sabato 25 giugno 2011

.... a proposito di intercettazioni.

Come mai il pdmenoelle e il pdl vanno a braccetto sul ddl sulle intercettazioni? Cosa c'è davvero dietro? E come mai l'opposizione non approfitta delle evidenti schizofrenie della maggioranza (pubblicamente dice delle cose in pvt altre e anche pesanti sia fra loro che riguardo all'amato capo)? Sarà che temono quanto potrebbe venire alla luce: ossia che se cade un perno del sistema nato nel '92 cadono anche tutti gli altri e quindi hanno l'interesse proprio a che il sistema non cambi in direzioni pericolose ... per loro, mica per noi. Si può capire che personaggi comuni debbano essere tutelati dalle invadenze di un grande fratello giudiziario, peraltro a mio parere inesistente, e che quindi c'è la necessità di una legge; ma per personaggi pubblici, inclusi i politici, che hanno fatto dell'immagine un punto di forza perché il privato è politico e quindi fa voti e simpatia la privacy non esiste: soprattutto quando a venir fuori non sono solo aspetti positivi ma anche negativi. Non ci si può lamentare se dossier, campagne giornalistiche ecc. vengano usate contro i nemici da intimidire e distruggere, possano essere armi usate contro di loro: parlando terra terra vale il chi la fa l'aspetti. Vivamo in uan società mediatizzata? Bene ci sono i pro e i contro: per tutti. Invece, pare, che quanto stia emergendo di marcio in questo paese dia noia a qualcuno e terrorizzi altri: quindi via al bavaglio con il placet della non-opposizione. Mi rivolgo agli elettori del pdmenoelle: attenti a dare credito a questi notabili perché vi trovereste nella spiacevole condizione di avallare cose e misteri, per giustificarli, che hanno fatto si che questo paese sia quel pantano nel quaale oggi ci ritroviamo tutti e non è giusto per quella parte, sprezzantemente definita peggiore, che oggi lotta per non affogarvi, La società è stufa e manda segnali: li vogliamo accogliere o no? Abbiamo sempre imitato gli americani nelle cose pegggiori, perchè non imitarli anche in quelle migliori, segnatamente in quelle cose che fanno sì che da un capo di stato fino al politucolo esibizionista debbano dimettersi o dare spiegazioni se mentono o se sono colti in atteggiamenti non consoni con il ruolo che ricoprono!!!

venerdì 24 giugno 2011

Parliamo di Napoli?

Ma come mai, nonostante l'attivismo del neosindaco (che l'aveva sparata grossa quanto Mr.B., ingenuità, spacconeria, chissà però non è stato un buon inizio ....) la munnezza é ancora per strada? Anzi pare aumentata? Qui prodest? Davvero ci sono interessi forti affinché i napoletani, che pur lo hanno votato, ne paghino le conseguenze (ricordate che poco prima delle elezioni "qualcuno" paventò che se si fosse davvero verificato un disastro del genere non potevano avere titolo a chiedere aiuto....)? Il problema di Napoli non si risolve in 5 gg e nemmeno in 5 anni: dove si doveva programmare si é scelto l'improvvisazione e dove si doveva educare la gente a una cultura che fosse rispettosa dell'ambiente nel quale viveva, e vive, si é scelto l'aspetto economico (spesso si tratta di interessi affaristici che vivono in quella zona grigia che è al confine fra legalità e illegalità e fra politica e malaffare, che così bene enl suo Gomorra ha descritto Saviano) investendo in discariche e termovalorizzatori anziché in raccolta e riciclaggio intelligente dei rifiuti così come si è permesso, al centro e al nord del paese, di "inviare (a costi per i comuni interessati irrisori)" i propri rifiuti in campania (facendola diventare una discarica del resto del paese) aggravandone la situazione senza che né la politica né altri poteri dello Stato battessero ciglio. Ora il bubbone è scoppiato e va inciso: ma il governo, la lega soprattutto, e altri enti locali (di segno politico diverso) rema contro per motivi politici e la cosa non può che aggravare il problema. La gente il segnale l'ha dato votando De Magistris; De Magistris, pur peccando di ingenuità, si è messo all'opera ma poco può fare contro i poteri forti, e occulti, della città. E allora, che devono fare i cittadini? Arrendersi? Ribellarsi? Fregarsene? Arrangiarsi? Oppure rimboccarsi le maniche e levarsela da soli la munnezza, magari buttandola nelle caverne sotto la città? A ragionare così il problema sembra senza via d'uscita ma quella città ha potenzialità, e fantasia, tali che non mi meraviglierebbe se una soluzione se la trovassero da soli ....... quante volte hanno contato sugli altri, che fosse lo Stato o altri, nella loro storia sono sempre rimasti fregati (penso anche alla storia mai scritta in maniera corretta di come sono stati "piemontesizzati" e di come in pochi anni un intera città, prima capitale e centro commerciale del mediterraneo, si è impoverita) mentre tutte le volte che hanno in pensato, come dire, in maniera tridimensionale hanno dato il meglio di loro stessi. Io da qui non posso che prendere atto della giusta scelta fatta di dare un segnale forte di discontinuità con il passato recente della politica che è anche un investimento certo per il futuro della città: ma da qui a dire che, nonostante il neosindaco abbia dato vita a una giunta per nulla "politica" ma tecnica e competente, in soli 4 anni napoli possa tornare al posto che di diritto le spetta nel mondo non credo sia possibile nemmeno se yehosua ben jossef tornasse davvero sulla terra: ci vorrà tempo, pazienza e un salto culturale enorme nella cittadinanza che, se vuole mettere le premesse della rinascita propria e del sud di cui è sempre stata (nel bene e nel male) la punta di diamante, insieme a Palermo, deve cominciare a trovare in se stessa la forza e il coraggio di mettersi alle spalle alcune accondiscendenze e tolleranze verso il "forte" di turno e cominciare a rendersi conto che vivono in un paese e in un mondo dove nulla viene regalato, e dovrebbero saperlo, e anzi spesso qualcosa vien tolto, fosse solo per il gusto di farlo......

giovedì 23 giugno 2011

.. e dopo il (non) sviluppo, la finanziaria ... o meglio i tagli

Già, pensavate che fosse finita qui, vero? No cari amici che pagate (tutte) le tasse: l'amaro calice, in puro stile greco non islandese (magari..), va bevuto tutto, anzi ingurgitato a forza. Arriva la finanziaria. E con essa arrivano i tagli tanto attesi: l'evento si svolgerà in Roma (chi volesse partecipare non dovrà far altro che aspettare la sua approvazione) e il suo estensore ci farà partecipi tutti ad approvazione avvenuta. Tranquilli! sto Governo non vi metterà le mani in tasca, mai successo (..), no si prenderà le tasche direttamente e le gestirà lui: noi non siamo capaci; mica penserete di esser capaci di pensare anche ad esse (visto che negli ultimi 17 anni non lo avete fatto sennò non ci ritroveremmo messi così male), ci vuole qualcuno, possibilemente straricco contornato da adoranti compravenduti, che vi aiuti a gestire le entrate e soprattutto le uscite. Vogliamo parlarne o vi rovino la cena? Cosa bolle in pentola? 3 miliardi per quest'anno e altri 5 nel 2012 e, se la crescita non deperisce ancora e va sotto l'1% (perché a quel punto di miliardi ne serviranno in totale 60..), ben 35 miliardi di euro fra il 2013 e il 2014: ma quelli saranno un problema del futuro sfigatissimo governo che dovrà farli, non dell'attuale. Elimineranno le Province? No. Taglieranno i benefit ai politici, parlamentari e non, che si sono appena aumentati di 1100 euro il proprio stipendio? Nooooo, siete matti? Stanno tenendo duro per far durare la legislatura e guadagnarsi la meritata pensione e voi gliela volete togliere, che str.. che siete, proprio ingiusti. Questa è retorica bell'è buona...... no mi spiace la realtà è diversa....

  1. PENSIONI. Oltre all'abbassamento del rendimento dei contributi, già fatto (e che fruttato il piccolo risultato che un pensionato su due non ha più di mille euro di assegno pensionistico), si anticiperà la riforma ultima e si porterà a 67 anni l'età per andare in pensione dal 2020 e per le donne nel privato a 65; naturalmente si farà qualche ritocchino per le pensioni d'oro e i bonus per banchieri (immagino che moriranno di fame dopo) e null'altro.
  2. PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Tagli, presunti, alle auto blu; tagli a Ministeri, Enti locali ecc. (quindi addio a quel che restava del welfare, della scuola, dell'università, della sanità, addio alle detrazioni ecc.), blocco dei contratti, questo blog lo diceva un anno fa, fino a oltre il 2014 e nessuna assunzione, anzi forse qualche licenziamento e precari via........
  3. RIFORMA FISCALE. Non si saranno mica messi in mente di dare a chi ha di meno? Scordatevelo. Tre aliquote e sconti a gò gò a chi guadagnerà più di 40 mila euro perché la terza aliquota sarà in proporzione bassa per loro e gli altri si arrangino..... per quanto riguarda l'iva la discussione è accesa perché se si alza i prezzi aumentano e quindi sale l'inflazione per tacere dei minori consumi e della ulteriore depressione della domanda, bazzeccole. In compenso, ma questo è fuori dalla finanziaria, hanno appena alzato il limite dei tassi oltre il quale si parla di usura: quindi le banche potranno picchiare duro sui mutui e sui prestiti a scapito dei cittadini che vi hanno a che fare.

Vi è passata la fame? Mi spiace... ma si deve affamare la bestia perché reagisca, vero?

mercoledì 22 giugno 2011

e lo chiamano sviluppo? ma 'dde chè?

Ma tu guarda, hanno approvato il decreto per lo sviluppo. E che decreto: epocale direi, non foss'altro perché l'hanno approvato con ben 317 voti che significa la maggioranza assoluta: per queste cose non ci sono problemi mentre ce ne sono quando si tratta di approvare un ordine del giorno sul trasferimento dei ministeri al nord che guarda caso è quello negativo in materia proposto dall'opposizione, cari elettori leghisti per quanto tempo ancora dovrete ingoiare rospi? Detto ciò. Veniamo a come intendono lor signori lo sviluppo:

  1. RICERCA. Mica si tratta di soldi dati a università, pubbliche e private, per consentirgli di fare ricerca pura, troppo facile e logico. No danno il credito d'imposta alle aziende che investono in ricerca: dove sei UE? Qui si finanzia il privato sottobanco...... chi controllerà che davvero i soldi vadano in ricerca? E perchè invece non si sono dati direttamente alle università i suddetti crediti per consentirgli di farla in proprio la ricerca come sarebbe più logico?
  2. DESIGN. Nella guerra infinita fra piccola e grande impresa sui prodotti non brevettati secondo voi chi ha avuto la meglio? Manco a parlarne, andiamo oltre.
  3. TURISMO. Nel paese che possiede il 40% del patrimonio culturale del pianeta attuare una politica turistica spinta da forti investimenti, magari in joint ventuer con i privati, sarebbe il minimo e invece: da un lato hanno lasciato senza legislazione l'uso dei beni costieri demaniali (che prima volevano vendere ai privati con annessa colata di cemento) com'è ora, quindi si rimane con l'attuale far west il che significa che che la lobby balneare continua a fare lauti profitti senza che le comunità ne abbiano il beneficio proporzionalmente dovuto. In compenso s'introduce la tassa di un euro che il visitatore non residente dovrebbe pagare al comune di competenza ..... e chi controlla se davvero la paga? Ce li vedete i VV.UU. a fare sotto il sole a faer il giro dei bagnanti chiedendo lo scontrino? Io no.
  4. FISCO. Niente riforme e niente tagli alle tasse: come si fa se non ci sono soldi per finanziarla? Forse con una guerra all'evasione fiscale quantificata in 275 mld di euro? Macché; invece tolgono poteri a Equitalia e girano i poteri ai Comuni: il che significa un condono sottotraccia per gli enti locali, in seguito ai tagli continui, non sono in grado di riscuotere un bel nulla. Sarebbe bastato dare dei limiti all'azione di equitalia e basta, magari un limite minimo sotto il quale equitalia non poteva intervenire con mezzi impropri...... troppo facile.
  5. CREDITO D'IMPOSTA. Alle imprese che al sud del paese assumono: magari. Senza Fondi FAS che sono deputati all'uopo come s'invoglia l'imprenditore che già suo ha la convenienza a far lavorare a nero? O é la solita solfa tipo legge Tremonti con i corollari di capannoni e fabbriche aperte il tempo di avere i crediti per poi chiuderli e scappare con il malloppo? Meglio sarebbe stato creare un remake della Tennessee Valley Authority che faceva fare buchi a terra per poi riempirli, vi pare?
  6. Acqua e servizi locali. Qui casca l'asino, cari blogger. Mica danno luogo a una legge che espelle la politica da essi, macché; si limitano a creare un autorità, senza soldi e personale, che decide, in tema d'acqua, su tariffe e investimenti: visto come sta andando a finire con le sue sorelle maggiori c'è poco da ben sperare........... e, poi, con il resto dei servizi locali che il referendum ha liberato dal giogo privato, che si fa? Nulla. Meglio sarebbe stato fare società interamente pubbliche con azionariato popolare: non era l'ideale però ......
  7. SCUOLA. mica si tolgono, in ottemperanza alla nostra Costituzione, finanziamenti ai privati, scherzate? No si predne atto che i precari sono i nuovi schiavi del XXI secolo e quindi sacrificabili sull'altare del rigore staccando definitivamente la spina a quella pubblica ormai deceduta divenuta, insieme alle università, un parcheggificio per futuri inoccupati (che andranno a ingrossare le fila dei disoccupati e degli analfabeti che dopo 50 anni sono in crescita, soprattutto al sud), avendo escluso l'art. 9 comma 18 del decreto la scuola dall'applicazione della direttiva europea che prevede l'assunzione a tempo indeterminato dei precari che per tre anni hanno lavorato con contratti temporanei.....

Se questo vi sembra una sferzata all'economia e un impulso allo sviluppo..........

martedì 21 giugno 2011

La storia siamo noi ...

Come sempre la storia la fanno i cittadini: in un mese o poco più i cittadini hanno assestato ben tre colpi al sistema politico, nessuno escluso. Di solito in un sistema sano la sirena d'allarme suona i partiti ne prendono atto prendendo provvedimenti all'uopo, che so si cambiano i capipartito e ci si mette in ascolto delle istanze dei cittadini: nell'ambito della propria linea si cerca di recuperare o si va dritti alle elezioni. Da noi no: qualunque sia il governo nulla cambia, anzi si tira dritto snocciolando amenità (i mitici 5 punti di dicembre) e terrore (la grecia è vicina) nella speranza che nel flusso informativo, predisposto dai media controllati, continuo la gente dimentichi quanto accaduto o ricordi solo la parte che interessa ai vertici e il resto sia solo un immagine teorica che anch'essa sarà spazzata via... il tentativo è questo: e se, noi parte peggiore, stiamo al gioco addio al sogno e rassegnamoci a vederci governare da bolliti e ribolliti per i prossimi 20 anni. Perché il punto pè questo: i capi attuali potranno anche cambiare e farsi avanti una nuova generazione, però (a patto che gli attuali partiti superino la prova dell'abbandono dei capi carismatici) la sostanza del "sistema partiti attuale" non cambierà e noi ci ritroveremmo punto e a capo con in più l'amarezza per una, ennesima, occasione avuta e pesa: a quel punto la dispersione delle energie sprigionatesi in questi mesi sarà massima e forse definitivamente distrutta in mille rivoli rancorosi e in guerra fra loro; non c'è molto tempo: in tv, finito annozero che dava voce agli invisibili, sono riapparsi i sepolcri imbiancatie i soliti discorsi senza, dico SENZA, che nessuno dei veri protagonisti delle battaglie, gli invisibili di cui sopra, dell'ultimo mese abbiano l'onore di apparire e dire la propria ai cittadini, e anche quando ci sono gli ritagliano addosso l'abito ell'outsider che, come un juke box, parla a comando sul singolo argomento, poi stop fino alla fine ..... quando sono invitati: e quante volte sono stati invitati? Se non fosse stato per il responsabile della p.a. e dell'innovazione la risposta sarebbe facile: mai!!!!! Ora so bene che, a priori, non facciamo conto sui media tradizionali e ci si é organizzati in altro modo, ma basterà? Nessuno ha fatto caso che i partiti hanno censurato i veri vincitori dell'ultimo mese richiamandoli alla memoria se non come collaterali? Tant'é che come ricette per evitare di fare compagnia alla Grecia cosa si stanno inventando? Tagli per 47 miliardi di euro in due tre anni, blocco dei contratti, cancellazione della legislazione sul lavoro (con il beneplacito del pdmenoelle che fa solo comparsate) e, dulcis in fundo, un taglio delle tasse fatto a somma zero: significa che taglieranno qualcosa che però gli rientrerà raddoppiato in altra forma, una enorme presa in giro. Qui (se non vogliamo fare la fine dei girotondi, dei se non ora quando, ecc.) dobbiamo mettere le vele al vento e prendere l'iniziativa e andare per la strada tracciata dai cittadini, altrimenti ..... lugano addio....... possiamo cominciare a vedere quale paese, europeo e non, ha la migliore legislazione per l'immigrazione.

lunedì 20 giugno 2011

... e quando la politica è debole ....

Cosa accade quando la politica, che dovrebbe essere la summa delle varie spinte sociali ed economiche, risulta debole (nel resistere alle pressioni delle lobby) e incapace di dare risposte (alle spinte sociali) ? Accade quello che ci troviamo di fronte in Italia e altrove:ma soprattutto in Italia. Si avvita in se stessa diventa autoreferenziale e bada solo ai propri interessi ascoltando le sirene delle lobby e vedendo la società come una massa informe nemica da manipolare quando serve e da reprimere se esce dallo steccato predefinito. Si poteva prevedere una simile involuzione? Era stato previsto o teorizzato? Ad entrambe le domande non si può non rispondere che di si: società complesse hanno istanze complesse e richiedono risposte complesse e non voli di fantasia in una fuga dalla realtà deleteria non tanto per i ceti abbienti ma per la gran massa. Nel momento in cui si viene a creare la divisione fra "amministrazione delle cose" e "governo degli uomini" (Weber lo teorizzò in senso positivo senza nascondere peraltro i guasti di un eccessivo elitismo perché ciò presupponeva la nascita di un ceto parassitario) con sottomissione del secondo al primo la società non può non entrare in crisi profonda da cui ne esce solo, e dico solo, se si ridimensiona, o addirittura si elimina, la causa che l'ha provocata riposizionando ognuno nella propria casella. E invece, com'è nella natura umana e nelle cose da essa creata, nessuno ci sta a farsi mettere da parte (anzi al contrario resiste usando tutti i mezzi occulti o meno come si vede in questi decenni), quindi la frattura si allarga, il tessuto sociale si sfibra e le istituzioni faticosamente create per dare risposte alla società sono svuotate della loro missione per diventare evanescenti: é a questo punto che i "barbari" attraversano le frontiere e dilagano distruggendo, chiedendo oboli e prebende ai reggitori del potere: questo quadro vi ricorda qualcosa? Si siamo agli ultimi giorni di pompei, ma un secondo prima che il vesuvio esploda e, teoricamente in questa metafora, con la possibilità addirittura di evitare di farlo esplodere fermando la distruzione finale. Tutto sta a noi e non a loro i quali, anzi, hanno ricominciato a tessere l'infinita tela del potere e dell'accordo verticistico che ottunde le menti deboli ed evita di affrontare i problemi che pur ci sono e, non venendo affrontati, s'incancreniscono: il bello, e loro lo sanno, é che il pallino del gioco stavolta e in mano dei cittadini e li deve restare perché può determinare realmente i destini non tanto del ceto parassitario, di cui non m'importa niente, ma proprio dei cittadini che mai come ora hanno la possibilità di far diventare questa timida primavera italiana una splendida estate....

domenica 19 giugno 2011

l'anno zero di pontida

Visto? A Pontida é accaduto .... nulla. C'era gente che urlava "secessione" e "libertà" e dal palco c'erano ei fintisordi che, magari, in cuor loro potevano essere anche d'accordo ma in realtà sapevano benissimo che quelle erano parole che non avrebbero potuto dire mai: né oggi né, tantomeno, dopo. Oggi la Lega ha dimnostrato tutta la sua impotenza di partito che, nato come partito di lotta, si trova catapultato dal suo stesso successo in un girone infernale chiamato Governo dove arroccarsi e giocare fino in fondo la partita iniziata circa tre anni fa. Lo ha detto proprio il Capo: solo con Mr. B. possono ottenere quante più cose possibili; questa é la fortuna e la condanna di questo movimento fattosi partito ma incapace del salto di qualità che richiede quando ci si trova a dover affrontare le necessità di un paese di 60 milioni di abitanti complesso come il nostro. E non è solo una questione di grandi numeri ma anche di corporazioni, lobby, interessi e veti contrapposti, poteri finanziari occulti e non e quant'altro: non sono andati male ma si vede che il germe del potere sta lavorando alacremente per trasformarli dal di dentro e, come diceva "qualcuno" il potere logora e quello assoluto logora assolutamente ....... quello che abbiamo visto oggi esattametne questo: la fine della lega che fu, di lotta e di governo, e la nascita di una lega "politica" legata (...) a doppio filo con il potere "romano" e con tutto quello che questo termine rappresenta. Ecco perché oggi a essere contenti che non ci siano state sorprese sono proprio quei partiti sistema che da '92 hanno fatto di questo paese un prateria nel quale fare scorrerie quasi impunite (tanto c'è chi paga) e dove basta controllare i media per ottenere voti e celebrità: peccato che non hanno fatto i conti con un piccolo aspetto di questa realtà ossia i loro elettori i quali si aspettavano altro, molto altro e ora si accorgono che non potranno mai averlo, nemmeno nei sogni e quindi cominciano a inkazzarsi con i "nominati" perché sanno che il conto lo dovranno pagare anche loro, gli piaccia o meno............ a poco è valso il refrain bossiano e se ne sono accorti tutti.

test velocità

Test ADSL Con il nostro tool potrete misurare subito e gratuitamente la velocità del vostro collegamento internet e ADSL. (c) speedtest-italy.com - Test ADSL

Il Bloggatore