venerdì 23 luglio 2010

Realtà a confronto parte 2°

Come nel caso dei dati presentati nell'altro post (disoccupazione ecc.) ho fatto un esperimento: quello di confrontare realtà statistiche fra loro lontane nelle conclusioni eppure contigue nelle conseguenze. Il quadro che ne usciva era desolante ed è un quadro che abbiamo tutti sotto gli occhi e possiamo giungere alle stesse conclusioni solo se ci soffermassimo a rifletterci essendo sicuro che chi se le legge davvero, e ci riflette su, trae le conseguenze che meglio gli aggradano a differenza della maggioranza di noi. Ora vorrei ripetere l'esperienza con altre due serie di dati: consumi e fiducia. Orbene:
i consumi sono crollati del 2.6% (impoverimento delle famiglie evidente per tutti tranne che per chi governa che dice il contrario), che significa? Che il paese reale tora la cinghia ed è al limite dei buchi della stessa; oltre c'è il baratro della fame. Lo stesso Capo del Governo, poi, ha detto che la manovra è "depressiva" perchè sa che la gente, quella vera, quando si trova al limite apre gli occhi e comincia a guardarsi attorno per capire con chi prendersela e lui tutto vuole che problemi di questo genere che gli possano impedire di raggiungere i propri obiettivi.
la fiducia dei consumatori è salita dal 104, 5 al 105.6. Che significa? che secondo questo Istituto (tra l'altro minacciato di chiudere per mancanza di fondi) i consumatori italiani hanno una maggior fiducia nel futuro e quindi le aspettative sono positive per il mercato futuro. Bisgnerebbe vedere se questi dati sono riferiti a tutte le zone del paese o c'è un peso specifico differente fra regione e regione e così via. In realtà, molto più semplicemente, i cittadini interpellati esprimono la speranza (..) che le cose migliorino rispetto al presente; un auspicio quindi e nulla di più
Messi insieme i dati sono "depressivi": la realtà è che siamo un paese abbandonato a se stesso dove lo Stato si fa vivo solo quando deve chiedere soldi mentre quando si tratta di dare si mostra avaro; in poche parola il "cavatevela da soli" oggi impera. Il peso fiscale in questi soli due anni è aumentato; se vi aggiungiamo le tasse locali come saranno configurate dopo la manovra non si può non notare che addirittura aumenterà mentre per quanto riguarda i servizi e il welfare essi si ridurranno ulteriormente: la domanda logica è semplice, ossia dove vanno i soldi? La risposta è che serviranno sia ridurre il debito, e i conseguenti interessi, sia le spese maggiori che durante questa crisi, peraltro non finita, hanno dovuto sostenere per evitare il tracollo.
Se invece vogliamo ragionare sulle alternative è facile dire che abbiamo perso un occasione unica: si poteva cambiare strada e dare priorità a chi la crisi la subisce davvero, i ceti medi e chi vi è sotto. La strada era semplice: costringere a pagare le tasse chi non le paga e i mezzi ci sono, in Europa infatti c'hanno provato qui no, per farlo però naturalmente c'era il rischio di intaccare la base elettorale di certi partiti e introdurre leggi che nemmeno al ceto politico erano gradite (per non parlare dei forti interessi in gioco che hanno appetiti non da poco) e quindi sperare che una strada differente fose intrapresa è speranza vana: lo stesso Governatore Draghi d'altronde ha detto chiaramente che se si pagasse solo metà dell'evasione fiscale il paese navigherebbe in acque molto meno agitate.
Questi pochi appunti non servono tanto a far passare 5 minuti di depressione quanto a far riflettere chi passa di qui su come questo paese potrebbe essere e come in realtà non sarà mai.

giovedì 22 luglio 2010

Perde il pelo ma non il vizietto..

Non contenta di aver vinto a Pomigliano mamma Fiat ne tira fuori un altra: la nuova macchina non sarà prodotta a Mirafiori ma in Serbia: se qualcuno pensa che in questo blog mi metta a fare un inveterato sproloquio sulla italianità ecc. si sbaglia perchè per quanto mi riguarda può andarsela a produrre sulla Luna o su Antares dato che a me la produzione di macchine a combustione fa già parte della preistoria e credo che i governi dovrebbero prenderne atto e spingere a investire su altre tecnologie e su trasporti più ecologico come il treno ad esempio. Ma, purtroppo, Fiat significa decine di migliaia di persone che lavorano e che fanno grande la fabbrica, di cui una volta andavano orgogliosi, e buone le macchine: è di queste persone che m'interessa. Sono persone che meriterebero altro che un'azienda tesa a trarre il massimo profitto con il minimo costo, ma si sa che siamo liberisti e quindi le regole, se ce ne sono, del gioco parlano chiaro: la cazzate le fanno certi ma chi paga sono i soliti e l'importante è che gli azionisti stacchino cedole di utili a due zeri e basta. Negli anni 50 c'era l'era Valletta con le schedature e tutto quello che rappresentavano ra siamo nell'era Marchionne l'illuminato che però quando si tratta di "concertare" lo fa con la premessa che alla fine si fa come dice lui: e chi non è d'accordo viene isolato e attaccato (e in qualche caso licenziato). E i politici? Lodano il modello "Fiat" che salva il paese e via così: non c'è un partito "operaio" e non c'è un sindacato degno di questo nome che seriamente li rappresenti a livello nazionale facendone gli interessi reali. Si certo fanno gli scioperi e riescono anche a impedire che il modello "Fiat" vinca a Pomigliano (un modello incostituionale che cancella lo Statuto dei lavoratori in nome della ragion di stato aziendale) e lottando anche contro i simulacri di sindacato che si sono allineati al più forte in nome della concertazione a senso unico con la speranza di avere le briciole del pasto alla tavola imbandita. Insomma in piena era padronale, stile fine 800, ci ritroviamo con il solito dilemma: ci sarà mai qualcuno che riuscirà a mettere in riga e ad evitare che decine di migliaia di persone dipendano dai capricci e dalle ripicche altrui?

mercoledì 21 luglio 2010

Mi scusi Sindaco grazie a Lei siamo tutti gay!!

«I gay sono malati e deviati. Dobbiamo scoprire dove sono e identificarli. Dire che queste pratiche sono vergognose è poco, siamo al degrado morale. Questa non è la prostituzione femminile, questa è maschile e non può passare inosservata»; chi lo dice? Un Fascio? No. Un leghista? Nemmeno. Un'integralista? Naaaaaaaaaaa fuori strada. E' un ex dc sindaco, eletto dai cittadini e con il sostegno del ..... PD. Si il partito "differente" e che fa la differenza, lo ricordate? Quel partito del noi "no" ma proprio "no" salvo, poi, a guardarlo meglio vedere che non è granché dissimile dagli altri del panorama, si fa per dire, politico italiano attuale (naturalmente si sono dissociati ora).... un partito che, come i suoi pari nasconde al suo interno delle perle di "saggezza" di primo piano. Uno di questi è rappresentata dall'operazione "estate sicura" del Sindaco succitato che si esprime in questi termini nei confronti dei gay che frequantano zone dove si sarebbe evidenziato un fastidio verso queste persone e verso le pubblicità internettiane della stessa. Insomma i gay danno noia e allora, essendo deviati ecc., via alle operazioni di po(u)lizia e alle transennizzazioni delle aree interessate. Caro Sindaco se le può far piacere sapere ma da oggi in poi questo paese, sempre più incivile e intollerante e sempre più ipocritamente perbenista (di facciata perchè poi se si va a scavare si hanno piacevoli sorprese sulle stesse persone che diventano goderecce), è un pochino più cupo grazie a Lei: Le suggerirei di vedere film come gli occhiali d'oro ma so già che non lo farà e allora, non avendo altro che elevare una civile protesta, le dirò che anch'io sono gay (sperando che anche altri seguano il mio esempio pur non essendolo) e semmai dovessi capitare dalle sue parti mi perirò di farglielo sapere per vedere se transennizzerà anche il sottoscritto...........

martedì 20 luglio 2010

Disoccupazione, infortuni, ordini, qual'è il nesso?

Siamo circondati dai dati (statistiche, news, dati, numeri); lo sappiamo ma non li filtriamo e ad un certo punto (ci sono studi che hanno provato che l'eccessiva stimolazione della corteccia cerebrale le impedisce di riposare e crea uno stato di perenne ansia nell'individuo, sia che sia adulto che bambino, impedendogli di alternare stati di riposo a quelli di lavoro ..... insomma l'individuo si rincretinisce e assorbe tutto) fanno parte del rumore di fondo con il quale conviviamo tutti i giorni della vita. Passa tutto e di tutto, e a volte ci scappano le notizie vere : e le connessioni fra esse. Veniamo ai fatti.
A maggio gli ordini delle industrie sono letteralmente esplosi: +26% e + 3,2% congiunturale; il che significa che c'è una potenziale ripresa della produzione.
La dispoccupazione, per il cnel, vola a quota 8.7% (questa è la disoccupazione ufficiale naturalmente dato che non tiene necessariamente conto, grazie alle riforme dei collocamenti dei governi precedenti - compresi quella della cosiddetta sinistra - fatte in nome del libero, si fa per dire, mercato, delle persone che rinunciano a cercarsi un lavoro e quelle che non lo cercano nemmeno e vivono di nero ...... con mille sacrifici; ricordate il dato del 17.5% di economia in nero?) e fra i giovani, soprattutto del sud, sale al 10.8% ossia "il" dato per eccellenza che è la prova provata del fallimento della ideologia "mercataro/liberista (in salsa italiana naturalmente)" che è fisiologicamente incapace di creare ricchezza per la società e quando ci sono crisi non sa far altro che chiedere che lo Stato "faccia qualcosa"...... e dato che i lavoratori stranieri costano meno essi nei prossimi anni aumenteranno mentre i "nostrani" perderanno posizioni; una gioia di futuro ci aspetta.
Diminuiscono gli infortuni. Bene ne siamo felici perchè potrebbe significare che, in un sussulto di dignità morale, i nostri imprenditori abbiano deciso di rinunciare a qualche soldo di profitti per migliorare le condizioni dei propri dipendenti. Dico potrebbe.
C'è, però, un altra lettura. Le industrie hanno ripreso a lavorare ma ciò non significa che l'occupazione aumnti perchè i nostri stimati imprenditori riescono a far lavorare il doppio chi il lavoro l'ha mantenuto (Pomigliano docet), possibilmente a parità di salario, con turni stressanti e senza soluzione di continuità (altro che favole sul tempo libero in più grazie alle nuove tecnologie...) per giunta: naturalmente senza tener conto delle delocalizzazioni. Questa potenziale ripresa della produzione come dicevo non produrrà nuova occupazione (e nemmeno un riassorbimento di quella "storica") e questo ci porta alla seconda "buona" notizia: la disoccupazione non diminuisce, anzi; e quella giovanile aumenta addirittura. Che significa? Che per i 40/50 enni se escono dal (non) luogo di lavoro se lo scordano di lavorare, mentre i giovani non potranno altro che fare i precari a vita, se sono fortunati: un lumpenproletariat stile XXI secolo. Addio a pensione e simili (aggiornamenti professionali, isrtuzione, sanità e quant'altro). Infine in un quadro del genere perché meravigliarsi se gli infortuni diminuiscono? Non c'è un cambio di direzione degli imprenditori: semplicemente lavorano meno persone e quindi ci si fa meno male. Non ci vuole un genio per capirlo quindi mi chiedo: come mai la popolazione attiva di questo paese continua a votare per gli stessi? E' semplice, ritengo, la risposta. Perchè tutto queste news sono, ormai, rumore di fondo e quindi non ci si fa nemmeno caso perchè si ha altro cui pensare: in primis come arrivare a fine mese se si lavora e negli altri casi se sperare o meno nei miracoli....... perchè i nostri giovani di questo hanno bisogno: un miracolo se vorranno costruirsi un futuro proprio cui hanno diritto. E ora provate a fare uno sforzo di immaginazione e provate a mettere insieme le varie riforme che nel corso degli anni i nostri dipendenti politici hanno fatto e provate a costruirvi un quadro della situazione: ci riuscite? E se si, andrete a ri votare per questi qua? Buon divertimento......

lunedì 19 luglio 2010

Solo un premio? Ma qui ci vuole l'oscar ...

Un premio! Gli danno un premio, con una motivazione che lascia esterefatti, per l'ottimo lavoro svolto e per il ruolo che l'Italia, e Milano, che ha acquisito nel mondo. Ora a parte tutto: ma ce li ricordiamo i suoi "natali" societari (sempre in bilico fra fallimento e crisi da eccessivo indebitamento e se non fosse sceso in politica avrebbe chiuso bottega)? E quelli politici (un partito/azienda composto tutto da "suoi" uomini" per la massima parte senza nessuna, reale, struttura territoriale e con strane diramazioni sulle quali non si è mai fatto luce)? E tutte le sue gaffe (che l'avranno anche reso simpatico però non hanno certo migliorato la nostra immagine in Europa)? E il decameron in salsa XXI secolo? E il dover continuamente fermare, a colpi di leggi e leggine, (qualcuna cancellata dalla Corte Costituzionale e qualcun'altra no) - per se e per i suoi - le indagini sul passato? E i conflitti d'interesse? E le leggi salva tv? E l'occupazione manu militari della tv pubblica e la sua normalizzazione? E di come ha cambiato, a mio parere in peggio, la società italiana rendendola frammentata e suddivisa in milioni di singoli interessi che nella somma non danno l'originale ma un coacervo di egoismi che, se convergenti (soprattutto con la razza padrona), sono alla continua ricerca di ombrelloni "politici" e quindi facile preda dell'antilegalismo di cui "lui" e gli altri suoi pari (in questo comprendo l'intero ceto politico di cui è il massimo esponente) sono esponenti? E' abile, questo lo si deve riconoscere, nello spostare l'attenzione dai reali problemi del paese con qualche boutade, sulla quale ci si accapigliano tutti, di cattivo gusto (oggi l'ha sparata sulla Bindi, di nuovo) sapendo benissimo che i "suoi" la bevono e gli altri (quelli che sgobbano e pagano di tasca propria le finanziarie classiste del suo governo che non toccano chi fa la cicala e picchiano, per pavidità, le formiche....

domenica 18 luglio 2010

L'anti-stato vittorioso

Magari l'amica e blogger "ioperamicizia" si arrabbierà (o al minimo non sarà d'accordo) ma ritengo sia così: almeno in questo periodo l'antistato è vittorioso. Permea di sé non solo la politica, corrotta, e l'economia (il liberismo è manna che cade dal cielo per il malaffare proprio per le regole che prescrive che prevedono che non cia nessuna regola cui tutti si inchinano non spaendo che in questo modo i valori e la ricchezza di un paese, ricchezza non sempre e solo materiale, si corrompe e diventa preda di pochi a scapito dei molti che vi hanno diritto) ma soprattutto é la società ad essere corrotta e a perdersi: diventa, come da bibbia liberista cui anche la malavita mostra di credervi, un insieme di individui in lotta fra loro per emergere dalle fogne in cui vivono e respirare guardando il sole. Ecco cosa significa l'oltraggio alle statue di Falcone e Borsellino: il canto di vittoria dell'antistato, la sua colonna sonora; e il messaggio è arrivato, purtroppo, chiaro e forte a tutti noi.

SALVIAMO SAKINEH!!!


In Iran una madre di 42 anni, è in carcere dal 2006 accusata di adulterio. Un vile e ipocrita tribunale islamico l’ha condannata alla pena di morte mediante lapidazione. Il caso non è chiaro considerando che la donna è accusata di aver avuto due relazioni fuori del matrimonio, ma suo marito era morto quindi era vedova. La lapidazione, ben conosciuta dai talebani, consiste nel sotterrare la donna lasciando spuntare dal terreno solo la testa. Si raccomanda inoltre che le pietre siano appuntite e taglienti ma NON troppo grandi da procurare immediatamente la morte. Firmate la petizione sul sito http://www.freesakineh.org/ Grazie ! questo NON è l’ISLAM!

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