sabato 24 aprile 2010

Giornali in crisi? no problem paga la rete

Già proprio così, la FIEG (in basso nella pagina trovate il cosi chiamato "quick link" dove c'è tutto quello che riguarda il discorso) batte cassa perchè gli italiani si sono disaffezionati ai giornali, cartacei soprattutto, e la crisi si fa sentire sui loro introiti. Il grido di dolore é alto ed è accompagnato da "proposte". Infatti prendono atto che il Web li ha surclassati nel cuore degli italiani e che fanno? Non certo migliorare il prodotto e certo non ci pensano nemmeno a far fare concorrenza ai loro affiliati e nemmeno pensano a ridurre il costo dei loro prodotti o a migliorarne la qualità, senza fronzoli e gadget, degli stessi; c'è il calo dei lettori? S'introduca il pagamento dell'iva al 4% el "prodotto" online parificandolo al cartaceo, eppoi: "E' assolutamente necessario che si introducano, sia pure in modo forfettario, misure compensative a carico degli utenti di connessioni (e ti pareva!!) che consentono l’accesso ai contenuti editoriali" tradotto significa l'introduzione di una tassa di possesso di 17.98 euri come accade per tv e radio; ci pensate? Si parla con grande enfasi retorica di diminuzione delle tasse e questi qui parlano di introdurne un nuova!! E' già accaduto per i bar che i "fonici" chiedono il pagamento di soldi perché si usano radio e tv e ora anche nelle nostre case c'è il rischio che venga a bussare "un'incaricato" che ti chiede soldi o peggio ancora ti arriva l'anonimo bollettino con l'obolo per i poveri editori che non fanno più profitti ...... poverini. Insomma, loro non investono e non migliorano i prodotti, quindi non catturano l'attenzione dei consumatori di notizie cartacee, e cosa chiedono? Che noi gli paghiamo il pizzo!! Noi utenti del web non siamo d'accordo: è inimmaginabile tutto ciò (e in nessun paese, che mi risulti, si pensa a misure del genere) perché si scaricano le loro inefficienze su persone che non ne sono responsabili perché loro, gli editori, vogliono guadagnare e non investire: pensassero a rendere indipendenti i loro giornali espellendo dal loro seno quegli che non sono "puri"; qui in rete nessuno è padrone perchè tutti siamo pari e uguali ...... lo facciano anche loro se ci riescono

giovedì 22 aprile 2010

Meno male che Gianfranco c'é!!

Azz, che scontro: questa è (con la p maiuscola) Politica, come non se ne vedeva da anni; da un lato la vecchia politica che si basa sull'effetto annuncio e sulla immagine di sé che si specchia e si autocompiace di quanto sia "ganzo" e di quale seguito abbia accontentando tutto e tutti, naturalmente per primi vengono i simili e gli assimilati poi i creduli e infine coloro che credono agli sciamani televisivi come fosse religione; dall'altro chi ragiona di politica, e lo dice "paro paro", e di temi, che sono affrontati a livello di partito popolare europeo in maniera serissima (tranne che da noi), e che non si può parlare solo di "certe" cose per nasconderne altre quando creano difficoltà (la Sicilia, per esempio, o la crisi che falcidia posti di lavoro - che non esiste - o persone che muoiono sul luogo di lavoro - le morti bianche - o che si ammazzano, sempre in seguito alla crisi, e queste son cose di cui non si parla .... semplicemente NON esistono); la testa (laica e razionale) che va contro la pancia (che va con i sondaggi e con il sentito comune che spesso però è indotto da pesanti campagne stampa che ingenerano paura e odio verso il "diverso") e una volta tanto, a mio parere, la testa prevale contro questi mal di pancia e lo fa davanti alle telecamere: che tutti vedano chi votano o pensano di votare. Mai visto nella destra nazional-populista uno scontro del genere: abituati al monolitismo del Capo e al centralismo in salsa destroide (avevamo conosciuto quello democratico del PCI, ora c'é questo) dove la maggioranza, il Capo, discute e decide (con chi?) e poi la minoranza (fino a oggi negata e da oggi mal sopportata) si adegua: che idea di democrazia rappresenta? Quella padronale naturalmente ossia di chi è abituato a starnutire senza doversi preoccupare di prendere il fazzoletto dalla sua tasca .... Non era previsto che ci potesse essere dissenso all'interno del "partito (all'estero immagino le perplessità che ancora una volta solleviamo)" e un pò perché l'immagine vincente non prevede dubbi insorgenti nel proprio esercito che finora era allineato e coperto sulle posizioni "ufficiali" e il monolitismo ancor meno prevede che sorga un altro re sole che oscuri il re sole originario: non siamo in URSS, però..... Il Presidente Fini ha parlato da politico e ha portato sul tavolo quegli argomenti che chiunque avrebbe portato se avesse presente il polso della situazione: cose che in un paese normale non farebbero nemmeno notizia e ha lamentato come gli attacchi ricevuti siano stati strumentali: in rete poi la scontro è ancora peggiore durissimo e fa prevedere tempi duri per tutti coloro che sperano che finalmente qualcuno prenda in mano la situazione e si metta a fare politica. Dal lato opposto invece si è preferito rispondere rilanciando in termini vaghi e con l'invito a lasciare l'incarico istituzionale (ben sapendo che una volta mollata la poltrona è facile favorirne la dipartita dal partito) e negando che ci si é appiattiti sul leghismo (il patto d'acciaio in stile XXI secolo) facendogliele passare (leggi e provvedimenti sia a livello locale che nazionale) tutte pur di far approvare le "riforme" pressanti che, veramente, gli interessano e il leghismo che giustamente fa i suoi interessi e di quelli che li votano. E' nata la minoranza nel PdL? Di sicuro è nata una stella, la minoranza si vedrà......
p.s.
molti link sottolineati sono video e vi suggerisco di ascoltarli!!

Meno male che Gianfranco c'é!!

Azz, che scontro: questa è (con la p maiuscola) Politica, come non se ne vedeva da anni; da un lato la vecchia politica che si basa sull'effetto annuncio e sulla immagine di sé che si specchia e si autocompiace di quanto sia "ganzo" e di quale seguito abbia accontentando tutto e tutti, naturalmente per primi vengono i simili e gli assimilati poi i creduli e infine coloro che credono agli sciamani televisivi come fosse religione; dall'altro chi ragiona di politica, e lo dice "paro paro", e di temi, che sono affrontati a livello di partito popolare europeo in maniera serissima (tranne che da noi), e che non si può parlare solo di "certe" cose per nasconderne altre quando creano difficoltà (la Sicilia, per esempio, o la crisi che falcidia posti di lavoro - che non esiste - o persone che muoiono sul luogo di lavoro - le morti bianche - o che si ammazzano, sempre in seguito alla crisi, e queste son cose di cui non si parla .... semplicemente NON esistono); la testa (laica e razionale) che va contro la pancia (che va con i sondaggi e con il sentito comune che spesso però è indotto da pesanti campagne stampa che ingenerano paura e odio verso il "diverso") e una volta tanto, a mio parere, la testa prevale contro questi mal di pancia e lo fa davanti alle telecamere: che tutti vedano chi votano o pensano di votare. Mai visto nella destra nazional-populista uno scontro del genere: abituati al monolitismo del Capo e al centralismo in salsa destroide (avevamo conosciuto quello democratico del PCI, ora c'é questo) dove la maggioranza, il Capo, discute e decide (con chi?) e poi la minoranza (fino a oggi negata e da oggi mal sopportata) si adegua: che idea di democrazia rappresenta? Quella padronale naturalmente ossia di chi è abituato a starnutire senza doversi preoccupare di prendere il fazzoletto dalla sua tasca .... Non era previsto che ci potesse essere dissenso all'interno del "partito (all'estero immagino le perplessità che ancora una volta solleviamo)" e un pò perché l'immagine vincente non prevede dubbi insorgenti nel proprio esercito che finora era allineato e coperto sulle posizioni "ufficiali" e il monolitismo ancor meno prevede che sorga un altro re sole che oscuri il re sole originario: non siamo in URSS, però..... Il Presidente Fini ha parlato da politico e ha portato sul tavolo quegli argomenti che chiunque avrebbe portato se avesse presente il polso della situazione: cose che in un paese normale non farebbero nemmeno notizia e ha lamentato come gli attacchi ricevuti siano stati strumentali: in rete poi la scontro è ancora peggiore durissimo e fa prevedere tempi duri per tutti coloro che sperano che finalmente qualcuno prenda in mano la situazione e si metta a fare politica. Dal lato opposto invece si è preferito rispondere rilanciando in termini vaghi e con l'invito a lasciare l'incarico istituzionale (ben sapendo che una volta mollata la poltrona è facile favorirne la dipartita dal partito) e negando che ci si é appiattiti sul leghismo (il patto d'acciaio in stile XXI secolo) facendogliele passare (leggi e provvedimenti sia a livello locale che nazionale) tutte pur di far approvare le "riforme" pressanti che, veramente, gli interessano e il leghismo che giustamente fa i suoi interessi e di quelli che li votano. E' nata la minoranza nel PdL? Di sicuro è nata una stella, la minoranza si vedrà......
p.s.
molti link sottolineati sono video e vi suggerisco di ascoltarli!!

mercoledì 21 aprile 2010

Il piano B

La Fiat, la nuova Fiat, è nata. Mentre Montezemolo lascia Marchionne rimane: e si vede. Mentre il piano ufficiale è presentato in pompa magna e con tutti i crismi raccontando le future sorti nel "migliore dei mondi possibili" dove tutti saranno felici di avere la propria macchinina, ecologica o meno questo è un altro problema, per consumare il proprio tempo libero in file interminabili su strade e autostrade (in mancanza di trasporto pubblico su gomma e ferroviario) inconsapevoli del fatto che la macchina che hanno sotto le chiappe è meno della metà italiana. Naturalmente i benpensanti contentissimi; naturalmente il marchio vola e i governi (di ogni colore e senso) si fregano le mani perché possono affermare che c'è, almeno, qualcosa che funziona e porta ricchezza. Un'altra cosa che Fiat può rivendicare è che chi negli anni scorsi la dava per morta ora è stato clamorosamente smentito: meno male per i suoi lavoratori direte e invece no perchè loro hanno pagato carissimo il risanamento aziendale (licenziamenti, mobilità, salari bassi e il patto d'acciaio con gli americani a loro scapito) e stiano zitti e non si lamentino perché esiste un piano B. Piano B? E cosa è? Eheheheheeh il piano di riserva che salva soldi e iniziativa imprenditoriale in un colpo solo: credevate che fossero fessi? Noooo; se i lavoratori e i sindacati alzano la testa, o pensano anche solo di farlo, le baracche e i burattini "fiatteschi" vanno all'estero avelocità luce: e al diavolo tutto il resto come direbbe Guccini. Semplice ed efficace. E la prosopopea sulla sua italianità? E la demogogia del marketing emozionale messo in moto in questi anni (dicesi per chi ci capisce lovemark)? E la retorica dei politici della destra economica, PD, e della destra nazional-populista? Balle pure e semplici. Per vendere le auto e fidelizzare gli italiani, magari con aiutino governativo, al marchio senza però pagare il dazio di creare reale ricchezza e lavoro(cose queste ultime riprovevoli). è ovvio. Un caso italiano; una cosa di cui andare orgogliosi e fieri mentre la mattina do fronte allo specchio fischiettiamo le musichette della sua pubblicità... e domani è l'earth day, il giorno della terra......



se non ci fosse da inkazzarsi....

martedì 20 aprile 2010

e luce fu?

Confesso che in parte sono deluso, si deluso. Mi aspettavo che il Presidente della Camera avesse maggiore coraggio e sbattesse la porta portando all'aperto le contraddizioni insite nel monster nazional-populistico che si chiama PdL ... e invece scelta fu fatta di fermarsi a metà strada o come piaceva dire a Napolitano quand'era un dirigente del PCI "in mezzo al guado" in una cottura lenta nel brodo primordiale di quella che fu una volta una democrazia parlamentare e oggi è una post-democrazia che è tutto tranne che una democrazia rappresentativa. So pefettamente che una volta uscito verrebbe massacrato dai giornali di famiglia e bandito dalle tv e quindi la sua prudenza è d'uopo; ma è anche vero che se davvero vuole rappresentare quella destra europea liberale, laica e liberista (tutte cose per le quali non mi affannerei personalmente però le rispetto di più di quelle della destra attuale che abbiamo cui fa riscontro la destra economica, anch'essa liberista e notabile, del PD che mai come ora é necessaria come il pane al Capo) che è preoccupata dei diritti umani e sociali che delle "preoccupazioni" del Capo italiano. Ha fatto la scelta più "opportuna", ma nel tempo e nel momento sbagliato, vista la situazione politica ma vista quella sociale ed economica non quella più giusta perché le distanze si stanno accentuando e non si può più aspettare ma bisogna "trarre il dado" e costringere anche gli altri a farle perché é l'unico modo di farlo rialzare e riprendere a camminare nella via giusta. Sembra strano ma non sorprende che Fini abbia avuto tante simpatie negli avversari; meno strano é che proprio dalla sua parte politica vengano i peggiori attacchi, spesso bassi e forsennati, perché la sua idea fa paura e potrebbe seminare un futuro frutto che per il populismo attuale è pericoloso: potrebbe far fare politica agli italiani facendoli svegliare dal sonno mediatico nel quale ora vi sono costretti e ciò non va bene, ovviamente. Maggiore coraggio politico Presidente! Solo questo ci vuole.

lunedì 19 aprile 2010

E' finita davvero?

Ma realmente questa storiaccia è finita? Nemmeno ora possiamo dire che la questione sia chiusa: troppe polemiche (forse nervi scoperti di qualcuno smascherato nel suo gioco di tentare di screditare emergency?) e troppi pretesti stanno emergendo per creare l'incidente con la ong. Questi operatori che torneranno a casa domani sono accompagnati da lati oscuri come in un gioco in cui si sono trovati invischiati che é più grande di loro e soprattutto involontariamente: gettare ombre sulla ong era l'obiettivo ed è fallito mi spiace non hai vinto riprova. E' vero, ad esempio, che la contropartita è la chiusura definitiva dell'ospedale in questione? Ufficialmente é no: e fino a prova contraria c'é da crederci .... però diceva un grande vecchio della politica italiana, l'On. Andreotti, che a "pensar male non si sbaglia mai", e, non avendo motivo di dubitare del fatto che Emergency non cederà a diktat, c'è da giurarci che prima o poi qualcosa salterà fuori in merito o sarà tentato per cercare comunque di screditarla. Le domande che affiorano son tante e ancor di più sono le possibili risposte però questo "arresto con annessa scoperta di armi" fa pensare come fa pensare l'atteggiamento iniziale dei politici nostrani che non hanno esitato a sparare a palle incatenate sulla ONG (salvo poi cambiare repentinamente strada quando è emersa un'altra verità) infangando, o ceercando di farlo, una delle poche cose che all'estero apprezzano di noi; così come la considerazione che di noi hanno all'estero è emersa pienamente in una situazione di crisi come questa: perché ci possiamo tranquillamente mettere la mano sul fuoco sul fatto che anziché essere italiani fossero stati, che so, americani si può star sicuri che non si sarebbero permessi nemmeno di sfiorarli con una pagliuzza. E' sicuramente un nostro limite avere politici, di tutti i partiti, che non sono credibili (si sono nominati fra loro) perché il voto nell'urna l'abbiamo messo noi e quindi sono nostra espressione però essere esposti alla mercé di un governo poco più che fantoccio è quantomeno preoccupante, non trovate?

domenica 18 aprile 2010

LIBERI!!!!!!




Secondo fonti riportate dalle news i 3 OPERATORI DI EMERGENCY SONO STATI LIBERATI.
IL BALLETTO CONTINUA MA POSSIAMO DIRE CHE AL MOMENTO L'UNICA COSA CHE CONTA E' CHE SONO LIBERI E CHE EMERGENCY HA VISTO RICONOSCIUTO IL PROPRIO RUOLO DI PACE E DI AIUTO ALLE POPOLAZIONI CHE SOFFRONO!!




Scissione? c'è una spiegazione...

Il PdL si spacca? E chi se ne importa, direbbe l'uomo comune della strada che ha i suoi problemi nel affrontare la vita reale fatta di fine mese e di bollette e di precarietà dei propri figli e di lavoro che sfuma via come l'aria. Eppoi, perché dovrebbe importargli qualcosa: non è un suo problema lui delega ai migliori (caro Lippman quanto avevi ragione quando affermavi che la parte migliore doveva governare sulla massa perchè essa da sola ne era incapace, un limpido esempio di liberalismo avanzato) e i migliori fanno di tutto per non scontentarlo eppoi quanto gliene viene in tasca se, nonostante una maggioranza schiacciante non è stata capace di andare oltre "un alzata di bavero in attesa che passi la tempesta" e, tranne che salvare le kiappe reali, stata incapace di fare altro? E, come accadde nell'Ulivo, si spacca. Il punto infatti è esattamente questo: lo scontro fra le due anime della destra (quella populista prettamente italiana con molte analogie "sudamericane" e quella europea che è liberista ma senza grandi condizionamenti preoccupata dalla restrizione sui diritti e dal plebiscitarismo imperante) è al culmine; da un lato il potere economico e mediatico di chi ha tutto e dall'altro l'intelletto liberale e il razionalismo liberista di chi sa che non basta galleggiare ma si devono riavviare i motori sennò ad affondare non sono solo loro ma l'intero paese. Strano destino quello della maggioranze politiche italiane: hanno i numeri ma non hanno compattezza, troppi orticelli e troppi interessi, ed anche in questo sono simili a noi comuni mortali che se messi in una stanza a insieme ad altri connazionali non sanno fare di meglio che litigare a chi si siede per primo e chi alla fine di tutto il gioco rimane indietro fa di tutto per dire che non ha perso, anzi ha mantenuto "la posizione": altro che i reality!! Gli italiani sono maestri nel dividersi e riunirsi a velocità della luce e nel mentre del processo di cui sopra si dividono e riuniscono in maggioranze variabili e trasformistiche senza che nessuno si chieda se davvero si renda conto del danno che fa non solo a se stesso ma all'intera comunità. Se noi siamo così, quindi, immaginatevi cosa sono capaci di fare quelli che fanno di mestiere i politici: e la democrazia, direte? Infatti: la democrazia? Morta, un simulacro di essa è sopravvissuta e tiene su l'intero sistema ma dentro è vuota; un buco nero che i più ottimisti definiscono post-democrazia (in particolare gli americani, che ne sono i sacerdoti) e che i realisti chiamano "infantilizzazione consumistica" che spinge i cittadini ad essere consumatoridel "prodotto" politica, ma in realtà parco buoi e null'altro. In un quadro di tal fatta ben s'inquadra l'attacco a Gomorra e alla Piovra: un pò serve a nascondere le difficoltà e spostare l'attenzione da se nonché ad alzare il tiro con la speranza, mai andata delusa finora, che qualcuno dall'altra parte faccia da sponda e stia al gioco; si sa tutti che di là ci sono dei buonisti pronti al massacro autolesionista e che mai si sognerebbero di fare qualcosa di più che essere presenti e pronti a fare gli utili idioti, e basta. La gente vera, quella che lotta ed é solidale, esiste eccome ieri era con Emergency a Roma: sono persone che fra loro sono quanto di più diverso ci possa essere ma hanno valori condivisi, idee e visioni della società che oggi sono rare e teoriche ma che però non perdono la voglia di riunirsi e raccontarsi nello stesso momento che premono sul governo per fare liberare tre di loro che, in zona di guerra, svolgono il loro lavoro e lo svolgono bene al punto che gli stessi afghani hanno manifestato fuori dagli ospedali dell'associazione per manifestarela loro solidarietà: cose queste che chi è accecato dal proprio odio e ideologismo non riesce a vedere e capire che non tutti sono come loro e non tutti, per fortuna, odiano gli altri da se come loro: e, soprattutto, non guarda le loro televisioni e si beve le loro panzane!! Dulcis in fundo: il trattamento riservato dal Sindaco di Kabul agli italiani non ha fatto riflettere nessuno su come sono considerati i nostri politici all'estero? E come viene considerata l'Italia?

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