sabato 22 ottobre 2011

Vo Nguyen Giap


Chi di voi sa chi é? Su, su spremete le meningi..... se leggete Repubblica lo troverete nella copertina del magazine, si è proprio lui il cosiddetto Napoleone d'Asia; si quello che ha preso a calci nel sedere, nell'ordine, giapponesi,francesi, americani e cinesi; quello alla cui scuola si andò ad abbeverare anche il "CHE" cercando di portare nel proprio continente le tattiche e le strategie apprese in Indocina senza peraltro riuscirvi un pò perché le sue spalle non erano coperte dai suoi "amici (URSS in testa che fece di tutto affinché l'ordine di Yalta non fosse scosso tant'è che i comunisti dei paesi latino americni furono i primi ad isolarlo.....ordini dall'alto)" e un pò perché il continente latino americano non era certo l'indocina: la seconda ha combattuto per 120 anni prima di levarsi dal groppone gli appetiti coloniali, prima, e i liberatori sulla punta delle baionette poi... sia chiaro che qu intendo sia gli americani che i cinesi. E sapete perché lo celebro? Perché ieri ha compiuto 100 anni e li ha compiui in un ospedale, dov'é ricoverato ufficialmente per motivi di salute, segregato e guardato a vista perché, come Stefan Hessel (il padre putativo degli indignati di mezzo mondo), si è alzato in piedi in una occasione ufficiale e ne ha cantate quattro ai papaveri del partito-stato al potere in Vietnam: cosa pensate avrebbero detto i partigiani italiani morti sulle montagne per far del nostro paese un paese libero e democratico nel vedere quale deriva ha preso una volta che i tenitori del potere hanno vanificato il loro sacrificio? E, personalmente non so nemmeno dargli torto (non so voi) perché realmente gliel'abbiamo distrutta la speranza..... Infatti nonostante l'imbarazzo non gli hanno potuto far nulla: come si fa a distruggere un mito che non si decide a trapassare e che, a riprova del suo mite e non rapace carattere, al culmine della sua gloria, peraltro meritatissima sul campo non certo nei congressi parolai, rifiutò la carica di Capo del partito: in pratica di successore dello Zio Ho? Uno così avrebbero dovuto incensarlo e invece prima hanno cercato di usarlo, poi lo hanno sopportato per anni e infine non potendolo ammazzare lo hanno confinato in un opsedale per motivi di salute dopo che aveva detto pubblicamente che non si doveva svendere il paese ai cinesi, che sicuramente (come il sottoscritto) non amava alla follia? Immaginate l'imbarazzo dei funzionari di un partito che mangiano a mani basse i soldi cinesi, dichiarando la propria forte contrarietà alla cinesizzazione selvaggia di un paese a storia antichissima e da difendere contro i rapaci appetiti e che non era per questo che aveva combattuto e comandato centinaia di migliaia di uomini (peraltro da questi sannato e amato come e meglio del "napoleone" made in france...): sapevano che a un suo schiocco di dita il "Vulcano sotto la neve (così lo chiamano i suoi ammiratori)" poteva rovesciarli con un propria rivoluzione... ma essendo un militare e un comunista, di quelli veri, una volta detta la sua è ritornato al suo angolo disciplinatamente. Ora, pensate un pò, al di là dell'ideologia, uno così da noi ci vorrebbe o no?
AUGURI DI ALTRI CENT'ANNI VULCANO SOTTO LA NEVE.......


giovedì 20 ottobre 2011

Ci siamo liberati di un rais .. ma la battaglia globale per una reale democrazia? E' appena agli inizi.....

E' morto, amen: ha ricevuto quel che ha dato. Era un sanguinario opportunista messo dov'era dalla Cia; riciclatosi come grande finanziatore del terrorismo diventa nuovamente "amico" degli occidentali quando Osama gli leva la scena ... con uno così non si sapeva mai come andasse a finire un alleanza: con lui c'hanno trattato tutti dai francesi ... a noi (ci distinguiamo sempre naturalmente per esagerare, ricordate il baciamano?). Naturalmente ora tutti dimenticano il passato: è normale. Però, particolarmente per la Libia, non dobbiamo dimenticare che pur se la guerra é finita la vera battaglia, quella per la quale é esplosa la primavera araba (madre delle altre primavere occidentali), é tutta da combattere: la richiesta sale dalle masse ma le élite, rimaste esattamente dove sono, continuano a fare orecchie da mercante e a guardare altrove: ci si é chiesti come mai? Io una risposta me la son data: perché quelle élite sono figlie dell'occidente e sono corrotte fino all'osso e hanno troppo da perdere se mai dovessero aprirsi a una reale democrazia come chiesto dai popoli del Maghgreb. Gli stessi occidentali non lo vogliono: le risorse fanno gola e se davvero dovessero nascere regime realmente democratici il prezzo che dovrebbero pagare é altissimo in termini politici ed economici. Abbiamo un debito enorme con questi popoli, anzi con l'intera Africa e ciò terrorizza le nostre élite che a sua volta si sente sempre di più traballante perché arrivano colpi su colpi non sono dai "possedimenti" oltremare ma anche dall'interno...... la protesta contro il sistema venuto su dopo la caduta del muro di Berlino sale d'intensità e s'intensifica e anche qui il regime trema e si arrocca: formalmente siamo un paese democratico ma con questi che ci sono ora nei fatti la nostra democrazia é bloccata, chiusa e se non sarà liberata in fretta e presto rischia di trasformarsi realmente negli ultimi giorni di ..... Pompei a esser buoni. L'ha compreso il movimento 15 ottobre .... e l'hanno compreso anche i violenti naturalmente (visto quello che é accaduto in grecia? Se anche qui ci fosse stato un serio servizio d'ordine interno al corteo..... ma con il senno di poi si sa....). Ha ragione Grillo (FRA PARENTESI E' INUTILE RECRIMINARE CHE IL MOVIMENTO 5 STELLE FA PERDERE O VINCERE QUESTA O QUELLA FACCIA DELLA STESSA MEDAGLIA, OGNUNO E' CAUSA DEL SUO MAL E SE SI CI SONO PERSONE CHE LO VOTANO LA COLPA, SE COLPA C'E', E DI CHI NON SA FAR ALTRO CHE RICICCIARE LE STESSE COSE A OGNI ELEZIONE): é inutile continuare a illudersi qui bisogna cambiare e mandarli a casa prima possibile e solo così possiamo avviare, prima, la ricostruzione (stavolta non facciamoci infinocchiare dal primo venuto) e poi un cambio di sistema completo a 180° che abbia come bussola non il PIL e la crescita ma l'affermazione di un economia sociale che consenta si a chi merita di farsi avanti ma senza mai lasciarsi indietro che non ce la fa perché son convinto che è vero che non tutti possono diventare economisti, matematici, fisici ecc. ma é, anche, vero che chiunque se vuolepuò imparare a essere un artigiano del legno, un carpentiere, un operaio e quant'altro perché tutti proprio tutti hanno diritto a un futuro: e lo Stato NON deve fare da bancomat ma semplicemente garantire che le inevitabili diseguaglianze non si traducano, imparando dal passato, in handicap per chi é svantaggiato e privilegio per chi in un modo o nell'altro si trova a salire nella scala sociale: é una battaglia globale contro il liberismo, se la si perde rimane realmente la speranza di vincere alle varie lotterie, o di avere il corpo giusto per il reality o per il riccastro satrapo di turno........

mercoledì 19 ottobre 2011

e, come al solito, tutto si riduce al.... fate voi che io ci rinuncio

Ci stavano studiando da tempo; non ci dormivano la notte; perfino le cene eleganti erano state posposte..... tutto ciò al fine di fare? Ma il decreto per lo sviluppo, naturellement!!!! Cosa pensavate: mica bau bau micio micio..... questa é l'ennesima sferzata all'economia. E volete sapere da cosa é composta questa sferzata? Ammesso che non cambi, o che ci ripensino, memori del grido di dolore che sale dall'oggetto della sferzata (presunta), o non ne facciano di nulla: tanto di tasca loro non cacciano un cent....... comunque dovrebbero essere:




  1. CERTIFICATO ON-LINE ANCHE PER MALATTIA FIGLIO. Forse credono che risparmiando qualche pezzo di carta il PIL schizzerà immediatamente alle stelle? O che facendo scrivere al medico, che prima visita e poi fa il certificato, il certificato online... ma se le prove fatte per i lavoratori in materia di malattie si sono rivelate un disastro per sovraccarico della linea tant'è che i medici li spediscono .... di notte? Ma per piacere......


  2. SMALTIMENTO FAI DA TE PER AGHI, SIRINGHE, LAMETTE, significa che tutta roba te la porti da solo allo smaltimento.. quale influenza avrà sullo sviluppo non lo so, forse chiedendo al genio della lampada......;


  3. MENO CONTROLLI IMPRESE, STOP DUPLICATI. l’obiettivo é quello di “recare minore intralcio” all’attività imprenditoriale... tradotto: già hanno reintrodotto di fatto le dimissioni in bianco e poi la non obbligatoria dichiarazione di assunzione entro breve tempo ...in fatti spesso prima il lavoratore muore e poi viene dichiarato. Infatti si parla di “proporzionalità dei controlli e dei connessi adempimenti amministrativi al rischio inerente l’attività controllata”, chiaro, no?


  4. ARRIVA BIGLIETTO BUS ELETTRONICO. uhm qui il burocratese impera: biglietto elettronico? E come? Con il bancomat? E di quanto migliora il bilancio delle disastratissime aziende di trasporto pubblico per installare le macchinette leggi bancomat? E i furbi che non pagano? Sanno di cosa stiamo parlando? Parliamo di aziende inquinate dalla politica clientelare che in 60 anni le ha praticamente distrutte.....;


  5. DA 2013 CONCORSI UNICI IN P.A. faranno concorsi unici per dirigenti e professionalità comuni alle varie amministrazioni: dov'é il risparmio? Finora come hanno fatto?


  6. DA 2013 PAGELLE SOLO ON-LINE. pagelle elettroniche e idem per tutti gli altri adempimenti..... come sopra sorge spontanea la domanda: dov'é il guadagno o il risparmio?


  7. MULTA ALBERGATORI CHE VIOLANO REGISTRAZIONE CLIENTI. Poco da dire: ma mi risulta che qualcosa del genere ci fosse già ma in ogni caso: chi fa i controlli che manca tutto ivi compresa la benzina per la polizia amministrativa? O si aspettano che siano gli albergatori "infedeli" che si ravvedono, come gli evasori che guardano la pubblicità dell'agenzia delle entrate e si pentono, e autodichiarano i clienti?


  8. PENSIONE PROFESSORI UNIVERSITA'ANTICIPATA 68 ANNI. Andranno in pensione a 68 anni: quelli che conosco io faranno salti di gioia: ma come la mettiamo con i risparmi pensionistici? E come la mettiamo con i tagli alle assunzioni? Da dove si prendono i soldi per pagare .... oppure da oggi in poi tutti i professori saranno precari? chi sopravvivrà vedrà;


  9. DEDUZIONE IRES PER NUOVE INFRASTRUTTURE. E il buco delle minori tasse chi lo copre? No, non me lo dite...... so già la risposta;


  10. GARANZIA STATO PER MUTUI COPPIE PRECARI. Garanzia statale? E voi se foste una banca privata (che non danno crediti ad aziende solidissime portandole al fallimento), vi fidereste? Di questa classe politica? mah..;


  11. 25% GETTITO IVA SU NUOVE OPERE A COSTRUTTORI uhm saranno felicissimi di aderire......;


  12. RISCATTO IMMOBILI ENTI FINO 31/3/2012. E' la possibilità, data a chi ne ha diritto, di riscattare l'immmobile....... faccio presente che la maggior parte di questi qua spesso sono anziani, quindi di soldi pochini o dietro questi ceti si vogliono nascondere accumulazioni da parte dei soliti noti..... vedremo;


  13. POLIZZA ANTI CALAMITA', ..."Copertura assicurativa obbligatoria del rischio calamità naturali nelle nuove polizze che garantiscono i fabbricati privati destinati ad uso abitativo contro l'incendio": obbligatoria... interessante, e chi la paga? Inquilini, proprietari, entrambi? Le assicurazioni ringraziano...


  14. RECIPROCITA' TRASPORTI FERROVIARI, direbbe Di Pietro: che c'azzecca con lo sviluppo? Boh... nel nostro paese c'é un monopolio semi-privato delle FS, ex pubbliche, che impediscono a chiunque, vedi arenaways che sta fallendo, di entrare...... e poi abbiamo infrastrutture ottocentesche: chi ci viene qui?


  15. Silenzio-assenso per costruire: immagino i costruttori i salti di gioia che faranno viste le inefficienze dei Comuni ecc. sarà cemento selvaggio?


  16. Stato di emergenza per le ......opere "strategiche": leggasi ponte di messina, tav torino-lione, eccc. ecc. strategicamente ... inutile se non per gli squali che vogliono abbeverarsi allo Stato-bancomat......


  17. Incentivi per il fotovoltaico. Verrà dato in misura maggiore agli impianti nelle zone meno assolate......... immagino quanti impianti saranno costruiti nelle...... gallerie!!!!!


  18. Meno metri e soldi per gli edifici pubblici che pagano affitti al demanio pubblico: immagino dirigenti e dipendenti che, armati di motoseghe, tagliano gli..... uffici;


  19. Borsa dei carburanti. Nasce la borsa dei carburanti per autotrazione: di solito, come per il mercato elettrico dominato dall'ENEL, sarà una tragedia..... infatti ci sarà lo sciopero......

.. se questa é la sferzata, stiamo freschi, tutt'al più accordo con la Svizzera per far pagare, via quel paese, gli evasori: ok ma poi come la mettiamo con la percentuale? Tutta a costo zero, o quasi, al più sarà un soffio di vento. Qui serve ben altro, se non vogliamo ridurci come la Grecia, ci siamo vicini, e molto più pregnante per risollevarci.... in primis una diversa classe dirigente eletta dai cittadini e un diverso sistema politico-economico che dia attenzione primaria all'occupazione e al lavoro; combatta l'evasione sul serio; distrugga le mafie; ecc. se ricordate ne parlai quache post fa... una cosa é certa: se dovessero i politici decidersi a seguire le proposte confindustriali e simili possiamo scommettere che la distanza con la Grecia si ridurrebbe ulteriormente..... allora si che quei 2000 violenti el 15/10 sembreranno un avanguardia perché la rabbia vera non potrebbe non esplodere a quel punto..... Questi continuano a giocare la guerra civile simulata tirando la corda della coesione sociale al massimo .... nel mondo reale rischiano di accrescersi, solo, il numero di persone che si vestiranno di nero....gli conviene?

martedì 18 ottobre 2011

... e guarda caso...

.. e guarda caso ecco che s'inventano nel quadrilatero del potere:



  1. daspo (sono d'accordo e ve lo meritate pure, altrove ci vanno anche più pesanti);

  2. arresti preventivi in flagranza differita (qui c'è da ragionare un pochino perché quali sono i limiti e quando si viene portati davanti al proprio giudice? Ma in linea di massima sarei d'accordo perché non è nemmeno pensabile "farsi mandare dalla propria testa a fare casino.....);

  3. fideiussone sui cortei (qui c'è un amara ironia... ce li vedete, ad esempio, le associazioni di disabili che volessero protestare a Roma, e che sono tutte quasi al fallimento per i tagli, prestare fideiussone? Mah.....) per garantire da eventuali danni.... e poi?

e guarda caso Di Pietro (per fare un esempio) che ritira fuori?



  1. la legge reale: un assurdo perché é ancora in vigore anche se é in gran parte disapplicata e superata da leggi successive;

  2. inasprimento delle pene (sono d'accordo);

  3. allargamento delle fattispecie criminali ai facinorosi (il DdL dell'idv parla chiaro e toglie ogni dubbio su quale sia la vera anima dipietrisca ossia di destra temporaneamente a sinistra perché lì l'ha schiacciata il berlusconismo.......) che trovo giuste e corrette, attenzione però perché le stesse leggi ci sono e sono dure, e allora perché dirlo? Semplice: visibilità, dire la propria ..... esserci.

.... intanto, e giustamente, i sindacati di polizia protestano: come dargli torto? Quando non ci mettono i propri soldi per far funzionare l'amministrazione sono costretti a rinunciare ai servizi: la vera resa dello Stato che s'aggiunge alla guerriglia alla Magistratura fatta con leggi sempre più garantiste per chi può pagarsi avvocati.....


...... e, guarda caso, ci rimette la Fiom, impegnata in una strenua battaglia in stile ultimi dei mohicani nei confronti del moloch fiat e della negazione dei diritti, che non potrà manifestare a Roma..... e, dice il sindaco Alemanno, ci rimetteranno anche chi voleva fare processioni e simili.


.....e, qui mi dispiace meno, ci rimetterà anche il pd(menoelle) che non potrà anch'esso tenere la sua oceanica manifestazione: ironia della sorte vero?


Insomma sono in tanti a ringraziarVi, oggi. Avete fatto un bellissimo regalo al quadrilatero del potere arroccato nei palazzi che gira ormai a vuoto e sempre più a rimirarsi allo specchio riflettente la propria immagine e a giocare ai dalemoni soliti. Gli indignati avevano ragione: il potere va stanato e gli va tolto lo specchio dell'autoreferenzialità mettendolo di fonte alle macerie provacate: così invece avete ottenuto esattamente l'opposto, anzi l'avete rafforzato perché avete posto il movimento "indignados" di fronte a una scelta dura ma necessaria: o con voi o con .... il bello é questo perché prima del 15 la risposta era chiara ossia la gente, i precari, gli oeprai, gli stidenti, ecc. ma dopo quella data con chi? con il nulla, il vuoto pneumatico chiamato potere che attualmente occupa lo Stato....... e, contemporaneamente, avete permesso al potere, che tanto odiate, di continuare a creare le condizioni di ulteriori crolli sociali e quindi altre macerie: di cui oggi ne abbiamo vista una visto che stanno votando la riforma costituzionale che da tanti anni agognano, sia nella desta populista che nella sinistra liberista, per levarsi, a loro dire finalmente, questa fastidiosa "Costituzione della Repubblica italiana" del 1948.... oggi hanno votato l'art. che riforma la proprietà privata e la cosiddetta "libera iniziativa dell'impresa"..... GRAZIE TESTINE......

lunedì 17 ottobre 2011

incidenti a Roma: show must go on......

E per finire non potevano mancare le recriminazione e la spettacolarizzazione dell'evento: come da manuale della comunicazione politica in una società mediatizzata come la nostra (al punto che se detto in tv dev'essere per forza vero.......) no ci poteva non essere la ricerca del fenomeno "black bloc" meglio se nostrano....... ma andiamo con calma. A leggere i media tradizionali, anzi no una piccola rettifica d'obbligo: in una delle due foto pubblicate anche da questo blog c'era un uomo vicino sia ai devastatori che alle forze di sicurezza... ebbene pare accertato che fosse un giornalista che faceva il suo mestiere..... osservare; ora detto ciò andiamo avanti. Dicevamo a leggere i media tradizionali pare che l'AISI, il servizio segreto interno, avesse avvisato in un report chi di dovere delle intenzioni del blocco nero, e ausiliari di complemento, del prendersi la scena a discapito degli indignados: o meglio loro l'hanno detto chiaramente... veniamo a roma a combattere la nostra guerra e l'hanno detto sui loro blog, community, chat ecc. tutte cose (ho controllato, é così) che anche uno sprovveduto poteva controllare, quindi:




  1. come mai no s'é fatto nulla?


  2. se era noto non si poteva creare un dispositivo tale che impedisse di far mettere a ferro e fuoco la capitale?


  3. Forse c'é stata una scelta politica di restare "passivi (o quasi)" con la speranza di prendere i classici piccioni con una fava, ossia di creare l'ambiente per poter far dire alla propria artiglieria mediatica (come di fatti é avvenuto) che "la sinistra prima li coccola e poi scopre la loro violenza folle anche a proprio discapito" da un lato e dall'altro mettere un bel bavaglio a un movimento che stava nascendo e poteva diventare pericoloso proprio perché non usava metodi violenti ma, da opposizione sociale seria, che comunque davano fastidio proprio perché evidenziavano i limiti della oligarchia al potere in questo paese e la sua ottusa indifferenza alle sorti dei milioni di persone senza un futuro?

C'é anche un altro aspetto, forse peggiore: la ricerca del "violento" da esporre come trofeo mediatico.. infatti le interviste fioccano e gli si da gli onori del palcoscenico permettendogli di scatenare emulazione e farsi pubblicità. Certo, dal punto di vista mediatico, é un ottimo servizio alla collettività il "far conoscere" anche fenomeni del genere am ci si dovrebbe rendere conto che, nonostante l'evidente condanna dei giornalisti che intervistano, in questo modo gli si fa pubblicità involontaria e dal punto di vista del proselitismo gli si fa da catalizzatore: in pratica si ottiene l'effetto opposto perché lo si umanizza e lo si riduce a fenomeno mediatico: era il caso? Si é mai pensato che permettendogli di parlare si fa passare un messaggio che é al minimo micidiale nei confronti del movimento indignado: li si costringe a scegliere fra i violenti e lo Stato.. ossia all'immobilità perché é chiaro che non sceglieranno i violenti (almeno nella maggior parte dei casi) ma non sceglieranno nemmeno lo Stato nelle sue forme politiche perché é lo stesso Stato che li ha ridotti con le pezze al sedere sovraccaricandoli di debiti e lasciandoli senza un futuro credibile e stabile... in pratica ll'immobilismo sociale e politico. Leggevo sui loro blog che stanno rientrando nel "locale" ossia stanno ricostruendo la trama a livello locale e intendono riprendere le azioni di disturbo del manovratore con le solite tecniche già viste, in pratica ricominciano daccapo mettendo da parte gli scontri di Roma e ricercando l'alleanza delle altre associazioni, ben 58, in modo in qualche modo da istituzionalizzarsi per un maggior riconoscimento sociale; ma il problema rimane: il 15/10 non può essere rimosso e la provocazione rimane.. si trovano nella stessa condizone in cui si trovò il movimento '77 quando si trattò di scegliere fra le br e lo stato e scelse .... di non scegliere decretando la propria fine e la propria marginalizzazione nonostante si fosse già allora compreso che si stavano butttando dei semi di cui oggi vediamo il frutto ... avvelenato.

domenica 16 ottobre 2011

che fare (ora)? O vogliamo rimanere nella tela del ragno?

C'è un libro di Lenin che era così intitolato ... ok lo so che è strasuperato però mai come quel titolo é attuale: che dobbiamo fare per fare in modo che l'opposizione sociale anzi la "nascente e quasi abortita" opposizione sociale democratica non sia rincatucciata nell'angolo buio? Perché, vedete, il mondo reale é in cammino e, tranne che in Italia dove le tante manine e manone tegono a freno la società, i popoli hanno ben compreso in quale buco nero il turbocapitalismo li abbia infilati e tentano disperatamente di uscirne costi quel che costi: e giustamente si oppone..... perché spesso non ha altra scelta che farlo a meno di accettare un futuro di stenti, precarietà, povertà che li avvicina al quarto mondo mentre teoricamente sono nel primo e, nel caso degli americani, al centro dell'impero decadente anche perché il mondo finanziario non sta certo a guardare sicuro com'é che i governi faranno di tutto per evitare che il sistema nel quale si crogiolano non vada ramingo, per venirgli incontro in tutti i modi perdendoci anch'essi e le oligarchie che rappresentano cui abbiamo consentito di sbatterci sullo sfondo .... e intanto la UE, con la "dotta" consulenza della DB tedesca (non bastava la BCE), presenta un ulteriore "sacrificio" da far fare alla Grecia: altri tagli e sacrifici in cambio di uno sconto sugli interessi da pagare sui debiti. Gli altri piigs é meglio che si preparino..... e se si avesse memoria si ricorderebbe quale spoliazione fu fatta dell'Argentina. Ma c'é un altra novità: la cina si fa sotto: segretamente sta trattando l'arrivo di un fiume di denaro che inonderebbe il vecchio mondo salvando probabilmente capra e cavoli; c'é un ma naturalmente: memore delle lezioni apprese da Milton Friedman, guru del turbocapitalismo, chiede Tagli e sacrifici nonché privatizzazione e liberalizzazioni... insomma il classico "volere cammello? Pagare moneta...." ma come, si dirà, la Cina é un paese comunista e applica le regole liberiste (quel liberismo capitalista che per qualche testina è sinonimo di libertà e democrazia)? Si amici miei: ha compreso così bene la lezione che ora la rivolge contro chi l'ha teorizzata. In pratica la tenaglia fra paesi forti della UE e la Cina mettono un peso enorme sul mercato: semplicemente ci comprano e basta. Come l'Argentina non saremo proprietari più nemmeno dell'aria e per che so avere un qualche servizio lo dovremo pagare non in base alla sua utilità ma in base al suo rendiconto e costo; per tacere del definitivo soffocamento delle aspirazioni di un futuro stabile e non precario di intere generazioni. Ieri era importantissimo che quel movimento facesse quel corteo, si contasse e comprendesse la sua forza di penetrazione nella società ed ecco, anche, perché doveva essere fermato: se poi lo si riusciva a fermare annichilendolo con le frange marginali, magari infiltrate, di utili idioti meglio ancora perché si ottenva anche un effetto depressivo sulla sua futura evoluzione. Ed ecco perché, mai come ora, tutte le varie componenti del movimento devono cominciare a ricercare una comune piattaforma che vada al di là del proprio particolarismo e trovi dei punti di unione e di forza che li riunisca in una grande opposizione sociale che sappia dare del filo da torcere al sistema, democraticamente parlando, scuotendolo nel profondo e costringedolo ad arretrare su posizioni difensive e meno arroganti.... é l'unica scelta che rimane davanti.

volevate sapere chi sono le teste di caxxo? Eccovele ....

però su facebook stanno cominciando a girare "strane" foto che vi sottopongo per una riflessione su chi c'era ... come infiltrato o strane paranze ..... guardatele bene e qualche domanda ponetevela eprché qui si comincia a risentire puzza di G8 di Genova........ e di dottrina cossiga come corollario.......





Si eccovele e già dal 2002 sono conosciuti alle forze dell'ordine; e allora perché ogni volta li si lascia fare? Qui prodest? E' un mondo variegato di professionisti, che si ritengono "radicali", della violenza (questi che lo sono) e che sono capaci realmente capaci di fare tutto con poco:
BLACK BLOC
Due chiacchiere con loro
PARIGI - Arrivano alla Gare du Nord provenienti da una città che non voglionorivelare, «la polizia ci conosce già fin troppo bene», e sono diretti a Strasburgo, peril convegno della rete No border. «Ma lì - assicurano - non andiamo a fare casino.Gli sbirri possono stare tranquilli, vogliamo solo discutere».Un anno fa invece, a Genova, Pierre e Jean («Niente nomi veri, d'accordo?») eranoa Genova sulle barricate del G8. Non gli interessava affatto discutere, ma soloscatenare "les émeutes", come li chiamano loro: i moti, la sommossa. Se li definisciblack bloc, rispondono che non è esatto. «Black bloc sono solo gli americani e itedeschi - spiega Pierre - Si chiamano così per il modo in cui stanno in piazza,uniti in blocchi compatti e vestiti di scuro. Ma con questo sistema si può resisteresolo in quei Paesi, dove gli sbirri non usano i lacrimogeni. Noi dobbiamomuoverci a piccoli gruppi e molto velocemente. Come a Genova, appunto».Ma a parte la distinzione tecnica, Pierre e Jean non sono molto interessati alleetichette. Si definiscono semplicemente «radicali» che stanno bene in qualunquegruppo: anarchici, situazionisti, insurrezionalisti, comunisti, «ovunque ci sianopersone pronte a rivoltarsi contro il capitalismo, il potere, la proprietà». Agliappuntamenti di massa, ma anche nella vita di tutti i giorni, se è vero che questidue "émeutiers", passati i trent'anni già da un po', non hanno un lavoro fisso e«quando serve qualcosa facciamo in modo di trovarla». Come a Genova, appunto.«Servivano i caschi per proteggerci - racconta Pierre - e li abbiamo presi daibauletti dei motorini parcheggiati. Poi il venerdì abbiamo aperto (dice propriocosì, NDR) un negozio di accessori per moto e ce n'erano altri. Servivano i bastonie le pietre e ce li siamo procurati nei cantieri individuati nei giorni precedenti.Serviva il liquido per le molotov e l'abbiamo preso dalle macchine».A vederli così, in borghese, non danno l'idea dei guerriglieri. Semmai deirivoluzionari di altre epoche. Pierre sembra un artista in cerca d'ispirazione, capellilunghi, basette curate e occhi curiosi; Jean ricorda il Toni Negri degli anniSessanta, occhiali dalla montatura grossa, sguardo riflessivo e sandali francescaniai piedi. Un anno fa, col passamontagna calato sul volto e armati di molotov,pietre, bastoni e spranghe, insieme ad altre centinaia di «insorti» hanno datol'assalto al carcere di Marassi, a qualche banca («ma per quelle c'era moltaconcorrenza, se non eri tra i primi a arrivare non trovavi più niente da rompere»),al negozio di moto, a uno di alimentari «per mangiare», a un tabaccaio «perfumare».In due giorni - il 20 e il 21 luglio 2001 - hanno sostenuto ore e ore di corpo a corpocon «gli sbirri».«Il venerdì 20 abbiamo vinto - dice Jean - perché a un certo punto del pomeriggioavevamo "liberato" un pezzo di città, a nord. Chiuso il sottopassaggio che portaalla stazione di Brignole, avevamo le strade in mano. Ci siamo riposati, abbiamomangiato, bevuto, fumato, giocato a pallone. E' stato un bel momento, ancheperché molti genovesi, quando abbiamo aperto il negozio di alimentari, si sonopresi quello che a noi non serviva, cioè i pacchi di pasta, prosciutti interi e altramerce. Io in quel momento ho abolito la proprietà privata».Con la violenza, però. Un'obiezione che quasi sorprende Pierre: «Perché, c'è unaltro modo? La violenza non è un problema morale, è semplicemente la vita, ilmondo in cui siamo capitati; qualunque forma di illegalità è violenza, e percombattere questo potere non c'è altra forma che l'illegalità. Gli altri, compresi irappresentanti ufficiali del movimento No Global, vogliono governare il capitalein modo "democratico". Noi no. Io non mi faccio alcuna illusione sullademocrazia».Meglio, per loro, lo scontro di piazza. Contro i poliziotti, ma anche contro chipretende di stabilire le regole per manifestare. «Quelli del Genoa Social Forumvolevano imporre il loro diktat, "niente violenza". Ma c'era stato Goteborg, dovela sinistra aveva avallato gli spari della polizia, e noi non potevamo non reagire».Ecco allora la pianificazione degli scontri. «Per me uno sbirro in divisa non è unuomo, ma una macchina - dice Jean. - Rappresenta lo Stato, quello che esegue glisfratti e sgombera le fabbriche occupate. Un nemico, insomma. Vuoi un motivo perpicchiare uno sbirro? L'umanità. L'odio di classe. Mi sembra più che sufficiente».Pierre e gli altri sono arrivati a Genova nei giorni precedenti al G8, «allaspicciolata e "puliti"; siamo entrati in macchina nelle ore di punta, quando icontrolli sono meno rigidi». Prima delle manifestazioni hanno fatto i sopralluoghiper individuare gli obiettivi e conoscere le strade. Jean e Pierre si sono uniti «atanti compagni francesi, italiani, spagnoli, tedeschi, che già conoscevamo oincontrati sul momento. Si sentiva che sarebbe successo qualcosa di grosso, era untam tam che cresceva con l'avvicinarsi degli appuntamenti».Il 19 luglio hanno studiato le mosse della polizia al corteo dei migranti, percarpirne le strategie. La sera sono andati a dormire in un campeggiodi boy scout, «cristiani che suonano la chitarra», sorride Pierre. L'indomani hannoindossato i panni scuri e i passamontagna ed eccoli trasformati in black bloc.«Effettivamente - ricorda Jean - per andare dal campeggio al corteo dei network cisiamo mossi con la tecnica del black bloc, tutti uniti. Ma una volta raggiunto ilcorteo ci siamo mescolati agli altri, che non erano pregiudizialmente contrari allaviolenza, e abbiamo cominciato ad assalire gli obiettivi. Il materiale (cioè sassi,spranghe, molotov, NDR) l'avevamo accumulato al mattino presto e poi nelle oresuccessive. Tutta roba trovata sul posto».A loro la zona rossa non interessava. Jean: «Perché devo attaccare Bush oBerlusconi? Sono forse peggio di Clinton o D'Alema? No, sono assolutamenteintercambiabili, non gli riconosco nessuna autorità».Pierre: «E poi quella zona era davvero inaccessibile. Chi ha tentato di assaltarla,come le tute bianche con quegli inutili caschetti da minatore in testa, faceva soloteatro. S'erano messi d'accordo con gli sbirri, e a noi non interessano lerappresentazioni».Jean: «Nemmeno quella del compagno che s'è fatto fotografare sull'auto in fiammementre fa il segno di vittoria. Lo conosciamo bene, è un anarchico francese che hapartecipato agli scontri con noi. Lo so che per voi quella foto rappresentaun'icona, un simbolo, mentre invece è stato un momento di esaltazione e nientepiù. Inoltre, anche se conquistando una parte di città abbiamo vinto, tutto ècambiato dal momento della morte di Carlo Giuliani».Pierre dice di averlo visto, Giuliani, la mattina di venerdì: «Me lo ricordo perchéportava il nastro isolante infilato al braccio, lo stesso che aveva quando è morto».Appena s'è sparsa la notizia è subentrato lo smarrimento, «e se qualcuno di noiavesse avuto un'arma, in quel momento, l'avrebbe usata. Così come ti garantiscoche se avessimo preso un sbirro non ne sarebbe uscito vivo».Jean, col suo aspetto severo, conferma: «Questo serve anche a smentire lemenzogne sui provocatori. Hanno raccontato, i cosiddetti capi dei No Global, chea fare gli scontri sono stati dei provocatori, che tra noi c'erano sbirri travestiti.Ma io non credo che esista uno sbirro così coraggioso o pagato abbastanza perrischiare di finire linciato da noi. Perché noi stiamo attenti a chi ci sta intorno, ele persone sospette le controlliamo. Quel giorno uno sbirro sorpreso tra noil'avremmo impiccato».Ancora Pierre: «Questa bugia dei provocatori è revisionismo storico praticato intempo reale. Vogliono dimostrare che gli "émeutiers" non appartengono almovimento. Invece noi abbiamo cominciato, ma alla fine agli scontri hannopartecipato migliaia e migliaia di persone, compreso Carlo Giuliani. I No Globalse ne sono appropriati facendone un loro martire, mentre è solo uno dei tanti ches'è ribellato».Ma il giorno successivo, con una vittima a pesare su tutte le coscienze, Pierre, Jeane gli altri «radicali» hanno dovuto guardarsi non solo dalle forze dell'ordine, «mapure dalle tute bianche che volevano farci finire in braccio agli sbirri. Roba damatti. Ce l'avevano con chiunque avesse in mano un sasso o un bastone. E alloracome lo difendi un corteo?».Per Jean, i fatti di Genova «hanno segnato la fine del movimento No Global,perché da quei giorni s'è visto chiaramente che non sono anticapitalisti, macapitalisti riformisti. E io non voglio più mescolarmi con chi pensa chesia giusto danneggiare un McDonald's e non un macellaio qualsiasi: dov'è ladifferenza? Non sono due espressioni diverse della medesima proprietà privata?».La notte di sabato 21 luglio, infine, c'è stato il drammatico epilogo del blitz allascuola Diaz. «Sono stati quelli del GSF a provocarlo - s'infiamma Pierre - perchédopo la morte di Giuliani non hanno fatto altro che invocare la mano pesantedella polizia contro i black bloc. L'hanno voluta loro quell'irruzione. Se c'eranodavvero le tute nere lì dentro? Ovvio, era uno dei pochi posti sicuri rimasti perandare a dormire, dopo due giorni di scontri gli altri erano tutti bruciati. Solo chequelli corrono veloci, sono scappati prima che entrassero gli sbirri».Jean annuisce e interrompe l'amico: «Sta arrivando il treno, andiamo».Fonte: Giovanni Bianconi (Corriere della Sera 17 Luglio 2002)
Ecco fate da voi le dovute considerazioni.. per quanto mi riguarda posso anche ammettere che davvero credano a quello che dicono ma non posso esimermi dal dire che sono in primis loro "strumenti" di quei regimi che tanto odiano e che al loro interno non é da nascondere che spesso possano essere infiltrati e usati come "utili idioti" per porre la parola "fine" a opposizoni sociali che non si riconoscono nel liberismo e nei regimi che lo supportano e che però accettano il metodo democratico come forma di lotta....... troppe volte nella storia umana piccoli gruppi oligarchici, una volta preso il potere in un modo o nell'altro, devono molto della loro presa del potere a loro nemici giurati che ne hanno oggettivamente favorito la conquista con il loro primitivismo politico e, prima ancora, violento.

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