanzeranno.. all'indietro: come quando mr. b fu costretto a dimettersi e non si votò subito: mai nessuno ha capito perchè egli accetò di aspettare così tanti giorni, o meglio un idea ce l'ho ma non ho riscontri storici per sostenerla: la storia non si ripete ma farne tesoro? Se i 5 stelle accetteranno di non sfruttare l'onda lunga del voto referendario secondo si getteranno da soli la zappa sui piedi e non ptroanno recriminare!!!
il PD; è spaccato. La minoranza interna, anch'essa impresentabile, canta vittoria e manca poco che si arrivi alla resa dei conti con l'espulsione del perdente lo scontro che pur ci sarà..... se si vota oggi non supererà mai il 20%, se si vota oggi. Ma se si dovesse dilazionare nel tempo sapete, no? La gente ha memoria corta e altri temi potrebbero distrarla e portarla a sentire le voci delle sirene europeistico-finanziarie.... magari con qualche spread di comodo... d'altro canto la maggioranza ormai è troppo compromessa: troppi personalismi fanno male anche perchè la gente è stufa di rottamatori che la rottamano in nome del salvabanche ecc.

domenica 4 dicembre 2016

... per ora.....

.. per ora (se il trend sarà confermato dai dati reali) un bel ......








.. SEMPRE SE SARANNO CONFERMATI DAI DATI VERI!!!!!!

sabato 3 dicembre 2016

La nuova costituzione sponsorizzata dalle banche (Nessuno)

Le riforme di Renzi? Sono state scritte da una grande banca d'affari americana, la JP Morgan. E sapete perché? La nostra costituzione è troppo socialista, garantisce "la protezione costituzionale dei lavoratori" e "il diritto della protesta contro i cambiamenti dello status quo politico". È tutto scritto in un documento pubblicato il 28 maggio 2013. Non è uno scherzo. Parola di Nessuno (youtuber, mia specificazione).
buon weekend

giovedì 1 dicembre 2016

Neuropolitica: problemi e prospettive

Di Guido Brunetti
Nell’era dell’informazione, il compito della cultura e della scienza è anche quello di “produrre” nuovi paradigmi che possano promuovere personalità mature ed autonome, cioè capaci di pensare per sé.
La ricerca nel campo delle neuroscienze sta operando una “rivoluzione” destinata a modificare non soltanto i metodi diagnostici e terapeutici in medicina e psichiatria, ma anche le nostre concezioni millenarie, a partire dai sistemi filosofici.
Sono state proposte affascinanti teorie in molteplici campi, che hanno dato origine a numerose discipline, come neuroestetica, neuroetica, neuroteologia, neuro giurisprudenza, neuroeconomia, neuro politica. Che è l’argomento del presente lavoro.
Il termine neuropolitica indica un campo d’indagine che ha lo scopo di studiare le funzioni del cervello di un individuo impegnato in attività che prevedono la presenza di altri individui.
Durante le elezioni presidenziali americane del 2007, sette neuro scienziati dell’Università della California pubblicarono i risultati di un test sull’orientamento di voto somministrato a un gruppo di persone incerte nella decisione di voto. Dalla ricerca risultò come la citazione delle parole “democratico” e “repubblicano” suscitò alti livelli di attività nell’amigdala. L’amigdala è una struttura anatomica a forma di mandorla  che fa parte dell’area primitiva del cervello  e che è coinvolta nell’attivazione delle emozioni, come la paura, della memoria e nella reazione “attacca o scappa”.
Secondo gli studiosi, questo comportamento significa una “crescita” dell’ansia dal momento che i leader sono considerati portatori sia di promesse che di insidie. Un sintomo dell’interesse che questo genere di studi ha suscitato nelle sfide del XXI secolo è la decisione del primo ministro britannico di assumere tra i suoi consiglieri esperti di neuroscienze ed esperti del comportamento umano.
La partecipazione pro o contro la vittoria di qualcuno genera l’attivazione di meccanismi neurali coinvolti negli stati d’ansia. Una ricerca realizzata da un’équipe di ricercatori tedeschi e spagnoli ha scoperto l’effetto del “tifo” sul cervello. Lo studio mostra che anche soltanto il fatto di guardare senza coinvolgimenti una gara, questa evoca una risposta neurologica nell’osservatore. Il comportamento del cosiddetto “progressista” e il comportamento del “conservatore” hanno una base neurologica. Si nasce allora di destra o di sinistra? La risposta è: si nasce e si diventa di destra o di sinistra.
Nell’analisi politica, le nuove ricerche sul cervello e sul comportamento hanno il fine di  analizzare e comprendere cosa spinge un individuo a votare in un senso o nell’altro. Importante al riguardo il ruolo che assume il modello definito dallo studioso Taylor  come “Homo oeconomicus”:  “Offri alla gente una scelta e la gente agirà nel proprio interesse”.
FONTE E ARTICOLO COMPLETO:neuroscienze
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un ramo della conoscenza che finchè rimane 'neutro' è interessantissimo e apre nuovi orizzonti della conoscenza sulle funzioni del più importante organo dell'essere umano con tutte le sue implicazioni.. ma se fosse usato male? Scenari da incubo (del genere orwelliano) perchè si va dal controllo della masse attraverso i mezzi di comunicazione che le influenzano, sfruttando le implicazioni del messaggio comunicativo che influenza non solo il singolo individuo ma anche interi gruppi sociali, indirizzandoli a seconda delle necessità del potere.

mercoledì 30 novembre 2016

Supercaccia Su-35S russi schierati al confine con la Finlandia


da Il Giornale del 30/11/2016
Entro le prossime ore il Cremlino completerà il rischieramento di caccia di quarta generazione avanzata Su-35S nella Repubblica di Carelia, nel Nord-Ovest della Russia, a pochi chilometri dal confine con la Finlandia.
E’ quanto comunica il Ministero della Difesa russo. I primi quattro Su-35 hanno raggiunto l’aeroporto di Petrozavodsk-Besovec due settimane fa. I caccia, precisano da Mosca, saranno schierati in modo permanente ed inquadrati nel 159th Fighter Aviation Regiment, precedentemente equipaggiato soltanto le piattaforme Su-27/Su-27UB/Su-27SM. Nel volo di 8000 chilometri dagli stabilimenti di Komsomolsk-na-Amure, nell'Estremo Oriente Russo, i Su-35S effettueranno due soste prima di raggiungere l’aeroporto di Besovec. La modernizzazione del 159th Fighter Aviation Regiment si completerà nel 2017 con diversi squadroni in linea basati sui caccia Su-35S, Su-27SM e Su-30M2.

Il ruolo della Finlandia

Per la prima volta nella storia della NATO gli Stati Uniti, lo scorso maggio, hanno inviato caccia F-15 del 123° Fighter Squadron con sede a Portland e personale dell’Oregon Air National Guard, per un’esercitazione congiunta in Finlandia. Il paese scandinavo, che confina ad est con la Russia, non è membro della NATO, ma negli ultimi anni si è allineato con la politica dell’Alleanza. Mosca si è sempre opposta ad una ulteriore espansione della NATO, in particolare nella regione del Mar Baltico. Vicina all’Unione Sovietica durante la guerra fredda, la Finlandia dopo la caduta dell’URSS si è sempre più allineata con la NATO. La forza aerea della Finlandia è composta da una linea di volo formata da 61 caccia multiruolo F/A-18 C/D Hornet. Per dottrina, Helsinki utilizza i suoi caccia per la sola difesa interna, strutturata sfruttando la conformazione del territorio.

I Su-35S

L’evoluzione del Sukhoi Su-27 Flanker è realizzata negli impianti della Gagarin Komsomolsk-on-Amur Aircraft Production Association, di proprietà della Sukhoi Company, nell’estremo oriente russo. Il progetto del Su-35S nacque nel 2003 come caccia di 4++ o quarta generazione avanzata per colmare il gap tecnologico tra i Su-30 ed il PAK-FA. E’ la versione più avanzata della famiglia Flanker. La classificazione 4++ indica piattaforme precedenti all’era stealth, ma superiori per avionica, radar (PESA per il Su-35) e propulsione (spinta vettoriale e super-cruise) ai caccia di generazione 4,5. I caccia 4++ incorporano tecnologie della precedente e della successiva generazione. Sebbene non propriamente stealth, la loro RCS (Radar Cross-Section) è diminuita grazia al massiccio impiego di Ram (Radiation-absorbent material). Il Su-35 è equipaggiato con il radar Irbis-E (PESA), in grado di monitorare 30 bersagli ad una distanza massima di 400 km con la possibilità di attaccarne 8. E’ propulso da una coppia di motori Saturn AL-41F1A a spinta vettoriale (soltanto l'F-22 Raptor, ha una tecnologia simile) che gli permettono anche capacità super-cruise. La spinta vettoriale consente elevati angoli d'attacco: il caccia può così inquadrare facilmente un bersaglio, eseguendo manovre strette. Il massiccio impiego di titanio è stato necessario per rinforzare la struttura: ne guadagna la cellula in termini di vita operativa. Il caccia multiruolo Su-35 raggiunge una velocità massima di 2.500 chilometri all'ora. La sua autonomia di volo è di 3.400 chilometri. Secondo i russi, il radar Irbis-E sarebbe in grado di rilevare la RCS di un F-35 (non progettato per il dogfighting). E’ armato con missili a lungo raggio K-77M a guida radar (AA-12 Adder) e R-74 (AA-11 Archer) a raggi infrarossi per il corto raggio. Il Su-35 può essere equipaggiato con missili a medio e lungo raggio R-27 e R-37. Completa la dotazione, il cannone da trenta millimetri con 150 colpi.
Il Su-35 è probabilmente superiore a tutti i caccia di quarta generazione dell’occidente. Nel combattimento manovrato, potrebbe anche rivaleggiare con l’F-22 Raptor, ma la piattaforma russa non si è mai confrontata con la tecnologia BVR, oltre il raggio visivo, del caccia di quinta generazione statunitense. E’ opinione abbastanza condivisa, ritenere il Su-35S come una (se non la migliore) piattaforma dogfighter di quarta generazione mai realizzata, ma il suo reale impatto in un contesto stealth dominato da sensori e tattiche oltre il raggio visivo è tutto da dimostrare.
A differenza della nuova dottrina americana che ritiene fuori moda i combattimenti ravvicinati, ipotizzando esclusivamente duelli oltre il raggio visivo nella guerra del futuro, per i russi il dogfight sarà ancora determinante. Ad oggi è impossibile, se non con riferimenti storici che favorirebbero la scelta russa, valutare efficacemente le due nuove dottrine.
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in poche parole: al dispiegamento della NATO di squadroni di aerei da caccia americani in finlandia la russia risponde con pari monete. A chi resterà il cerino acceso in mano?

martedì 29 novembre 2016

Financial Times e The economist..

articolo di Munchau sul Financial Times (tradotto dal Massimo Rocca alias il contropelo).
Alcune rivoluzioni avrebbero potuto essere evitate se solo la vecchia guardia si fosse astenuta dalle provocazioni. Non c’è prova della realtà del “ dategli le brioches”. Ma è il genere di cose che Marian Antonietta avrebbe potuto dire. Suona credibile. I Borboni sono difficili da battere come esempio di un potere astratto dalla realtà.
Essi hanno dei rivali, oggi.
Il nostro potere globale liberal democratico sta agendo proprio nello stesso modo. In un epoca in cui l‘Inghilterra ha votato per lasciare l’Unione europea, in cuo Donald Trump è diventato presidente degli Usa, e marine Le Pen è in marcia verso l’Eliseo, noi - i guardiani dell’ordine globale liberale non facciamo che raddoppiare la puntata.
La campagna di Tony Blair, l’ex primo ministro inglese, per cancellare la Brexit è probabilmente il più bizzarro esempio tra tutti. Un fatto più serie sono le previsioni dell’ Ufficio per la stabilità del bilancio in Gran Bretagna, che la scorsa settimana ha detto che la Brexit avrà serie conseguenze economiche. Venendo dopo pochi mesi da quando la professione economica si è coperta di discredito con apocalittiche previsioni delle conseguenze del referendum inglese, questo è uno sbalorditivo avanzo di magazzino della inadeguatezza dei modelli di previsione economica. La verità sull’impatto della Brexit è che esso è incerto, al di là delle possibilità di previsione di chiunque e che dipende quasi interamente dal modo in cui il processo sarà gestito. La risposta tecnicamente corretta è “non lo so”. Prima del referendum il “progetto paura” fu un colossale errore di calcolo tattico. Oggi è pura stupidità. Uno dei punti di discussione è se il popolo deve dare retta agli esperti. Ma abbiamo già fatto un passo avanti. Per la loro tendenza a esagerare i macroeconomisti non sono più considerati esperti in macroeconomia.
Vecchi leader fuori dalla realtà e il potere economico non sono soli. In Italia il potere politico sta considerando di modificare una legge elettorale appena approvata, col solo obiettivo di tenere lontano dal potere il movimento ribelle di Beppe Grillo, i 5 stelle. E questo si intreccia in modo complesso con il referendum di domenica sulla riforma costituzionale.
La legge elettorale entrata in vigore a luglio da al partito più forte poteri quasi dittatoriali. Ha origine da un accordo sottobanco del 2014 tra il partito democratico del primo Ministro Matteo Renzi e Forza Italia del ex premier Berlusconi. Nessuno dei due credeva che i 5 stelle sarebbero mai stati in grado di scuotere il confortevole duopolio. Indipendentemente dall’esito del referendum , aspettatevi di vedere uno dei casi più eclatanti di manipolazione delle modalità di voto nella politica moderna. Ma il problema di Renzi non sono i 5 stelle. Sono gli elettori.
La stessa Europa, sta raddoppiando la posta ogni volta che può. Il trattato commerciale con il Canada, e l’ancora da siglare TTIP, sono tanto popolari oggi quanto lo era il dislocamento dei missili nucleari a medio raggio negli anni ottanta. Una ribellione popolare si sta organizzando contro di loro perchè la gente teme una riduzione delle tutele dei consumatori ed il potere arraffato dalle multinazionali. Perchè sta avvenendo ciò? I macroeconomisti hanno pensato che nessuno osasse sfidare la loro autorevolezza. I politici italiani stanno giocando col potere da sempre. E il lavoro dei tecnici dell’unione europea è quello di trovare metodi coperti per portare avanti legislazioni scorrette e trattati al di là delle legislazioni nazionali. Anche se forze come quelle della Le Pen, di Grillo o del partito di estrema destra olandese di Geert Wilders marciano verso il potere, l’establishment continua a d agire sempre in questo modo. Un reggente dei Borbone , in un raro momento di consapevolezza avrebbe fatto marcia indietro. Il nostro sistema capitalistico, con le sue istituzioni contendibili è costituzionalmente incapace di farlo. Raddoppiare la sfida è quello che è programmato per fare. La strada giusta sarebbe smettere di insultare gli elettori e, cosa più importante, risolvere i problemi di un settore finanziario fuori controllo, di flussi incontrollati di capitali e di persone, e di una distribuzione ineguale del reddito. Nell’eurozona i leaders politici hanno ritenuto conveniente impantanarsi in una crisi bancaria e poi una crisi dei debiti sovrani - solo per ritrovarsi con un debito greco insostenibile e con un sistema bancario italiano in grandi difficoltà. Dopo otto anni ci sono ancora investitori che stanno scommettendo sul collasso dell’eurozona come l’abbiamo fin qui conosciuta.
Renzi avrebbe potuto usare il suo ampio capitale politico per riformare l’economia italiana invece di cercare solo di cementare il suo potere. E immaginate che cosa sarebbe stato possibile se la cancelliera Merkel avesse speso il suo ancor più vasto capitale politico per trovare soluzioni alle molteplici crisi dell’eurozona, o nel ridurre gli eccessi di surplus della bilancia commerciale tedesca.
Ma questo non è successo per lo stesso motivo per cui non successe nella Francia pre rivoluzionaria. I guardiani del capitalismo occidentale, come i Borboni prima di loro , non dimenticano nulla e non imparano niente
EconomistL’Italia, scrive il giornale, è la più grande minaccia alla sopravvivenza dell’euro e dell’Unione Europea per i suoi indicatori economici: ilreddito pro capite fermo da oltre quindici anni, un mercato del lavoro sclerotico, banche “farcite” di crediti non riscuotibili, uno Stato appesantito dal secondo debito pubblicodell’Eurozona. Per questo motivo – sottolinea l’Economist – molta speranza viene riposta in Renzi. Il capo del governo pensa che il problema di fondo è la paralisi istituzionale e per questo ha chiamato al voto sulle modifiche costituzionali che, prosegue il giornale, tirerebbe indietro i poteri dalle Regioni e realizzerebbe un Senato subordinato alla Camera bassa. Questo – aggiunge l’Economist – insieme a una legge elettorale che mira a garantire una maggioranza al partito principale gli darà il potere di far approvare le riforme di cui “disperatamente” ha bisogno, come sostiene lui.
Quanto alle eventuali dimissioni di Renzi, molti investitori e governi europei hanno paura che l’Italia possa rappresentare in un terzo domino in un ordine internazionale che si sta rovesciando, dopo Brexit e l’elezione di Trump. “Eppure questo giornale crede che gli italiani dovrebbero votare No”. La fine del bicameralismo – che viene definita dall’Economist una “ricetta per la paralisi” – suona ragionevole. Ma i dettagli del progetto di Renzi offendono i principi democratici. Innanzitutto il Senato non sarebbe eletto. Al contrario, ricorda il giornale, i suoi membri sarebbero presi dalle autonomie locali e “Regioni e Comuni rappresentano gli strati più corrotti di governo e i senatori potrebbero gradire l’immunità dagli arresti”. Così il Senato si trasformerebbe in una calamita per i politici.
Anche l’Italicum ha senso. Ma, obietta il giornale inglese, l’approvazione delle leggi non è il problema più grande dell’Italia, perché la produzione legislativa di Roma è pari a quella dialtri Paesi europei. “Se il potere esecutivo fosse la risposta – si legge nell’editoriale – la Francia sarebbe fiorente: ha un potente sistema presidenziale, eppure, come l’Italia, è perennemente resistente alla riforma”.
Per contro uno svantaggio di una vittoria del No sarebbe il rafforzamento della convinzione che all’Italia manca la capacità di riformarsi. Ma è lo stesso Renzi, dice il giornale britannico, adaver creato questa crisi, puntando il futuro del suo governo sul test sbagliato. “Gli italiani non dovrebbero essere ricattati”. E se poi, conclude l’Economist, davvero il No innescasse il collasso dell’euro, allora sarebbe il segno che la moneta unica è così fragile che la sua distruzione era solo questione di tempo.
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Ora fate mente locale a cosa hanno detto i media italiani riguardo a quanto hanno scritto questi due giornali economici espressione delle varie anime della finanza internazionale.... inutile parlare di cosa e di chi perchè arriveremmo molto lontano.

lunedì 28 novembre 2016

Snowden, un eroe per caso contro l’Intelligence americana

di | 28 novembre 2016 dal Fatto Quotidiano

A me è successo: un hacker è entrato nel mio sistema di sicurezza Apple. Ha rubato la mia identità, ha profanato la mia agenda con migliaia di indirizzi. La sensazione è quella di subire uno stupro digitale. Ho preso il computer e l’ho portato alla casa madre, ma l’Apple non dovrebbe essere a prova di hacker?  Non so come lo hanno tracciato subito: era un tizio della Costa d’Avorio che mandava a nome mio richiesta di aiuto e soldi. In molti ci sono cascati, mi hanno telefonato allarmati.
Perché ve lo racconto? Perché sono andata a vedere Snowden, il kolossal americano diretto dal premio Oliver Stone. Si tratta della storia arci/vera di un topo da computer, responsabile di quella che è stata definita la più grande violazione dei sistemi di sicurezza nella storia dei servizi segreti americani. Praticamente, il padre di tutti gli hacker.
A quale libertà siamo disposti a rinunciare per consentire ai nostri governi di proteggerci? Snowden, eroe per caso, non sta più al gioco e parte la grande denuncia. Nel 2013 lascia il suo impiego alla National security agency e vola a Hong Kong per incontrare i giornalisti e consegnare loro un malloppo di documenti per dimostrare la gigantesca portata della violazione dei diritti anche del singolo individuo da parte del governo. Dopodiché chiede asilo politico alla Russia. A tutt’oggi gli è negato l’ingresso negli Usa.
E’ stata un pugno nell’occhio la “Grande Visione” di Snowden: all’Intelligence americana basta un click (o forse qualcuno in più) per  “spegnere”, cancellare informaticamente il Paese non allineato. Ecco, pensavo, su larghissima scala, quello che è successo a me.
Chiacchieravo con un amico e di Internet con valanga di e mail  di cui ogni giorno siamo inondati mi ha dato la più bella definizione: Come rompere i cogl…ni a un migliaio di persone a costo zero. Prima bisognava trovare numero di telefono o indirizzo, scrivere o telefonare… adesso basta un click. E tanta buona fortuna a chi prova a togliersi da una di queste liste spam che ingolfano il computer e le vostre teste.
Lo sostiene pure Roselina Salemi, conoscitrice di tendenze e di comportamenti sociali, che segue gli sviluppi del progetto La Cerchia, titolo dato da Toni Muzi Falconi a un gruppo di pensiero critico sulla Rete: “Il mondo digitale fa parte delle nostre vite, non possiamo certo tornare indietro. Ma dobbiamo smettere di considerarlo una specie di paradiso terrestre: tutto gratis, ogni informazione, foto, servizio. Non è così. C’è un prezzo che si paga e certe volte non ce ne rendiamo conto. Siamo tracciati, ogni nostra preferenza, ogni pensiero è dentro un pixel. A essere critici (e prendere qualche precauzione) invita anche Paolo Crepet in Baciami senza rete. Ogni tanto bisognerebbe rivalutare la vita vera, e non fermarsi a quella digitale”.
di | 28 novembre 2016

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Chiediamoci: se non ci fossero stati Snowden, Wikileaks, ecc. avremmo saputo cosa combinavano i politici, i militari, i servizi segreti, le aziende, le multinazionali e i loro sodali della finanza?
Una volta che lo siamo chiesto... conosciamo anche la risposta?

domenica 27 novembre 2016

... e pure Fidel se n'è andato

A 90 anni Fidel Castro se n'è andato. Il lider maximo è passato alla storia. E' una di quelle figure che non riescono a non far parlare di se anche quando non ne avevano voglia.
Alcune note storiche:
  1. Figlio di un benestate possidente terriero, di origine spagnola, e di una cubana (ricordate: aveva ragione Pasolini quando diceva che i rivoluzionari vengono sempre dalla borghesia e quasi mai i proletari. Cuba non è sfuggita a questa massima).
  2. Ha avuto una formazione presso scuole gestite dai Gesuiti (e anche questo non è un caso, vero?)
  3. Era un nazionalista. Aveva un sogno, insieme a molti altri dell'intellighencia cubana (e non solo perchè in tutta l'America latina il nazionalismo è la radice su cui si sono innestati tanti movimenti rivoluzionari), ossia quello di liberarsi dagli yankee (e dalla mafia che di Cuba ne aveva fatto una colonia propria determinandone anche la politica).
  4. Fu la stoltaggine americana a farlo cadere nelle braccia russe e NON una scelta predefinita;
  5. l'amicizia con Ernesto Guevara de la Serna (detto anche Che Guevara) era vera ma aveva alti e bassi e, come sempre accade in questi casi, a ragion di Stato ebbe la preminenza rispetto ad essa.. è vero che il Che andò in america latinae in Africa a esportare la 'revolucion' ma è altrettanto vero che a un certo punto proprio la ragion di stato e la suddivisione del mondo in 'orticelli' impedì questo processo e determinò l'abbandono dell'appoggio cubano, e dietro esso russo, al lotta del Che e causandone la morte a opera dell'esercito boliviano (e dopo delazione). Non di meno fu la sua visione troppo bolivariana (la creazione di un solo stato latino-americano frutto del suo viaggio per l'intero sub-continente quand'era giovane) e filo-cinese a livello internazionale ad allontanarlo prima da Cuba e poi dall'appoggio dei mmovimenti comunisti e rivoluzionari latino-americani.
.. nonostante tutto e tutti Cuba ha resistito per tutti questi anni all'embargo; anzi è rimasta un modello, con tutti i limiti, sia chiaro, dovuti a una dittatura, per le altre nazioni e anche per gli usa: non è un caso che in molti campi i cubani hanno, e si spera continueranno a farlo, primeggiato con il resto del pianeta. La Sanità, lo sport, l'educazione scoalstica e universitaria ecc. sono campi dove questa piccola nazione non ha nulla da invidiare al ersto del mondo, anzi direi che forse anche qui avremmo qualcosa da imparare da loro.
Il futuro ora è incognito e non si sa se, o meno, Cuba rimarrà un isola lontana dal mercatismo amorale imperante altrove o ridiventerà quello che era negli anni '50; sarebeb sperabile che la democrazia, e i suoi anticorpi, vinca ma spero che non venga snaturata l'idea alla base della revolucion ossia l'affermazione del principio comunitario e solidale. Finchè Cuba rimarrà e manterrà i suoi aspetti peculiari ci sarà speranza non solo per l'america latina...

venerdì 25 novembre 2016

"Renzi è un prodotto pubblicitario".

"Renzi è un prodotto pubblicitario". Parola di Tagliaferri, decano della comunicazione
per finire .....

buon weekend

giovedì 24 novembre 2016

Inventori di Malattie

Se è vero solo il 30% di quanto affermato in questo video.... altro ripassino per la memoria.

Buona visione

mercoledì 23 novembre 2016

Le Multinazionali, il film di denuncia

Continuiamo la serie della storia da ricordare, e in certi casi sapere, per capire cosa abbiamo di fronte e quale effettivo potere abbia...... quali ramificazioni; quali obiettivi; quale forza economica-finanziaria-politica hanno. Naturalmente anche qui, secondo molti benpensanti, siamo al 'gomblotto' dei soliti comunisti catastrofisti: peccato che quanto sostenuto nel video sia facilmente riscontrabile nella realtà con una  semplice ricerca su Google scrivendo le semplici parole 'Multinazionali'  e 'potere'.
Buona visione

martedì 22 novembre 2016

Shock Economy: il capitalismo del disastro.

Anche qui un ripasso della storia recente.. dal punto di vista del cosiddetto capitalismo delle catastrofi. Quella branca del capitale che fa profitti con il cosiddetto 'shock and awe' e quello che ne con l'accadere di un qualche guaio più o meno grave, due esempi:
USA:
  1. 11 settembre 2001. Il complesso militare/industriale fa enormi profitti con l'attentato, se di attentato si può parlare (nessuno mi ha ancora spiegato razionalmente la caduta della torre n°7 caduta senza che contro ci sbattesse nulla..  nemmeno una piuma), alle torri gemelle in seguito agli ordini ricevuti e alle guerre intraprese dagli USA.. per tacere della logistica e dello sfruttamento del petrolio irakeno!!!
  2. l'abbattimento di Gheddafi. Con la caduta del rais libico le industrie di mezzo mondo, tranne noi, stanno facendo affari d'oro... oltre agli ordini di produzione per i militari.
Italia
  1. 1992-1994. Attacco alla lira orchestrato, dice, da Soros (mai perseguito). Il nostro paese non riusciva nemmeno più a pagare gli stipendi... eppure la classe governativa che fa? Avvia le privatizzazioni e le, sulla carta (perchè a monopolio pubblico si è sostituito uno privato), liberalizzazioni. Appunto Shock and awe.
  2. Crisi del debito privato del 2007 (ancora in corso). Come mai gli Stati sostengono e sovvenzionano una crisi che è tutta del debito privato? La risposta è .. nel vento come diceva Bob Dylan o nelle carte e nelle notizie che ogni giorno ci propinano?
Allora facciamolo questo ripasso, miei cari connazionali .. smemorati
E' una clip con sottotitoli in italiano tutta da gustare: buona visione
Tutto chiaro?
p.s.
La Klein è una radical americana e pur se autorevole è sempre integrata nel sistema che critica: vien da pensare che sia la classica rotellina impazzita congeniale allo stesso sistema e che gli permette di sopravvivere: ma tutto fa alla bisogna... vero?

lunedì 21 novembre 2016

"L'altro Terrorismo"....

Siete proprio sicuri che Trump sia il peggiore? Ascoltate quest'inchiesta di Barnard per Report (che già postai ai tempi, un ripasso non guasta mai) e forse cambierete idea sull'emblema della democrazia occidentale..

domenica 20 novembre 2016

100 minuti...

di Paolo Barnard non condivido molte cose.. ma alcuni punti di questa raccolta di suoi interventi li trovo oltremodo non solo condivisibili ma esatti: a partire dal concetto di migranti che riguarda non solo quelli veri ma pure gli autoctoni ossia, dal punto di vista teorico, noi. Nessuna radice migrante potenziale per cercare la migliore occupazione al minor prezzo per chi  glielo fornisce. E' assoluta verità questa.
Buona visione

venerdì 18 novembre 2016

giovedì 17 novembre 2016

Di Salvatore Santoru da informazione consapevole
George Soros sta preparando l'opposizione alla presidenza del neoletto premier statunitense Donald Trump.L'economista e attivista politico ha radunato altri milionari e miliardari liberal finanziatori della campagna della Clinton in una tre giorni a porte chiuse, ai fini di discutere l'organizzazione dell'opposizione a Trump. Come riportato dall'ANSA l'incontro e' stato sponsorizzato dal club dei finanziatori "Democracy Alliance" e vede tra i suoi partecipanti anche alcuni importanti politici democratici, tra cui Nancy Pelosi e la senatrice Elizabeth Warren.
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come sempre è una questione di soldi e NON di patriottismo o altro; Soros investe soldi in borsa, scommette su un candidato (come altri della finanza del resto), investe in un partito e chiaramente non ci sta a perderli: fa fonti indipendenti solo per la Brexit pare che abbia perso 1,5 mld di $.. e deve rientrarci. Non può permettersi di perderne altri e nemmeno può inventarsi qualche rivoluzione come in Ucraina perchè negli USA non ci sono scuse da acccampare perchè pur con tanti limiti quella americana è una liberaldemocrazia e se una volta tanto i cittadini lo hanno deluso non è un loro problema ma può diventarlo se, attraverso MoveOn e i giovani democratici, si spingono gli oppositori a Trump a dichiarare che quelle elezioni NON sono 'democratiche': una cosa davvero triste non credete? Gli USA, campioni dell'Occidente, difensori della libertà ed esportatori della democrazia che sono preda di antidemocratici americani che hanno votato contro i desiderata dei vari .. Soros. Insomma se votate come vogliono loro è un conto sennò siete antidemocratici e volete fermare il progresso della .. povertà. Un gioco degli specchi in cui è facile cadere se non si hanno gli strumenti per difendersene!!! Ricordate in Inghilterra? Prima del voto sembrava che fossimo prossimi all'Armageddon e poi... si la sorpresa, il rammarico ecc. ma le cose non vanno affatto male anzi il paese va senza grossi scossoni: solo un paio di speculatori hanno fatto il bango perdendoci. In piccolo lo stesso accade anche da noi; questo signore è spesso indicato come il responsabile della caduta della lira nel '92 e ora in tutto o in parte, dopo aver affamato la Grecia, ha molti interessi anche qui (banche soprattutto) e anche qui, guarda caso, ci sono elezioni segnatamente un referendum che farebbe di questo paese terra ci conquista, se non di rapina, per i grandi raider.... da anni osservatori ed economisti denunciano come troppo spesso si presenti il conto agli Stati delle loro avventure speculative impoverendoli e ne denunciano lo strapotere: parole vane perchè gli stessi governi troppo spesso sono complici degli stessi perchè espressioni di ceti abbienti che hanno molte affinità con gli speculatori di cui sopra e se ne fregano altamente delr esto della popolazione: popolazione che però dev'essere passiva e accettare il loro concetto di inevitabilità della globalizzazione, della loro globalizzazione... meditate gente meditate!

mercoledì 16 novembre 2016

Voto, suffragio universale e democrazia ‘borghese’ di Manzoni

di | 16 novembre 2016 Il Fatto Quotidiano
“La vittoria di Trump è fra gli eventi più sconvolgenti della storia della democrazia europea e americana, e del suffragio universale che non è sempre stata una storia di avanzamento… Ma anche foriero di grandissime conseguenze negative per il mondo”. Queste parole dell’ex Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, a proposito del risultato delle presidenziali americane, alle quali ha fatto eco la preoccupazione di Fabrizio Rondolino: “Il suffragio universale comincia a rappresentare un serio pericolo per la civiltà occidentale”. Si tratta dell’inquietante lascito di una tradizione formatasi a cavallo tra la fine del Settecento e il primo Ottocento, in diverse forme e varianti conservatasi per il resto dell’Ottocento, riemersa più volte nel corso del Novecento e che permane ancora ai giorni nostri.
La stessa tradizione per la quale, almeno in Italia, ma potremmo dire anche in Europa, i climi d’opinione si sono mostrati sempre più spesso ostili al concetto della “contrattazione” e, specularmente, più sintonici con posizioni variamente riconducibili al paradigma del cosiddetto “decisionismo”. Lo confermano l’instaurazione del leaderismo in politica e la privatizzazione della forma-partito; il tramonto delle “relazioni industriali”, l’esaurimento dei cosiddetti “corpi intermedi”; il ripudio della concertazione come schema di governo; la riforma, in senso verticistico, del diritto del lavoro e dell’ordinamento scolastico; l’indebolimento del potere legislativo nei confronti dell’esecutivo e del maggior partito di cui questo è espressione; il depotenziamento delle funzioni di controllo attraverso l’attenuazione, parziale o totale, della loro terzietà.
Il resto sul Fatto Quotidiano
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Forte è la tentazione di limitare il suffragio universale per le élite, perchè? Perchè se facciamo quel che loro vogliono va tutto bene altrimenti... fulmini e saette; catastrofi e maremoti! Il passo è breve: se passa il si a referendum ce lo possiamo scordare sia il suffragio sia tutto quello che ha fatto di questo paese una democrazia che con tutti i limiti del caso ha sempre trovato una strada, piaccia o meno, per mantenersi a galla... sembra, la mia, demagogia ma questi stanno seriamente tentando di trasformarci in un liberalismo spinto come lo era ai tempi dello Statuto Albertino cancellando tutto quello che da Giolitti in poi è stato fatto per permettere a tutti di esprimersi...

martedì 15 novembre 2016

Ritocchini e balle

Oggi un post particolare. Perchè le news vere son due ed entrambe meritano attenzione:
  1.  Italia. Istat ha diffuso un dato positivo, cresciamo!!! No, non vi preoccupate non siamo a livelli cinesi ... appena uno striminzito 0,8% all'anno e +0,3% mensile. Un dato altissimo visti gli ultimi anni che da ore i media stanno strombazzando manco fossimo in pieno boom stile anni '60. In realtà c'è un piccolo trucchetto: nel primo trimestre il governo aveva rivisto un pò al ribasso l'aspettativa di crescita, quindi tutto quello che veniva sopra quel dato è grasso che cola... tutto qui. Se avesse mantenuto quel dato oggi saremmo a 0% o poco sopra, molto poco. Altro che riforme che danno la felicità è solo un gioco di numeri che lascia il tempo che trova e meriterebbe attenzione solo per far notare la furbata fatta.. ma siamo italiani e ci vogliamo credere per puro masochismo e men che meno per convinzione. Maggiori info, oltre che sui giornali del mainstream allineati (che fra le righe lo dicono, basta saperli leggere), sul Fatto Quotidiano. E come da programma si litiga, per finta, con la UE (in puro stile populista.. trumpiano e ciò avverrà fino al referendum.... poi torneremo con la coda tra le gambe da mamma UE, non vi preoccupate, nulla sarà cambiato). Meditate, gente, meditate!
  2. USA. Una cosa è la propaganda; un altra è la realtà. Sapete in rete le menzogne lasciano il tempo che trovano perchè prima o poi qualcuno cotnrolla e ci si ritrova con le, fra un pò ex, presidenziali chiappe a terra.... Primo caso: Trump, che anche qui molti pensano faccia scoppiare la guerra appena eletto, ha telefonato a Putin ... ma non per mandarlo al diavolo annunciandogli l'aumento delle truppe ai suoi confini ma, udite udite, per auspicare una maggiore collaborazione contro l'Isis (quei terroristi finanziati dai paesi arabi moderati - Arabia Saudita, Oman, E.A.U, ecc.- con propri soldi per far fuori il siriano, amico di Putin, si fa per dire, e degli iraniani, Assad) e il terrorismo stabilendo di vedersi al più presto, vi pare che una cosa così sia un annuncio di guerra (c'è sempre l'incognita Pentagono e Cia, ma questa è un altra storia...)? Secondo caso: Altra voce che risulta non esatta. Trump farà deportazioni in massa di latinos.... l'ha detto. Ma qualcuno è andato a controllare ed è venuto fuori un altro quadro: sapete quanti latinos sono stati espulsi negli 8 anni di Obama? 2.8 mln!!!! Circa 3 mln di latinos! E nessuna delle belle anime sacerdotali, mediatiche o meno, se n'è accorto, possibile? No; naturalmente lo sapevano ma facevano finta di nulla o forse non gliene fregava nulla.. tanto al potere c'erano i giusti, i migliori, i più bravi.. quelli ganzi e per giunta liberal!!!! E' verissimo: Trump l'ha detto ma ha parlato di criminali e/o simili. Obama non ha detto nulla eppure ne sono stati espulsi quasi 3 mln (dati Governo USA).. chi dice balle e perchè?
La realtà, se di realtà si può parlare perchè qui sembra di stare in un reality, non è mai a due dimensioni... ha sempre altre angolazioni, spigolature, ecc. che la distorcono sempre: ricordatelo sempre che le notizie, come da scuola di propaganda del nostro Minculpop o il suo clone nazista, sono 'LAVORATE' prima di venir date e sono molti i modi con essa viene distorta per venderla agli allocchi che se la bevono!!! Per chi volesse approfondire: Mazzoleni, La comunicazione politica; o Castells, Comunicazione e potere. Non sono comunisti ma studiosi serissimi della comunicazione politica e mediatica che conoscono in ogni suo aspetto....

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