sabato 6 ottobre 2012

partiti o bande? le primarie ci salveranno?

Ho avuto il piacere di vedere un incontro tenuto ieri a Massa, grazie ad un locale associazine, con il Prof. Gianfranco Pasquino, sul tema delle primarie e se sono davvero la panacea per una ricostruzione democratica del paese. Devo dire che sentire uno dei santoni della politologia é sempre interessante; ed anche come espone il proprio pensiero é interessante.
Dal suo punto di vista le primarie "sono" l'avvio di una rinascita se il partito che le tiene segue una serie di regole, semplici e chiare:
  1. terreno politico condiviso da tutti (se un candidato é pro-Monti e un altro no non si possono confrontare a meno di non accettare entrambi che se uno vcince l'altro ne segue la linea);
  2. albo degli elettori da tenere dopo e non prima;
  3. singolo o doppio turno non cambia la sostanza;
  4. niente brogli;
  5. accettare anche candidati non di partito, sennò che primarie sono;
  6. infine che primarie sono se il segretario di partito, che per statuto é già candidato alla carica di Presidente del consiglio, si candida? Le primarie si fanno pensando all'esterno della struttura e non al suo interno come invece vorrebbero fare quelli del PD(menoelle) perché le primarie servono a eleggere, come negli USA (a proposito non é vero che le primarie le hanno inventate gli americani.... ma, udite udite, gli argentini ... seguiti dai cileni), persone a organi monocratici (presidenza del consiglio, presidenza della repubblica ecc.) e non candidati a un qualcosa di non ben definito.
Come non condividere? Ha ragione da vendere; peccato che, e lo sa perché lo dice anche lui, non siamo negli USA ma in italia dove i partiti sono organizzati per bande che si fanno la guerra fra loro e al loro interno: credete davvero che (come Hilary Clinton fece, il giorno dopo aver perso le primarie dedicò il suo staff e se stessa alla vittoria di Obama) Renzi se perde accetta di fare la campagna elettorale per una maggioranza, del tutto ipotetica,  non pro-monti e per raggiungere lo scopo é disposto a fare una scissione del partito? Io non ci credo e credo che nemmeno voi..... a niente servono i richiami della base e nemmeno i segnali d'insofferenza dei suoi, altrettanto ipotetici, alleati perché in realtà nemmeno loro si rendono conto di quale forza danno i cittadini quando hanno la possibilità di sfogarsi: infatti Pasquino cita e spiega la differenza fra il "Principe" di machiavelliana memoria, e molto italiano, e quello gramsciano (mai attuato come del resto pure la Costituzione) che ha tutt'altri presupposti ma scarsa possibilità di realizzarsi.....
E' bello sentire il come dovrebbe essere da uno dei tre gandi guru della politologia italica .... ma fa rabbia sapere che mentre lo diceva aveva di fronte il "gotha" locale proprio del partito cui si riferiva che dalle espressioni facciali già faceva capire che l'alibi del Prof gli serviva per i loro scopi, e giochi di potere locale (per nulla diversi da quelli nazionali), già preordinati e tesi al mantenimento del, loro, potere: locale o naizonale che sia.
Nel frattempo vi suggerisco di tener presente questo film-doc dal titolo "Brussel business" quando uscirà in italiano, e di cui qui vi dò un anteprima, perché apre uno squarcio su come le burocrazie, peraltro non elettive, sono filoguidate dalle lobby finanziarie di cui una recensione troverete a questo link
semmai avevate dei dubbi su cosa fosse la UE ora dovreste toglierveli perché questo fa luce laddove non vogliono che guardiate: altro che Europa degli Spinelli...

giovedì 4 ottobre 2012

e la Corte dei Conti bocciò i prof

Già, anche i prof, seppur al Governo, non sono infallibili ma esser addirittura bocciati .. nell'audizione del Presidente della Corte dei Conti: non si é compreso cosa sia realmente questa crisi e perché sta distruggendo paesi come il nostro; e, sempre secondo la massima autorità della Corte dei Conti, esser messa in discussione non é solo la ricetta di Monti ma lo "stesso, cito, racconto della crisi dell'eurozona" perché "solo una quota ridotta della nostra recessione può esser fatta risalire al meno favorevole ciclo economico internazionale (e basterebbe questo per significare miliardi bruciati)" ma pure "le manovre recessive del governo: da cui deriva che non c'é nessun pareggio di bilancio alle viste, per quanto corretto per i ciclo economico di cui sopra messo a pezza giustificativa dal Governo stesso"; e infine "quando indotta da misure di politica economiche, la flessione dei livelli di attività assume natura discrezionale, laddove la depurazione degli effetti ciclici dovrebbe, a rigore, applicarsi in presenza di perturbazioni aventi natura esogena e casuale" e, per finire, la stoccata finale: "l'economia potrebbe difficilmente sostenerla... é sotto gli occhi di tutti l'evidenza degli insufficienti risultati di questa strategia (e questa era anche Draghi)".....uscirne? con azioni non a costo zero e diminuendo le tasse, facile no? Insomma: non hanno capito una cippa e stanno facendo l'esatto contrario di quanto dovuto. Una domanda mi sorge spontanea: ci sono o ci fanno? A mio parere né l'uno né l'altro: loro so arrivati lì co una sola mission ossia salvare l'euro e la finanza che lo sostiene contro glli attacchi speculativi che l'"altra" finanza gli porta: facendo pagare, però agli stati lo scotto della guerra ... come da libro sacro della finanza che porta il verbo liberista.
Si può anche aggiungere che il Presidente ha elencato, anche, i mali nazionali che nemmeno i prof hanno affrontato in primis l'evasione; poi la resistenza dei boiardi di Stato che, guarda caso, mentre fanno passare mesi prima di far partire una riforma ma pohcissime settimana per la riforma dei "project bond (lì la mossa se la son data eccome visto che ci sono soldi freschi da mungere...... e futuro debito pubblico da pagare per noi, non per loro che anzi ci mangiano su)" con cui finanziare la tav e altri buchi neri ... della democrazia: non vorrei scoprire fra qualche anno che, come accaduto per le cosiddette liberalizzazioni, si poteva fare diversamente e soprattutto senza mettere i soldi nelle nostre tasche, perché soldi c'erano già. Questo Governo è composto da quasi 2/3 terzi di grossi papaveri della dirigenza dello Stato, questo lo chiamerei "conflitto d'interesse", e voi?
Ci contano, insieme a media conniventi e ad economisti pronti a saltare sul carro del pensiero di moda al momento, delle balle e ci fanno ingoiare sacrifici non dovuti per evitare che altri perdano profitti mentre sono impegnati nella guerra fra i due fronti contrapposti. Tutto qui.
Non conta nemmeno il fattore tutto nostro, l'evasione, che accresce il debito per mancate coperture di tasse; non conta nemmeno il taglio di servizi selvagio che stanno mettendo in atto che costa un peggioramento della qualità della vita dei cittadini... conta solo: che il fiume di denaro che arriva, e che potrebbe esser impiegato per risollevare l'economia, passi dalle mani pubbliche alla banche creditrici (tedesche innnanzitutto) senza alcuna controprestazione richiesta, nessuna...
se fosse un privato come definireste questo comportamento? distrazione di fondi pubblici a fini privati; ma essendo Governo come lo definiamo? E pensare che ci sono partiti, frazioni, correnti, ecc. che stanno operando affinché questo Governo continui anche dopo che il voto popolare si sarà espresso: per carità Monti e co. non saranno candidati (e chi é il fesso che li vota, mi chiedo), ma già si sa che saranno loro a esser al timone dopo il voto: che vinca il PDmenoelle che vinca il pdl o il centro: rimane M5S ma .... saranno in grado di affrontare il gravoso problema  di "resistere, resistere, resistere" all'assalto dei marpioni politici perché basta guardare Parma e il loro dilettantismo é sconfortante.. che s'aspettavano? Che la gente, sull'onda della vittoria, assaltasse il palazzo d'inverno? O che facessero da scudo umano alla breccia che i Tartari hano paerto nel forte eretto, in loro attesa, a difesa del confine? Che illusi......

mercoledì 3 ottobre 2012

... e ora licenziateli: una spending review dopo 10 anni per mandarli a casa

Finalmente un punto fermo: la Cassazione ha emesso le motivazioni, circa 180 pagine, della sentenza del luglio (su cui feci allora un post) riguardo ai funzionari coinvolti con i fatti della Diaz; e sono un vero e proprio atto di accusa contro di loro e, di riflesso, anche contro i mandanti politici e soprattutto confermando tutte le condanne comminate in precedenza: peccato che fra prescrizioni, destinazione ai lavori sociali, ecc. nessuno pagherà e tutto andrà a carte 48.
Cito:
  1. Le violenze delle forze dell'ordine hanno gettato discredito sulla nazione;
  2. l'odiosità del comportamento .... di chi, posizione di comando come i funzionari, una volta preso atto che l'esito delle perquisizione si era risolto nell'ingiustificabile massacro dei residenti nella scuola, invece di isolare ed emarginare i violenti denunciandoli, dissociandosi così da una condotta che screditava l'italia di fronte al consesso delle nazioni civili
  3. in più si é scelto non solo di non rimetterli in libertà ma di denunciarli creando una serie di false circostanze
  4. una consapevole preordinazione di un falso quadro accusatorio ai danni dei manifestanti arrestati, realizzato in un lungo arco di tempo fra la cessazione delle operazioni e il deposito degli atti in procura.
  5. uso sistematico e ingiustificato della forza (in pratica li hanno selvaggiamente picchiati);
  6. mancata indicazione, per via gerarchica, di ordini a cui attenersi che si é tradottain una sorta di carta bianca assicurata sia preventivamente che successivamente
  7. Gli agenti si sono scagliati contro tutti i presenti (senza rigardo al fatto che dormissero o fossero svegli e avessero alzato mani mostrando, alcuni, anche i documenti d'identità) con manganelli, calci e pugni sordi alle invocazioni di non violenza delle vittime ... per giunta insultandoli
  8. non c'era alcun pericolo per gli operatori;
  9. non c'erano stati lanci di pietre e altri oggetti contudenti...
una bocciatura senza appello insomma che fotografo esattamente, dal punto di vista giudiziario e per sempre si spera, quali fossero gli stati d'animo e la voglia di farla pagare ai primi che gli capitavano sottomano ... confermando le storie che i pacifisti raccontavano ai media... magari grondando sangue o con qualche dente in meno mentre altrove gruppi di teppisti agivano indisturbati a volte con le forze dell'ordine che restavano o inattive o ..... che si ritiravano addirittura: d'altronde ancora oggi basta farsi un giretto su youtube e digitare la ricerca "G8 e Genova" per trovare migliaia di filmati checomprovano i racconti ampiamente...... ivi compreso quel "noi 1 loro 0" detto nell'etere da qualcuno del centro di comando delle forze dell'ordine poco dopo che Carlo Giuliani era stata ucciso: da brividi......
Pure qui, nella blogosfera, come non ricordare i due comportamenti maggioritari:
  1. acritica accettazione della versione ufficiale (chissà se chi lo sosteneva ne mantiene il ricordo);
  2. giustificazione, anch'essa acritica, della morte di Carlo in vari modi ma tutti riportanti un unico filo conduttore, ossia che era un teppista senza nemmeno farsi sfiorare dall'idea che, forse, quel giorno il "morto" era sperato se non cercato...... qualcuno ci contava per "spezzare le reni" al movimento no global che era diventato non solo fortissimo ma anche transnazionale che stava facendo "preoccupare" i padroni del vapore" perché finché erano una ristretta élite era un conto..... ma se si fossero saldati con gente comune forse oggi ... non saremmo ridotti così male.
pochissimi erano quelli, fra cui il sottoscritto, che si fermarono a pensare: un attimo ma come mai non fermano i violenti e attaccano solo i cortei pacifici provocandone la reazione? E cosa ci faceva in quel punto quella camionetta, proprio in quel punto mentre il grosso era a qualche centinaio di metri ma ... non intervenne?
.. dal punto di vista giudiziario la parola fine é stata detta. Ora spetta agli storici il giudizio politico-storico, nel frattempo mi aspetterei che coloro che sono stati condannati siano licenziati e chi, anche se non toccato direttamente, é citato e ora ha responsabilità politiche, si dimetta.... manca ancora un livello: tutti sanno che nella centrale operativa c'erano dei politici: ben sapendo che non ne sentono il peso spero che in un prossimo futuro anch'essi siano chiamati a risponderne.. e non solo politicamente perché se é vero che a tutt'oggi il reato di tortura non esiste da noi, é vero che alla diaz, come a bolzaneto e per le strade di genova essa é stata ampiamente praticata e proprio da chi avrebbe dovuto evitare che altri la mettessero in pratica.... proprio roba da macelleria messicana

martedì 2 ottobre 2012

Dopo la strage del paese numero 183/30..... la beffa a freddo per S. Anna di Stazzema

Ebbene si per la magistratura tedesca la strage del paese 183/30, alias S. Anna di Stazzema, non avrà colpevoli perché non é possibile individuarli con precisione: e così son serviti i 560, fra cui 100 bambini, uccisi dai nazisti e dai loro amici italiani. Dopo tantissimi anni la Germania la tracotanza arrogante che l'ha sempre contraddistinta non la perde: a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, e per puri motivi opportunistici anche gli alleati chiudero gli occhi, i nazisti non sono stati perseguiti (è vero che il centro Wiesenthal ha sopperito benissimo però non bastava e non basta ancora oggi, troppe connivenze) e spesso molti di essi si sono reintegrati nella società che ha presto rimosso il problema. S. Anna di Stazzema in fondo era solo "uno" degli episodi di quella guerra; e fra le truppe presenti v'erano coinvolti tedeschi ma anche le SS italiane, fascisti, e truppe ungheresi reclutate alla spicciolata: ufficiali e osttufficiali erano tedeschi, però.... ai governi nostrani dal '45 a oggi qualche problema lo creava perché era forte l'imbarazzo di chi si trovava a chiedere giustizia.. quando propri cittadini avevano fattivamente partecipato sia come alleati dei nazisti, prima, e poi come collaborazionisti dopo l'8 settembre 1943 (non dimentichiamo che siamo maestri nei voltafaccia); ciò "doveva" essere dimenticato; questo era, ed é, il problema, secondo me, che é alla base dell'infame trama che per anni ha tenuto nascosto dentro l'armadio della vergogna i fascicoli che riguardavano quella strage: anche noi ne abbiamo di scheletri negli armadi e più dei tedeschi per giunta..... quindi di cosa stiamo parlando quando c'indignamo, direbbe un "moderato" politico nostrano?
In realtà le scelte politiche a noi cittadini poco interessano: lì, come altrove nel paese, son morti civili e ..... bambini, donne incinte, preti, vecchi ecc. e queste morti chiedono non dico vendetta ma almeno giustizia, per i vivi e non solo;  e invece al solito la Germania fa quel che vuole e i nostri politici nicchiano se non tacciono proprio nel timore di non risvegliare o infastidire il gigante tedesco cui dobbiamo la salvezza, a dire dei politici e dei prof al governo, del nostro paese: non per nulla la Merkel parla di "compiti a casa" ogni volta che da noi qualcuno alza la testa.... quello che con la guerra non hanno ottenuto l'hanno fatto con l'economia, oggi.
Un altro aspetto del problema é il nostro silenzio, ufficiale; ha ragione Giustolisi quando afferma che il vero scandalo non é la sentenza della magistratura tedesca, che ci si poteva anche aspettare, ma il silenzio delle nostre istituzioni .... oggi; certo ci si dice sconcertati; certo si deplora e si convoca il Vice ministro tedesco; e si fanno interrogazioni parlamentari.. tutto fa parte del gioco.. ma come mai il Capo dello Stato non alza la voce come ha fatto per la Procura di Palermo sollevando un dirimente conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale? E come mai Monti tace? E come mai nessuno dei comuni mortali italiani va sotto l'ambasciata tedesca con un cartello in mano o con una pietrina da mettere vicino all'entrata, come fanno gli ebrei nelle commemorazioni degli eccidi nazifascisti? Ecco la vera offesa alla memoria: la pavidità e la passività ufficiale e ufficiosa .......
giusto per capire di cosa si parla e che cosa nega la "giustizia" tedesca ai morti, ai  sopravvissuti e ai loro discendenti, ma soprattutto alla storia della civiltà occidentale che oggi si bea di "essere esportatore di diritti umani, democrazia, e bla bla"...
e, soprattutto, cosa si cancella: guardatevi questa scena molto realistica di cosa accadde quel giorno................................................

scusate ma io mi fermo qui perché sono nauseato e corro a

lunedì 1 ottobre 2012

Chi ha paura di Virginia .... oops Naomi?

No, non parlo di Virginia Woolf .. ma di un altra Virginia che si chiama Naomi, Naomi Wolf e del suo  Vagina. A new Biography che ..... fa discutere; fa discutere intellettuali, femministe, critici, lettori e lettrici, ma perché? Cha avrà mai scritto questa donna da far insorgere il fior fiore della materia grigia, a pagamento o meno. esistente sul pianeta e addirittura far rispolverare dal museo delle cere alcuni/e sagome del veteromaschilismo e del suo opposto ossia del veterofemminismo? La "Nostra" parla ... della vagina, si proprio l'organo sessuale femminile e delle ricerche ultime fatte su di lei: niente, forse, a che vedere con i mitici "vagina dialogues" che ognuno che non consideri le donne solo "buone distese (salvo poi scoprire, anche in prima persona, in gioventù, che era la stessa cosa che pensavano dei maschi ... strana simmetria) .. e mai in piedi perché il sangue non affluisce dove serve.." ha visto o letto o ascoltato o ... fate voi. Ebbene qual'é il peccato originale del libro? Che "la rappresentazione dell'organo femminile fatta dall'autrice sia troppo meccanicistica e troppo basata sulla morfologia dell'organo". Attorno a quest'idea si sono scatenate polemiche e discussione, spesso annosissime (e forse anche un tantino noiose) che, a leggere l'articolo, mi ricordano tantissimo le discussione sul principio del Cristo e se "era proprietario o meno dei panni che portava addosso" così ben descritte ne "il nome della rosa" di Umberto Eco. Non me ne vogliano le varie femministe perché credo che un pò di luce la dove non sempre c'é aiuta a capire e a comprendere il "mistero" che tanto assilla il mondo intellettual-femministico e quello che lo avversa e, soprattutto, la luce non la getta ... sull'organo in se ma proprio su un altro "mistero" ... quello che ruota intorno alla cosiddetta teoria dei generi (o dei ruoli), ossia i ruoli maschili e femminili quindi "il prodotto dei processi interattivi di costruzione e interpretazione" e ancora ".. vengono associati la teoria dei ruoli (di genere) e l'approccio costruttivista"; roba veramente forte mi pare che in pratica significa l'evoluzione, o meno a seconda dei periodi storici, dei rapporti fra uomini e donne all'interno delle società, tutto qui. Ebbene su questa cosa negli anni '80 le femministe americane, e nemmeno tutte (vedi Eirca Jong in "paura di volare"), c'hanno costruito proprio l'idea di "genere" e tutto quello che ciò ha comportato nell'elaborazione degli anni successivi e che porta le loro epigoni a definire "essenzialista" l'Autrice del libro solo perché .. ha fatto il punto dello stato dell'arte in materia di ... neuroscienze e loro applicazioni nel campo dell'orgasmo femminile: il peccato che avrebbe commesso é quello di "aver ricacciato il genere (..) nell'ambito del corpo femminile" visto che, sempre come si legge nell'articolo in questione, il pensiero femminista contemporaneo "crede", brutta parola, sia sempre, ovunque e comunque "socialmente costruito" ossia che "vale solo negli schemi mentali o nei comportamenti sociali": da queste basi nasce il, a mio parere, rivendicazionismo attuale di alcuni, peraltro marginali (perché nati per input esterni .. che so lettoni e boccacceschi particolari), gruppi di genere che fanno battaglie difensive e che arrivano a dire che "a prescinere non voteranno mai per un maschio"? Insomma questo libro mette a nudo, e per fortuna (sempre a mio parere), l'insostenibile leggerezza dell'attuale femminismo tutto basato sul rivendicazionismo separatista e primitivo facendogli cadere il "velo (...)" a volte ipocrita che nasconde di tutto di più: dall'arrivismo d'antan (e molto maschile) al "sindacalismo" corporativo fino a giungere all'apriorismo degli estremi che ha vita breve e tempestosa, ma soprattutto dannosa per le donne perché una volta smascherato mostra di non conoscere il proprio sé e, soprattutto, l'altro da sé: ideale, quindi, per una società liquida e hobbesian-liberista che "si compassionevolizza" quando accadono crimini efferati sulle donne ma poi un secondo dopo é già lì a rincorrere la successiva emergenza, o presunta tale, senza mai, mai, fermarsi a riflettere che non é, solo, una questione di generi ma di ..... ascolto (reciproco), rispetto reciproco (che dell'ascolto é la conseguenza) e di modelli sociali evoluti che nelle società "post" a prescindere mai si sentirebbero in dovere di analizzare quanta atomizzazione e anomia viene prodotta e non ne hanno nemmeno sentore ... perché non comprendono che una società non é una somma di individui che stipulano un contratto sociale ma l'insieme di tanti piccoli insiemi che hanno un terreno comune e un retaggio altrettanto comune e solo la conoscenza può tenerli insieme, non lo scagliarsi contro l'altro a priori immaginando, tipico di tutti gli estremismi  che solo se governo io le cose andranno meglio ......... peccato che puntualmente la storia gli ha sempre, ma sempre, dato torto: leggetelo questo libro perché piaccia o meno questa farà ancora per anni discutere di sé e non solo nei circoli di quelli che, a pagamento o meno, credono di essere nati per pensare.

domenica 30 settembre 2012

... mancava solo lui..

l'eterno indeciso, pare, abbia deciso: gli orologi si son fermati alcuni minuti, passati i quali, son tornati a funzionare così come i cuori son tornati a battere. Arriva arriva.. finalmente la "lista civica nazionale", con Montezemolo come megafono che sembra aver rotto gli indugi e scende in campo. Naturalmente subito i corifei si sono accodati in pompa magna e altri livorosi hano subito detto che così non si fa, che non va bene ...  ecc; mi chiedo: se tutti si buttano in politica chi gestirà le imprese? Bella domanda vero? Sembra la calata dei barbari ad impero caduto..  naturalmente non si rivolgono mica a chi la crisi la paga, ossia famiglie e lavoratori:
  1. si rivolgono ai giovani .... forse con il solito ritornello del conflitto generazionale o forse con la promessa di "creare le condizioni affinché possano (sperare) trovare uno straccio di lavoro" .... precario?
  2. al ceto medio .... esiste ancora un ceto medio?
  3. ai delusi dal berlusconismo (..);
  4. ai centristi del pdmenoelle che ormai mal sopportano i "comunisti" ..... mi vien da ridere se non fossimo al limite del dramma;
  5. ai ceti impreditoriali che, insieme con l'attuale squadra governativa, si sentirà tutelata ...... quella classe ma ale altre?
 insomma l'ennesimo sepolcro imbiancato rispolverato per il terrore che altri possano strappargli dalle mani la mucca da mungere e rovinargli la festa. Naturalmente da subito i media hanno tributato gli onori della cronaca offuscando tutto il resto: solita storia; soliti, o quasi, personaggi; soliti programmi e profulvio di parole ...... intanto la Puppato, come Renzi, continua (sottotraccia) a puntare a...  fare il "Veltroni" di turno"? mah non so.

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