sabato 5 marzo 2011

L'incubo....

B. ha un incubo ricorrente: andare sotto processo e contemporaneamente perdere le elezioni proprio quando era ad un passo dal salvarsi definitivamente. Che l'aria stesse cambiando lo si può percepire da molte cose, ma la cosa che fa scattare campanelli d'allarme per Lui sono i sondaggi: l'ultimo (....), poi, è da urlo perché da il pdmenoelle e alleati di una spanna più in alto con l'odiato/temuto Terzo Polo che fa da ago della bilancia .... immagino il colpo che dev'essergli venuto perché come sempre accade i soldi non fanno tutto e non ci si può comprare sempre tutto e tutti. Il vero punto interrogativo saranno gli indecisi che navigano al 42% e saranno loro che decideranno le sorti delle elezioni. Ecco spiegata quindi la necessità per B. di dover continuare imperterrito la legislatura almeno finché non saranno decise le sorti dei processi e delle "riforme" che si é proposto di fare, ivi compresa quella costituzionale, sulla Giustizia. Ora il punto non é tanto che B. faccia il suo percorso ma quanto le cosiddette opposizioni facciano per andarci prima possibile: poco o nulla perché al loro interno troppe sono le differenziazioni al suo interno, troppi gli interessi percostituiti, troppe le gelosie, e soprattutto troppo il terrore che la parte sinistra possa sopraffare il pdmenoelle e farla da padrone con i propri candidati e leader; ciò fa paura ai vari notabili e ha già scatenato una guerra intestina senza esclusione di colpi e di sproloqui che mirano a spiazzare la cosiddetta alleanza anti B. favorendo proprio la controparte: come leggere le varie interviste fatte negli ultimi tempi da personaggi di questa parrocchia che oggettivamente facevano il gioco dell'avversario se non come un tentare di sparigliare le carte nella propria parte politica? Insomma quello che noi cittadini che di questo regime non ne possiamo più mai come ora dovremo stare attenti nel "donare", in eventuali prossime elezioni, il nostro voto perché mai come ora esso sarà determinante per il futuro: se non capiamo che il pdmenoelle come coacervo e utile controparte del pdl dev'essere ridotto, come forza elettorale, il più possibile rischiamo di ritrovarci in un enorme problema perché daremmo la stura alla stessa situazione che vivemmo con il Prodi bis che dopo appena due anni ci rimise le penne ...... o si cambia davvero oppure é meglio andare realmente tutti a casa a fare altro perché sarebbe il segnale che siamo incapaci realmente di essere un popolo maturo e occidentale e ci meritiamo tutto quello che poi accadrà!!

diritti umani? Macché solo cattiva coscienza

Pensavate davvero che europei e americani sarebebro corsi ad aiutare la rivolta libica contro il dittatore, inventore - dice - del bunga bunga, libico con una no fly zone o un intervento diretto della Nato? Qualcuno ci credeva, soprattutto i rivoltosi. Sarebbe ingenuo da parte nostra farlo: i pecedenti sono tutti contro perché la storia africana é la storia del nostro sviluppo a scapito di questo antichissimo continente ricchisimo di risorse e poverissimo per quanto riguarda il 90% dei suoi abitanti. Sarebbe folle per l'Occidente aiutarli perché significherebbe il rischio, sopratutto per noi, di dover avere a che fare con personaggi non allineati ai nostri "valori (leggasi non nostri burattini)" e quindi che non ci salvaguarderebbero ma potrebbero essere maggiormente attenti al benessere ai propri cittadini facendone gli interessi. Questi sono a mio parere i veri motivi per i quali da qui non si muove quasi nulla per aiutare i libici che si sono rivoltati contro il mostro al potere. Particolarmente esposto é il nostro paese: se dovesse vincere il satrapo noi ci troveremmo nella condizione di doverci inginocchiare e baciare l'anello non un suo amico ma l'intero paese (naturalmente riprenderebbero a gò gò gli sbarchi) che a quel punto si troverebbe in una posizione scarsamente difendibile perché la famiglia al potere in quel paese ha diversi importanti investimenti nel nostro paese; ma anche se dovessero vincere i rivoltosi, perché proprio l'attendismo occidentale, e l'immobilità italiana, non favoriranno certo l'ascesa al potere di ceti a noi amici ma favoriranno quelli che a noi si oppongono, e non avrebbero nemmeno tutti i torti a mio parere, e quindi il conto sarebbe salatissimo e non privo di ritorsioni reciproche (non mi meraviglierebbe se a quel punto l'occidente rispolveverebbe i valori della democrazia e della libertà e comincerebbe a progettare altre "esportazioni di democrazia" manu militari, questa volta si magari attraverso la nostra appendice occidentalista che abbiamo lì, in questi stati). Mai come ora siamo a un bivio che non ci permette di attendere ancora, dobbiamo scegliere: o ci mettiamo alla finestra e aspettiamo gli eventi per poi adeguarci e ricominciare a fare affari (la via che abbiamo sempre seguito finora da sempre sia direttamente che tramite FMI, Banca Mondiale, ecc. e se l'Africa é ridotta così é proprio in conseguenza di questa linea politico-economica) con chi emerge vittorioso (c'è quasi da scommettere sempre ad esempio che Gheddafi riuscirà a spuntarla anche perché molti suoi degni amici lo stanno seriamente aiutando ...... Mugabe, il democratico dittatore dello Zimbawe, é quasi certo che stia inviando soldati, armi e aerei a sostegno del regime) abbandonando a se stessi, in libia ad esempio, i rivoltosi (che diventeranno a quel punto facile preda dei fondamentalisti islamici) oppure, ma é un ipotesi da scartare, facciamo una volta tanto i sostenitori dei diritti con cui tanto ci sciacquiamo la bocca un giorno si e l'altro pure, e riduciamo a macerie il regime lasciando, però, decidere ai libici cosa fare e chi li deve governare, ci credete? Io no. Attenzione, però: questo vento di rivolta potrebbe estendersi all'intero continente africano; e se l'africa si dovesse mettere in cammino il problema diventerebbe enorme per noi perché gli esiti di un rivolgimento del genere per noi potrebbe essere una pessima notizia (soprattutto se questo continente riuscisse a trovare una linea comune di guida politica), perché in mano ha ricchezze tali da poterci fortemente condizionare economicamente e politicamente: saremmo destinati a deventare sempre più loro satelliti, provate ad immaginare se l'Africa come un sol uomo dice no, basta allo sfruttamento delle nostre risorse..... un incubo per aziende e riccastri, con le mani sporche di sangue di tanti africani che sono morti per farli arricchire, e un improvviso impoverimento dell'occidente intero. Altro che scontro di civiltà e altre amenità del genere, qui saremmo di fronte a ben altro e il conto sarebbe salatissimo, lungo almeno 1000 anni di sfruttamento con cui li abbiamo tenuti in scacco. Cina e India sarebbero nulla al confronto.......

giovedì 3 marzo 2011

Carnevale? ogni scherzo vale....

Carnevale é un periodo di scherzi, frizzi e lazzi. Prendiamola con calma e, prima di morire dal ridere, vediamo cosa accade:
Referendum: l'affossamento c'era da aspettarselo; non ci sarà, a meno di grandi stravolgimenti, l'election day con accorpamento fra referendum ed amministrative con un piccolo aggravio di spesa di circa 350 mln di euro. Uno scherzo che se riuscirà farà saltare il quorum e buonanotte ai suonatori.
Federalismo, si fa per dire, leghista: approvato, alla faccia della condivisione, a colpi di fiducia quello municipale (altro che non mettere le mani in tasca, questi qua legalizzeranno l'aumento della ex irpef da parte dei comuni, l'introduzione della IMU, per dire la due principali...) ora stanno "lavorando" a quello "regionale" ma c'é una fortissima levata di scudi da parte delle Regioni che accusano il governo leghista di non aver rispettato i patti (...) e mi chiedo cosa ne pensino gli elettori leghisti, particolarmente quelli che una volta erano lo zoccolo duro del Pci, gli operai di tutto ciò se é vero che Radio Padania é stata silenziata per i malumori proprio della base che comincia a essere stufa; l'ironia della sorte é che secondo i sondaggi non é solo il pdl ad andare giù ma, udite udite, anche la Lega e ciò preoccupa molto le sue gerarchie, ormai romanizzate, che sentono il fiato sul collo proprio di quella base cui hanno fatto vedere l'orizzonte lontano di un miglioramento visibile della loro condizione mentre nei fatti si stanno sempre più caratterizzando come "partito italiano" e molto poco padano.
L'amato Capo e i suoi problemi: un intero partito, e la sua maggioranza parlamentare (ivi compresi i compravenduti ribattezzati "responsabili" .... anche qui non manca l'ironia, vero?) é tutta tesa a varare l'ennesima serie di leggi, anche di livello costituzionale con annessa lotteria referendaria, che lo dovrebbero salvare dai casini (...) nei quali si é messo da solo e dai quali spera di uscirne insieme alle sue amiche intonso (per prescrizione super breve, o raggiunti limiti di età e altra fantasia......), candido e lindo come un neonato e, magari, presentarsi a qualche convention ultra cattolica dove spararle per mantenere salde le redini del proprio esercito.
Rai di tutto di più: per tacitare Santoro e co. le stanno facendo di tutti i colori; ora si sono inventati la rotazione, questo é, settimanale delle trasmissioni con divieto di cumulo di argomenti (....) e, oltre a tutti gli altri bastoni messi fra le ruote, rendono davvero difficile il poter lavorare serenamente a chi intende informare i telespettatori non con programmi trash sul dramma di turno ma su problemi reali e comportamenti della casta... una cosa positiva invece é il rientro in Rai (con tanto di contrattone a differenza di Vauro e Travaglio che ancora sono senza) di Ferrara, giornalista di peso e grande suggeritore della comunicazione che utilizzerà lo spazio, e gli studios, che furono di Biagi. Ottimo e abbondante ritengo che sia la prima, e unica, cosa buona che abbia fatto finora la maggioranza che ha occupato militarmente la Rai; oltre che mettere lo zampino, via regolamento, anche in quelle private.
L'opposizione? opposizione? Che fa? Esiste che voi sappiate, una opposizione? Hanno annunciato, mica una dura strategia per mettere in difficoltà la maggioranza, che si é raggiunto la quota dieci milioni di firme per far dimettere l'amleto nostrano..... qualcuno ha visto banchetti e file di cittadini che facevano ressa per firmare? Io, no. Ironia della sorte le firme prese dovrebbero far impressione all'abbarbicato alla carica, e ai sodali, e invece.... che c'azzeccano ste firme? Seguano la richiesta della società civile, ossia costringano a essere sempre presenti i parlamentari della maggioranza durante i lavori della Camere, ammesso che lavorino, e si vedrà quanto regge. Tutto quello che sa fare é storcere il naso se De Magistris si candida a Sindaco di Napoli e mugugnare, immagino già i suoi notabili spremersi le meningi per correre in soccorso della maggioranza con improvvide dichiarazioni, proprio sui referendum perché si sa che i democrats son liberisti nel loro DNA e mal vedono l'acqua pubblica e ciò tanto per fare un esempio... anche loro hanno referenti finanziari cui rendere conto e di conseguenza riportare sotto il pubblico l'acqua proprio non si può fare...... no no no!
Celebrazioni del 150°: bè qui che si può dire? Finita la querelle su festa sì festa no ora il velo pietoso viene steso sul nulla della riflessione del come ci si é arrivati all'unità del paese e sul dopo l'unità che nei mille rivoli dei mille scandali che ci sono stati in questi 150 anni c'ha portato a questa, ironica, situazione attuale dove tutto é relativo, compresa la Costituzione.
Ma non vi preoccupate suvvia... siamo a carnevale ed é tutta una burla poi passerà e si tornerà alla realtà del migliore dei mondi possibili che c'hanno costruito intorno, divertitevi e sorridete: non siete su candid camera ma fa lo stesso.........

mercoledì 2 marzo 2011

Vi piace quest'Italia?


Vi piace l'Italia com'é diventata dopo la caduta del Muro di Berlino? E' il belpaese dove tutto é possibile: abbiamo inventato l'italian dream dove un perfetto sconosciuto può diventare di tutto se sa fare le giuste amicizie; allora come ora é sempre una questione di "conoscenze": da fondatori della UE liberista siamo passati alle strane alleanze con cui si stringono affari dove il proprio interesse si confonde con quello generale e dove la settima potenza mondiale (....) bacia l'anello di un dittatore che pochi decenni ci sparò contro missili che solo grazie alla loro arretratezza tecnologica non fecero danni; uno che quando é venuto da noi ha fatto il proprio comodo diventando, fra l'altro, azionista di maggioranza di una delle più grosse banche nostrane: non sono un nazionalista e non me ne frega nulla se libici, cinesi, americani o russi si comprano pezzi interi del paese perché che si vive, purtroppo, in un mondo globalizzato e quindi ciò é nelle regole del gioco, come tante altre cose, e si devono accettare; però, almeno sulla carta, ci sono altre regole generali che un paese dovrebbe rispettare, regole che vanno sotto la categoria diritti umani, sociali, politici (in una parola valori occidentali tanto mitizzati) con i quali ci siamo fino a pochi anni fa sciacquati la bocca, quando eravamo diventati strumento di altrui "guerre di esportazione degli stessi valori", sventolandoli di fronte al "nemico" arabo e terrorista; invece ci troviamo a fare "affari", "accordi" sulla pelle dei migranti, alleanze proprio con quei personaggi che li hanno in spregio assoluto: anzi li onoriamo e ne cantiamo le lodi. Ciò ci dovrebbe far aprire gli occhi su chi abbiamo messo in posti chiave del paese; e che non sembra capire che é lì non per usarle pro domo sua ma per fare l'interesse generale del paese. Si potrebbero usare parole come dignità, vergogna, contezza di sé, responsabilità, ricambio generazionale, etica, moralità ma suonerebbe stonato come una campana rotta: soprattutto se si hanno sotto gli occhi gli "esempi" e i modelli proposti in primis quello che porta costoro a demolire pezzo per pezzo non solo la Costituzione repubblicana ma le istituzioni che non si piegano ai diktat; agli italiani, ormai, importa poco se i festini e la corruttela siano vere, presunte, false quello che a loro importa realmente e di non essere ancora presi in giro con la tiritera del tutto va bene e che non ci si deve preoccupare perché c'é chi pensa per loro perché ciò non é vero e lo sappiamo noi come chi ci guida: vorremmo evitare di dover essere noi un giorno a trovarci su un barcone in mezzo al mediterraneo.......

martedì 1 marzo 2011

Italia ridens.....

.. già, l'ottimismo é l'unica cosa che sale nel nostro paese visto che gli indicatori parlano una lingua diversa: l'inflazione vola alto (+2,4%); il debito pubblico (119% due punti appena oltre il punto limite dal quale non si torna a meno di non distruggere lo Stato); la disoccupazione giovanile al 29% (1 su 4 e al sud vola addirittura più in alto). Una situazione da far tremare i polsi a qualunque politico si voglia cimentare con la gestione della cosa pubblica italiana; a qualunque politico tranne che a quelli che pervicamente si stringono intorno all'amato Capo: per questi va tutto secondo i piani (quali siano questi piani non si sa a meno di non definire tali l'ideologismo di base che lo Stato "é" il problema e va quindi ridotto al minimo essenziale dei requisiti richiesti come ordine pubblico, difesa, giustizia, economia) e bisogna stringere i denti facendo sacrifici, loro? No (da poco si sono aumentati di ben 1300 euro lo stipendio, non bastano i compravenduti a suon di soldi né le tante mazzette che ancora volano), nostri; o meglio di chi le tasse le paga e sente sulle proprie spalle il peso non solo della crisi ma dell'evasione altrui e della possibilità di avere il baratro prossimo venturo della perdita del lavoro: sono, anzi siamo, questi che sentono addosso il peso della crisi, quella vera. Quali sono invece i punti all'odg del Governo? DDL antintercettazioni; processo brevissimo retroattivo; prescrizione superbreve; immunità parlamentare reintrodotta; riforme costituzionali pro domo sua e altro materiale minore fra cui l'ennesima legge bavaglio sull'informazione (ivi compresa una bella stretta sulla rete) e il silenziamento delle voci scomode (Travaglio, Santoro, ecc.) nei media pubblici o l'affiancamento con personalità loro "alternative (con zero ascolti e pochissima pubblicità)". Un vero campionario da film dell'orrore che non sembra mai finire: come i satrapi mediorientali (con cui ha in comune molti tratti personalistici nella gestione della propria immagine ma non si può non dire che non abbia vinto senza elezioni, anzi le ha stravinte!!!!!) si é rinchiuso nel bunker politico e resiste (non potrebbe essere altrimenti perché appena molla il "perseguitato" si ritroverebbe sommerso da processi e sentenze che lo metterebbero in ginocchio e per uno che ha una concezione padronale dello Stato tutto ciò é inammissibile), con la speranza che s'invertano motu proprio sia le avversità del paese (la crisi vera) sia il crollo nei sondaggi una volta positivi e ora in caduta libera: chiedendosi come mai la gente, che lui ha reso felice (in vario modo) non sia riconoscente. Dall'altra "parte" non va meglio (per la serie due facce della stessa medaglia, e di cui ricordiamo "l'abbiamo un banca", o i salamelecchi verso la razza "padrona" veneta ai tempi di telecom o le prime leccate a Gheddafi oppure ancora l'ospitalità generosissima di Ben Alì a un corrotto condannato in patria o, in ultimo, i soccorsi fatti all'amato Capo quando ciò serviva per eliminare avversari interni o mettere in imbarazzo i dirigenti del pdmenoelle nei confronti degli altri partiti della casta): in Toscana si riparla di cambiare il porcellum (a proposito la porcata vera l'hanno inventata proprio in questa regione) e, dopo lo scandalo del "buco" della usl della mia città, di tagli al personale (come se fosse colpa loro e non di chi li dirigeva e dei vari assessori e sindaci che non vigilavano), di tagli ai farmaci prescritti (qui abbiamo un alta percentuale di anziani con i quali mi chiedo come faranno?), e tagli ai posti letto (troppi ricoveri dice).... meno si parla delle assunzioni facili di figli di politici, sindacalisti, e altro materiale umano del genere: roba che fa impallidire anche il Lazio, e Roma, ma se ne parla poco, chissà perché......... trovo sempre più giustificato chi affermava che fra destra e sinistra l'unica differenza che c'era era quella fra l'acqua e l'acqua gassata; intanto la Lega va avanti: mentre da un lato impone il proprio federalismo, a colpi di fiducia (non si sa mai), da un vero e proprio assalto alle banche con i propri uomini e si dimostra molto, ma molto, romana in questo: ha capito che lì c'é il vero potere e quindi si da da fare in merito; intanto in Germania un Ministro si é dimesso per, udite udite, "aver copiato la tesi di laurea"....... mica per il bunga bunga, meno ma molto molto meno.......

lunedì 28 febbraio 2011

Libertà.....

Da Wikipedia:
Per libertà s'intende genericamente la condizione per cui un individuo può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, usando la volontà di ideare e mettere in atto un'azione, ricorrendo ad una libera scelta dei fini e degli strumenti che ritiene utili a metterla in atto.Secondo una concezione non solo kantiana, la libertà è una condizione formale della scelta che, quando si tramuterà in atto, in azione concreta, risentirà necessariamente dei condizionamenti che le vengono dal mondo reale, sottoposto alle leggi fisiche necessitanti, o da situazioni determinanti di altra natura.Riguardo all'ambito in cui si opera la libera scelta si parla di libertà morale, giuridica, economica, politica, di pensiero, libertà metafisica, religiosa ecc.Afferma Isaiah Berlin:«L'essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta; e nel diritto di resistere, di essere impopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il solo fatto che sono tue. La vera libertà è questa, e senza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l'illusione di averla» Quindi da un punto di vista psicologico possiamo intendere la libertà com'è percepita dal soggetto:
o negativamente, come assenza di sottomissione, di schiavitù, di costrizione per cui l'uomo si considera indipendente,
oppure positivamente nel senso dell'autonomia e spontaneità del soggetto razionale: con questo significato i comportamenti umani volontari si basano sulla libertà e vengono qualificati come liberi.
Queste, ivi compresa la citazione di I. Berlin (definito come il più grande pensatore liberale del '900), definizioni di libertà dovrebbero essere esaustive di quello che s'intende per "libertà". Invece, e non solo in questo paesone provinciale chiamato (ancora per poco) Italia, da qualche decennio questa parola é stata svuotata o meglio ha perso questi significati e ne ha assunti altri: se proprio dobbiamo individuare il "quando" possiamo datarlo con la fusione fra liberismo economico e liberalismo nella versione della scuola austriaca (Von Hayek, Von Mises, Menger, e altri tipetti del genere) che giustificava nel feticcio mercato l'annullamento dello Stato nelle sue funzioni principali; da qui al passo successivo dell'eugentica sociale il passo é breve ma dovuto. Non poche responsabilità ha questa scuola nell'aver dato la stura a quel sistema detto "anarco-capitalismo" che presuppone l'individuo al centro di tutto senz'altra regola se non quella della sua capacità di interagire nel mercato sulla base del proprio interesse: la somma di questi interessi fa la società, o meglio non quella artimetica ma quella dell'insieme degli interessi che non sempre coincide con la maggioranza degli individui stessi. Da questa scuola prese spunto la scuola monetarista di Chicago che andò oltre: Friedman (il guru di questa scuola) divenne il consigliori di personaggi come Pinochet, Deng Xiao Ping, ecc. tutti tipetti sicuramente democratici e determinati nel seguire la via liberista al capitalismo. Perché questa tirata? Perché da anni sentiamo parlarne come di un feticcio cui fare sacrifici; perché da anni sia la sinistra che la destra la usano come un machete per eliminare quelle strettoie che le Costituzioni, la nostra compresa, prevedono per l'agire politico giustificandolo con la necessità di una migliore capacità di governo e gestione dei sistemi complessi che sono oggi le società moderne. In realtà, essendo il liberismo un sistema che propugna sia lo Stato "il" problema, quello che si é tentato, e si tenta ancora, di fare é di eliminare i diritti sociali: la vera conquista del '900. Ne abbiamo esempi continui: l'amato Capo ce ne ha dato proprio l'ultimo quando ha affermato che nella scuola pubblica ci sono insegnanti che "inculcano" valori che non sono quelli tradizionali (meglio i suoi?) e reclama "la libertà" di potersi scegliere la migliore istruzione per i figli: con quali soldi se le famiglie italiane sono sempre più povere? E che dire del lamento continuo verso quegli articoli della Costituzione che prevedono il cosiddetto bilanciamento dei poteri disegnandoli secondo il principio della separazione? Stesso discorso: c'è insofferenza perché ci si vuole arrogare il diritto di mettere le mani su tutto per controllarlo e dirigerlo altrove partendo dal presupposto della propria intangibilità e intoccabilità (tralasciando naturalmente le decine di indagini, e conseguenti leggi e leggine per salvarsi le kiappe) autoreferenziandosi nello stesso modo dei signorotti medievali che facevano e disfacevano a proprio piacimento. In una tale ottica si spiega anche l'attacco al Capo dello Stato (che bene fa a non rispondere dato che proprio la "lamentela" fatta é la migliore attestazione del corretto svolgimento delle funzioni assegnatogli dalla carta costituzionale): se si aderisce a questo orizzonte é inammissibile che ci possa essere qualcuno che metta i bastoni fra le ruote e impedisca l'agire e il fare (la non comprensione che si agisce in una società democratica é solo un fatto incidentale cui presta si porrà rimedio, spera lui...); idem sentire per la Corte Costituzionale: nella concezione di chi ha un idea padronale del sistema politico non potrebbe essere che vista come nemico un organo che gli sfugge dalle mani per vigilare sull'osservanza della costituzionalità delle leggi emesse dagli organi parlamentari ed esecutivi. Sapete perché piace agli italiani? Perché essi NON hanno senso civico e son sempre pronti a fare le vittime quando invece sono carnefici: l'amato Capo gli ha dato la giustificazione etico-morale per commettere qualunque cosa sapendo che c'é sempre qualcuno che ha fatto di peggio e se non l'ha fatto, sicuramente lo farà... ecco perché l'amato Capo rimarrà lì dov'é ora finché vorrà.

domenica 27 febbraio 2011

festini, farina e .....

Cari politici, noi siamo buoni sapete: le genti italiane lo sono sempre state anche quando non avrebbero dovuto esserlo perché voi vi siete arrogati il diritto, mai riconosciutovi, di decidere chi dovesse essere felice e chi no; chi doveva parteipare ai vostri festini (bungheschi o meno ora non importa), e chi invece doveva arrabattarsi per trovare la farina con la quale sopravvivere. Su quali basi lo abbiate fatto é noto: avete capito che abbracciando il liberismo molti dei vostri grattacapi sarebbero finiti (il primo sarebbe stato il rendere conto di cosa si fa quando si é in Parlamento) perché i cittadini abbandonati a se stessi si sarebbero dovuti ingegnare per sbarcare il lunario creando una gerarchia "naturale (sarebbe meglio definirla eugenetica e basata sul darwinismo sociale, no meglio perché dobbiamo dare a Cesare quel che é di Cesare, quindi Spencerismo sociale)" nella quale c'era chi poteva prendere l'ascensore sociale e beneficiare della tavola iimbadita mentre contemporaneamente altri lo stesso ascensore erano costretti a prenderlo verso il basso (se non nel sottoscala sociale) perché o non ce la facevano o vi rinunciavano (per motivi religiosi o chissà cosa) o speravano che qualcosa o qualcuno avrebbe invertito il processo (chissà ..... un messia o un qualche unto ... o un masaniello in sedicesimi): il liberismo era ed é il metodo con il quale i politici italiani potevano sollevarsi dall'obbligo di preoccuparsi di rendere conto del proprio operato e potevano operare per il proprio interesse e creare i presupposti per la propria rielezione, anche cambiando casacca e idee (ne abbiamo avuto ampio esempio in questi ultimi 60 giorni); quando, poi, ci sono elezioni (il rito quasi svuotato dal suo primario significato) da un lato basta promettere un mondo migliore e sventolare il fazzoletto della crescita per far accorrere le tante, volontarie, allodole che gli svolazzavano intorno; dall'altro, se le cose vanno male si può sempre dire che é colpa dell'evasione o della crisi o del petrolio o del sistema stesso (e in questo hanno ragione perché il sistema é proprio basato sul debito che creano i privati o lo Stato o entrambi cosa che rende praticamente impossibile risalire la china ma a noi ci piace soffrire quindi ce la beviamo sempre la novella). Un tal sistema sociale, di cui abbiamo interessanti esempi in giro per il pianeta (e mai che imparassimo dagli altri l'esempio, no no; ci dovevamo cadere dentro con entrambi i piedi e affondarvi fino al naso), non poteva non avere la propria degenerazione: il berluscomunismo; l'ultimo grido in fatto di invenzioni nate dalla fervida fantasia degli uomini: una unione fra populismo, comunismo della peggior specie, liberismo della peggior specie e accumulo di potere e ricchezza in spregio del mercato, della democrazia, e dello stesso liberalismo che ha a cuore solo la propria intangibilità e il proprio io rispetto agli altri che non contano una bella cippa: o sei con lui e vivi di luce riflessa o sei fuori e sei emarginato completamente. Nato sottotono ora si é radicato a tal punto nel nostro tessuto sociale che sradicarlo é difficilissimo, meglio sarebbe farlo decantare e marcire per poi ricostruire dopo. Ha i suoi cloni e i suoi sacerdoti, ed ha anche i suoi tifosi inconsapevoli (la cosiddetta sinistra); tutti ne sono figli e tutti ne sentono i benefici, o il peso, a seconda del grado di adesione ad esso: ha creato anche un blocco sociale e un modello da seguire nel quale vi siamo coinvolti cosapevolmente o meno ma che ha una caratteristica peculiare: dare l'impressione che é come combattere contro i mulini a vento sapendo che abbiamo a che fare con un vento impetuoso che non smette mai di soffiare ..... anche se una fonte smette subito ne sbuca un altra e un altra ancora: l'obiettivo é dare un senso di ineluttabilità, inevitabilità e immutabilità in chi pensa di opporvisi, ma soprattutto di infinita frustrazione che provoca o rabbia impotente o rassegnazione, nulla di più. Sembra di essere in Matrix, vero? Niente é come dovrebbe essere e sembra sempre che quando qualcosa gira per il verso giusto arriva la svolta che ti riporta esattamente al punto di partenza. Quello che oggi accade nel Maghreb potrebbe domani (quando la rete familiare che sostiene i giovani non ci sarà più .... più o meno fra una generazione) qui da noi, ciò dovrebbe dare speranza ma, attenzione, forze ostili sono già al lavoro per evitare che ciò accada (pensate alla farneticazione dell'eurabia per esempio) e far permanere tutto così com'é stato finora: e se proprio non ci riesce aggirano l'ostacolo facendosi portatore di esigenze reali in modo da dividere coloro che potrebbero coalizzarsi contro queste stesse forze oscure: esse sono camaleontiche e onnipresenti. Che possiamo fare? Disimpegnarci dalla politica? Gli facciamo un favore. Appoggiare questo o quel capopopolo che emerge ogni volta nella speranza che cambi tutto? Gattopardo docet. Rimanere nel proprio angolo sicuro? Sembrerebbe la migliore ma prima o poi si viene pescati e triturati (chiedere agli operai da anni in cassa integrazione; o a quelli costretti a firmare contratti che nemmeno i cinesi firmerebbero). Creare improbabili alleanze? Già fatto, e abbiamo visto i risultati. E allora? E allora abbiamo la sola unica scelta, sempre la solita e pure faticosa per giunta: interessarsi, partecipare, chiedere, convincere, ascoltare e farsi ascoltare evitando come la peste i luoghi comuni che ci condizionano da una vita. Cosa é questa? la solita esortazione, peraltro domenicale, a fare la rivoluzione delle pecore? No, non servirebbe a nulla (ricordate? siamo pecore), ma a fare come le formiche: una mollichina al giorno....... é l'unica scelta.

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