venerdì 10 ottobre 2014

Sono soldiale con i liguri e con i genovesi ma quello che sta accadendo lo si sapeva.. si sapeva che sarebbe ri-accaduto perchè da tre anni a questa parte si sapeva, si sapeva eccome che alla prima pioggia potevano esserci grossi problemi: se poi invece arriva la bomba d'acqua..... bè i risultati si vedono. Un governo serio anzichè tagliare tre anni fa avrebbe salvaguardato l'organismo chiamato protezione civile e avrebbe salvaguardato i finanziamenti per migliorarla, non è accaduto.. ed infatti oltre un metro e ottanta di fango hanno devastato la città....
a parte i soliti casi di sciacallaggio sul campo ben presto repressi ce ne sono stati altri che risultano essere più preoccupanti:
  1. c'è chi ha detto che non si sapeva.. NON E' VERO perchè gli avvisi di criticità di livello arancione sono stati emanati 18 ore prima proprio dalla protezione civile... come lo so? Perchè sul mio smartphone, del costo di 80 euri, ho una app dal nome "Allerta meteo" che riporta proprio gli alert della protezione civile quindi l'allerta c'è stata; è stata emanata 18 ore prima e ripetuta la mattina stessa;
  2. c'è stato un giornalista che ha avuto la faccia tosta di sostenere che una volta i giovani correvano a salvare le città ... ora vanno a roma a sentire Grillo..... a volte si farebbe meglio a tacere anzichè dare aria alla bocca.
  3. E' inutile che si faccia lacrime di coccodrillo....... i gruppi locali genovesi che si occupano di meteo avevano detto CHIARAMENTE che c'era una supercella locale che si era formata davanti al mare prospiciente la città... silenzio delle istituzioni locali e non.
  4. il governo del pd nel suo massimo esponente anzichè scapicollarsi sul posto a inaugurato ... una fabbrica di sigarette. Ha anche detto che bisogna rilanciare le "grandi opere".. che come sanno anche le pietre rigurdano più le tasche dei sodali che i cittadini: che c'azzecca il "terzo valico"  della tav con il dissesto idrogeologico?
Ora la supercella si sta spostando verso l'emilia.... speriamo vi arrivi depotenziata.

giovedì 9 ottobre 2014

L'agente Smith

preso dall'editoriale del giornalista Massimo Rocca di radio capital che li posta su facebook..... nella rubrica "il contropelo di radio capital".... manco a farlo apposta ieri parlavo dell'esperimento da laboratorio cui siamo stati sottoposti, lo ricordate? Bene leggete cosa scrive Massimo Rocca (forse la sola voce della radio non alineata al renzismo):
"Una delle cose che in effetti ti fanno capire che non siamo dentro Matrix è che da noi l’agente Smith spiega a tutti che loro sono la cura. Non soltanto a quelli che si sono staccati dal cavo e fanno resistenza sulla Nabucodonosor, ma anche a a quanti vivono la loro finta vita. Pietro Smith Ichino ad esempio lo scrive su twitter “ Rispondo a tutti su questo punto: applicare subito la nuova disciplina dei licenziamenti ai vecchi rapporti è sconsigliato dai motivi che seguono
  1. La fascia meno produttiva dei lavoratori protetti avrebbe rafforzato l'opposizione alla riforma.
  2.  Rischio di un picco di licenziamenti il giorno dopo l'emanazione della nuova norma, con allarme e richieste di tornare indietro.Fra 2/3 anni l'area del vecchio regime si sarà ridotta e l'estensione del nuovo sarà comunque matura sul piano politico e su quello culturale”.
Cioè è lì, nero su bianco accessibile a tutti, commentabile, come vogliono che vadano e come andranno le cose. "Evoluzione, Morpehus, Evoluzione Come per i dinosauri. Guarda dalla finestra: avete fatto il vostro tempo. Il futuro è il nostro mondo, Morpheus. Il futuro è il nostro tempo".
Bè l'analisi di Rocca è, nella sua brevità, illuminante e chiara. Ci sarebbe da aggiungere che se lo dicono ormai chiaramente è PERCHE' SONO SICURI DEL FATTO LORO SANNO CHE LE POSSIBILITA' DI FERMARE IL PROCESSO SONO ESIGUE.. talmente esigue che rientrano nelle probabilità dell'impossibile che potrebbe essere reso possibile solo, e dico solo, se una serie di fattori dovessero inanellarsi uno dietro l'altro....... come dicevo in altro post: tutto cominciò con la firma del G.A.T.T., prima, e del WTO dopo ... e con il prossimo TTIP il cerchio si chiude? Ehm qualcuno ha la pillola...?

mercoledì 8 ottobre 2014

l'orgia del potere....

Non venitemi a dire che uil e cisl siano sindacati e che la cgil è un sindacato di opposizione... perchè non è così. La Camusso ha necessità di bloccare la deriva operaista della fiom e quindi è costretta a rincorrerlo: è questo l'unico motivo che ha spinto il suo sindacato a dire o al diktat renziano. Ma questa è la fine del post.... l'inizio è semplice: la convocazione lampo del governo ai sindacati a cosa serviva? Si sapeva che non c'era dialogo e nemmeno ci poteva essere per un semplice motivo: renzi si doveva presentare al cospetto della merkel con qualcosa in mano.. sennò per lui arrivava lo stop! Solo questo è l'obiettivo ossia fermare la germania dandogli in pasto i diritti sociali per averne una maggiore flessibilità sul certo sforamento del rapporto deficit/pil e l'aumento ormai incontrollato del debito pubblico.
Ma l'arma "fine di mondo" che è stata usata dal governo qual'era? I soldi: lo Stato finanzia i patronati, quindi una riduzione del latte della mucca pubblica (leggi i soldi che lo stato da ai sindacati per finanziare i patronati) avrebbe creato un buco nei bilanci economici dei sindacati e la successiva conflittualità dei "dipendenti" (peraltro precari) che si vedono licenziare in tronco .... non è certo una bella pubblicità per un sindacato: soprattutto Cisl e Uil, in crisi di iscritti, son con il laccio al collo e, come sempre, mollano e "negoziano".. la resa. Per la Cgil... bè avete letto l'inizio del post.. no?
In ogni caso ormai il totem è stato abbattuto e l'ultima difesa è caduta: cosa ci distingue dagli usa  e dal suo selvaggio mercato? Nulla o quasi... siamo sempre stati americanizzati anzi i più americani d'europa.. una volta lo eravamo a parole oggi possiamo dire che lo siamo nei fatti e ancora una volta questo paese ha fatto da laboratorio: l'esperimento sociale iniziato 20 anni fa è giunto al termine... una vera e propria mutazione genetica indotta di un intera società senza che la stessa lo sapesse, se non nelle sue parti che contano, o che lo volesse approvare: un esempio vero di quello che è per questi qua la democrazia del XXI secolo...

martedì 7 ottobre 2014

Da destra verso destra, Renzi e il modello Reagan (Furio Colombo).

TauroRIFORME.
Considerate il “trattamento di fine rapporto” da distribuire, frammentato in piccole parti, subito, in busta-paga. Paghiamolo a rate. Poi il progetto è stato forse ritirato, ma l’idea resta. A te, capo del Governo, serve per dire: ti ho dato cento euro in più. Per la persona che lavora, vuol dire un lieve respiro, più tasse, e niente soldi alla fine di una vita di lavoro.   Per Roosevelt era il cuore del New Deal. Si chiamava (si chiama) Social Security ed è una somma di danaro modesta, certa, indipendente dalla pensione pubblica o privata, che hai o che non hai. La Social Security viene accantonata su un conto di ogni cittadino americano, per ogni anno di vita attiva. Entrando nella vita attiva, entri nella Social Security, ricevi un numero che ti identifica per tutta la vita, e che va indicato, con il nome e l’indirizzo, in ogni documento.
Il principio è che, alla fine della vita di lavoro, tutti (tutti, dall’amministratore delegato al netturbino) ricevono un assegno ogni mese, che viene automaticamente inviato all’ultimo indirizzo al compimento dei 65 anni. È una cifra modesta, rispetto alla vita attiva, ma viene data sempre, per sempre. Non concepisce eccezioni o rinunce, ed è stata ispirata al presidente del New Deal dall’immagine dei giorni peggiori del crollo del capitalismo americano negli Anni Trenta. Molti raccontano ancora di alcuni ricchi che si buttavano dai grattacieli. Roosevelt aveva negli occhi l’immagine (milioni di poveri) che tentavano di sopravvivere ma non avevano nulla. E venivano abbattuti a fucilate quando tentavano di passare il confine di un altro Stato americano sperando in un lavoro che non c’era.   LA PAROLA New Deal, che noi adesso citiamo come un evento politico della storia americana, si può tradurre “Nuovo accordo fra lo Stato e i suoi cittadini”. Significa “Non sarai mai più abbandonato”. Roosevelt infatti ha pensato che lo Stato e i governi esistono per questo: non abbandonare i cittadini. Da allora tutti i presidenti che hanno tentato di rimuovere o ridurre la Social Security (anche negli USA si dice “fare le riforme”) su questo punto vengono battuti.   Perché l’Italia, adesso, dovrebbe ispirarsi a un sistema fallito, il capitalismo d’avventura dei ricchi, visto che ha già definitivamente rifiutato l’altro sistema simmetrico e fallito, il comunismo? Nessuno sa dirci chi ha ordinato, o autorevolmente consigliato, di andare sempre un po’ più a destra. Dati i fallimenti paurosi incassati dalla storia (l’ultimo, la finanza americana che ha scosso il mondo nel 2008, e a cui Obama, presidente “di sinistra”, ha posto rimedio nel 2014) può essere il disegno di chi ha a cuore un futuro politico? Eppure i segnali di una clamorosa svolta a destra sono chiari. E non sono (come spesso accade in Italia), vecchia destra fascista. Sono una dichiarazione aperta del capitalismo puro e semplice che rivuole i diritti incontrastati che aveva prima che un secolo di riforme imponessero un minimo di equilibrio. Al punto che il Ministro dei Beni Culturali e il sindaco di Roma, uniscono la forza e il prestigio delle loro immagini e licenziano in tronco, via messaggio telefonico, tutta l’ orchestra e tutto il coro dell’Opera di Roma, che sta dando noie sindacali.   Impossibile non vedere la coincidenza simbolica ma anche politica con il non dimenticato primo atto presidenziale di Ronald Reagan (1980): il licenziamento in tronco di tutti i controllori di volo che erano in sciopero contro gli orari eccessivi e pericolosi, quando Reagan è arrivato alla Casa Bianca. Reagan era un personaggio affabile, simpatico, eccellente comunicatore, e si pensava che avrebbe portato alla presidenza americana poca ideologia e molto buon senso. Invece ha iniziato in modo sistematico il cammino da destra verso destra che nel mondo continua ancora: lo smantellamento del New Deal roosveltiano, una lotta senza quartiere ai sindacati (vilipesi e accusati di tutto nei modi più grotteschi), il prosciugamento dei fondi federali alle università e alle attività culturali, il principio secondo cui hai diritto alle cure mediche se puoi, e se hai una assicurazione privata (che comunque decide sulle tue cure) oppure non entrerai in alcun ospedale (si ricordi, in proposito il documentario di Michael Moore, il regista che racconta e filma i casi di malati gravi americani espulsi dai loro ospedali per insolvenza). Nasce a questo punto, nella visione conservatrice di Reagan, l’idea di rovesciare la credenza socialistoide secondo cui chi ha di più deve dare di più.   REAGAN taglia le tasse in modo da stabilire che chi ha di più deve dare di meno. In tal modo, migliorando sempre di più la qualità della vita in alto, ci saranno più incentivi a chiedere servizi a chi sta in basso, e ci sarà più lavoro. Modesto, ma ci sarà. Ciascuno al suo posto. Ma aumenterà la voglia, tipica dei più intraprendenti, di “fare impresa”. Il principio ispiratore era, ed ancora, lo smantellamento progressivo dello Stato che “non risolve il problema perchè è il problema”. Lo Stato, come apparato organizzativo che tutela i cittadini, viene ridotto, “snellito”, se necessario umiliato (perchè blocca lo slancio della nostra iniziativa) in modo da ri-orientare noi tutti, la nostra fiducia, il nostro impegno, il nostro voto, verso il privato e il privatizzato, in nome di una benefica concorrenza che naturalmente non esiste, dati gli incroci di interessi commerciali e finanziari che attraversano il mondo Ecco dunque dove stiamo andando: da destra verso destra. La strada delle “riforme” è ancora lunga.
Da Il Fatto Quotidiano del 05/10/2014.

lunedì 6 ottobre 2014

Volevano un nemico? Se lo sono costruito...

Come fai a sviare l'attenzione dalle tasche, e prossimamente anche le pance, e (contemporaneamente) come accaparrarsi un altra fetta di risorse energetiche per meglio far fare profitti agli sponsor del ceto politico-affaristico che attualmente s'è appropriato del potere in occidente ammantandosi del vessillo della democrazia e della libertà? Crei il mostro.... lo schema è sempre lo stesso:
  1. provochi l'incidente (Golfo del Tonchino) o la morte dell'innocente (le persone sgozzate o le torri gemelle) o, se ce l'hai bell'è pronto come nel caso dell'urss, demonizzi l'avversario fino al parossismo;
  2. spingi i media a far filtrare solo contenuti che ti tornano comodo...... metti il tappo, ad esempio, sulle stragi di gaza ma fai vedere il dito rotto dell'altro che correva a nascondersi....
  3. finanzi, di nascosto e via qualche fondazione araba compiacente (ce ne sono diversi esempi ad esempio i talebani finanziati fdagli americani contro i sovietici o l'isis finanziato perchè "combatteva" contro il satrapo siriano .. peccato non abbiano letto i fratelli karamazov), qualche gruppuscolo di esaltati e crei le condizioni affinchè possano farsi pubblicità e proseliti (e ci si fa fotografare con i suoi capi com'è capitato con J. Mccain) in occidente...
avrete un quadro di come si fa a creare la cornice e il quadro al suo interno della terza guerra mondiale.
Chi ha pensato, perchè qualcuno non solo l'ha pensato ma anche teorizzato anni fa, una cosa del genere? Samuel P. Huntington, volevate un nome? Eccolo.... il cocktail è pronto per essere servito; eccovi un esempio: "secondo l'articolo e il libro, i conflitti successivi alla Guerra Fredda si verificherebbero con maggiore frequenza e violenza lungo le linee di divisione culturale e non più politico-ideologiche, come accadeva nel XX secolo. Huntington crede che la divisione del mondo in Stati sia riduttiva, e che questo vada invece suddiviso a seconda delle civiltà, quindi ne enumera nove: Occidentale, Latinoamericana, Africana, Islamica, Sinica, Indù, Ortodossa, Buddista e Giapponese". Altri furono più equilibrati, Toynbee ad esempio, quando sosteneva che "la storia di una civiltà si presenta nei termini di sfide e risposte. Le civiltà si formano in risposta a una serie di sfide difficili, nelle quali "minoranze creative" escogitano soluzioni che riorientano l'intera società. Sfide e risposte possono essere di natura fisica, come quando i Sumeri riuscirono a sfruttare le paludi irriducibili del sud dell'Iraq organizzando gli abitanti neolitici in una società capace di grandi progetti di irrigazione. Possono essere anche di natura sociale, come quando la Chiesa cattolica risolse il caos dell'Europa post-romana inscrivendo i nuovi reami germanici in una singola comunità religiosa. Quando le civiltà rispondono alle sfide, esse si sviluppano. Le civiltà declinano quando i loro leader smettono di rispondere creativamente, e le civiltà sprofondano a causa del nazionalismo, del militarismo e della tirannia di minoranze dispotiche. Toynbee riteneva che "le civiltà muoiono per suicidio, non per assassinio." ed in particolare, prendendo spunto dall'elite confuciana cresciuta durante il regime degli Han occidentali ed orientali, in Cina, anche per l'eccessivo interesse privato in atti pubblici (Mankind and Mother Earth, 1976, Oxford). Le civiltà non sono macchine inalterabili e intangibili, bensì reti di relazioni sociali entro i propri confini e sono quindi soggette alle decisioni, buone o cattive, che esse assumono".
Il punto é: è possibile un altra strada? Si, naturalmente perchè NON SI SAREBBE DOVUTO DAR CREDITO AI TEORICI DELLO SCOTNRO DI CIVILTA' e ai loro esponenti, in primis: non dovevamo dar credito, per esempio, a Bush che volle distruggere l'iraq e l'afghanistan solo per dare in pasto il cattivo ai suoi cittadini mentre poco dopo l'attentato alle torri gemelle la famiglia Bin laden veniva aiutata a filarsela dagli usa ... gli affari son sempre affari e questa famiglia aveva molti affari in corso con i Bush!
Come si sente il giovane, di prima e di seconda generazione, musulmano che da un lato è di fatto escluso da tutto nel suo paese di adozione e dall'altro si sente criminalizzato? Come può sentirsi questo giovane che cresce con una rabbia dentro perchè non è cittadino del paese che gli da la cittadinanza e nemmeno parte del paese di origine dei suoi genitori?
Nel frattempo....

con il beneplacito della turchia islamizzata che ringrazia sentitamente per l'eliminazione di un suo problema ultracentenario, i curdi........

domenica 5 ottobre 2014

Hiv, rintracciati luogo e data del salto da animale a uomo. “Similitudini con Ebola”


di Daniele Guido Gessa | 5 ottobre 2014

Kinshasa, anni Venti del Novecento. Spostamenti resi più facili dai “nuovi” mezzi di trasporto, treni e convogli per le merci. Inoltre, un boom demografico e una sessualità sempre più spinta e frenetica, resa possibile anche dalla prostituzione “di massa”. Infine, le nuove terapie mediche, con le iniezioni – con aghi spesso infetti – come cura a ogni male. L’università di Oxford insieme a quella di Lovanio, in Belgio, hanno ricostruito esattamente quando e dove il virus dell’Hiv, responsabile per l’Aids, fece il primo “salto di specie” dalle scimmie all’uomo, diventando endemico per decenni, per poi esplodere in tutto il mondo negli anni Ottanta del secolo scorso.
Il periodo – rintracciato grazie all’analisi storica del genoma dell’Hiv – è appunto quello degli anni Venti, quando iniziò il colpo di coda dell’era degli imperi, un’epoca di sviluppo per le nazioni colonizzate e di grandi cambiamenti sociali. Il luogo, dicono ora gli studiosi delle due università, era la Kinshasa (Leopoldville fino al 1966) allora avamposto del potere belga in Africa, la più grande città di quella che ora è la Repubblica Democratica del Congo. Con un parallelo inquietante, per quanto riguarda l’origine del virus, con l’attuale epidemia di Ebola: la notizia relativa a una trasmissione dovuta ai cacciatori che maneggiavano la carne della selvaggina delle foreste. Sangue e altri liquidi biologici infetti. E così si arrivò a quel numero di persone che finora hanno contratto l’Hiv: 75 milioni in tutto il mondo.
“Fu la tempesta perfetta”, dicono ora gli studiosi. Il Belgio aveva infatti appena costruito le ferrovie, facilitando gli spostamenti della popolazione e portando, ogni anno, un milione di pendolari a Kinshasa. Inoltre, tutti quei lavoratori – maschi – che portarono la rete dei binari nel Congo non fecero altro che far aumentare la sproporzione fra uomini e donne, in un rapporto di due a uno che rendeva difficili le relazioni amorose e quasi impossibile, per gli operai, trovare una fidanzata o una moglie. Come conseguenza, sottolineano gli scienziati, si ebbe un aumento della prostituzione, spesso in case di piacere, con un aumento “incredibile” di malattie a trasmissione sessuale. Fra le quali, appunto, l’Aids. Che allora, chiaramente, non si chiamava così, era una malattia praticamente sconosciuta, ma gli scienziati, studiando il genoma del virus, ne sono ora certi: l’Hiv rimase endemico per almeno sessant’anni, per poi esplodere negli anni Ottanta e colpire, in primo luogo, la comunità omosessuale di Stati Uniti ed Europa. Ancora, sottolineano gli studiosi di Oxford e Lovanio, in un certo qual modo anche la moderna medicina è stata colpevole. In quegli anni le cliniche cominciarono a effettuare le iniezioni così come le conosciamo noi oggi. Con aghi spesso infetti, chiaramente e, una volta che la persona malata saliva su un treno per tornare nella sua provincia di provenienza, il virus viaggiava sullo stesso vagone.
Parlando con la Bbc, il professor Oliver Pybus dell’università di Oxford, ha detto: “Possiamo vedere le impronte della storia nei genomi di oggi, che hanno lasciato una traccia, un segno della mutazione del Dna che che non può essere eradicato. Così facendo abbiamo potuto ricostruire ‘l’albero genealogico’ del virus e rintracciare le sue radici”. Ormai, del resto, è quasi certo, almeno per la scienza ufficiale: l’Hiv è una versione mutata di un virus degli scimpanzé, un’immunodeficienza dei primati tuttora presente in molte comunità di scimmie. Secondo gli studiosi “il passaggio fra animale e uomo non è avvenuto solo una volta” ed ecco così la presenza di diversi ceppi del virus, con dei sottogruppi che, in Africa, sono endemici di alcune zone ben specifiche. Pybus e il team di studiosi hanno così definito anche la prima vera causa del diffondersi del virus: “Una zona molto popolata e molto in crescita, dove anche la medicina di quei tempi registrava un’alta incidenza di malattie sessualmente trasmesse”. Un boom demografico, insomma, unito alla maggiore facilità di movimento. “Ed è affascinante ora avere uno sguardo interno alla prima fase della pandemia dell’Hiv”, ha commentato il professor Jonathan Ball, che ha collaborato con il gruppo di ricerca. Proprio mentre l’epidemia dell’Ebola, che finora ha ucciso più di 3mila persone in Africa, ha persino fatto il salto dell’Oceano, arrivando – ma finora solo con un caso accertato – negli Stati Uniti d’America. Non treni ma aerei questa volta, ma le similitudini sono tante, hanno ammesso gli studiosi.
p.s.
ehm, mi sorge un dubbio: ma davvero ebola non era previsto che potesse esplodere in questo modo? E come mai è già uscito fuori dai breaking news dei media? E come mai non ci sono iniziative internazionali per fermarla? Forse Big Pharma, e i suoi sodali, ha i fatto i suoi e visto che lì ci sono molti poveri e pochi soldi da spillare ha deciso di tenere un profilo basso e aspettare che esploda nel mondo ricco?

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