In
preda all’estasi comunicativa che gli italiani hanno conosciuto con
B., Matteo Renzi ha salutato i telespettatori della trasmissione di La7
In Onda con un “gli italiani vadano in vacanza belli allegri”. Gaffe memorabile. Nella testa delle moltitudini che in vacanza non ci possono andare è risuonato l’originale di Dario Fo: “E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re”.
I casi sono due. O i drammatici dati economici
gli provocano effetti allucinogeni e, come il maestro, l’allievo ha
visioni di ristoranti pieni. O più semplicemente fronteggia le
difficoltà con il mai rottamato sistema democristiano della dissimulazione.
La mazzata di Mario Draghi (“in Italia le riforme non sono condotte con sufficiente impegno”) viene
ammortizzata con un abbraccio: “Ha detto una cosa sacrosanta”, come se
il presidente della Bce non parlasse di lui. È stata una delle più
drastiche bocciature che mai si siano sentite nelle ovattate conferenze
stampa di Francoforte. Tanto più che Draghi chiede perentoriamente ai
Paesi in ritardo con le riforme economiche una “cessione di sovranità”.
Insomma, un preannuncio di commissariamento
che Renzi ha liquidato da par suo: “Non ha detto che l’Italia deve
andare verso una cessione di sovranità”. Ecco. Nel bel mezzo del mitico
semestre di presidenza italiana, l’Europa ci fa sapere che le riforme
forse ce le fa lei. E Renzi, anziché fare i conti con una minaccia per
la democrazia peggiore della stessa Troika, fa finta di non capire e
sfodera nuovi “renzini”: “Con le riforme l’Italia torna a crescere e
volare”. Allegria.
p.s.
non so chi di voi ha
avuto modo di leggere il Fincial Times di oggi.. ha completamente
delegittimato il governo e di conseguenza tutto quello che c'è dietro: è
un chiaro segnale della comunità finanziaria, quella che:
- preme affinchè diventiamo un enorme parco buoi di consumatori che devono imparare a cavarela da soli;
- quella che con le sue dark pool, leggete su wikipedia, e le masse di capitali ha causato volontariamente tutto ciò solo per creare il sogno di qualunque speculatore ossia un enorme mercato senza regole e senza confini dove ognuno va per se e gli speculatori sono sugli spalti non a godersi lo spettacolo della scannatoio ma pure a farci soldi sopra...