giovedì 21 aprile 2016

La fine dell'era glaciale

a completamento della trilogia di post  sul pianeta e cambiamento cui stiamo assistendo ecco una clip di 47 minuti del National Geographic in proposito, che ci dice a quale punto sia "lo stato dell'arte" della situazione dal punto di vista della scienza ufficiale ma c'è un punto cui vorrei focalizzaste l'attenzione: dal 13 minuto in poi e più o meno fino al 20° c'è la mappa delle glaciazioni conosciute: ossia la mappa creata al computer da uno scienziato (a memoria Milne della Durham university) che mostra CHIARAMENTE come con la glaciazione un area grande quanto gli Stati Uniti fosse emersa e, probabilmente, anche abitata..... ora lasciando considerazioni di tipo mitologico da parte, sono miti (per ora non dimostrabili né mai indagati seriamente), non è possibile che quelle terre ospitassero città e civiltà costiere relativamente avanzate? Non è un caso che ovunque nel mondo sotto alcune centinaia di metri d'acqua si trovino rovine (un nome per tutti Yonaguni) di templi, percorsi stradali, piattaforme e lastroni che testimoniano ampiamente quale livello fosse stato raggiunto.... e non è possibile che nel lungo periodo della vita del pianeta periodi glaciali e de-glaciazioni abbiano potuto vedere la nascita, la maturazione e l'estinzione di altre civiltà?  Sono domande a cui proprio la scienza dovrebbe dare una risposta: la stiamo ancora aspettando..





 Buon week end a tutti

mercoledì 20 aprile 2016

.. intanto nel pacifico..

Già cosa sta accadendo nel Pacifico? E come mai la FEMA (la protezione civile americana) sta tenendo la più grossa esercitazione di protezione dai terremoti della sua storia coinvolgendo oltre 10 mila addetti (anche militari) e altrettanti volontari (sia soccorritori che "feriti e vittime")?
E' noto che il Pacifico ospita il cosiddetto "anello di fuoco" ossia la catena senza soluzione di continuità di vuilcani, punti caldi, caldere ecc. sotto il mare e questo "anello" non è per nulla dormiente ma estremamente attivo essendo la conseguenza della collisione di varie placche e sottoplacche che si trovano in stato di continua tensione, come ben sappiamo... ora da qualche anno, secondo qualche scienziato anche a causa dell'allentamento del magnetismo terrestre considerato come un prodromo (in certi casi, e sempre secondo una corrente di pensiero, anche repentino) all'inversione dei poli magnetici: una cosa che, si presume, accada ogni 10-12 mila anni e, guarda caso, l'ultimo è accaduto giusto 12.500 anni fa..... questo processo potrebbe portare a uno squilibrio della crosta e ai conseguenti terremoti e ad un'accentuata attività vulcanica: cosa che, se ci si fa caso, sta accadendo proprio in questi anni: alcuni vulcani si sono risvegliati e altri danno segni di farlo. Ma, e qui cade l'asino, come se non bastasse anche l'attiività tettonica sta aumentando: altrimenti non si spiegherebbe il verificarsi di terremoti di forte entità in sequenza in Giappone, Equador, confine India-Pakistan tutte zone lambite dal suindicato anello di fuoco (un esauriente spiegazione la trovate su Wikipedia alla voce "cintura di fuoco")!
Ora se la cosa si fermasse qui non sarebbe un inestricabile problema: si ci sono forti terremoti e un vulcanismo accentuato ma alla fine tutto può far parte del normale ciclo del pianeta; in realtà a entrare in gioco ci sono altre due variabili che devono essere prese in considerazione:
  1. la deriva/ slittamento della crosta terrestre;
  2. la isostasia dell'equilibrio litosfera-astenosfera terrestre, equilibrio che anch'esso a molto a che fare con la gravità e le sue oscillazioni (fonte (wikipedia: isostasia)
i due fenomeni sono fra loro collegati ma hanno premesse e conseguenze diverse e, se agiscono insieme, possono determinare anche la sparizione di una civilità se non la sua completa distruzione: sembrano proprio queste la cause, sempre se i miti presenti in tutte le antiche culture conosciute hanno almeno una parte di verità, della sparizione di quella prima civiltà che alcuni chiamano atlantide, altri "alieni", altri ancora "l'era dell'oro o degli eroi semidivini", altri, infine, altri ancora la storia prima della preistoria le cui tracce sarebbero sparse per il pianeta: soprattutto sotto centinaia di metri di acqua...... perchè se la corrente ufficiale sostiene che questi fenomeni avvengono con un processo relativamente lento altri, e portano a conferma tonnellate di dati a conferma della propria tesi, sostengono che a certe condizioni (periodo del massimo glaciale e successivo rapido scioglimento dei ghiacci ad esempio o cambio repentino dell'asse magnetico terrestre, ecc. le cause possono essere tante e anche in concorso fra loro) l'equilibrio gravitazionale fra litosfera e astenosfera può aver provocato, e provocare tuttora, uno slittamento "rapido (se non rapidissimo)" della prima, anche di migliaia di km, sulla seconda con tutte le conseguenze che si possono ben immaginare..... al momento sono teorie non verificabili: ogni singolo dato che ho potuto leggere o trovare (in rete e non), possono essere letti in entrambi i modi e quindi rimangono tali finchè... bé non ce lo auguriamo certo di vederlo, vero? La scienza è si teoria ma anche empirismo e, come in tutte le cose e costruzioni umane, ha una sua debolezza intrinseca perchè finchè non c'è la pistola fumante sono chiacchiere d'accademia e facoltà: sempre che non vogliamo "credere" alle tante storie, leggende e miti che gli antichi ci hanno trasmesso..... ad esempio, sempre secondo qualche "eretico", il calendario zodiacale (quello che tanti di noi leggono per sapere quale segno gli è favorevole e quale contrario e che in realtà, letto in altro modo, non sarebeb altro che un orologio temporale con il quale i cosiddetti antichi, quelli della storia prima della preistoria, segnavano gli eventi, ance catastrofici legandoli alle congiunzioni astrali dei vari segni segnandono il passaggio in maniera perenne... in pratica a futura memoria) altro non è che uno studio attento proprio dei periodi glaciazione/de-glaciazione: quasi a voler trasmettere ai posteri un messaggio attraverso il quale comprendere e attrezzarsi per l'avvento dei cicli caldo/ghiaccio e slittamento/dislocazione della litosfera quanto mai preciso per i tempi (visto che la scienza ufficiale li disegna nelle caverne)  e un messaggio per i posteri quasi ad avvertirli di quanto possono essere testimoni.... penso sempre, quando affronto queste tematiche, che se solo fosse vero l'1% di quanto raccontato ce n'è ben donde da stare attenti e mi convinco una votla di più che qui siamo solo in affitto e che questo contratto è in scadenza..

martedì 19 aprile 2016

Cosa accade al pianeta?

Il NOAA, senza nemmeno aspettare la fine del 2016, l'ha già nominato "mese più caldo di sempre". E' c'è da crederci visto che, paradossalmente, proprio i disastri climatici cui stiamo assistendo anche in questi giorni, l'impressione che siamo di fronte a un cambiamento epocale è più che una sensazione.... nulla che il genere umano non abbia visto in passato: periodi di glaciazione, anche repentini (ma la scienza ufficiale non concorda ritenendo rimanere nella più comoda posizione che attualmente sostiene ossia quella di un processo relativamente lento.. cosa che non fa i conti con l'aumento della temperatura, dovuta peraltro all'uomo, degli ultimi 200 anni), si sono susseguiti a periodi de-glaciazione: di sicuro negli ultimi 30 mila anni essi si sono alternati senza soluzione di continuità mettendo a repentaglio la stessa sopravvivenza del genere umano. Non che tutto ciò non sia "il normale ciclo del pianeta" ma viverlo in prima persona è un altra cosa perchè sai, e lo sai anche dai tuoi geni ereditari, che qualcosa non va ma sai anche che non puoi farci nulla o al massimo puoi cercare di rallentarlo al massimo in modo da procastinarne l'avvento con la speranza che nel frattempo le élite se ne rendano conto e prendano le dovute misure per affrontarlo: quest'ultima parte la vedo dura ma è sempre rassicurante dirlo.... come un film hollywodiano dove il finale dev'essere sempre almeno roseo.
Non che i segnali siano rassicuranti: chi avrebbe detto di vedere houston sott'acqua o un caldo infernale lungo un intero anno, vero? O che in cina le tempeste di sabbia avrebebro oscurato il sole a causa della deforestazione? Eppure stanno avvenendo proprio sotto i nsotri occhi così come avviene proprio sotto i nostri occhi la sparizione di grosse quantità di ghiaccio in Groenlandia o il polo nord completamente sprovvisto della copertura cui siamo abituati (sicura causa di conflitti futuri fra gli Stati che vi si affacciano a causa del mitico, ma ormai nemmeno tanto, passaggio a nord-ovest); ma il vero problema non è a nord ma a sud.... è l'Antartico il problema con la sua kilometrica coltre ghiacciata che ci dovrebbe preoccupare visto che, come raccontano i miti passati (sono miti, certo, ma per memoria storica sappiao che hanno sempre un fondo di verità), se le piattaforme dovessere accelerare lo scioglimento interi stati e città costiere verrebbero sommerse: questo se.... avviene in maniera "lenta" ma se avesse ragione la mitologia? Se interi lastroni di ghiaccio dovessero cadere in mare? Provate a immaginarlo perchè i "miti passati" esattamente questo raccontano, a partire dai sumeri raccontano esattamente questo e anche se la scienza ufficiale non ne accetta le conclusioni semmai questi miti dovessero aver ragine rischiamo anzi i nostri eventuali successori potrebbero ritrovarsi fra qualche millennio a dover ricercare vestigia dell'antica civiltà, se la nostra civiltà davvero è, in fondo al mare e magari a discutere se "sono opera naturale o manufatto degli esseri che allora vivevano"....  tenete ben presente questa successione: di solito e fino a quando se ne ha notizia di questi disastri si sono verificati ogni 5 mila anni circa ma.... è una statistica è per quanto mi riguarda non mi rassicura visto che l'ultimo c'è stato appena 5 mila anni fa (il famoso diluvio biblico); in realtà non c'è una casistica che ci possa dire quando e a che velocità avverrà ma una cosa è certa: ci sarà ci piaccia o meno... possiamo, come dicevo, solo rallentarlo ma non fermarlo...

lunedì 18 aprile 2016

Referendum trivelle: una brutta lezione per Mauro, 9 anni

di | 18 aprile 2016  dal Fatto Quotidiano


Giovedì prima di terminare la lezione di scienze, mentre parlavo dell’acqua e della sua importanza, Mauro, 9 anni, ha alzato la mano e mi ha detto: “Maestro, domenica si va a votare per difendere il nostro mare. A me piacerebbe poterlo fare”. Per un attimo sono rimasto zitto. Mi sono chiesto chi avesse parlato lui del referendum sulle trivelle. Forse mamma e papà. Magari qualche altro collega. No, Mauro era passato di fronte ad un manifesto elettorale, l’aveva letto e aveva capito. Senza mediazioni. Senza ascoltare Matteo Renzi, senza vedere alcun talk show, alcun post su Facebook.

Ma c’è qualcosa in più nel ragionamento del mio alunno. Mauro ha capito, di là della sostanza del quesito referendario (che non voglio affrontare qui), l’importanza dell’articolo 48 della Costituzione pur non avendolo letto: “Il voto è personale ed uguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico”. Quel che conta delle parole di quel bambino è “A me piacerebbe poter votare”. Non sono un costituzionalista ma da cittadino mi è chiaro che anche l’astensione ha un valore politico. Soprattutto nel caso di un referendum.
Ma quando il 68% degli italiani non si presenta alle urne forse non c’è nulla da festeggiare, forse ci sono solo sconfitti. Non credo, infatti, che tutti questi elettori fossero del Partito Democratico, tutti convinti delle posizioni di un premier e preoccupati per le conte interne al Pd. Oggi nessuno parla di quel 68% di astenuti. Tutti troppo indaffarati a proclamare il successo del 32% o il trionfo di chi mistifica una sconfitta democratica con una vittoria per i lavoratori. Io, scusate, penso a Mauro e alla sua voglia di partecipare al voto.
Che avrà capito nel vedere che così tanti papà e mamme ancora una volta non sono andati a votare? Che domande si sarà fatto? Forse si sarà chiesto come mai i grandi quando hanno la possibilità di decidere non lo fanno? Magari avrà capito meglio di Renzi che in Italia c’è un problema serio che va oltre le beghe interne ad un partito? Che lezione abbiamo dato a Mauro stando a casa nostra; al mare; sgranando il rosario del “chissenefrega” del voto; voltando le spalle ai manifesti elettorali? Ha scritto bene Andrea, il papà di un altro mio alunno: “Alla prossima festa di fine anno scolastico, per il 70% dei genitori (non votanti), emozionarsi vedendo il proprio pargolo impegnarsi nel dire e cantare di quanto è bella la terra sarà solo una grandissima ipocrisia”.
di | 18 aprile 2016

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p.s.

la posto solo come esempio di quella che dovrebbe e potrebbe quella cosa aliena che una volta si chiamava "virtù civica" che probabilmente quel bambino ha e che i suoi concittadini più adulti evidentemente NO.. da domani si cambia su questo blog e per il resto, leggi riforme, ci si rivede al prossimo referendum, quello costituzionale

domenica 17 aprile 2016

L'astensione vince, perdiamo tutti

Ebbene si. Il quorum non è passato: trionfano le lobby del petrolio; esulta il governo (pensate che ora fanno anche i trattenuti sui 300 mln di euro spesi.. ben sapendo che l'esito poteva essere differente se questo referendum fosse stato accoprato alle amministrative), il cui capo aveva invitato a non votare, il paese rimane dov'era prima.... stare a recriminare sul doppio voto, voluto, referendum oggi e amministrative fra un mese è inutile così com'è inutile parlare sul come e dove non ha fatto presa; sui media, forse tranne sky, che hanno ignorato il tutto ecc.
Si deve prendere atto che questo paese è cambiato e in peggio: decenni fa questo referendum sarebbe passato senza difficoltà, anzi non ce ne sarebbe nemmeno stato bisogno di farne uno: ma di acqua sotto i ponti ne è passata, eccome..... fra Ulivo, Berlusconi, ecc. di danni ne sono stati fatti e il tessuto sociale è a brandelli e ora le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: appena il 30% (secondo i primi dati) si è recato alle urne di cui l'80% ha votato per il si. Un voto utile per capire chi è ancora sensibile alle tematiche di salvaguardia ed ei diritti ma inutile per tutto il resto, trivelle comprese... prendiamone atto: quest'Italia è un altra Italia rispetto a quella che credevamo di conoscere ed è un Italia al singolare dove la "gente" è rapita dall'attimo e non dal progetto; basta prometterle un qualcosa per vederla seguire passivamente il pifferaio magico di turno... le Canarie, o qualcosa di simile, sono sempre più attraenti per chi, come il sottoscritto, ha finalmente compreso che questo paese è votato ad autodistruggersi in nome del prossimo smartphone alla moda; pensate a questo: se questo fosse stato un referendum indetto per abrogare il Calcio professionistico, secondo voi quale sarebbe stata l'affluenza e quale sarebbe stato l'esito finale?

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