venerdì 19 maggio 2017

Basta Parlamenti di nominati: no al Verdinellum che piace ai massoni

Niente preferenze, Parlamento di nominati, porte aperte al voto di scambio e ingovernabilità: la porcata di Matteo Renzi è servita. La legge elettorale che ha proposto è una nuova legge truffa, pensata per ingannare gli elettori e distorcere la volontà popolare, ma soprattutto per consentire a Pd, Forza Italia e Verdini di governare insieme nonostante siano espressioni di una minoranza di elettori.
Il Verdinellum inganna gli elettori perché si basa su collegi uninominali che permettono coalizioni multiple, cioè accozzaglie elettorali tipiche della Seconda Repubblica, e inciuci tra i partiti che per spartirsi i collegi si coalizzeranno in maniera differente a seconda della convenienza, con alleanze che varieranno da Nord a Sud, da circoscrizione a circoscrizione. Il PD di Renzi pur di vincere vuole allearsi con Pisapia a Milano, con Alfano ad Agrigento e con Verdini a Firenze, senza che gli elettori se ne rendano conto leggendo la scheda sulla quale voteranno.
In questo modo alla Camera e al Senato si avrà una rappresentanza totalmente distorta della volontà popolare: potrebbe verificarsi che il partito che prende più voti ottenga meno seggi, oppure che il secondo partito che prende pochi voti in meno del primo sia estremamente sotto rappresentato. Tanto valeva che le abolissero direttamente le elezioni!
Il MoVimento 5 Stelle che, fedele ai suoi principi, non fa voto di scambio, non fa accordi segreti in combutta con gli altri partiti e alle spalle dei cittadini per spartirsi a tavolino i collegi sicuri, e che rifiuta le pluricandidature, in Parlamento potrebbe vedere una rappresentanza che equivale alla metà del consenso popolare di cui gode nel Paese.
E’ una legge abominevole e antidemocratica perché favorisce clientelismo e voto di scambio e dà un potere enorme ai capibastone locali, i De Luca di turno che sanno come muovere voti. La ciliegina sulla torta è l’assenza delle preferenze che consegnerà il Parlamento ai fedelissimi nominati da Renzi e dagli altri capi partito.
Il collegio uninominale – in cui vince chi prende un voto in più degli avversari – avvantaggerà chi ha tanti soldi da investire per la campagna elettorale e a livello locale può promettere un posto di lavoro o altri benefici in cambio di un voto. A ispirare questa legge è stato Denis Verdini, tirando fuori dal cassetto un progetto che non era riuscito a imporre nemmeno a Silvio Berlusconi ma che, dicono i ben informati, piace alla massoneria.
Dove troverà i voti per fare approvare la sua legge truffa? In Parlamento, naturalmente, ridotto già in questi giorni a mercato delle vacche e dove aleggia già ora la puzza insopportabile di compravendita di parlamentari. Come li convincerà? Cosa prometterà loro? Per il resto basterà raccattare i voti dei voltagabbana e dei partitini che alle ultime elezioni non esistevano nemmeno, che si sono creati artificialmente in Parlamento e che non rappresentano la volontà popolare espressa nel 2013.
Gli italiani sappiano che la legge elettorale – una legge cruciale perché detta le regole del gioco di un sistema democratico – viene fatta da un uomo spregiudicato e assetato di potere, con una maggioranza che non esiste, raccattata appositamente per truffare i cittadini e la loro volontà.
Da beppegrillo.it
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a parte la firma, le obiezioni le trovo del tutto condivisibili

giovedì 18 maggio 2017

Lavoro, nel primo trimestre -92% di nuovi contratti stabili rispetto allo stesso periodo del 2015 (con gli sgravi)

di | 18 maggio 2017  Il Fatto Quotidiano

Finiti gli sgravi contributivi, crollano i nuovi contratti a tempo indeterminato. La tendenza, emersa già lo scorso anno, è conclamata nei dati dell’Osservatorio Inps sul precariato relativi ai primi tre mesi del 2017, anno in cui gli incentivi alle assunzioni voluti da Matteo Renzi si sono azzerati. Nel primo trimestre i nuovi contratti stabili, incluse le trasformazioni da apprendistato o da contratti a termine, sono stati 398.866, ma il saldo tra i nuovi posti e le cessazioni di contratti stabili è stato di 17.537 contro i 41.731 dello stesso periodo dello scorso anno, quando gli sgravi c’erano ancora pur se in forma ridotta, e i 214.765 nuovi contratti “netti” (612.158 attivazioni meno 397.393 cessazioni) attivati nel primo trimestre 2015. Un crollo del 91,8 per cento. Finiti gli incentivi, insomma, le imprese hanno invertito la rotta tornando ad orientarsi sui contratti a termine, esattamente come prima del Jobs Act e della legge di Stabilità per il 2016.
Nel periodo preso in esame le assunzioni fatte dai datori di lavoro privati sono risultate 1.439.000, in aumento del 9,6% rispetto a gennaio-marzo 2016. Ma il maggior contributo è dovuto alle assunzioni di apprendisti (+29,5%) e a quelle a tempo determinato (+16,5%), mentre sono diminuite quelle a tempo indeterminato (-7,6%). Significativa anche la crescita dei contratti di somministrazione (+14,4%). Le cessazioni nel complesso sono state 1.117.000, in aumento rispetto all’anno precedente (+6,6%). A crescere sono le cessazioni di rapporti a termine (+12,5%), mentre quelle di rapporti a tempo indeterminato sono leggermente in diminuzione (-2,1%).

il resto sul sito del Fatto quotidiano

mercoledì 17 maggio 2017

DEF? Un successo.. è durata appena un paio di mesi

I numeri in se, si sa, sono impietosi... nel nostro DEF di qualche mese fa, quello messo a stampa per far rientrare il nostro paese nei parametri che mamma Europa c'ha dato dopo le, come dire, promesse (?) del Governo ... precedente che aveva gettato qualche miliardo di euro qui e lì in maniera allegra. Ebbene quel DEF è già.. passato e sepolto: altro che 1,1.. qui siamo al 0,2 nel primo trimestre (Fonte: Istat) che significa un altro enorme successo ossia, se va bene, 0,5: un successo! Crescita sicura; mercato che funziona; ecc. tutto bene.. e invece, no. I numeri inchiodano lì e le chiacchiere stanno a zero: siamo messi male prendiamone atto! Eppure a sentire media e social sembra che abbiamo una impetuosa ripresa... nei loro sogni
Non è un caso che chi ha in mano le nostre redini stia già pensando a un sostituto del precedente... statista! Per ora ci dovremo accontentare del suindicato e di .... Prodi che ha appena pubblicato un libro che libro non è ma suona come un programma politica: nessuna novità, in verità, solo qualche specchietto per le allodole per gli allocchi e la solita solfa che vi risparmio. Potrete comprarlo e leggere e se avete buona memoria non potete non notare l'antichità delle stesse proposte... allora ci si poteva credere ma oggi? Se siam messi così è anche responsabilità di siffatti personaggi che hanno bellamente svenduto il patrimonio industriale italiano e hanno fatto pagare a una parte del paese l'entrata in europa sia con tasse che in termini di minori diritti.. volete davvero il ritorno di uno così?

martedì 16 maggio 2017

Migranti: diamo i numeri..

Bene:
  1. 35 euro per migrante (in buona parte europei.. una torta enorme per chi volesse fare affari);
  2. 4,5 mld l'impegno totale delle risorse; da dove arrivano sti soldi e si poteva utilizzarli altrove? Si certo.. ma c'è il giro di affari al punto precedente che fa gola e c'è la manina di qualcuno che qui ce li vuole questi migranti;
  3. Qui prodest? Alla storiella del disagio secolare di cui saremmo responsabili.. non ci credo. Si l'occidente nel suo insieme per secoli ha sfruttato, e lo fa ancora per altre vie, ma ciò non toglie che io singolo mi debba sentire a disagio confortato anche da quanto disse, cito a memoria, Padre Alex Zanotelli a riguardo: non vi sentite in colpa non è colpa vostra è di chi ha le leve del potere la colpa e si nasconde dietro di voi.... a memoria naturalmente ma il senso è questo: fra l'altro questo prete ha vissuto per decenni nella più grande discarica dell'Africa ossia Korogocho; a suo dire un vero inferno; quindi sa di cosa parla.
  4. Perchè poi son solo Italia e Grecia a pagarne lo scotto? Bella domanda.. mi attengo ai fatti ed evito le teorie ma non posso non notare il - 84% degli altri paesi nell'accogliere migranti! Un caso? No, semplicemente .. mercato: noi siamo sacrificabili, qui a peggior danno c'è anche il Vaticano (anche nelle articolazioni affaristiche) che ci si mette, altri no? Si, un netto si..
  5. Le conseguenze? Sotto gli occhi di tutti.. non scendo in particolari e non mi va nemmeno perchè in cuo nostro asppiamo benissimo di cosa parlo: non si parla di invasione o altre amenità del genere ma qui è arrivato di tutto e non da ora e ora le conseguenza si vedono: al di là di tutto prima o poi qulcuno dovrà far qualcosa perchè quando uno di questi qui si comporterà male con un comune mortale è un conto.. affari suoi che vuole e magari è anche razzista ma quando arriveranno a certi livelli? Allora sarà un altra storia: per esempio il G7: il flusso sarà fermato e i potenti non possono essere disturbati dalla vista di quest'umanità..  sarà interrotto? No solo deviato altrove.. quindi si può fermare e perchè non lo si fa? A voi le risposte che darete nel vostro intimo...
da quanto sopra non si può non pensare che questi che arrivano hanno uno scopo un pò più recondito: l'esercito di riserva di marxiana memoria.. il lumpenproletariat hce sarà in diretta concorrenza con gli aborigeni e per giunta concorrenza al ribasso illegale.
Riflettete..
p.s.
qui in toscana in alcuni centri hanno sospeso la card che veniva loro data, sapete perchè? anzichè usarla per i fini per cui era data questi ci si sono comprati smatphone ecc. ci sono state proteste, non solo degli 'ospiti' anche delle solite anime belle, ma alla fine sapete com'è finita? E' intevenuto 'qualcuno' e tutto è tornato sotto traccia.. ossia hanno avuto esattamente quel che volevano gli ospiti!! Bene: siamo bravi davvero con i soldi altrui oltre che nostri vero?

lunedì 15 maggio 2017

Banca Etruria, lo scontro Boschi-de Bortoli nasconde mica un’operazione Macron?


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Da qui la domanda: c’è qualcuno da qualche parte di un qualche Palazzo che sta progettando una sorta di operazione Macron per l’Italia? Indurrebbe tale sospetto il concerto che ha attivato e sostenuto la polemica attorno a una semplice battuta saltata fuori, quasi casualmente, dopo due centinaia di pagine di un libro di memorie. Ne fa fede – ad esempio – il determinato sostegno di una testata già filo-renziana come la Repubblica; a firma della sua penna più appuntita, quale Massimo Giannini.
Ma se dietro a tutto questo c’è un disegno, risulta difficile immaginare chi possa incarnarlo. L’Emmanuel Macron, realizzato in vitro dagli alambicchi della finanza e della massoneria francese, è comunque espressione di un Paese che ancora possiede istituzioni ben più salde e propulsive delle nostre. E il giovanotto comunque ha saputo preservare un’aura di novità. Chi potrebbe rileggere lo spartito d’oltralpe dalle nostre parti non è dato vedere. Il sempre “in riserva della Repubblica” ma carismaticamente debole Enrico Letta? Lo stesso de Bortoli?
di | 14 maggio 2017

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