venerdì 28 dicembre 2007

l'uccisione della Bhutto: un triste risultato dell'occidente......

La morte della Bhutto, per mano di un kamikaze, ha molte conseguenze e tutte negative. Nello scacchiere incrina e destabilizza un paese come il Pakistan, l'unico paese islamico che ha l'arma atomica, che è cruciale per l'intera area sia per la posizione geografica che per l'importanza politica che indubbiamente ha in particolare per gli occidentali. L'oppositrice aveva come sponsor proprio i paesi occidentali e la sua morte è il segnale che ormai le nostre "quotazioni" sono al minimo storico in seguito alla folle politica della amministrazione americana che nel suo ideologismo estremismo pensava di poter, attraverso la linea politica della democrazia muscolare, risolvere tutto a suon di cannonate ed invasioni: il problema è che anche il resto dell'occidente ne pagherà lo scotto di essa. Infatti l'assassinio della Bhutto è un chiarissimo messaggio a chi continua a giocare con i destini altrui ritenendosi il padrone del mondo: c'è un nuovo (per dirlo all'americana) "sceriffo in città" e le regole stanno velocemente cambiando e sono tutte nostro sfavore a partire proprio da quella base: la credibilità. Con l'aggressività militare ed economica ci siamo giocati quel poco che ne restava e ora, mentre si sperava con la Bhutto di eliminare l'attuale reggitore dello Stato pakistano ritenuto troppo ambiguo, invece è proprio con Musharraf che si dovranno fare i conti e ora che il gioco occidentale è scoperto sarà estremamente diffcile gestire la situazione con un Presidente non proprio in sintonia con gli apprendisti stregoni occidentali e, c'è da scommetterci, cercherà altri referenti internazionali con cui dialogare. La gravità della situazione è evidente anche dal fatto che il Consiglio di Sicurezza dell'ONU che ha discusso delle conseguenze, perchè conseguenze ci saranno dato che non c'è solo la globalizzazione economica e politica ma anche quella del terrore che s'innesta sul malcontento delle popolazioni messe ai margini della ricchezza e sfruttate per fare arricchire oscenamente le lobby e i loro sodali politici e perpetuare il sistema di arricchimento e sfruttamento dell'uomo sugli uomini che per reggersi ha bisogno dell'accesso alle ricchezze senza limiti e regole: chiaramente senza nemmeno chiedere il permesso a chi lì ci vive. E che l'Occidente sia visto come il "Satana" non più solo da pochi popoli ma anche da quelli che storicamente sembravano ad esso più vicini. Infatti anche nei paesi cosiddetti moderati la tendenza autoritaria è accentuata e le cacellaerie occidentali lo sanno e sanno anche che nel momento in cui i popoli dovessero esprimersi davvero liberamente la tendenza sarebbe in maniera schiacciante antioccidentale e antiliberista e tesa a cercare strade che per noi sarebbero al minimo nefaste. Per non parlare dell'entrata in gioco di attori presenti nell'area come India (rivale storica del Pakistan), Cina e Russia che non aspettano altro che di giocare un ruolo di maggiore importanza e spodestare noi. Insomma se le cose vanno male è colpa nostra soprattutto delle elitès che hanno seguito gli avventurieri americani imbarcandosi in una serie di inziative che alla fine si sono mostrate deleterie e controproducenti: ma si sa il potere non ammette egole e deroghe ai principi su cui si basa e quindi il conto che ci si sta presentando è solo l'anticipo di quanto ci aspetterà in futuro... ma questa è un'altra storia mi sa............ e spero di non vederla

Sei L.G.B.T.? per la Chiesa vai (dal) Curato

Un giornalista, Davide Varì di Liberazione, si è finto omosessuale e ha pubblicato un reportage che ha creato scompiglio nel mondo soffuso e patinato della gerarchia ufficiale ecclesiastica mettendo a nudo quella che è una realtà, purtroppo, con cui si devono fare i conti: la Chiesa tende al completo controllo delle nostre vite e alle sfide nuove che la società pone da risposte che non sono per niente tranquillizzanti. Questa è una: se sei Gay devi curarti perchè sei malato. La Chiesa, come già fanno alcune sette cristiane americane, ha intrapreso la guerra occulta all'omosessualità attraverso la psichiatria. Se questa non è una violazione del principio di libera determinazione dell'individuo....... La stessa comunità scientifica ha più volte stigmatizzato questa tendenza come violazione della personalità e, se siamo in una società liberale, e la Chiesa si vede riconosciute alcune prerogative questo non significa che debba ingerirsi nei diritti individuali. Da quando la politica, e gli ideali dei quali essa dovrebbe essere portatrice, sono finiti nella spazzatura della storia, maggiore è il peso che assume la gerarchia ecclesiastica nella vita pubblica, ed ora anche privata, dei cittadini italiani. E' vero che c'è chi, come Ferrara (deluso da Bush che ha fallito la missione affidatagli dalla storia mentre in realtà a fallire è il sistema liberistico che sempre da più parti viene rifutato, ed in cerca di altre cose in cui credere e di cui farsi portatore perchè non sa stare senza, nudo come il re), vede nella Chiesa il baluardo all'islamismo e la difesa di quei valori che, anacronisticamente, propugna e quindi ora "tifa" per essa; ma è anche vero che da questo a spingersi a entrare in quello che è la libera determinazione dell'individuo ce ne dovrebbe correre ed invece accade che l'ombra dell'integralismo religioso cristiano si estende anche nel nostro paese. Qui il problema è davvero grave: un pò alla volta si stanno mettendo in discussione tutte le basi della societò laica, democratica e liberale che faticosamente genrrzioni di persone hanno costruito nel corso dei secoli e non meraviglierebbe se in un prossimo futuro si dovesse verificare anche una sorta di controllo religioso, con annesso nulla osta, sui matrimoni e altro visto la tendenza attuale. Quello che è accaduto in realtà è solo la punta dell'iceberg: già prima il Vescovo di Tenerife aveva fatte dichiarazioni, in merito alla pedofilia, al minimo fuori luogo ma sono tutti segnali non certo incoraggianti per la nostra società basata sui diritti e valori della persona: e ciò mi spiega pure la volontà di toccare la nostra Costituzione. Infatti, temo che l'obiettivo non sia solo aggironarla alla situazione (che pure è mutata soprattutto in seguito alle convulsioni politiche) ma semplicemente di cancellarla nei punti fondamentali e rifare assurgere la cosiddetta "cristianità" di nuovo al centro della società e stavolta non solo pubblica. Non meraviglia il silenzio della politica ma quello delle persone: mentre un pò alla volta ci scavano sotto per toglierci quel poco che abbiamo qui pare che l'unica cosa che conti sia lo shopping..................

giovedì 27 dicembre 2007

Non c'è pace nel PD e fra gli ulivi...........

Sempre più tormentata è la situazione nel cosiddetto centro(sinistra?): prima si diceva fossero i sinistroidi (?) radicali che mettevano i bastoni fra le ruote (in realtà chiedevano solo di attuare il programma che per i centristi era solo "elettorale", in pratica per accalappiare voti), ora invece il gioco è stato scoperto ed è venuta alla luce la vera faccia dell'alleanza: la cosiddetta sinistra deve solo potare acqua, eletorale, al mulino poi i cattivi maestri del liberismo vogliono governare senza pagare dazio inpipandosene di chi li ha votati ..................... magari turandosi il naso! Ed ecco che le contraddizioni esplodono: i partiti dello "zero. ecc." minacciano sfraceli se si fa redistribuzione di ricchezza mentre stanno zitti zitti se si regalano soldi alle lobby: così non va! E se aggiungiamo che incombe il referendum allora la somma totale torna: sapendo di dover sparire (e nessuno ne sentirà la mancanza) alzano il tiro e diventano più feroci pur di sopravvivere; capaci di qualunque trasformismo (naturalmente hanno l'accortezza di ammantarlo di preoccupazione per le sorti del paese ma il vero obiettivo è il mantenimento dello scranno privilegiato) non esitano a metterlo in pratica sapendo che il "carpe diem" vale per l'oggi che hanno il pizzico di potere di condizionamento. Insomma la democrazia italiana è ingessata a tal punto che anche una mezza tacca può condizionare le scelte di governo. E mentre ciò accade il paese rotola allegramente sull'orlo dell'abisso.............................

I 60 anni della Costituzione........

La Costituzione italiana compie in questi giorni 60 anni: una vecchia signora ancora in forma (anche se vissuti non pienamente). Già. Solo 3 italiani su dieci conoscono i principi che sono alla base della sua stesura e solo uno su dieci sa quanti sono gli articoli che la compongono. Nonostante sia una "signora" matura di Lei gli italiani non ne sono mai stati innamorati nè hanno mai tentato di conoscerla a fondo per andarne orgogliosi. Mentre altri paesi ce la invidiavano la ignoravano; mentre altri la copiavano a più riprese hanno tentato di cambiarla. I principi base sono alti e nobili: sociale; democratico; liberale. Essendo frutto della scelta di partiti che avevano combattutto il fascismo essa ne risente nel novellato ma complessivamente ha determinato la stabilità del paese e ha permesso a tutti di crescere sulle radici che ha posto nella società italiana. Disattesa in gran parte dalla partitocrazia, mantenendo l'impianto orginale ha permesso alle istituzioni di resistere alle ondate qualunquiste che negli anni si sono succedute; e quando se ne è parlato male, presentandola come obsoleta, a mio parere ciò è accaduto perchè l'elitè che nel frattempo ha preso il potere era costretta in ambiti stretti e non poteva creare a propria immagine a somiglianza l'intera società come invece si sta tentando ora di fare: è stata il vero baluardo contro la partitocrazia e le è sopravvissuta. I principi scritti sono attualissimi: dalla libertà di manifestazione del pensiero all'eguaglianza senza discriminazioni di sesso, religione ecc; dal diritto al lavoro al diritto all'istruzione uguale per tutti anche se un privato può fare altrettanto ma dev'essere senza oneri per lo Stato (mai accaduto anzi oggi pià che mai si sputa nel piatto dove si mangia); dalla parte economica a quella sociale tutte cose che sono state disattese se non tornava ai potenti di turno. Se la metà di essi fossero stati effettivamente attuati saremmo in un paese migliore di quello attuale e dove i cittadini non sarebbero stati preda del primo messia di passaggio. Invece gli italiani si sono sempre contraddistinti per l'incapacità di pretendere dai loro rappresentanti il rispetto dei principi propri della Costituzione e quindi, in mancanza di terreni condivisi, sono stati i loro limiti ad aver segnato il passo alla crescita democratica e spinto verso una estremizzazione degli schieramenti che hanno disastrato la nazione. La signora ha bisogno di qualche ritocco approfonfito ma non certo di quello che da qualche anno si parla nè di quelli che gli attuali partiti propongono perchè ne stravolgerebbero lo spirito rendendoci peggiori di quanto siamo in realtà...........................................
Auguri Signora!!

lunedì 24 dicembre 2007

Bobbio aveva ragione?

So che è Natale e siamo (?) tutti più (in maniera finta) buoni ma nn posso esimermi dal lasciare sul blog alcune riflessioni su quello che siamo, che eravamo e che stiamo diventando. Veniamo da una stoira millenaria di cui però non abbiamo fatto tesoro e infatti i risultati si vedono: siamo facile preda del primo messia arrivato e della pubblicità (salvo poi scoprire che siamo senza soldi e che quindi al paradiso del consumismo non possiamo accedere); siamo fra i più i più ignoranti del mondo (sia dalle scuole pubbliche che da quelle private anzi queste ultime stanno anche peggio); siamo preda dei marketing politici aggressivi e ci stordiamo con il mondo ovattato (che viene usato, come scientificamente provato da studi autorevoli, per tenere sotto stress la corteccia cerebrale e farci perdere il contatto con la realtà) dei media; siamo depressi e astiosi ma sappiamo benissimo che è solo colpa nostra: non ci sono più le ideologie a farci da substrato culturale e allora il re è nudo. Siamo, come affermato da molti, i più amerikanizzati d'Europa (e questo non mi stupisce) ed i meno antieuropeisti: come sempre ci atteniamo all'idea dei due forni! Nella società del pensiero unico e dominante (il liberismo) ci distinguiamo per egoismo e individualismo: in una parola, la società dell'io e non del noi. Quando Bobbio affermava, con lungimiranza, che destra e sinistra sarebebro sparite per avvicinarsi fra loro credo che pensasse ad un'opportunità storica da cogliere: con la fine delle ideologie c'era la possibilità di cogliere il meglio di esse e creare i presupposti per la costruzione di un diverso orizzonte. Non è stato così ed è sotto gli occhi di tutti, anzi al contrario si è affermata solo una ideologia: quella dell'individualismo liberista. E' una ideologia totalizzante che mette tutto al servizio del profitto, rende tutto e tutti numeri e variabili economiche e ragiona in termini di costi/benefici ma soprattutto non tiene in alcun modo in considerazione la cosa più importante: la variabile uomo con le sue aspirazioni, credenze, comportamenti ma soprattutto speranze. In teoria si propugna la "non" partecipazione dello Stato alle vicende del mercato libero; in teoria lo stesso mercato dovrebbe trovare al proprio interno le informazione e i trend per una sua stabilità fra domanda e offerta; in teoria sempre dalla crescita arrivano benefici per tutti e dovunque nella società: nella realtà............ bè nella realtà basta guardarsi intorno. Dovunque siamo state apportate le modifiche "moderniste" la forbice fra ricchissimmi e poveri si è allargata; le società conoscono squilibri enormi; i flussi migratori assumono valenza biblica. Gli Stati stessi che hanno abbracciato queste idee si trovano sempre sull'orlo del fallimento dato che sono usati come puri bancomat dai "sopravvissuti" del mercato che la fanno da padrone fino a creare Stati negli Stati ma stavolta di carattere puramente corporativo. E' un mostro che divora sestesso diceva Marx: ed aveva ragione. Per aumentare i profitti le corporazioni vanno sempre alla ricerca del basso costo (spesso associato alla bassa qualità) e delle migliori condizioni di vivibilità dal proprio punto di vista (poche o nessuna garanzia per i lavoratori; niente sindacati, free zone, bassi salari ecc. la solita solfa) di produzione e della massimizzazione del profitto: socializzano è vero ma i danni che arrecano questi li socializzano velocissimamente o meglio li mollano agli stati ospiti del parassita. Unico obiettivo: la crescita. Crescere è questa la parola d'ordine. Nell'idea malsana che non si deve invidiare (l'invidia invece è una molla che smosso conoscenza e progresso tecnologico) ma amare chi si arricchisce e accettare il ruolo affidato c'è tutta la perversione di questo sistema che laddove si è affermato non ha esistato a finanziare dittature sangunarie (che hanno eliminato intere generazioni di persone sistematicamente) e sistemi che aggravavano, anzichè migliorare, le condizioni di vita delle persone cui spettava una fame nera e una disperazione senza fine (e senza rete di protezione) in una vite infinita che da un lato portava maggiori profitti e dall'altro maggiore povertà. Si questo natale, come gli altri, dovrebbe farci riflettere: ma anche questa volta è uan cosa che si rimanda; non è richiesta; non è utile dato che un popolo sicuro, saggio, sano, benestante è difficilissimo da governare mentre un popolo insicuro, ignorante, depresso, spaventato, malato, lasciato a se stesso................SI. E' facilissimo: basta sventolargli davanti il mondo luci e colori dell'abbondanza e mettergli davanti l'agnello sacrificale di turno con cui prendersela. Siè creato, infatti, una frattura sociale enorme dove chi è a media delal scoeità lotta disperatamente per non affogare e per farlo deve fare affogare i suoi vicini e chi è più in basso mentre stende le mani a tirar giù chi è in alto per conquistarsi il posto al sole. Homo homini lupus: ecco il paradigma attuale. Bobbio, come teorico aveva ragione; ma chi ci ha preso in pieno è stato il Sig. George Orwell.........................

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