sabato 10 maggio 2008

Libano crocevia del mondo...

Fin dai Fenici l'attuale Libano è sempre stato cruciale per la storia dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo e anche oggi non si smetisce il "triste" destino di quelle terre, anzi sembra confermare questo trend. Con il riesplodere della guerra civile fra, nei fatti, filo occidentali e filo iraniani (in realtà gli sciiti sono autoctoni di religione sciita) le tensioni mostrano il vero nervo scoperto del Medio oriente: la incredibile, per usare un'eufemismo, divisione in Stati di essi, senza tenere in nessun conto le reali tradizioni locali, fatte dagli occidentali (in particolare inglesi ma anche francesi e altri), dalla quale discendono gli attuali drammi che quei popoli (di antichissima storia, anzi, dobbiamo a loro quello che siamo oggi) vivono sulla loro pelle. In una situazione del genere è chiaro che gli interessi dei popoli che lì da tempi antichissimi vivono passano in secondo piano rispetto agli interessi delle potenze, regionali e non, che sembrano sempre avere la meglio. Stiamo per vivere una seconda guerra del Libano? Temo di sì se tutti, a partire dagli americani e finendo agli iraniani, non fanno un passo indietro: cosa che temo è solo nel mondo dei sogni di chi crede ancora al dialogo; invece è molto più probabile che accada altro: ossia che

giovedì 8 maggio 2008

Re sole è rinato?

Come volevasi dimostrare il Quater di Berlusconi ha fatto da subito faville: non per la rapidità nè per il programma "riformistico" e nemmeno per "il feeling" che sembra essere scoppiato fra Capo dello Stato (ex PCI dell'ala migliorista) e Neo (si fa per dire) Capo del Governo (che a sua volta ha ex comunisti a sfare nel suo entourage; alle coincidenze non credo, però la cosa significherà pur qualcosa o no?), ma pwer il semplice fatto che ancora una volta ha dato una lezione ai cloni del PD. Già proprio una lezione, oltre a quella che gli hanno dato gli elettori, visto che ha avuto il coraggio, "dopo ampia discussione" (così si dice in politichese) con gli alleati, che non sono certo benevoli in quanto a posti da spartire, ha tirato su un Governo che, al di là di tutto, sembra almeno accettabile e lo ha fatto con stile e determinazione da imprenditore e gliene va dato atto; ha saputo gestire; tanto, poi, il lavoro sporco (il killeraggio della sinistra o meglio dei cespugli residui della stessa) l'aveva già fatto il clone quindi non c'era motivo di affannarsi, e ha dovuto "solo" preoccuparsi fare il minimo indispensabile per mantenere l'aplomb e fare gioco di squadra con il clone; poi fra giornali accondiscenti, televisioni che hanno subito "virato" almeno in posizione, almeno, non ostile il gioco era fatto et voilà rien ne va plus: al Parlamento ci ritroviamo con due partiti "cloni" di cui, l'originale, il PdL vittorioso l'altro, il clone, il PD sconfitto senza se e senza ma e destinato a restare tale per un bel pò di tempo ma che ha la classica "mission accomplished" su quel che restava della sinistra (che era il principale obiettivo) con un programmi simili (o copiati da chi e per chi lo trascuro perchè non è questo il punto) e élite di riferimento simili; infatti a guadagnarci sono state proprio le oligarchie che governano la società. La resa dei conti nel PD è cominciata e non è detto che assisteremo ad una "dipartita" del segretario (o a una scissione) o a un'accerchiamento dello stesso per spingerlo a cambiare direzione (D'Alema è stato chiarissimo) per evitare di perdere altri voti con tutto quello che en consegue in termini di privilegi e potere e per non ridursi a "pura" testimonianza del bel tempo che fu e che non tornerà ci si dovrà pure inventare qualcosa: sintomo di ciò è il fallimento del cosiddetto "governo ombra" dove mancheranno tutti i calibri da 90, credo già impegnati a dividersi le spoglie e rinchiudersi nelle ridotte delle correnti, e morto ancor prima di nascere. Insomma siamo ad una riedizione del partito "d'opinione" di fine ottocento in salsa liberista (anche esso risalente a fine di quel secolo), nulla di più: c'è un solo neo però ossia che mancano quelle idee nuove e forti che spinsero le grandi masse a presentarsi sulla scena sociale in maniera prepotente per far valere i propri diritti e aspirazioni e s'intravedono all'orizzonte personalità della levatura morale e intellettuale di un Gobetti o di un Gramsci a dare l'input etico e morale e questo è molto triste soprattutto per il nostro futuro dato che senza idee non c'è fantasia e capacità di inventarsi un futuro con o senza costoro che ora ci gestiscono e, ed è la cosa più triste, con i soldi nostri per giunta. Buon lavoro al nuovo Governo e che ci sorprenda, se saranno mantenute le premesse di Tremonti, con politiche che tengano conto dei danni della globalizzazione: se i governi di centro(sinistra?) sono stati i migliori Governi di Destra della storia italiana, non potrebbe un governo di Destra, populista nell'anima, fare politiche e soprattutto qualcosa di sinistra? Stupiteci!!

mercoledì 7 maggio 2008

Nuovo Governo o continuazione del precedente?

L'annuncio e poi il giuramento e poi anche questo Governo entrerà in funzione e sarà l'ennesimo nato sui litigi interni alla maggioranza c'è, è vero, un piccolo particolare che di solito i Governi del Capo filano perchè è grande la voglia di restare allapice e perchè da Capo azienda non ammette discussioni ma un paese come il nostro (anarchico, individualista, egoista, e quant'altro) dove ognuno fa quello che vuole (naturalmente in maniera proporzionale ai soldi che ha, come nel miglior stile liberale del XX secolo) è difficilissimo che non ci siano litigi e gelosie come anche ricatti e amenità varie. Ma la nostra vera anima non è occidentale ma bizantina e quindi almeno io non mi meraviglio, e come sempre aspetto questo Governo come i precedenti sul "fare" anche se mi pare non potrà che cosntinuare nella scelta liberista e classista come i precedenti. Infatti è di dominio pubblico che, proprio grazie alla pubblicazione degli elenchi dei contribuenti, il nostro paese è uno di quelli dove la disparità è legge, ossia si è allargata moltissimo la forbice sociale e voglio proprio vedere come farà "questo" Governo a negare aumenti decenti ai lavoratori quando ci sono arricchiti di tutto rispetto che continuano a vedere accrescere la propria ricchezza. E mentre il tanto vituperato precedente Governo Prodi a fatto levare dalla UE la procedura di infrazione per deficit eccessivo per la politica seguita in SOLI DUE ANNI (a ascapito dei lavoratori e delle necessarie riforme sociali), questo perseguirà lo stesso obiettivo o continerà nella finanza creativa e nei condoni? Saranno i soliti a pagarne il prezzo o vedremo qualche "riccastro" piangere per aver pagato almeno quell'1% in più di tasse? E per quanto riguarda la riforma TV cosa farà? Dalle aziende di famiglia il "sospiro di sollievo" per la anticipata "dipartita" del Governo Prodi sarà accompagnato da un urrah per non aver tocato nulla facendo pagare a noi le multe per le irregolarità del nostro sistema di TLC o il nostro di tascua sua caccerà gli euro necessari a pagare le multe giornaliere che la UE ci infliggerà per non aver ottemperato ed esserci adeguati alla normativa operativa nei paesi civili? Sono tanti gli interrogativi e tante le apprensioni: soprattutto di quei tanti che si "sono turati il naso" votandoli ma che non erano di quella parrocchia e lo hanno fatto solo perchè in giro non c'era nulla di diverso e migliore?

martedì 6 maggio 2008

Torino e Verona: perchè "pesarli"?

ma davvero "chi" (<------ qui il link; e il coro di parte è unanime; il PD per parte sua ha usato toni morbidi da bravi moderati quali sono) ha commentato i fatti di Torino e di Verona l'ha fatto pensando che non potessero essere accomunati visto che a Torino sono accadute cose più gravi che a Verona? Davvero si pensa che a Verona "non c'è nulla di ideologico" ma solo nazifascisti (che pensano di essere tali, domanda ma costoro pensano?) che sbagliano? Davvero pensa che a Torino sono stati commessi "atti gravissimi" e i biechi comunisti filoarabi ecc. sono da reprimere e basta? Cosa è più grave? un giovano italiano morto ucciso da un branco o i centri sociali che fanno stronzate solo perchè anzichè manifestare partecipano a scontri per "boicottare" la Fiera (non mi pare ci siano stati morti), bruciare qualche bandiera, che ha invitato, a mio parere legittimamente (perché se sono un liberale devo dare la possibilità a tutte le parti di esprimere le proprie idee, quindi IO avrei invitato sia israeliani che che arabi e palestinesi e non solo i primi ma IO sono un liberale non altri) Israele? Se voglio dire che la sinstra è ormai fuori dai giochi e accomunare centri sociali con quei cespugli a cui è ridotta la cosiddetta sinistra e contemporaneamente voglio impedire che ci si focalizzi su un'omicidio perpetrato su un giovane picchiato a morte chissà per quale recondito motivo allora davvero siamo nella situazione di preoccuparci e a ragion veduta; se invece sono una persona che crede che i nazifascisti non debbano avere ragione di esistere (e se esistono c'è un problema nella società) e do il giusto valore alla cosa metto sempre in primo piano la morte di un giovane e poi discuto sui "fatti" di Torino visto che anche lì è successo qualcosa di grave ma non devo dimostrare a nessuno di essere più realista del re. Come bravi occidentali di "pancia" noi con essa riflettiamo e agiamo e come nel pendolo siamo ancora allo "o.....o" e lontani quanto mai dal molto più democratico "sia.....sia" o dall'ideale "più....meno" che altri paesi più civili di noi fanno da decenni.

domenica 4 maggio 2008

Pubblicazione liste contribuenti: ma perchè tanto rumore?

So che è datata ma comunque voglio dire la mia, anche se come pare mi leggo da solo dato che sembra che il mio blog, come altri, non abbia più visite nè commenti (passato di moda il blog politico, o è solo il mio che non va, non che questo m'importi però saperlo sarebbe bello, no?), innaizitutto mi chiedo in cosa Visco abbia sbagliato? Ritengo che in un paese civile chi non ha nulla da nascondere non dovrebbe preoccuparsi di vedere online il proprio reddito, anzi dovrebbe essere additato come esempio da seguire per gli altri (e in Italia non sono pochi) ossia quelli che le tasse o ne pagano poche o non ne pagano affatto. Non voglio fare apologia di reato, so perfettamente che è in corso un'indagine della magistratura e che le associazioni dei consumatori sono incazzate nere per la violazione della privacy, così come so pure che il Garante è immediatamente intervenuto per bloccarne la pubblicazione (anche se i dati, a leggere i giornali, continuano a girare in rete e sono oggetti di indagine e commenti da parte di molti), io quei dati non li ho nè li voglio leggere, nè li leggerò se verranno in mio possesso, ma le motivazioni addotte da Feltri a difesa della pubblicazione mi hanno convinto che avesse ragione e che non ci dovrebbe essere nulla di male nel poterli consultare. E' vero che con il tasso di criminalità che abbiamo (checchè ne dicano le ottimistiche statistiche ufficiali) i benestanti, o considerati tali, potrebbero avere di che temere da eventuali assalti a ville e sequestri, ma ritengo che sia questo un mero problema di legislazione carente e di conseguenza di adeguamento della stessa al mutato panorama criminlae, invece sembra che qui nel nostro paese solo i poveracci (che non si possono permettere un fior di avvocato) vadano in galerae ci restino pure, mentre la criminalità organizzata ne rimane fuori o se ne fa poca: questo però è un'altro problema che non attiene all'argomento in essere ma fa parte di quella scelta politica generale che dovrebbe mettere al riparo il cittadino comune da questi problemi, cosa quersta che da noi da almeno un decennio non accade (non foss'altro per il vizietto italico di indulti, condono e legislazioni di favore che favoriscono e non combattono la criminalità) nè si vede per il futuro un qualche cambiamento in meglio della situazione. Rimanendo strettamente all'argomento gli elenchi "devono" essere pubblici, o meglio credo che la gente abbia diritto di sapere chi paga ma soprattutto CHI non paga e quanto: la Littizzetto ha ragione quando, a mò di battuta nella trasmissione chetempochefa, a detto di aspettarsi anche di vedere la pubblicazione online di chi, appunto, ha qualche problema di tasse o allergia ad esse: la ritengo un fatto di civiltà e non di guardonismo da rotocalco di bassa lega. Un paese civile si vede da queste cose: meno tasse servizi; più tasse maggiori servizi ai cittadini (naturalmente senza atavico vizietto di malamministrazione e gesitone personalistica della cosa pubblica), ma soprattutto se TUTTI paghiamo si allarga la base contributiva e chi oggi da solo regge la platea contributiva (soprattutto i lavoratori dipendenti) potrà tornare a respirare un pò e a guardare diversamente sia il rapporto con lo Stato che il proprio futuro.

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