sabato 16 luglio 2011

Valori non negoziabili....

Qual'é la mission della Chiesa? Lo sappiamo tutti, credo. E nel corso dei secoli è stata un valido interregno affinché non perdessimo l'eredità storica degli antichi; ma anche fatto in modo che quella conoscenza fosse solo per pochi intimi dato ben sapendo che solo tenendo nell'ignoranza e nei valori che venivano propugnati i servi della gleba avrebbero accettato la loro condizione senza discutere o aspirare a cambiarla ...... tanto passata la vita nella valle di lacrime c'era sempre il paradiso. Qualunque conoscenza era combattuta; qualunque nuovo fermento era demonizzato: chiaramente non essendoci un forte contropotere alle famiglie non veniva data scelta se non quella d'inculcare ai propri figli quello che a loro era stato inculcato; non c'erano alternative né scuole pubbliche gratuite che potessero essere faro di civiltà laica: il deserto della cultura di massa. Ci sono voluti 900 anni per arrivarci. E ora, sottotraccia, ci stiamo ritornando e magari non sarà in quei termini e magari non accadrà nemmeno, però a volte gridare al lupo può servire a evitare che chi dovrebbe vigilare stia attento ... quando, e se, il lupo dovesse arrivare. Dopo il Concilio Vaticano II oltretevere sembrava aver compreso che il mondo stava cambiando e, se non si adeguava e ascoltava la società, aprendosi a essa e alle sue rinnovate esigenze, rischiava non solo di entrare nel tunnel della storia ma anche di perdere quella che era la sua base: Giovanni XXIII e Paolo VI mostrarono di averlo compreso: i suoi successori, no e, forse, per paura del nuovo o forse perché ha propri interessi e disegni, ha preso un altra strada impervia e soprattutto di chiusura dottrinale: complice una politica pavida e presa solo dal proprio particolare interesse la gerarchia ecclesiale ha trovato terreno fertile per influenzare scelte e linee politiche a proprio comodo ... anche se di rospi ne ha ingoiati qualcuno in questi anni trovandosi a giustificare troppe volte uscite improvvide e molto poco "ecclesiali" pur di ottenere lo scopo prefissosi fin dall'inizio, ossia il ricreare le condizioni di un suo intervento diretto nella conduzione degli stati in generale e dello stato italiano in particolare: e ciò si vede chiaramente dato che da quando la minoranza dura e pura dell'integralismo cattolico è al potere questo paese é diventato etico da laico che era: aborto, biotestamento, diagnosi preimpianto e fecondazione assistita sono solo l'inizio ..... lasciamoli fare e il resto verrà da se. In nome dei, cosiddetti, valori non negoziabili l'offensiva iniziata sottotono ora è scoperta e guarda a tutti i campi mirando a sostituirsi allo stato e ai suoi ambiti tradizionali oltreché in quelli che inferiscono direttamente sia la sfera privata che quella pubblica (lessi su un giornale qualche tempo fa che lo Stato avrebbe dovuto essere grato e sostenere ancor di più l'espansione, per fare un esempio, della scuola privata cattolica anche in futuro perché essa sostituiva quella pubblica in crisi che non era più adeguata alla bisogna; insomma aggiungo io questo tipo di scuola era congeniale a inculcare non i valori base di una normale società laica occidentale attenta anche alle necessità eligiose ma permette di "addestrare" le future generazioni a comportamenti "congeniali" al potere senza discutere con valori non laici e oggettivi ma di parte e faziosi, inculcare appunto..... come diceva l'amato capo) e, dato che l'attuale e potente (anche se un pò scapestrato) alleato é sul sunset boulevard (tutto preso a difendersi da un lato dai giudici e dall'altro a determinare ancora una volta pro domo propria gli esiti della spartizione dell'etere), la Chiesa che fa? Guarda, dall'alto della sua millenaria storia, non a intraprendere un confronto con la sottostante società ma, e qui fa un altro errore, a determinarne le politiche bypassando il sociale e le sue evoluzioni: detto in termini brutali raccogliendo intorno a se politici, sindacalisti, associazioni di volontariato, ordini religiosi, personalità, ecc. mette le basi per radicarsi in profondità da un lato nella società e dall'altro per l'assalto finale alla laicità italiana. Non a prendere il potere (non ne ha la forza ...... ancora) ma a determinarne le scelte con la creazione, per il dopo Mr. B., di un partito di ispirazione cristiana che abbia sufficiente forza politica da condizionare e controbilanciare lo "strapotere" (quale? dove? boh) della sinistra......... che vedono solo loro naturalmente perché anche a mettere gli occhiali non ci riesco a vedere uno straccio di sinistra che possa definirsi tale. Sempre in nome dei valori non negoziabili spesso sentiamo interventi in temi non propriamente etici e che con essi c'entrano come il cavolo a merenda ma ha l'unico scopo di occupare gli spazi lasciati liberi sia dalla politica che dalla società civile presidiandone i media e condizionandone l'espressività comunicativa (è risaputo ad esempio che anche alla rai oltretevere ha sempre avuto un certo peso nel determinare le nomine degli alti dirigenti dell'ente, anche oggi anzi soprattutto in questi anni) condizionando in questo modo l'orizzonte dei cittadini che vieppiù si restringe nel corso degli anni; c'é un ma ....... é vero che il conservatorismo ecclesiale degli ultimi 30 anni ha praticamente eliminato qualunque voce dissonante "socialeggiante" al suo interno (penso alla teologia della liberazione o al fenomeno dei preti operai o alle polemiche interne alla chiesa con figura come don ciotti e zanotelli per fare degli esempi qui e là) che non fosse filodiretta dall'alto, ma per proporre cosa? Un Balaguer santo? Il fondatore dell'opus dei che "sembra promuovere una visione reazionaria e autoritaria della fede cattolica, impostata su una rigida ortodossia e sul tradizionalismo più integralista, anche per quanto riguarda, ad esempio, la ripresa del latino nella celebrazione dei riti sacri e l'uso di strumenti come il cilicio e la disciplina": e molti sono i fuoriusciti che non ne parlano molto bene di questa organizzazione....... o Stepinac? Questo alto prelato croato ha, ad andarci leggeri, una storia alle spalle quantomeno controversa. Che cosa si può trarne da questi segnali se non che ad oggi oltretevere ha partorito un disegno che ha come fine quello di fare dell'italia l'ultima ridotta di un integralismo minoritario nella società, ma forte nei palazzi che contano, con il quale ripartire con una controriforma alla conquista, dottrinale e non solo, dell'intero occidente? E glielo lasciamo fare? Parrebbe di sì dato che proprio la temuta sinistra, berlusconiana, non ha il coraggio di opporvisi un pò perché divisa e un pò perché più interessata agli intrighi di palazzo (e a mantenere le proprie prebende) che a difendere la laicità dell'etica pubblica (per tacere delle tante conquiste sociali ed economiche che proprio gli attuali alleati d'oltretevere stanno smontando pezzo a pezzo secondo un disegno liberista che ha molto poco di cristiano e di solidale e tanto di materialismo e malthusianesimo spenceriano che proprio la temuta "sinistra" di cui sopra ha innescato la distruzione ... evidentemente oltretevere conosce bene il significato della parola cinismo associata con opportunità di avere governi deboli e poco autorevoli....) e secondo il liberalissimo principio della "libera chiesa in libero stato" ....... e la società civile? Quanto ancora si andrà avanti su questa via della sua passività? E quando si prenderà atto che, con la crisi imperante anche da noi, si dovrebeb rivedere anche la parte economica del concordato che ci costa all'anno 250 milioni di euro in vari capitoli di spesa, a partire proprio dall'assunzione senza concorso di prof di religione, non di storia delle religioni, cattolica approvati con visto dalla curia ma pagati da noi? Dovremmo, invece, ricordare bene la la lezione storica dei tempi in cui si confondeva sacro con profano e temporale con morale quali guasti ha fatto così come dovremmo anche ricordare, sempre dalla storia, come le gerarchie religiose si siano sempre opposte all'evoluzione scietifica della conoscenza singola e di massa in nome di un immobilismo di maniera pro domo propria che molti degli attuali guasti ha provocato..... ma si sa: siamo smemorati.

giovedì 14 luglio 2011

E sempre a proposito del "noi paghiamo".....

Ricordate di quanto sarebbe dovuta essere la manovra? Bè ora siamo già a 70 miliardi di euro da trovare, tagliare, reperire entro il 2014; un bel salto dai 40 iniziali, mi pare. E chissà dopo estate a quanto si salirà; ossia quando, passata la paura, i politici ritorneranno a pensare ai propri problemi e alle proprie beghe di casta: le voci nei forum ecnomici parlano di una cifra "greca", ossia circa 100 miliardi, roba da far tremare le vene a chiunque: il peso è tutto su alcuni milioni di cittadini metre gli altri se la sfangano. Chi sono questi altri? Ad esempio la potente lobby degli ordini professionali: fortemente rappresentati in Parlamento, e ben organizzati, sono un residuato medievale di un qualcosa che non ha più motivo di esistere in un paese avanzato ma che trovano la loro giustificazione in un paese come l'italia dove conti se puoi fare pressione e, soprattutto, conti se puoi partecipare delle decisioni che contano: non mi meraviglio che l'abbiano spuntata, non sarebbe potuto essere differente il risultato con una politica in mano agli affari che contano e con i politici che sono solo, e sono buono, il pallido ricordo della politica che fu nella prima repubblica di cui gli attuali non erano nulla di più che un sottobosco. Con quale autorevolezza possono imporre una sfida come l'abolizione degli ordini corporativi se per prima i politici si comportano come loro e non sanno scindere il proprio interesse da quello generale perché troppo presi dal mungere la mucca stato per pensare agli interessi di tutti i cittadini: so di ripetermi ma voglio essere ben chiaro sulla cosa sulla cosa che siamo preda di lobby che pretendono di fare il bello e il cattivo tempo e non pagare dazio né tantomeno partecipare, in emergenze come queste, allo sforzo del paese, magari aprendo ai nuovi arrivi nella professione... ossia aprendo al mercato con cui tanto si sciacquano la bocca quando riguarda altri ambiti ma da demonizzare se li tocca personalmente. Come vogliamo uscire dal pantano se ognuno tira la coperta dal proprio lato fregandosene di chi non riesce a farlo dall'altro. Già perché dall'altro lato ci sono le famiglie, i pensionati, i lavoratori e i precari che vedranno aumentare il peso dei tagli e delle maggiori tasse: naturalmente a parità di stupendi che significa, grazie ai sindacati gialli (cui da ultimo si è aggiunta la CGIL), che perderanno non solo potere d'acquisto ma le agevolazioni fiscali e, con l'aumento delle accise e la riforma fiscale, anche l'onere di sostenere da soli il peso della crisi: senza che ci sia nessuno che li rappresenti nelle istituzioni né direttamente né indirettamente; una volta c'era il PCI oggi il nulla della sinistra liberista o forse sarebeb meglio definirla sinistra berlusconiana. Tant'è che dal 1992 a oggi sono questi segmenti ada vere sempre sostenuto tutto il peso delle cosiddette "riforme" senza averne (ammesso che ci siano) nessun beneficio: basta un Ichino quasiasi che voglia farsi pubblicità come lavorista, essendo già un prof universitario (un altra casta che mantiene intatti quando ha incarichi pubblici, i privilegi che provengono dalla poizione accademica), per lanciare un idea come quella di parificare i cosiddetti garantiti e i precari con un contratto unico: ci scommetto tutto quello che volte che le garanzie dei diritti, già da anni sotto attacco sia dal pdl che dal pdmenoelle, verranno ul teriormente compresse: quindi un ribasso ulteriore della già logora condizioni lavorativa a detrimento del futuro accesso dei giovani che troveranno un far west anziché un quadro chiaro di diritti, facoltà, garanzie e naturalmente doveri di cui abbiamo avuto un ampio anticipo con i contratti Fiat, con l'annesso battage mediatico, anche da parte della sinistra berlusconiana, e tutte le furberie per far passare robe da cina: un esempio per tutti la firma in bianco per le donne perché se decidessero di fare un figlio sarebebro licenziate, anzi si sarebbero autolicenziate oppure l'eliminazione dell'obbligo per il datore di lavoro di denunciare l'assunzione in giornata ma .... appena può: infatti non è raro il caso che quando c'è un incidente sul lavoro e/o una morte bianca lo stesso datore ne denuncia l'assunzione "post mortem": vero esempio di civiltà occidentale. Ma chi le denuncia più ste cose? Nessuno. Chi difende più i precari istituzionalmente parlando? Nessuno. C'è qualcuno che ha ancora il coraggio di uscire fuori dal coro dei bravi ragazzi che fanno a gara a chi distrugge prima e meglio tutte le conquiste fatte nello scorso millennio spacciandole per riforme di "burocratismi" vetusti e inutili? E chi difende più le donne, che non siano appartenenti a una qualche casta, che vogliono avere pari dignità non per legge ma per merito reale acquisito e nemmeno perché amiche del potente di turno? Nessuno........ e intanto, come volevasi dimostrare, la manovra non basta ai mercati e alla speculazione finanziaria dato che lo spread fra bond italiani e quelli tedeschi continua a crescere!!!!!! Ricordate: fra settembre e dicembre sfonderemo QUOTA 100 MILIARDI DI EURO E NEMMENO BASTERA' perché si sa che finché ci sono soldi il bancomat funziona sempre!!!!!

mercoledì 13 luglio 2011

E noi paghiamo ....

E' bastato un venticello in borsa; un sussulto speculativo che avvisava della tempesta in arrivo, e arriverà statene tranquilli perché la speculazione ragiona secondo propri schemi che non sono quelli delle persone normali ma secondo scommesse ... peccato che quelle scommesse significano il fallimento degli stati e l'impoverimento dei popoli (ricordatelo sempre che il mercato è un gioco null'altro ... un terribile gioco) e quando vedono che la corda la possono tirare la tirano fino allo spasimo, e alzava lo spread per far letteralmente terrorizzare la casta e i suoi sodali: pensate cosa sarebbe accaduto se il Capo dello stato non avesse colto il messaggio e avesse applicato il laissez faire: Mr. B. faceva approvare una qualche norma ad aziendam; la manovra veniva letteralmente annacquata e il paese ufficiale sarebbe affondato miseramente... invece non è andata così. Il messaggio é arrivato e la paura ha fatto il resto. Naturalmente il conto delle tante avventure a pagarlo saremo noi: questa è l'unica cosa sicura. Naturalmente faranno in modo da farci dimenticare che dal 2000 al 2006, fino alle ultime elezioni, il debito pubblico era il 106% per PIL e ora é del 120% (il punto di non ritorno comunemente sarebbe stato il 115%, ma ce l'hanno nascosto). Si dirà: c'è la crisi che ha spinto il nostro paese a finanziare miliardi di ore di cassa integrazione salvando dalla fame decine di migliaia di operai; é vero, innegabilmente vero però ... la crisi non era passata un anno fa? E i conti, sempre un anno fa non erano in ordine? E non si stava operando per ridurre il debito pubblico "senza mettere le mani nelle tasche degli italiani"? O erano tutte balle? Perché qualcosa non torna qui:

  1. l'evasione fiscale è di 270 miliardi di euro;
  2. il debito sappiamo a che punto è arrivato;
  3. si trovano i soldi per le grandi opere (tav, ponte sullo stretto ecc.)
  4. i parlamentari si sono approvati aumenti per mille euro (e la stanno tirando in lungo per avere il vitalizio e la altre guarentigie ...... mentre, pur non essendo illegale, giri di milioni di euro e viaggetti a new york pagati da noi);
  5. last but not least questo paese non cresce e non fa nulla per aiutare chi ci prova a fare iniziativa nè aiuta chi fra i giovani mostra di meritarseli (ne parlano a tutto tondo ma poi tagliano fondi alle università e licenziano i rpecari delal scuola, esatamente l'opposto);
  6. le province non se ne parla nemmeno di abrogarle;

Ora come ne usciamo? P. Krugman, premio nobel per l'economia, liberale sostiene che nei momenti di crisi tagliare spese e investimenti è suicida: indovinate cosa hanno deciso di fare? Tagli. Insomma, loro spendono a loro piacere e noi paghiamo, facvile come bere l'acqua. Volete sapere come e dove? Eccovela e buon divertimento

  1. PENSIONI. Anticipo al 2013 della riforma delle pensioni (con la CGIL che si è anch'essa allineata al resto dei sindacati gialli, nessuno farà opposizione) che prevede l'aspettativa di vita media come metro per poter andare in pensione da ora fino al 2050 con un aumento medio di 3 anni e circa 4 mesi (sempreché non aumentino in un colpo solo a 65 anni per le donne nel privato e 67 per gli uomini il minimo pensionabile); una cosa buona, pare, è la cancellazione degli adeguamenti automatici per pensioni superiori a 2800 euro al mese e un contributo dal 5 al 10% per esse.
  2. TICKET. Ticket sanitario da 10 euro sulla diagnostica e la specialistica e da 25 euro sui codici bianchi del pronto soccorso che sommati ai tagli fatti agli enti locali in materia di sanità in pratica distrugge il SSN a tutto favore del privato, a pagamento.
  3. Ordini professionali. Ci saranno cambiamenti, ma nulla di eccezionale...
  4. Privatizzazioni: si va avanti, referendum o no, qui si privatizza per fare cassa (o almeno questa é la scusa) tutto il privatizzabile: dalle residue partecipazioni in Eni ecc. alle municipalizzate...... chiaro il messaggio? E se non fosse chiaro: "I comuni saranno spinti a vendere i loro asset attraverso meccanismi d'incentivazione e disincentivazione", ha spiegato, ma "naturalmente non potranno vendere l'acqua".
  5. Mentre le non-opposizioni chiedono di non far pagare allo Stato le quote latte, cavallo di battaglia della lega, e l'inroduzione di una graduale aliquota per i possessori di titoli in realtà nella manovra entrerà la riforma fiscale, che aumenterà di fatto la tassazione sui cittadini (riforma fiscale da cui ci si attende il grosso della manovra) dei ceti medi e medio-bassi, e se ciò non dovesse accadere ci saranno tagli lineari di pari entità praticamente automatici nella P.A., si chiamano "clausola di salvaguardia" in realtà (non volendo nessuno una riforma fiscale che, elettoralmente parlando, è suicida) possiamo dare per scontato che essi passeranno tout court e bye bye al resto......

... e questo solo per le "cosette" principali; e la UE? sta a guardare, anzi presta fondi in cambio di pesantissimi tagli e svendite... peggio del FMI e Banca mondiale: roba da usura. Il resto lo leggerete sui media che si stanno scatenando per farci ingoiare il tutto pena il terrore del caos che potrebbe eserci se la speculazione mettesse in atto il temuto attacco. Mi chiedo: perché, invece, nessuno parla di "ristrutturazione del debito"; perseguimento penale delle agenzie di rating facendogli pagare lo scotto di far fallire interi stati; reintroduzione nel penale di reati come il falso in bialncio, le manette agli evasori (non il carcere) nel senso del sequestro dei patrimoni nascosti; tassa sulle rendite finanziarie e sulle operazioni in borsa lotta alla illegalità finanziaria e tant'altro .... se solo si volesse e invece dobbiamo, a meno di improvvisi ravvedimenti, rassegnare a mettere le mani nella tasche nostre e pagare.

martedì 12 luglio 2011

Nasce lo Stato etico.......

Non siamo in Iran, nemmeno in nello Stato del Vaticano; eppure sta per essere approvata una norma etica che vedrà lo Stato leviatano entrare nella sfera più privata dei cittadini: la scelta di vita e di come andarsene quando non ci sono più le condizioni perché al cittadino possa essere assicurata una vita dignitosa e un fine vita di par dignità. In preda al furore religioso-integralistico e sotto la spinta delle gerarchie di Oltretevere (che danno già per "andato" il berlusconismo ed infatti si stanno muovendo alla velocità della luce per raggruppare sotto la loro egida le truppe sciolte del cattolicesimo militante ... dalla frangia più estremista a quella più aperta al sociale in modo da creare un partito popolare di stampo religioso che sbarri la strada alla sinistra, si fa per dire, presente oggi nel paese), sta passando una legge che viola il diritto, costituzionalmente riconosciuto, di disporre del proprio corpo. Dicono: Dio te l'ha dato in dono e tu non ne puoi fare quello che vuoi. Fosse vero qualcuno mi dovrebbe spiegare se i genitori quando concepiscono lo fanno per intercessione di qualche entità o se per atto volontario d'amore. Oltre a ciò, nell'era ratzingeriana, non si può non notare la scelta di una Chiesa sempre più chiusa in una prospettiva oscurantista che non è nemmeno capace di comprendere che i suoi stessi fedeli non la seguono più e fanno, e faranno, secondo le proprie esigenze e non secondo indicazioni ormai fuori dalla storia e dal tempo. Era già successo con le unioni civili e le coppie di fatto: pur di non riconoscerle hanno accettato qualunque cosa dall'alleato "politico" che hanno scelto di appoggiare (bestemmie e comportamenti non propriamente consoni a un difensore della famiglia) avendo come conseguenza solo quella di NON far avere una legge che riconosceva a quelle coppie pari dignità a quelle tradizionali (peraltro in crisi nera perché le stesso forze che vi si richiamavano non hanno nulla per sostenerla, nulla): nulla di fatto e far west con tutto quello che comporta in termini di diritti negati peraltro costituzionalmente garantiti (a si s che la nostra costituzione è ormai un optional, un accessorio che si usa solo alla bisogna e poi la si rimette nel cassetto a marcire). E che dire della diagnosi pre-impianto e la fecondazione assistita? Altro punto dolente (dove peraltro eravamo, una volta tanto all'avanguardia sia dal punto di vista sanitario che di garanzia di protocolli medici, per tacere della loro gratuità) perché nel corso degli anni, oltre ai profitti del turismo neonatale in paesi europei e non quindi con grande gioia delle agenzie di viaggi e delle cliniche che sono sorte come funghi dove spesso vi lavorano proprio quei ricercatori che prima assicuravano il servizio gratis qui in italia, le sentenze si sono accumulate demolendo pezzo per pezzo la legge: ma può un governo che rappresenta tutti essere di parte e, per calcolo cinico elettoralistico e politico, farsi portatore di cosiddetti principi "non negoziabili" di una parte, peraltro integralista e minoritaria, senza però esserne peinamente partecipe dato che al suo interno i comportamenti conseguenti erano di tutt'altro tenore come si legge dalle cronache? Sarà un caso che proprio in questi giorni uno Stato straniero ha chiamato a raccolta tutti gli esponenti del mondo cattolico per fare il punto della situazione in vista della nascita di un partito, appunto, "popolare" che é la riedizione, magari in stile XXI secolo, in sedicesimi della vecchia DC senza però la antica capacità di dire di no alla gerarchia ecclesiastica come accadeva allora? La legge passerà: da quel momento in poi possiamo ritenerci cittadino non più di uno Stato laico, democratico e repubblicano che riconosce e difende la religiosità e le varie pratiche ma in uno stato etico che definisce gli ambiti di come i cittadini devono nascere e morire mentre si disinteressa completamente di quello che fanno nel durante....... anzi a esser chiari, visto quanto sta emergendo dalla stampa, pensa solo ai fatti propri e il paese va al diavolo (tanto per rimanere in argomento). A quando il referendum visto che é l'unica cosa che capiscono?

Parole in libertà .... senza freni.

Ma ci pensate? C'è ancora chi crede che siamo nel periodo bushiano sperando prima di farci credere che sotto il tappeto di casa c'è il solito terrorista pronto a fomentare chissà quali spicinii e, al minimo, a fare nuovi proseliti o a preparare chissà quali attentati mentre la storia corre e quelle che dovevano essere le fucine del terrorismo si sono dimostrate tutt'altro: ossia aneliti di libertà e democrazia pagando di persona lo scotto che si ha quando persone non armate affrontano altre persone armate. Il nostro non contento di vedere dimostrata la erroneità delle proprie previsioni o forse la conferma del proprio modo di vedere le cose allora che fa? Va alla ricerca di un nuovo modello da additare al ludibrio pubblico e al suo odio: i notav. Partendo dal presupposto che sono da assimilare a terroristi islamici, delinquenti abituali e chissà cos'altro, passando per l'antitesi che tutti i partiti (in particolare si rivolge a quella della sinistra .... si ma quale? Quella che non c'è?) condannano questo antagonismo sociale, arriva alla sintesi che contro questi "movimenti" si devono prendere le stesse misure che di solito uno Stato assume contro un reale pericolo, esterno o interno, che potrebbe sovvertire l'intero sistema democratico e quindi auspica la loro repressione attraverso una legislazione d'emergenza: azz in tre mosse ha messo fuorilegge un intera valle che ha l'unico torto di non volere un tracciato ferroviario nel proprio territorio (tracciato inutile sia perché il traffico è crollato negli ultimi anni sia perché deturpa un territorio senza nessun vantaggio reale per la comunità della val susa): e lo fa protestando. E' chiaro che ci sono frange violente ma non ne fanno parte e sono esterne al movimento stesso, nemmeno a dirlo. Ora il nostro è un fautore dei "valori occidentali (democrazia, libertà, diritti umani, ecc.)" e uno strenuo difensore di essi: come la mettiamo con queste richieste poco, ma molto poco, occidentali? dimentica che non siamo, ancora, un paese dell'altra sponda del mediterraneo, peraltro che faticosamente stanno tentando di togliersi dai piedi proprio quei satrapi che erano da decenni al potere e che tanto piacevano ai "nostri" difensori che si spingevano a definirli "moderati", ma siamo ancora capaci di assorbire crisi sociali e spinte violente, spesso segnale di disagio e mancanza di ascolto del potere costituito a volte preso dai propri problemi più che da quelli delle persone che dovrebbero rappresentare, con una certa sicurezza e senza patemi d'animo troppo forti. Se ne sarà accorto che le somiglianze non ce ne sono? O ci vorrà del tempo affinché lo capisca com'é già successo quando sventolava in faccia a noi, insiemea d altri, lo scontro di civiltà (puntualmente non verififcatosi, anzi sta accadendo piuttosto il contrario)? Come si è sbagliato con il maghreb non potrebbe sbagliare anche per l'italia e i suoi vari aspetti perché questo paese é tante cose ma non certo una fucina di rivoluzioni minoritarie e corporative fini a se stesse o meglio solo per il gusto di distruggere; troppo spesso la storia ha dimostrato che chi, la gente, lanciava l'allarme per un problema poi ha avuto ragione a dispetto dei tanti soloni che dicevano esattamente il contrario per difendere le luminose sorti di qualche élite corporativa e oscura che aveva a cuore solo il proprio profitto: qualcuno glielo faccia notare, grazie.... creano più problemi queste parole in libertà che i tanti movimenti, più o meno violenti o pacifici, che stanno percorrendo in questi anni il fiume sociale: o forse si vuole gettare ulteriore benzina sul fuoco nella speranza che i pochi testoni violenti rispondono alle, ormai, giornaliere provocazioni dandogli il destro per dire: avete visto? Ve l'avevamo detto........

lunedì 11 luglio 2011

Vi piace danzare?

Allora, vi piace danzare? Che vi piaccia o meno questo paese è entrato nel mirino della speculazione finanziaria: i mercati non si fidano e lo scaricano sui titoli. Cosa è successo? Oltre:

  1. alla crisi dalla quale non siamo usciti (checché ne dicano i liberisti d'antan o meno); oltre all'enorme debito pubblico che questo governo ci sta lasciando in eredità (il 120% del pil ..... bei tempi quand'era il 106, vero?);
  2. al peso dell'evasione fiscale ancora intonsa (cresce al crescere degli accertamenti che la riguardano anche perché si hanno le armi spuntate, niente manette in poche parole);
  3. alla manovra che rimanda il grosso degli interventi al successivo governo senza intaccare nulla o quasi;

oltre a tutto,e a tant'altro, ciò se aggiungiamo anche le leggi ad aziendam infilate nella manovra (eliminata prima poi, dopo la ovvia sentenza, che sta per essere reintrodotta) secondo voi gli speculatori, il cui unico obiettivo è fare profitto, cosa pensano? Qui c'è da guadagnare scommettendo sul governo e sulle contraddizioni intrinseche che ha e incamerare enormi introiti. Poco conta che appresso al paese l'intera UE e l'euro vanno a carte quarantotto e poco conta che, come sarebbe logico, i cittadini comuni ne pagherebbero lo scotto maggiore: passano all'incasso e addio italia; come giustamente dice il governatore Draghi, con i mercati speculativi non si scherza. In momenti come questi ci vorrebbe una politica che sa volare e sa essere autorevole: qui invece siamo ai soliti sotterfugi e alle solite furbate (un esempio è la paventata reintroduzione della norma salva aziendam) da un lato mentre dall'altro c'è chi soffia sul fuoco annunciando improbabili aperture di ministeri in quel del nord come volete che ci vedano gli squaloni della finanza? Credete davvero che basta mettere un qualche santo di fronte alla frana della politica per arrestarla? Bisognerebbe essere stati lungimiranti quando si scrisse la la Costituzione prevedendo forme di risarcimento alla cittadinanza da chiedere a quella politica che fa danni... ma naturalmente nessuno è così autolesionista.

domenica 10 luglio 2011

Arrivano, arrivano ......

Non starò a parlare della mazzata, peraltro ritengo che le sentenze vadano rispettate e credo anche che non li vedremo chiedere contributi pubblici perchè si sono improvvisamente impoveriti, ricevuta dll'amato capo con la sentenza di sabato: non me ne frega niente, le sentenze si rispettano, e auspico che la prossima legge ad aziendam venga bloccata perchè state sicuri che la presenteranno alla prossima tornata, sicuro come la morte che la presenteranno. No non ne voglio parlare, mi viene la nausea solo al pensiero delle dichiarazioni fatte subito dopo e del battage mediatico che subito è partito. Registro solo che nella nostra storia si va a ventennii: prima quello democratico bloccato; poi quello craxiano, poi l'amato capo.... e ora quale ventennio ci aspetta?

Voglio parlare invece di quanto sta nascendo a Siena: l'adunata di "se non ora quando (in diretta live streaming)". Quello che si sta creando a Siena, mi piace e per vari motivi che ora vi dirò:

  1. sono al di fuori dei partiti, e chiunque si sia presentata/o a nome di essi E' STATO FISCHIATO;
  2. sono cittadine che, al di là, delle appartenenze e provenienenze hanno compreso che rimanere nei recinti è autodistruttivo; ciò si è visto a tal punto che le donne sono diventate le vittime sacrificali delle cosiddette riforme che in questi anni sono state fatte: a partire dalla rappresentanza parlamentare, passando per la varie riforme del mercato del lavoro (da Treu all'ultima odiosa legge delle dimissioni in bianco in caso di gravidanza che è stata la prima norma ad essere abrogata da questo governo) fino alle quote rosa che ristrutturano, a mio parere, i recinti per farli assomigliare alle riserve indiane!!!
  3. i vari comitati messi su promettono di creare una rete capillare che consentirà agli appartenenti, e non solo, di avere un canale diretto di comunicazione orizzontale bimodale senza filtri: ciò per la democraticità dello stesso E' FONDAMENTALE!!!!
  4. gli oligarchi e i notabili dei vari partiti ne prendano atto perchè il fiume carsico della protesta democratica della società italiana é finalmente riemerso e fa sentire la sua voce alta e forte e, sono sicuro, sarà decisiva nel determinare le scelte della società ufficiale perché senza le donne questo paese é perso.
  5. le donne italiane si sono svegliate e rappresentano la maggioranza dell'elettorato: nonostante ciò i risultati delle lotte femminili degli scorsi decenni le stanno svuotando un pò alla volta: divorzio, aborto, ecc. così come quei diritti civili e personali che sono dati per scontato in tutti i paesi civili da noi sono chimere....
  6. Su esse grava tutto il peso dell'assistenza familistica a detrimento delle grandi potenzialità che hanno e che possono dare alla nostra società vecchia e stanca (dovunque ci sono state rivoluzioni e grandi cambiamenti le donne ne sono stati i motori e per prime, in casi di fallimento, ne hanno pagato lo scotto)!!!
  7. Su esse pesa il risparmio sui costi che il liberismo impone per rendere competitivi i prodotti: vengono pagate meno degli uomini e per prime sono buttate fuori, e ciò è contrario a qualunque visione liberal-democratica.... per tacere del rpecariato che é quasi tutto é al femminile......
  8. Su esse pesa lo stravolgimento dell'immagine: da cittadini a bambole da ammirare e collezionare. Non è giusto e non è accettabile... e soprattutto non é civile né ammissibile perché non corrisponde alla complessità della società italiana che pur depauperata culturalmente mantiene sempre un livello tale che rimane molte spanne al di sopra dei vari nani e ballerine promosse/i ad alti incarichi e che vogliono renderci tutti al loro livello.....
  9. sono, insieme ai vecchi e ai bambini, oggetto di violenza fisica: segnale preoccupante per una società che si vuole occidentale e che non fa che sbandierarne i valori...

..... e ce ne sono tanti altri che non sto a dire. So solo che ora, su ordine della "generalissima" di famiglia (...), si va tutti al mare .... e non a Siena

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