venerdì 8 agosto 2014

Recessione, Draghi sfiducia Renzi. E il premier dice ‘in vacanza belli allegri’

di Giorgio Meletti | 8 agosto 2014
In preda all’estasi comunicativa che gli italiani hanno conosciuto con B., Matteo Renzi ha salutato i telespettatori della trasmissione di La7 In Onda con un “gli italiani vadano in vacanza belli allegri”. Gaffe memorabile. Nella testa delle moltitudini che in vacanza non ci possono andare è risuonato l’originale di Dario Fo: “E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re”.
 
I casi sono due. O i drammatici dati economici gli provocano effetti allucinogeni e, come il maestro, l’allievo ha visioni di ristoranti pieni. O più semplicemente fronteggia le difficoltà con il mai rottamato sistema democristiano della dissimulazione.
 
La mazzata di Mario Draghi (“in Italia le riforme non sono condotte con sufficiente impegno”) viene ammortizzata con un abbraccio: “Ha detto una cosa sacrosanta”, come se il presidente della Bce non parlasse di lui. È stata una delle più drastiche bocciature che mai si siano sentite nelle ovattate conferenze stampa di Francoforte. Tanto più che Draghi chiede perentoriamente ai Paesi in ritardo con le riforme economiche una “cessione di sovranità”.
 
Insomma, un preannuncio di commissariamento che Renzi ha liquidato da par suo: “Non ha detto che l’Italia deve andare verso una cessione di sovranità”. Ecco. Nel bel mezzo del mitico semestre di presidenza italiana, l’Europa ci fa sapere che le riforme forse ce le fa lei. E Renzi, anziché fare i conti con una minaccia per la democrazia peggiore della stessa Troika, fa finta di non capire e sfodera nuovi “renzini”: “Con le riforme l’Italia torna a crescere e volare”. Allegria.
 
p.s.
 non so chi di voi ha avuto modo di leggere il Fincial Times di oggi.. ha completamente delegittimato il governo e di conseguenza tutto quello che c'è dietro: è un chiaro segnale della comunità finanziaria, quella che:
  1. preme affinchè diventiamo un enorme parco buoi di consumatori che devono imparare a cavarela da soli;
  2. quella che con le sue dark pool, leggete su wikipedia, e le masse di capitali ha causato volontariamente tutto ciò solo per creare il sogno di qualunque speculatore ossia un enorme mercato senza regole e senza confini dove ognuno va per se e gli speculatori sono sugli spalti non a godersi lo spettacolo della scannatoio ma pure a farci soldi sopra...
con questo il blog chiude fino al 11 agosto per ferie: divertitevi

giovedì 7 agosto 2014

Europa, il mercato unico ha arricchito Germania e Danimarca. Meno l’Italia

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 5 agosto 2014

L’Europa ci ha salvati dall’instabilità e dagli attacchi speculativi. Macché, la moneta unica e la centralizzazione delle decisioni a Bruxelles sono la principale causa dell’impoverimento delle famiglie e della stagnazione dell’economia. Il partito pro-Unione europea e quello che predica la necessità di uscire dall’euro non sono mai stati tanto agguerriti. Ma non sempre documentano le proprie tesi con dati “solidi”. Qualche risposta su chi e in che misura abbia tratto effettivamente vantaggio dal mercato unico, cioè l’area di libera circolazione di merci, servizi e persone nata nel 1993 e sfociata dieci anni dopo nell’adozione dell’euro, arriva ora dalla tedesca Fondazione Bertelsmann. Che, pur posizionandosi senza alcun dubbio tra i favorevoli, in uno studio appena pubblicato riconosce che i Paesi del Sud Europa, tra cui l’Italia, hanno avuto benefici di gran lunga inferiori rispetto a quelli goduti per esempio da Germania e Danimarca.
 
In particolare, i ricercatori della fondazione hanno confrontato i dati sul prodotto interno lordo registrato in 14 dei 15 Stati aderenti al mercato unico nel 1992 e nel 2012. E hanno calcolato quanto sarebbero cresciuti se non avessero preso parte al processo di integrazione. Risultato: per Roma l’aumento del pil pro capite è stato di soli 80 euro all’anno. Cifra che ci posiziona al decimo posto nella classifica. Vantaggi minori li hanno ricevuti solo i cittadini di Spagna (70 euro a testa), Grecia (idem), Portogallo (20 euro) e Gran Bretagna, con soli 10 euro a testa in più. Ma in questo caso potrebbe aver pesato la decisione di non adottare la moneta unica. Al contrario, nello stesso ventennio il Pil dellaGermania è cresciuto in media di 37 miliardi l’anno, pari a un aumento di 450 euro annui per abitante. I danesi, primi in graduatoria, si sono ritrovati nel portafoglio addirittura 500 euro in più ogni anno. Seguono gli austriaci, con 280 euro all’anno in più, gli abitanti della Finlandia, che ci hanno guadagnato 220 euro e quelli della Svezia, con 180 euro.
Il presupposto per la creazione del mercato unico, ricorda lo studio, è che “con l’eliminazione delle tariffe doganali può incoraggiare la crescita economica tramite più canali”. Dal punto di vista dei consumatori, la riduzione dei prezzi dei prodotti importati “aumenta il potere d’acquisto dei loro redditi”, mentre per le imprese “cresce la possibilità di commercio con gli altri stati membri”. Da che cosa dipendono allora le importanti disparità registrate? L’analisi non lo spiega nel dettaglio, ma si chiude spiegando che un aumento dell’integrazione non potrà che aumentare i vantaggi, grandi o piccoli che siano, per i Paesi coinvolti. Per questo secondo la fondazione è opportuno eliminare le barriere residue che ancora limitano gli scambi nel settore dei servizi e nel mercato del lavoro

mercoledì 6 agosto 2014

Tecnicamente, fallita.... grazie all'ennesimo fumo venduto.

Allora:
  1. i tecnici del Parlamento, entrambe la Camere, lo avevano già pre-detto... gli 80 euro non otterranno l'effetto sperato e i "rimedi" che il nostro propinava NON avrebbero raggiunto l'effetto sperato;
  2. la Commissione, e la troika, l'avevano fatto intendere il loro scetticismo sulla possibilità che con questi qua, ennesimi venditori di fumo, non avevano alcuna possibilità (con i vincoli imposti) di far rialzare la testa all'economia del paese;
  3. Cottarelli, l'inviato del FMI (una delle dirette emanazioni del Dipartimento del Tesoro americano (in mano ai boss della finanza... gli stessi che, con le loro avventure e speculazioni finanziarie, hanno provocato questa crisi e che invece di visitare per lungo termine le carceri dei rispettivi paesi, sono ancora osannati e al loro posto), l'ha detto chiaro: si stanno spendendo soldi che non ci sono in cassa e che dovranno essere recuperati più prima che poi...
  4. la Confcommercio, non certo ostile al governo a nessun governo l'ha detto chiaro: non funziona .. proprio non va: nè l'austerity nè le riforme nè l'elemosina degli 80 euro;
  5. JP morgan in un report ai suoi azionisti e investitori vedono nero e spingono il dito sul sold, vedere tuto quello che sa di italiano perchè le "riforme" necessarie non sono ancora fatte.. è appena il caso di ricordare che quelle riforme non hanno nulla a che fare con l'economia  ma molto con l'eliminazione dei diritti sociali e di garanzia che tanto danno noia ai mercati;
  6. infine l'Istat, non certo un covo di comunisti disfattisti, ha certificato che siamo (ri)entrati in recessione;
  7. .. questo c'entra poco con la recessione ma riguarda il futuro: le sanzioni UE alla Russia avranno un alto impatto sui nostri conti perchè i voli "turistici" per la costiera romagnola e l'export italiano verso quel paese si è fermato.. una grande scelta molto oculata soprattutto se si pensa che le prove dell'affaire ucraino dicono quasi l'esatto contrario ossia che a a provocare disordini era i patrioti ucraini (accusati in una telefonata alla Ashton dal ministro degli esteri estone di essere loro a sparar non solo ai "russofoni" ma anche addosso ai poliziotti e ai patrioti) e che il missile che ha abbattuto l'aereo era destinato a un altro aereo... quello dov'era Putin in persona: la cosa è in puro stile terroristico tipico di paesi terroristi.
Non devo stare qui a ricordare, che come ampiamente provato da molti (a partire da uno studente di economia del MIT per arrivare a un report interno dello stesso FMI tutta la teoria alla base della ricetta che stanno propinando ai paesi è profondamente sbagliata.. basata su presupposti errati e con conclusioni altrettanto errate come le stesse serie storiche che danno pesi simili a paesi ed economie diverse e lontane fra loro......) è dannosa perchè ammazza il paziente anzichè curarlo... forse ricorderete che il fatto quotidiano seguì la vicenda pubblicando l'intera storia, con annessi documenti, che anche questo blog ha narrato eppure...... il pd vince, Grillo non convince (ondivago), il pdl si spacca ma rimane lì e l'italia va in malora. Ora si spiega l'uscita di Scalfari... in realtà l'unica cosa sarà a settembre l'arivo dalla Grecia della troika e questo, ora, spiega anche la fretta: solo facendo in fretta si possono fare "quelle riforme" con cui, secondo loro, l'italia ripartirà (...); ma l'unica cosa che ripartirà saranno gli intrallazzi dei politici e degli affari internazionali di cui siamo campo di scorreria libera di fare i propri comodi: qulcuno si chiede che cosa c'entra rendere la magistratura serva della politica con la ripresa del paese? E, sempre con la ripresa del paese, cosa c'entra il senato reso bivacco di trombati e riciclati? O il famoso dl sulla P.A. quando lo Stato deve 70 miliardi ai privati me spende 4 volte di più fra tav, F35, ecc.?  Essendo un ceto dirigente autoreferenziale aggrappato alla mucca Stato, noi, potentemente aggrappato ad esso non riusciremo facilmente a scorllarcelo di dosso: in realtà non avremmo bisogno di loro ma non ci piace andare in primo piano ma ci piace lamentarci.. e allora lamentiamoci tanto c'è solo da aspettare settembre per la troika e il prossimo venditore di fumo!

lunedì 4 agosto 2014

A tutta ...... retromarcia

Ben sapendo che le elezioni sono alquanto improbabili.... il governo della rinascita, offrendo il petto al nemico e alla malasorte, corre avanti nel processo di riforme e di riforme delle riforme: manca solo la riforma degli 80 che devono essere restituiti e il quadro è perfetto; già non lo ampliano ma tengono a stento per quelli che li hanno avuti.. essendoseli presi con gli interessi attraverso i mille rivoli della tassazione italica.
Ma si diceva: il governo corre...... mica corre per capire dove portare il paese ma corre verso quello che è la creazione surrettizia di una repubblica e di una carta costituzionale che "rispondano alle mutate esigenze dei mercati" e delle oligarchie nazionali ansiose di rendersi immuni: ricordate la fattoria degli animali di G. Orwell? Tutti gli animali sono eguali.....  I maiali sono più uguali degli altri... profetico nel nostro caso. Proprio oggi hanno non solo varato un organo deliberante di secondo livello, il Senato (bastava ripristinare i quattro anni com'era all'origine nella nostra Costituzione), ma anche l'immunità: in poche parole il Senato diventerà il luogo dove saranno parcheggiati tutti coloro che hanno qualche probema? Vista la storia degli ultimi 30 anni, scommetteteci pure.
Perfino la Lega s'è chiamata fuori, non partecipando al voto. M5S ha fatto tutto quello che l'opposizione vera poteva fare.... i vari cespugli della sinistra dov'erano? Si hanno minacciato, stracciatisi le vesti, ecc. ma alla fine? Bè alla fine che fanno? Si spaccano.. se ci poteva mai essere una prova della inutilità di una sinistra che non è tale ma solo espressione di qualcuno che coltiva non solo un proprio orticello ma pure amicizie inopportune (il caso ilva sinegna) ora non può esserci smentita.
Ma come si fa a non capire che in questo paese si sta creando, come prima del fascismo (in frode dello Statuto Albertino), un simulacro di democrazia che non è tle ma solo una parola dove due persone si divideranno il potere? Due... non 630.
Il paese tace...... come allora. Spero solo che non ci voglia una terza guerra mondiale e un repentino cambio di campo da parte italica per ricostruire di nuovo quel paese che fu l'italia, sulla carta.... nemmeno chi di solito monita: ci sarà un motivo?

domenica 3 agosto 2014

Governo, Scalfari: “L’Italia in crisi anche con Renzi, dovrebbe sottoporsi alla Troika”

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 3 agosto 2014

Fallita l’operazione “80″euro, compresa una situazione ormai difficile per conti ed economica, non ci resta che la Troika. Il messaggio è di Eugenio Scalfari che fa intendere che in un paio di mesi le cose sono cambiate e parecchio, visto che alla vigilia delle elezioni europee scrisse uno dei suoi fondi domenicali con il titolo “Il 25 maggio bisogna votare per Renzi e per Schulz“. Nell’editoriale di oggi, 3 agosto, il fondatore di Repubblica arriva al punto quasi nel finale: “Dirò un’amara verità che però corrisponde a mio parere ad una realtà che è sotto gli occhi di tutti: forse l’Italia dovrebbe sottoporsi al controllo della Troika internazionale formata dalla Commissione di Bruxelles, dalla Bce e dal Fondo monetario internazionale“. Secondo Scalfari non c’è più la Troika per come l’abbiamo conosciuta fin qui. “Un tempo (e lo dimostrò soprattutto in Grecia) quella Troika era orientata ad un insopportabile restrizionismo – ammette – Ora è esattamente il contrario: la Troika deve combattere la deflazione che ci minaccia e quindi punta su una politica al tempo stesso di aumento del Pil, di riforme sulla produttività e la competitività, di sostengo della liquidità e del credito delle banche alle imprese”. Certo, l’Italia non farebbe questa gran figura, ma in certi casi serve mettere da parti l’orgoglio, spiega Scalfari: “Capisco che dal punto di vista del prestigio politico sottoporsi al controllo diretto della troika sarebbe uno scacco di rilevanti proporzioni, ma a volte la necessità impone di trascurare la vanagloria e questo è per l’appunto uno di quei casi”.
La premessa a questo ragionamento è che tutti gli indicatori che “l’economia non va affatto bene” e d’altra parte “l’hanno dichiarato esplicitamente il ministro Pier Carlo Padoan e anche Renzi”. L’esclusione dei poveri dal bonus degli 80 euro “conferma le difficoltà finanziarie che – secondo il fondatore di Repubblica - sono il vero problema del governo, ma i giornali non hanno colto a sufficienza un altro dato estremamente significativo: il bonus di ottanta euro doveva servire a rilanciare i consumi e quindi ravvivare la domanda. Invece non è accaduto nulla, i consumi sono fermi e in certi settori sono addirittura in diminuzione. L’operazione ottanta euro è dunque fallita (come avevamo previsto quando fu annunciata) e rivela ora la vera ragione per la quale fu fatta: suscitare simpatia elettorale a favore del Partito democratico renziano”.
Quanto alle riforme istituzionali Scalfari da una parte fa notare come “la gente è indifferente, della riforma del Senato e della legge elettorale non gliene importa niente come del resto non importa niente neppure all’Europa. È un gioco tutto italiano, e il circuito mediatico lo moltiplica. Ci si accapiglia sul nulla, ma dietro a quel nulla ci sono progetti di potere coltivati con grande abilità”.
Dall’altra ammette la necessità di alcuni contrappesi che servono nel caso di un sistema monocamerale. Altrimenti la somiglianza più aderente a Renzi non è Mussolini né Napoleone. Ma Craxi: “Qualcuno lo chiama dispotismo democratico. Altri autoritarismo o centralismo democratico. Altri ancora egemonia individuale – scrive Scalfari – Ma la sostanza è la stessa, i pessimisti ad oltranza rievocano addirittura i rapporti tra il Direttorio e Napoleone Bonaparte. Personalmente sono meno pessimista e quando penso al nostro presidente del Consiglio il cursus di Napoleone non mi viene neanche in mente e neppure quello di Benito Mussolini. Però mi viene in mente Bettino Craxi, quello sì, e debbo ammettere che non mi piace per niente. Craxi era un socialista, ma di destra non di sinistra. Era alleato della Dc che aveva molti più voti di lui ma i suoi erano determinanti, quelli democristiani erano divisi in correnti molto in contrasto tra loro. Lui avrebbe voluto che Berlinguer lo appoggiasse restando però all’opposizione. Un piano alquanto bizzarro. Anche Renzi vorrebbe che la sinistra lo appoggiasse e perfino i 5Stelle. Ma il vero cardine è con Berlusconi, la sua forza sta lì, nel patto del Nazareno”.
p.s.
Scalfari non c'ha mai preso..... chiunque o qualunque cosa abbia predetto o appoggiato si è sempre rivelato un fallimento: speriamo che  questa tradizione continuianche perchè questo paese ha, ormai, bisogno di tutto ma non certo della troika

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