giovedì 31 gennaio 2008

Perchè la corsa al voto?

Marini ha avuto l'incarico a tempo e quindi il dado è tratto: si deve solo vedere chi ci sta e chi no; perchè dopo la caduta di Prodi l'assalto dei pompieri per allungare i tempi e dare il modo di fare "alcune cose" è stato respinto al mittente da chi vuole solo cavalcare l'onda di protesta. Mentre dal Capo dello Stato a molti esponenti politici (alle forze sociali e sindacali) ci si è sono affannati a dire che si facciano alcune cose (riforma elettorale, dei regolamenti parlamentari, e poc'altro) e poi si vada alle urne (il referendum che ne facciamo?). Si potrebbe pensare che abbiano ragione naturalmente perchè sarebbe folle votare ora ed eleggere una maggioranza che faccia le riforme urgenti per poi ri-sciogliere il Parlamento a referendum avvenuto per ritornare a votare il tutto da qui ad un'anno e mezzo: il ragionamento non farebbe una grinza se non fosse che in questo il ParDem avrebbe la possibilità di distinguersi allontanando da sè l'idea (sperando che la gente si dimentichi) che ha prima tenuto in piedi il Governo attuale e poi ha lavorato per fargli intorno terra bruciata (cercando sponde dovunque) sperando che fosse qualcun'altro (come di fatti è avvenuto e non poteva essere altrimenti)) a levargli le castagne dal fuoco per la veloce dipartita del Governo in modo da poter dispiegare perintero la propria strategia che mira ad una strategia nel medio periodo che ha come presupposto solo le cosiddette mani libere (in pratica l'accordo con la controparte FI futuro PPL). E questo per quanto riguarda la Destra economica che ha governato il paese negli ultimi due anni nella continuità ideologica si dice liberaldemocratica ma si scrive liberista; invece nell'altra metà del cielo (la Destra demgogica) finchè era lontana la prospettiva di lezioni e le spallate andavano a vuoto sono volati letteralmente le cenciate in faccia fra i vari Capi e capetti e l'acme è stato raggiunto con la creazione del plastificato PPL che dovrebbe interfacciarsi politicamente con il suo clone neocentrista destroide a livello economico: naturalmente il sistema cambia di qua dato che la voce del padrone si è fatta subito sentire chiara e forte mentre richiamava a se i puledri riluttantia all'ovile trovandosi però in difficoltà vera perchè gli stessi "puledri" erano estremamente riluttanti e anzi gli si sono ribellati contro mettendolo in un'angolo. A farlo uscire dall'angolo in cui vi era stato cacciato dai suoi "amici" è stato (come accadde per la Bicamerale di D'Alema che lo scongelò rimanendone fregato...) c'ha pensato stavolta Veltroni che si è fatto incantare lo ha sdoganato permettendogli di ritonare in auge: questo si chiama suicidio politico.......... a meno che non si sperasse che il secondo gli fosse riconoscente e gli passasse l'idea di farsi la guerra elettorale dopo aver fato fuori cespugli dell'una e dell'altra parte. In politica, si sa, vale tutto ed il contrario di tutto e la lealtà spesso è una chimera fatto sta che il paese rischia di ritrovarsi nel mezzo dell'ennesimo guado a causa del ricompattamento della destra demagogica e dello squagliamento della destra economica che si spezzerà in mille rivoli e rivoletti che vedranno passare secoli prima di ricreare le condizioni per un governo che non sia quello che ora sta per arrivare: il tutto senza contare il fattore "P" che rientrato al partito, di cui è Presidente, di sicuro non mancherà di far partire bordate e siluri contro chi lo ha affondato rompendo le fila. Dicevo all'inizio del perchè il ritorno rapidissimo al voto; le ragioni sono tante: innazitutto la mancanza di fiducia nelle possibilità che un governo tecnico possa fare quello che un governo investito del voto popolare ha mancato di mettere in atto, ufficialmente almeno come ragione è validissima, direi ineccepinìbile!! In realtà le ragioni sono tante e non tutte riguardano solo il problema di cui tutti discutono: se la legislatura non chiude ed in fretta in Parlamento ci sono almeno un paio di leggi che potrebbero intaccare gli affari di famglia (Legge Gentiloni dice nulla per fare un'esempio?) e tutti sanno ormai come diventi irascibile il Nostro quando si tocca la famiglia (soprattutto se con un governo tecnico guidato da una volpe di estrazione DC che di navigazione sottocosta è esperta e lo titillerebbe sventolandogli sotto al naso proprio come si fa con il drappo rosso davanti ad un toro per poi infilzarlo: quello che con il ricorso alle urne a qualunque costo vuole, il Nostro, evitare (come si evita il diavolo................), da qui si potrebbe anche capire l'ansia di chiudere in fretta dato che tutto decadrebbe e chi osasse ripescare qualcosa verrebbe inchiodato subito alla croce mediatica che verrebbe eretta con una diversa maggioranza. Vi pare un buon motivo? E quest'altro? La CdL è realmente finita ed è a tenerla insieme solo il cosiddetto "odore del sangue" del nemico: una volta compiuta la missione ricomincerebbero i giochi di potere (di là non stanno meglio) fra loro per spartirne le spoglie nell'eterna lotta alla successione mentre il padrone in realtà sa benissimo (conoscendo i suoi polli) che una volta abbarbicati al potere i rampolli si farebbero guerra fra loro a tal punto da dimenticare anche per cosa l'avevano incominciata mentre lui (in base al principio del "dividi et impera") ne trarrebbe le conseguenze assicurandosi di non scoprire le proprie carte mentre gli altri si neutralizzano a vicenda. Chiaramente è un'interpretazione ma se non si hanno i paraocchi non mi meraviglierebbe che fossero questi scenari quelli che davvero vengono valutati nelle stanze grige e sorde delle segreterie dei partiti.

mercoledì 30 gennaio 2008

da un'amica un'appello di greenpeace alla canon






Ricerca non-letale sulle balene: rendilo possibile con CanonCanon è la numero uno tra le aziende di fotocamere digitali e una delle principali sostenitrici di organizzazioni ambientaliste, di iniziative che salvaguardano la natura e le specie in via di estinzione. Il direttore generale di un'azienda che associa il suo brand a problemi ambientali dovrebbe opporsi alla ricerca letale sulle balene nell'Oceano Antartico. Chiedi a Mr. Mitarai, capo della Canon in Giappone, una Canon che esprima la sua disapprovazione alla caccia alle balene nell'Oceano Antartico, chiedendo al governo del Giappone di utilizzare solo metodi di ricerca non-letali.Scrivi subito alla Canon

Crociata contro l'aborto: Ruini ne è il messia Ferrara il suo pastore

Evento mediatico di prim'ordine alla La7: il Cardinal Ruini ospite di Ferrara. A dimostrazione della potenza del mezzo mediatico per eccellenza, la tv, (e della forza che ha nel convincere e incanalare i flussi delle preferenze degli ascoltatori), usato come da manuale della comunicazione politica, indirizzo unidirezionale e antidemocraticità. Tutta la trasmissione è stata incentratasullo stato dell'arte di porre i cosiddetti puntini sulle "i" da parte dell'esponente della gerarchia ecclesiale agli italiani interfacciando la faccia feroce del secondo con la fluidità e la tenue democraticità dei toni ma non dei contenuti del primo. Il tema centrale era naturalmente l'aborto ma i corollari non sono meno scottanti come la laicità, presunta, dello Stato italiano (tant'è che, candidamente, è stato detto che in Italia i "suggerimenti" della Chiesa pesano di più perchè non è ancora secolarizzata come gli altri Stati): come a dire che mentre oltralpe la religione è un fatto privato dato alla coscienza del singolo e la Chiesa è considerata per quella che è (cioè uno Stato estero) e gli si da il peso che merita come tale, di conseguernza le persone sono meno coinvolgibili, da noi invece abbiamo la "fortuna" che i nostri politici, mancanti di schiena dritta, consentono di confessionalizzare per via traversa la nazione consentendo le di riprendersi il potere temporale che era stato eliso con la presa di Porta Pia); il "dovere" per i cattolici che fanno politica a tutti i livelli, e nonostante la Costituzione affermi chiaramente che si è eletti senza vincolo di mandato, di seguire le indicazioni e i suggerimenti (per loro quindi vincolanti) della gerarchia ecclesiale (ridotti a pura cinghia di trasmissione dei voleri altrui) su temi scottanti quali aborto, eutanasia, testamento biologico, fecondazione assistita e diagnosi preimpianto, PACS ecc. con il Cardinale, (ormai lanciato in politica lo si dovrebbe dire chiaramente perchè sarebbe più corretto) che parla e dice su questi temi che tanto gli stanno a cuore mettendo l'accento sul "male" mentre sorvola bellamente sul fatto che i modelli sociali di riferimento vanno in ben altra direzione (arricchimento facile; saltare sulle ginocchia di questo o quest'altro per fare carriera; ecc). Il partito trasversale della Chiesa "che non ingerisce minimamente nella vita italiana" democraticamente e pacatamente pontifica nelle varie tematiche (ne ha diritto perchè noi siamo liberali ma loro ne fanno discendere un'obbligo vincolante) che le stanno a cuore ponendo paletti strettissimi e che, ragionando per ora ai limiti del possibile orizzonte, fa quasi pensare che si voglia fare del nostro paese una copia della teocrazia al potere in Iran il tutto mentre Ferrara, ormai icona laica della gerarchia, con la clava mena fendenti a destra pervaso dal "sacro" furore del "converso" che come sempre in questi casi è più realista del re. Naturalmente sappiamo tutti che Ferrara ha passato varie fasi: da ex del PCI, passato poi armi e bagagli ad Arcore dopo abiura, divenendone alfiere e fante; contemporaneamente filoamericano più degli stessi americani e bushiano più di bush stesso, ora deluso da quest'ultimo perchè ha fallito nel fare dell'occidente il faro della libertà contro i barbari (in pratica ha fallito nell'imporre il sistema liberista che prevede, celandosi dietro parole belle come democrazia, libertà ecc. la depredazione, oltre che al controllo, delle risorse di chi ha ma non deve vederne i benefici per consentire a chi ha molto di più di continuare a fare il proprio comodo) per giungere, ora, all'approdo finale (nell'afflato della continua ricerca di una "identità" nella quale sentirsi sicuro, e all'ombra della quale riscaldarsi) della gerarchia cattolica (vista come ultimo baluardo occidentale) facendo propria la linea maggiormente estrema che non è certo quella del Cardinale Martini ma quella chiusa e reazionaria oserei dire preconciliare (se nessuno farà nulla per arginarla) che rischia di prendere il sopravvento sulla civiltà o quel poco che ne rimane............... mi chiedo a quando le liste di proscrizione?

Censura: ma non eravamo un paese liberaldemocratico?

Prima, per contingenze politiche, la censura alle iene e ora la quella su Tiro mancino che si vede negare la possibilità di presentare un brano "scottante" al Festival di Sanremo: com'è andata a finire? Che la iean incriminata se ne è andata dal programma e il cantante presenterà da indipendente il brano (che parlava di rubacuori non nel senso romantico ma in quello più terreno di coloro che sono chiamati a "tagliare" posti di lavoro rubando, appunto cuori e vita a chi ne è colpito). E questi sono solo gli ultimi esempi: come non ricordare Luttazzi ecc? Ci sarebbe quasi da porsi la solita domanda: ma in che razza di paese viviamo? E dove sono i garanti e difensori dell'art 21 della Costituzione? Il vero punto è: esiste ancora la libertà, nel suo vero significato, nel nostro paese oppure (proprio come affermano moltissimi osservatori interessati e non) siamo in pieno "autoritarismo" democratico dove il dissenso non è ammesso se non risponde ai canoni della convenienza politica o del mercato del momento? Son tutte domande a cui è facile ma anche difficile rispondere dato che ufficialmente nulla viene scritto e tutto è deciso nelle aule "sorde e grige" ora di un'ufficio di una tv ora di una major musicale: ma il problema rimane e la mancanza di democrazia comincia ad essere evidente se pensiamo che il potere, nelle sua varie espressioni, quando comincia ad essere fine a se stesso e autoreferenziale mal sopporta la virgola in eccesso e la frase fuori posto; oppure, caso strano, quando la RAI sponsorizza un film sul lavoro, oggi invisibile, e ne fa una proiezione a Torino e un giornale stigmatizza la cosa dicendo che sono soldi pubblici buttati via confermando che siamo preda di una schizofrenia censoria dove si può parlare solo di alcune cose e non altre. E' uno strano circolo questo se ne può far parte solo se si accettano le regole immutabili: la prima è quella che non si disturbano i manovratori.

martedì 29 gennaio 2008

L'Italia il paese del bengodi? Solo per il 10%

Il 10% delle famiglie ha il 45% della ricchezza nazionale!! I redditi da lavoro dipendente invece sono fermi dal 2000 (perrò se si facesse una proiezione dal 1990 ad oggi si vedrebbe che sono addirittura diminuiti, lo affermano in molti lo dicono in pochi). Il reddito del lavoro autonomo è cresciuto del 13%. Ecco i dati Bankitalia. Cosa significano? Semplicemente che la parte portante del paese o, per meglio dire, chi regge le sorti dell'economia davvero paga per tutti le tasse ed è costretto anche a ringraziare perchè almeno un lavoro c'è l'ha: i giovani al 70 % rimangono in famiglia perhè non hanno un futuro certo e vivacchiano con lavoretti sottopagati e per giunta anche sfruttati come precari (leggasi sottoproletariato "economico"). E' il fallimento della politica liberista? Non solo. E' l'evidenziazione della macelleria sociale compiuta da noi a partire dal 1990 dalla classe politica complici: industriali, sindacati, governi, corporazioni varie ed eventuali. In un certo senso l'esperimento è riuswcito, perchè si voleva adeguare, modernizzandolo e liìberalizzandolo, il nostro paese alle economie occidentali avanzate, leggi USA, per favorire la nascita di una classe che spingesse l'economia a crescere e dando la stura alla caduta verso il basso delle briciole della ricchezza (secondo gli insegnamenti dela scuola liberista come è noto miseramente fallita) mentre, porprio come negli altri paesi l'unica cosa che si è creato è povertà diffusa e crescente non solo distruggendo le classi medie ma uccidendo la possibilità di crearsi un futuro per le generazioni a venire. Nel nostro paese ci abbiamo poi aggiunto anche del nostro con l'elevatissima evasione fiscale che è stata favorita e incentivata sia con dichiarazioni improvvide (tasse alte? è giusto evadere; per chi può aggiungo io) sia con scudi fiscali e forfait vari oltre che condoni chqa l'hanno ulteriormente favorita togliendo risorse vitali al paese e impedendo di redistribuire ricchezza ai meno abbienti. I dati di Bankitalia risalgono al 2000 e abbracciano i due governi (Berlusconi e Prodi) e dimostrano in maniera chiara (direi accecante) che le linee economiche e fiscali sono state le stesse e che solo il pervasivo rintontimento degli italiani ha permesso l'evitare non dico rivolte ma l'emergere di una protesta diffusa e giustificatissima visto che chi lavora davvero ne avrebbe tutto il diritto perchè ha dato moltissimo e non ha ricevuto un bel niente della torta che altri si sono spartiti e tracannato a mani basse. Ora la classe politica i suoi sodali partiranno lancia in resta per spiegare a tutti che bisogna liberalizzare e favorire il merito: insomma faranno fumo metre l'arrosto continuano a mangiarselo loro contando sul fatto che gli italiani sono troppo presi dai problemi reali del sopravvivere però ora proprio gli italiani hanno una occasione d'oro: molto probabilmente si andrà a votare e quindi c'è la possibilità di dare un calcione a chi in questi anni ha portato il paese in questa situazione: che ne dicono gli italiani di cominciare ad allenarsi per non sbagliare mira?

lunedì 28 gennaio 2008

uteri in affitto: ultima frontiera per aggirare la legge 40

infatti è anche questo che accade nel nostro folle paese: fatta una legge restrittiva trovato l'inganno di aggirarla soprattutto se ci sono le possibilità economiche e la voglia di maternità a tutti i costi. Non bastasse i viaggi, semiclandestini, della speranza ora c'è la possibilità (cacciando da un minimo di 10000 euro ad un massimo di 100000 euro a seconda del paese cui ci si rivolge e del grado di sicurezza per mettersi al riparo da noie legali e quant'altro) di procedere all'affitto dell'utero (<--qui il link) altrui per avere quel figlio negato per un qualunque motivo dalla natura. L'affitto degli uteri in Italia è illegale, naturalmente, e i nostri concittadini si "organizzano" per l'estero infatti esistono agenzie specializzate che forniscono kit e assistenza di tutti i tipi (da quella legale a quella sanitaria) in pratica un pacchetto completo per rispondere alla domanda delle mamme mancate nostrane e favorire l'iter sanitario e legale per far si che oltre a coronare il loro sogno evitare che si pongano domande imbarazzanti alle frontiere evitando anche le pratiche noiose alla ambasciate.. Naturalmente anche le coppie gay e lesbo ne usufruiscono moltissimo non solo fuori Italia ma anche qui: nbasta avere i soldi. Insomma quello che si chiama servizio completo dal produttore al consumatore come una filiera di produzione. Non critico sia chiaro la scelta delle famiglie di avre un figlio e trovo legittimo il loro desiderio di maternità ma mi pongo la seguente domanda: perchè vietare nel nostro paese qualcosa che, come sappiamo benissimo in un pianeta globalizzato, si può ottenere semplicemente salendo su un'areo e varcando la frontiera? Non sarebbe meglio affidare alla mano pubblica quella che si può rivelare come una truffa o, peggio ancora, una violenza a carico di persone che si possono trovare in difficoltà? E perchè lasciare tutto in mano ai privati che stabiliscono il prezzo per qualcosa che si potrebbe avere anche qui? Qui prodest? Ed è proprio giusto vietare anzichè regolamentare? Ed a proposito di legge 40 viste le tre sentenze di tre diversi tribunali (ultimo l'importantissima senteza del TAR del Lazio per eccesso di potere che ha mandato tutto alla Corte Costituzionale con il rischio per gli integralisti di vedersi per via giudiziaria quello che avevano imposto per via giuridica giocando sui numeri in parlamento e giocando, per quanto riguarda il referendum sulla ignoranza e il qualunquismo italiano) ci sono migliaia di persone e famiglie che stanno seriamente valutando la possibilità di dare il via a ricorsi e distruggere l'intero impianto di questa legge retriva e reazionaria (anche con il prossimo cambio di maggioranza e la pavidità dei nostri politici maggiormente "illuminati" rischiamo di ritrovarci riveduta e corretta) completamente riaprendo i giochi e le speranze, giuste, dei cittadini.............

Irresponsabili, incasinati, imbarazzanti, masochisti: parola di stampa straniera

Nel titolo ci sono le definizioni tranchant dei giornalisti stranieri, accreditati alla associazione stampa estera, in merito allo "spettacolino" messo in scena ieri al Senato dopo il voto di sfiducia al Governo Prodi: insomma una figura di "emme" di fronte al mondo; chi ha visto in diretta quello che avrebbe dovuto essere un evento importante, per i destini di un paese, come la caduta di un Governo trasformarsi in una sceneggiata napoletana (le mie scuse al genere popolare, ma non me ne veniva uno migliore di esempio) di bassa qualità o, se preferite, un suk (parole del Presidente Montezemolo) con mille voci e urla non può certo pensare che la parola serietà sia nel vocabolario delal nazione. E' davvero sconcertante, per un Parlamento, vedere quello che tutti hanno visto ieri: non da paese civile e nemmeno democratico e se quello è lo specchio della società allora un triste destino ci attende in futuro: la cosa migliore che potrebbe avvenire è l'assottigliamento della tolleranza democratica quella migliore....... mentre al peggio non c'è mai limite, purtroppo. Non dico naturalmente che se la fosse meritata o meno ma volete mettere lo stile della I° Repubblica con questo che è pacchiano, scurrile, violento, e soprattutto di una rozzo. Si parlava di immagine italiana rovinata all'estero per la Sapienza o per le bocciature al governo ma credo che l'immagine sarà più rovinata, forse per sempre, di ieri che per le cose dei giorni precedenti: ieri il punto di non ritorno dell'etichetta e del buon gusto è stato superato, a mio parere, abbondantemente e ha aperto nuovi orizzonti all'imperante malcostume. Ci sarebbe da chiedersi come uno società che si pregia di annoverarsi fra quelle civili abbia cotanti esponenti e se li sia anche votati. Si potrebbero scrivere intere enciclopedie sul malcostume della casta politica e non basterebbero come non basterebbero saggi sfornati a livello industriale per commentare i caroselli di macchine, genere stadio di calcio, per festeggiare la "dipartita" del Governo: tale era l'odio che covava? ma non erano i comunisti che odiavano e con sottili stratagemmi, mascheravano da tolleranza l'odio vero gli "uomini" liberi? Mi sa che a questo punto le peggiori previsioni siano saltate: la nostra società è su declivio pericoloso senza nessun tessuto connettivo. Una parte contro l'altra, due mondi estranei fra loro che non hanno nulla da dirsi si guardano e non si parlano, anzi ferocemente si osteggiano: ci sarebbe quasi da dirsi fortunati che non ci siano state persecuzioni di massa e linciaggi nelle piazze nè che ci fosse una caccia al "comunista" che, naturalmente potrebbe portare dall'altra parte a ritorsioni di pari livello; in pratica uno scenario in grande della lotta per bande che nella nostra politica è ormai già una realtà acclarata e sotto gli icchi di tutti. Gli italiani, nella categorizzazione e nell'idealismo della parola, non si amano, anzi gli italiani NON esistono più (ammesso che siano mai esistiti) come entità nazionale ma ci sono solo: cattolici vs laici; destroidi vs cattoplutodemocomunisti; liberisti vs socialisti ecc. niente che ci accomuni tutto che ci divide. Intanto è cominciato il balletto a suon di valzer delle politica sul tema "elezioni" e le posizioni (nonostante le apparenti distanze di pura facciata) sono chiare come il sole in un giorno d'estate: si alle elezioni ed evitare come la peste un referendum che nessuno, realmente vuole, ora che l'obiettivo è raggiunto ossia far cadere il Governo centrista. Tutti contenti: dal ParDem ai destroidi per i giri di valzedr che porteranno, molto probabilmente con il porcellum, ad una nuova tornata elettorale in pochi esi che darà come esito nel peggiore dei casi ad una parità, e conseguente ingovernabilità come ora (a meno di non inventarsi governissimi con FI, AN, Lega, ParDem una bella ammucchiata non c'è che dire) o nel migliore dei casi al Governo dei destroidi che farà ripiombare il paese nella situazione della passata legisltura con la finanza creativa e i continui scudi fiscali e condoni: un bel risultato tutto all'impronta della italianità non c'è che dire. Avranno voglia i Sartori, i Pasquino ecc. ad arrovellarsi in materia di sistemi elettorali e riforme improbabili per la governabilità del paese: la casta tutto ciò non lo vuole e se noi li votiamo significa che nemmeno noi siamo migliori e ce li meritiamo come nostri governanti...................

Giornata della memoria: ce ne vorrebbe una per ogni massacro fatto nella storia

ci ho pensato molto prima di scriverci sopra. E' un'argomento attuale, (in tempi di vergognosi rigurgiti di antisemitismo) che implica scelte di valore e idee che fanno a volte a pugni con le proprie credenze ed evidenze e, avolte, ti trovi a dover camminare sempre sul filo che divide fra l'accusa di antisemitismo (accusa a volte usata per zittire le critiche alle scelte, spesso discutibilissime non del popolo ebreo ma dello Stato israeliano che non è composto "solo" da ebrei) e il ragionamento asettico che mira ad abbracciare l'intero arco storico della storia degli spargimenti di sangue messi in atto in nome di qualcosa che nulla aveva a che vedere con la persona dei perseguita ma molto con l'imposizione del proprio sistema di potere e imperialismo, e mentre, invece, vorresti semplicemente dire la tua al di là delle comuni espressioni usate di solito in questi casi ti viene l'orrore nel pensare che l'attuale sistemazione politica e filosofica di quella parte del pianeta che oggi c'è dietro la definizione di "Occidente", di crimini contro l'umanità ne ha commessi a iosa e anche per motivi futili e non giustificabili agli occhi di un'osservatore non acritico (è impossibile) ma almeno che cerca di non esserne coinvolto nell'osservarli. La Shoah, innanzitutto, è stata una cosa orrenda, una barbarie, una massacro senza ragione che solo un'ideologia perversa e autodistruttiva poteva mettere in atto: soprattutto perchè si cercava di riempeire dando in pasto alle persone il "mostro" per fargli dimenticare le rtasche vuote e fargli perdere di vista l'intento finale di costruire un regno del terrore sull'intro pianeta che, se avessero vinto (e meno male che non è stato così), avrebbe visto l'intero pianeta asservito alle esigenze di una razza malata e folle di una elitè che li avrebbe schiavizzati e sfruttati a proprio piacimento senza nessuna remora morale. E' avvenuta a danno di innocenti, di persone che non avevano fatto alcun male e che avevano solo il problema di essere messi all'indice da un pazzo scatenato che si era tirato dietro un'intero popolo. Le democrazie, allora ma anche oggi stanno in certi casi commettendo lo stesso errore, hanno un'angolo buio della loro storia perchè "sapevano" che l'Olocausto era in corso e nulla hanno fatto per evitarlo, anzi ci furono casi (come la nave di ebrei che furono rifiutati dagli USA ma anche da altri paesi) in cui dimostrarono la pavidità e il menfreghismo ma anche il calcolo opportunistico; responsabilità storiche c'è l'ha anche la Cristianità nel suo generale che ha aditato gli ebrei come il popolo che uccise il Cristo (popolo maledetto ecc.) e alimentava pogrom e persecuzioni contro di loro (salvo servirsene quando servivano prestiti e altro). Però la storia dell'Olocausto non è solo fatta dal massacro di ebrei ma anche dal massacro di tanti che insieme agli ebrei furono uccisi nei campi di sterminio e che non vengono ricordati: sono forse di serie B? Capisco l'accento posto sugli uni, perchè furono il gruppo più numeroso, ma insieme ad essi c'erano: rom, gay, antinazisti e antifascisti, testimoni di geova, ecc. insomma una umanità che spesso viene misconosciuta e dimenticata. La civiltà occidentale è cresciuta sui massacri: da quelli perpetrati dai Romani a quelli nei confronti dei indios e degli indiani d'america; una scia di sangue lunghissima quanto la storia che tende, però, a dimenticare autoassolvendosi ed evitando di giudicarsi per quello che è e per le responsabilità che ha nei confronti dei popoli che coinvolto nella propria vicenda storica travagliata già di suo dai contorcimenti fra creazone di stati nazionali, influenze estere ecc. Ecco il punto: la memoria. E' essa che ci dovrebbe contraddistinguere dagli incivili e iliberali odierni; invece a seconda delle contingenze storiche e politiche la "usiamo" per porre l'accento su un'aspetto di essa e non sulla sua interezza perchè sennò dovrebbe ricordarci che non siamo migliori di chi additiamo come il male e che anzi spesso in passato ci siamo comportati peggio molto peggio e non ci siamo mai posti il problema di chiedere scusa e cercare di riparare il danno fatto determinando la quasi sparizione di popolazioni che con i cosiddetti valori occidentali, di cui ci facciamo scudo oggi ritenendoci migliori, poco o nulla hanno a che fare (e anzi non ci hanno nemmeno invitato) contro cui abbiamo emesso emettiamo un giudizio di valore. Si è vero ci vuole un giorno della memoria che ricordi la Shoah ma anche ricordi i precedenti e, anche se non sullo stesso piano, quelli di cui si è persa traccia nelle memoria collettiva: solo se ricordiamo chi siamo potremo evitare, forse, (anche se ho molti dubbi in merito) di farne di futuri e imparare che siamo stati nei sentimenti spesso samaritani ma ancora più spesso siamo stati dei ladroni della peggiore specie...................

Politica, democrazia, marketing: la democrazia coriandolata

La politica spettacolo e la pruderie dei media stanno distruggendo il tessuto democratico rendendo spettacolo quello che dovrebbe essere nella vita di uno Stato una prassi di partecipazione della società; ormai è il mezzo di comunicazione che stabilisce i "tempi" e i "modi" per non dire l'agenda della politica. Accade da noi che siamo un paese stanco, depresso, invecchiato male da cui si pretende che faccia "scatti di reni" per impossibili recuperi mentre in realtà chi ha il potere davvero ci sta levando anche la sedia su cui secerci in nome del liberismo redistribuendo a chi ha già ricchezza che spetterebbe ai meno fortunati. A maggior ragione se questo accade nello Stato più potente, sulla carta, del pianeta: gli Usa. In quel paese sembra davvero che tutto faccia spettacolo financo le primarie che si tengono dentro i casinò di las vegas e nelle chiese. E i candidati non sono da meno dato che farebbero di tutto pur di catturare il singolo voto del singolo villaggio nel posto maggiormente sperduto in cima alla montagna. Non è solo una questione di soldi o di scelta del migliore a disposizione sulla piazza ma solo di come "l'uomo di plastica di turno" riesce a far accendere su di sè i riflettori dei media assicurandosi, come nelle trasmissioni che fanno le televendite, maggiori spazi se ha il volto fotogenico e sponsor potenti. In teoria in un paese liberale come l'America proprio la scelta lasciata ai cittadini prima e ai grandi elettori poi presuppone sia fatta sulla base di considerazioni di capacità e competenza e non sui soldi messi a disposizione dalle corporation e sodali che non sono certo pervasi da spirito altruistico nonchè le sofisticatissime tecniche di marketing politico ci rendiamo conto di come sia svuotata di valori reali la parola stessa democrazia dimostrando coem avessero ragione Horkheimer e altri che il regime democratico ha in se il germe che lo seppellisce e che gli individui non lottano per i propri diritti anzi sono pronti a barattarli per essere sicuri e avere una minima speranza di un futuro migliore che non arriverà mai. E' un filo che si assottiglia sempre di più mano a mano che passano le varie elezioni nel anni e che la politica perde sempre di più laporpria capacità di rappresentare gli interessi generali per rispondere solo a quelli paricolari:soprattutto di chi caccia i soldi. Da tempo si parla di autoritarismo democratico per indicare la tendenza che in Occidente si sta affermando secondo cui proprio gli individui in cambio di poco rinunciano a molto pur mantenendo la possibilità di esprimere il proprio voto per indicare quale dei candidati (e teoricamente quale dei programmi) scegliere mentre guarda l'avvitarsi del paese su se stesso verso un forma di elitismo accentuato, leggasi liberalismo censuario, nel quale l'elettore conta sempre di meno e proporzionalmente aumenta il peso degli interessi di bottega che comunemente sono definiti profitti. A qualcuno richiama alla mente il passagio dalla Repubblica all'Impero sotto Cesare, a qualcun'altro fa dire che battutto il comunismo e finito il keynesianesimo siamo alla fine delal storia (salvo poi pentirsene dato che l'unica fine cui stiamo assistendo è quella del sistema democratico prima e di quello occidentale poi) ma non è questa l'unica analogia che noto mentre osservo che nessuno però sottolinea il fatto che allegramente stiamo andando a sbattere con tutto il treno e non sembra che ciò ci preoccupi più di tanto. Non è più solo una questione di scelta democratica che ha funzionato egregiamente laddove la società era forte e presente e aprtecipava ma, ora, anche di sopravvivenza di un sistema che della democrazia ha parassitato metodi e forme sostituendola con "altro" e che ormai è alle corde e però non vuole sparire dalla storia e dai ricordi non sempre felici che ha contribuito a creare; finchè rimarremo in questo limbo non ci sarà possibilità di rimediare ai danni fatti soprattutto finchè ci continiuamo a fidare di persone che ci usano per i loro scopi.......

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