Ne parla Santoro nella sua trasmissione,
che sto ascoltando mentre riprendo il mio attrezzo del mestiere, la
tastiera del pc, per scrivere il post: la crosta. Ma il termine non é
suo ma del pluritecnico, direttore megagalattico, secondo dopo il boss,
Presidente del Consiglio Mario Monti: ''le prossime elezioni siano
l'occasione per un dibattito a fondo non solo sulla leadership,
questione interessante perche' racchiude un che di sportivo e
competitivo, ma che di fatto e' la crosta. Perche' quello che conta - ha
evidenziato Monti - e' cosa si fara' avendo a disposizione un potere
enorme come quello che ha un Parlamento''. cos'ha voluto dire
realmente? Quello che, con parole nemmeno troppo forti, ha ben spiegato
Aldo Busi durante la trasmissione: chiunque vinca deve restare
nell'alveo della sua agenda; guarda caso é la stessa che é stata segnata
quando i paesi occidentali, e non solo, siglarono la nascitan del GATT,
prima, e della WTO, poi, nei cui trattati era previsto che essi si
sarebbero spogliati di tutte le attività non strettamente connesse con
la loro mission mettendole sul mercato: tutto tranne difesa, giustizia,
interni, e poc'altro. Insomma tutto quello che era stato il volano
dell'economia mondiale dopo la grande depressione, e che aveva reso
sopportabile per le masse il capitalismo, portandola a vette prima
inimmaginabili veniva messo su un ipotetico mercato a disposizione di
chi voleva investire. L'esito in questi anni di quel processo é sotto
gli occhi di tutti, eppure .... eppure "chiunque vinca, lo fa capire nei
suoi messaggi anche il Capo dello Stato, deve restare nell'alveo
predefinito da ... " già da chi? Dai mercati? Dalla grande finanza
internazionale (di cui il Nostro era parte attiva)? Dai cosiddetti
poteri forti? Chi?
Rispondere é
facile naturalmente ma poi andare contro questo potere sordo e grigio
che pervade di sé anche le stesse strutture degli Stati é altro
discorso: il rischio é che se pur ci si dovesse riuscire alla lunga una
serie di fattori portano al punto di partenza da cui s'era partiti per
giunta scornati economicamente e inseguiti dai forconi della gente
perché si sente delusa e tradita. Non c'é speranza? Certo che c'é, anzi
ci sono tutte le ragioni e motivazioni per farlo, mancano gli uomini e
la convinzione collettiva che solo creando una frattura storica si
cambia strada.. e far passare un messaggio del genere no é per nulla
facile, anzi meglio sarebbe lasciar arrivare il fango fino agli occhi
per poi passare a raccogliere i profughi del disastro: ma serve cinismo,
lo stesso cinismo che chi ci governa da almeno 20 anni usa a piene mani
per ridurci al lumicino e di cui monti é solo l'ultima tappa, quella
finale, che deve creare le condizioni perché ovunque sul pianeta se hai
mezzi accedi ai "servizi" altrimenti non esisti, né hai peso, in pratica
quello che abbiamo sotto gli sull'altra sponda dell'atlantico: non é un
caso che ad essere sotto attacco, a livello europeo, é il welfare
(pensioni, sanità, ecc.) e non é un caso che per poterlo fare devono
prima eliminare la rete di protezione sociale e solo quando l'hanno
fatto si potrà chiudere il processo di "liberalizzazione" della società
dove "ognuno é parone del proprio destino" ... anche quello di morir di
fame, l'importante é che sia libero.....