sabato 10 ottobre 2009

E anche Confindustria .....

E' un sostegno pesante quello che Confindustria da al Governo. Vada avanti è quello che dice Marcegaglia, forse perchè sanno o intuiscono che un'eventuale cambio di maggioranza o un'esplosione delle piazze sarebbe deleteria per gli affari? Meglio tenere la barra al centro dando un colpo al cerchio e una botte come quando fa un'appello ad evitare uno scontro istituzionale (che ha incominciato "Chi" s'è visto dichiarare incostituzionale un lodo che lo rendeva "più uguale degli altri", ciò in funzione sia della lesa maestà sia delle prossime elezioni dove è meglio metterla sul referendum plebiscitario pro o contro una persona che su quanto fatto realmente per le varie emergenze "vere" che si sono succedute nel frattempo e che, nonostante la maggioranza parlamentare schiacciante non è stato messo in opera limitandosi a "gestire" ma non a investire per il futuro) che impedirebbe il fare affari nell'attuale momento. Ero convinto che non potesse essere altrimenti dato che mai ora Confindustria, con questo Governo, ha avuto così voce e così peso e orecchie così attente. Il programma è sempre lo stesso: Stato leggero (meno tasse = meno servizi pubblici e maggior spazio agli affari privati) epperò soldi alle imprese: quelli non devono mancare mai; negli ultimi 20 anni hanno fatto profitti da paperon de paperoni però quando c'è da mettere le mani nelle proprie di tasche i confindustriali non ce le mettono e fanno braccine corte ma vogliono che sia lo Stato a tirare fuori i soldi mettendole nelle nostre. Il punto è che loro di sentire parlare di solidarietà e quindi evitare di licenziare non ne vogliono sentir parlare rivendicando mani libere e delocalizzazione a gò gò: il mercato in salsa nostrana è questa, ossia privatizzazione dei profitti ma socializzazione dei costi, però quando ci son "problemi", come ora, corrono a battere cassa da mamma Stato; quello che, saggisti come la Klein, chiamano STATO-BANCOMAT. La solita storia insomma che poi ci venderanno come necessario per avere un futuro migliore nel migliore dei mondi possbili: quando impareremo la lezioni noi che le tasse le paghiamo tutte e non ne vediamo il beneficio?

venerdì 9 ottobre 2009

A Obama il nobel per la pace; e a noi? Il Migliore..........

Un'atto di fiducia e una scommessa per il futuro; ecco cos'è il Nobel per la pace a Obama, Presidente degli Stati Uniti d'America, a fronte di una destra mondiale all'attacco per riaffermare e mantenere la presa e il potere sull'economia (a fronte di una crisi profonda e terribile per i comuni mortali, le grandi istituzioni bancarie e i, reali, poteri forti - quelli che Giulietto Chiesa definisce "il ponte di comando" - stanno tranquillamente continuando per la propria strada e sia imutui ammazza persone, che sono tranquillamente ancora erogati, sia i soldi pubblici che sono stati "donati" dagli Stati, che servono a ingrassare i CEO e non a risanare, sono andati persi senza risolvere un bel nulla) e continuare a perpetuare il loro dominio, dicevo a fronte di tutto ciò la figura di Obama, pur collaterale e sodale degli stessi poteri forti dato che non si diventa Presidente negli USA senza il loro assenso, si staglia come speranza per chi ci crede ancora e comunque come una possibile alternativa alla brutalità becera del liberismo selvaggio: ecco il senso del nobel a mio parere; una cambiale di speranza per il futuro grazie ad un Presidente che, almeno a parole, sembra avere un volto umano. E noi? Ricordate che avevano proposto il ns Capo per lo stesso premio? ..... a noi ci tocca il Migliore! Chavez, Peron, e compagnia cantando impallidiscono rispetto alle fatiche di sisifo che il Nostro ha affrontato e continuerà ad affrontare per il nostro bene e quello dei nostri figli: contornato com'è di comunisti, antitaliani, disfattisti, pessimisti, suonatori di piffero, magico o meno, ecc. c'è da meravigliarsi che non fossimo già affogati in un mare di "volemose bene" e "buonisti" da millenni. Infatti si sono sbagliati tutti: duemila anni fa Chi disse, preveggendo e sapendo che ci sarebbe stato l'avvento del Nostro, disse "lasciate che vengano a me" sollevandolo almeno dal dover salvare l'intero pianeta......

giovedì 8 ottobre 2009

... e il tiro si alza... volano gli insulti.

La notte non ha portato consiglio. E non poteva essere altrimenti dato che ora è scoperto e quindi dovrà occuparsi della giustizia che ha da fargli, altre, domande (c'è la prescrizione il prossimo anno ma il danno d'immagine sarebbe comunque enorme proprio perchè siamo sotto le elezioni regionali che diventano importantissime mai come ora per i destini politici non solo del Capo ma di tanto altro che ora è inutile dire). Però il piano "B" è già pronto: scommetterei che a breve uscirà qualche norma che reciterà che gli atti di un processo non potranno essere usati in altri giudizi o un'altra norma salvavita: la fantasia è smisurata. Ma per poterlo fare deve alzare il livello di scontro e tirare la fune, magari spezzarla, in modo da raggiungere alcuni obiettivi (anche se la lega e il suo capo hano dato una bella spinta alla corte e quindi dovrebbe guardarsi "dai greci che portano doni"):

  1. rinchiudere in un'angolo sia l'opposizione, a mio parere non ce n'è bisogno perchè tranne Di Pietro il resto è deserto (e nemmeno dei "tartari") arido e senza vita, che il Presidente della Repubblica;
  2. evitare "perdite" nel suo esercito di elettori (forse ci sono sbandamenti nella truppa) e tenere unite le file portando il riflettore non sul fatto, la sentenza, ma sulla politica e sul complotto a suo danno (ne ha bisogno perchè le regionali sono prossime e non ci si può permettere di perderle) in modo da far dimenticare perchè c'è stata la sentenza.
  3. visto che è possibile che anche il provvedimento d'emergenza probabilmente già pronto in qualche commissione finisca davanti la Corte Costituzionale, e la sua giurisprudenza è chiara ormai, è possibilissimo che anche questo provvedimento venga dichiarato "incostituzionale"; diventa necessario che l'organo costituzionale, se non si dovesse piegare, dev'essere delegittimato e qui ci sono lavori in corso come ben si legge in questi giorni;
  4. Quando metti l'elmetto e vai alla guerra senza prigionieri è chiaro che non puoi andare per il sottile con nessuno; è triste non tanto sentire insulti, tali sono, ad una Onorevole dell'opposizione, ormai vista la concezione velinara altrimenti non potrebbe essere, ma che (a parte la difesa di qualche collega di partito) le donne tacciono ...... mentre ci fu un sommovimento quando Grillo le insultò ora tutte zitte, come mai? Dove sono? Anche loro sono anestetizzate? Non dico a protestare in piazza ma almeno dichiarazioni ecc. ed invece poco o nulla. Nessuna. Forse che essendo sotto elezioni contano di più quest'ultime? O forse conta di più l'ordine di scuderia di fare quadrato?
    Quante domande affollano la mente dei cittadini di questo paese che vede sempre di più un clima di guerra civile e di divisione non per motivi ideologici, come accadeva nella prima repubblica, ma solo per fini "politici" e per farlo non si esita ad evocare proprio quei complotti che fino a qualche giorno prima si imputava ad altri non meglio identificati "poteri forti" interni ed internazionali per scalzarlo. A mio parere tutto ciò non dà fin da ora un'immagine buona all'estero e rischia di allontanare ancora di più i cittadini dalla politica attiva: e questo sicuramente non è, e non sarà, un bene per il paese.

mercoledì 7 ottobre 2009

e venne il giorno del giudizio..........

Artt. 3 e 138 della Costituzione, gli articoli che hanno convinto la Corte Costituzionale a dichiarare illeggittimo il lodo Alfano: "ha dichiarato illegittimo il 'lodo Alfano' perché, nel sospendere con legge ordinaria i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato, ha creato una differenziazione di trattamento tra cittadini (violazione art.3 della Costituzione) che può essere compiuta solo con una legge costituzionale (art.138)". Insomma la Corte ha detto la sua, dall'alto del piccolo particolare che lì c'è, il gotha del diritto italiano e si suppone che il verdetto contrastato sia perchè qualcuno fosse d'accordo con l'impostazione del Relatore Gallo e qualcuno no, e non perchè ci fossero schieramenti politici anche se essendo un'organo costituzionale la Corte è figlia della stessa Carta. Ma finisce qui, ha detto no e stop: i processi riprendono e l'idea da fattoria degli animali orwelliana del "si è più uguale degli altri" non è passata ci si metta l'anima in pace e si scelga o fra un percorso di riforma costituzionale o si accetti di combattere in tribunale: gli avvocati bravi non mancano. Le minacce nemmeno tanto velate non sono bastate; i processi riprendono. Le reazioni sono furenti e l'artiglieria contro la Corte ha già fatto sentire i primi colpi di cannone parlando di sentenza politica (naturalmente se la decisione fosse stata diversa anche i commenti sarebbero stati differenti) ecc. Insomma verrebbe da dire risiamo punto e a capo con i teoremi, teorici o meno non conta, e i sospetti e tutto ciò in un paese come il nostro dove, a seconda della contingenza politica, ci si proclama "liberali" quando le sentenze non ci riguardano direttamente e si sospettano "punizioni, teoremi e complotti" quando invece ci sono contrari. In un paese normale molto probabilmente non ci saremmo nemmeno arrivati a una situazione di grande imbarazzo come questo ma anche se ci fossimo arrivati di certo non ci sarebbero stati strascichi come invece ci sono e ci saranno. All'estero naturalmente ci osservano con grande attenzione: un pò perchè sono preoccupati dal precedente della stampa "controllata" (c'è al Parlamento europeo una discussione che si dovrà tenere sulla libertà di stampa nel nostro paese) e un pò perchè già si valuta quello che ci potrebbe essere dietro l'angolo già domani. Faranno il richiamo alla piazza? Si richiameranno alla volontà popolare uscita dalle urne? Probabile; di sicuro il PD non la vede come una buona cosa visto che gli cade una tegola come questa addosso mentre sta decidendo il proprio futuro ed è talmente ripiegato su se stesso che si fa sfuggire occasioni d'oro per mettere in imbarazzo la maggioranza: viene quasi da pensare che abbia timore di rivolgimenti improvvisi che ne turbino l'andazzo sonnolento finora seguito e impediscano i vari patti delle crostate che finora ci sono stati. Il resto dell'opposizione fa il suo mestiere (non ne condivido spesso i toni ma almeno parla chiaro e tondo). A me, da cittadino, non interessa se il Capo del Governo ha dei problemi: quello che m'interessa davvero è che i tanti problemi che questo paese ha siano affrontati davvero e, possbilmente, risolti in fretta, perchè se è vero che la minaccia alla democrazia sia la strategia di questo o quel partito di richiamarsi alla piazza in un'impeto plebiscitario il vero nemico del regime democratico è la crisi che può spingere le persone alla disperazione e quando si è disperati, tutto, Weimar insegna, può accadere.

martedì 6 ottobre 2009

in un paese dove si grida al golpe..........

Insomma è solo una sentenza!! E per giunta arrivata dopo 18 anni circa (visti i tempi della giustizia civile) quindi nemmeno troppo tardi. Pensate che in seguito alla sentenza la Borsa, il "vero" giudice per una società commerciale, ha pemiato il ttolo Mondadori con aumenti del 6,49%, mica noccioline. E' anche vero che deve sborsare, salvo rinvii o accordi extragiudiziali, 750 mln di euri ma con tutti i soldi che hanno incamerato fra pubblicità ecc. non ci dovrebbero essere problemi; e invece non è così dato che da un lato nessuno ci sta a rimetterci la faccia (dopo che si è fatto di tutto per mettere le cose a posto una semplice sentenza civile rimette tutto in discussione), dall'altro si pone il problema che la intangibilità viene ad essere incrinata: e c'è anche il problema del patrimonio familiare che verrebbe ad essere intaccato e quindi creerebbe qualche problema, temo. Ma gridare al golpe da cittadino quale sono la cosa mi preoccupa perchè, mentre i problemi sono di carattere legale qui si crea un bel teorema del complotto giudiziario-sinistrorso-politico-imprenditoriale dietro il quale nascondere la notizia che in un paese normale non sarebbe nemmeno tale: solo perchè probabilmente non si sarebbe nemmeno creata una situazione del genere. Invece la politica si ferma: il PD, oltre allo squagliamento per far passare lo scudo, teme le elezioni anticipate e credo che le rpeghiere siano proprio che il Capo resti lì dov'è dato che loro non sono ancora pronti e non hanno nulla da proporre come alternativa; il PdL, invece, è tutto stretto a difesa del fortino e si allinea sulla maginot del Capo e, anche se ci fosserovoci dissenzienti, vengono messi a tacere gli eventuali dubbiosi mentre la stampa spara bordate a 360° intorno. Ora in un paese avanzato c'è un principio: tutti sono uguali davanti alla legge e i poteri sono indipendenti l'uno dall'altro; se uno di questi principi cade la democrazia va a farsi benedire e, sempre da cittadino, ritengo che da tale sistema si passi ad uno di carattere nazional-populistico che basa sul "mandato" popolare la propria legittimità dimenticando che quando si fanno gli appelli al popolo non di democrazia si tratta ma di altro..... un'altro i cui contorni rischiano di assomigliare a un passato cui nessuno, spero, voglia ritornare.

lunedì 5 ottobre 2009

Blogfest 2009: assegnati gli "oscar" ai blog...

Sono il top della blogosfera italiana; a Riva del Garda sono stati assegnati gli oscar ai blog italiani: e le sorprese non mancano. Innazitutto Grillo: il suo blog non piace più. Infatti per il suo blog che l'anno scorso fu il più gettonato ed ebbe l'award questa volta non è andata bene perchè qualcosa è cambiato nel mondo del blog; quel qualcosa forse è la materializzazione: ossia il suo scendere in campo nel mondo della politica giocandosi la credibilità: Grillo è abituato a mettere in luce il discredito della politica italiana, molti forse si domandano perchè sia sceso al loro livello?. Giusta o sbagliata che fosse la sua scelta non sta a me giudicarlo nè esprimere un parere in merito: dico solo che personalmente non mi mischio con questa "speme politica" e me ne sto fuori perchè se ritengo non idonei costoro a governare in nome dei cittadini dic erto non mi metto insieme a loro nel calderone. Ma la blogfest non ha solo dato quest'esito; infatti è stato anche nominato il blog più cattivo, le malvestite e quello più amato, spinoza, quello miglior blog tecnico, Il Disinformatico; e ciò giusto per fare alcuni nomi ..... e cognomi. Concorrere al blogfest credo che sia la massimo attualmente per un qualunque blogger italiano quindi capisco che i big della rete partecipino, capisco anche, però, che un tal tipo di competizione non è risponda proprio a quella che è la "Costituzione" della rete: condivisione delle conoscenze e delle esperienze non gara, magari ad ostacoli, fra partecipanti. Comunque faccio i miei migliori auguri ai vincitori e i miei auguri ai secondi e pure ai terzi!! Non importa come ma chi e se chi vince lo fa perchè la rete lo ritiene "attendibile" ben vengano naturalmente award e simili: il punto vero è un'altro, che non diventi una gara perchè nello stesso momento in cui lo fosse allora possiamo tranquillamente dire che la rete è diventato come il mondo reale e quindi non ha più motivo di essere la presenza del feddback di tanti blog, come il mio, che non hanno aspirazioni a divenire "numeri 1" ma rpeferiscono essere eterni secondi ...... se non terzi per il semplice motivo che conta "come" ti leggono e cosa gli rimane non "quanto" e dopo dieci secondo dieci se ne sono già dimenticati.

domenica 4 ottobre 2009

La sai l'ultima? No ad editori impuri.......

Fra le tante proposte fatte per combattere il "culturame" il vulcanico Ministro Brunetta l'ultima è quella di vietare "editori impuri" sicuramente con l'intento di evitare conflitti d'interesse e commistioni di potere non proprio trasparenti. E' una grande idea e sicuramente porterà, se dovesse trovare sostenitori, ad un miglioramento del panorama comunicativo italiano avvicinandolo a quello europeo; e non dovrà nemmeno guardare molto lontano visto che di editori di tal fatta ne ha uno vicinissimo (il quale proprio a proposito di editoria ha avuto una botta da pagare di 750 mln di euro in sede civile per una storiuccia di poco conto successa cira 20 anni fa) che può fare scuola. Una volta tanto sarei d'accordo con il Ministro nel picconare le posizioni dominanti del mercato dell'editoria invaso da salotti buoni e meno buoni e da troppe commistioni fra finanza, famiglie industriali, assicurazioni e quant'altro. Chissà se avrà seguito una cosa del genere, io lo auspico perchè questo paese ha bisogno di respirare un'aria diversa da quella che negli ultimi 60 anni ha respirato e grazie alla quale si è avvelenato nel profondo.

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