sabato 1 dicembre 2007

"Spe salvi"? O speriamo che me la cavo?

La nuova enciclica papale, uscita il 30 novembre, è la conferma della visione preilluministica e premoderna che sta caratterizzando la visione del mondo di questo papato che ormai, forte delle debolezza della società occidentale e del suo modello, ne sta smontando pezzo per pezzo tutte le certezze. Se la prende con il marxismo (e c'era da scommetterci) per i guasti che, a suo dire, ha creato e se la prende con l'illuminismo per la eccessiva fede nella ragione e nella scienza negando cittadinanza a due idee, che anche se contrapposte fra loro, hanno in qualche modo determinato la crescita della società e dato speranza, vera, a milioni di uomini non in un'aldilà del tutto ipotetico in cui sperare (mentre ci si doveva rassegnare se il destino infame qui nel mondo reale li aveva relegati non nella migliore condizione, in una visione, quindi, non lontana dalla medievale concezione della "terra come valle di lacrime attraverso la quale la Chiesa ha controllato e represso le società e i suoi appartenenti) ma costruendo con le proprie mani un futuro sperabilmente diverso dalla semplice rassegnazione e ignoranza del sè e delle proprie aspirazioni cui si ha diritto come essere umano e come appartenente al consesso civile. Il punto è che mentre fa l'autocritica non riconosce i danni che proprio l'ideologia che sta dietro queste affermazioni (peraltro non nuove) ha fatto nel corso dei secoli: dalla Crociate alla forzata conversione di un'intero subcontinente; dalle guerre di religione di allora a quella di oggi peraltro giustificata in nome di una presunta superiorità occidentale (in realtà si sta cercando di tenere in vita un sistema già morto, il capitalismo, con le sofferenze imposte ad altri) di cui la religione ne è uno dei presupposti. Immaginiamo se davvero l'ideologia alla base di queste idee avesse il sopravvento: in quale mondo saremmo? A me vengono i brividi...................

Lotta al HIV: l'unica guerra da fare


La realtà del HIV è pur se misconosciuta, almeno nel nostro paese dove si continua a predicare la castità invece di fare informazione martellante nelle scuole e nei media sulla prevenzione e sull'uso del preservativo e di un'attenta vita sessuale, è una realta con cui si deve fare i conti senza ipocrisie perchè va a danno non solo della società ma anche dei costi economici che dobbiamo sostenere per affrontarla. L'infezione ha ormai lasciato le "nicchie" storiche (peraltro faceva comodo ai benpensanti crederlo e affermarlo per nascondere la testa sotto terra visto che non fregava a nessuno se gay e tossici lo contraevano) e si sta estendendo ad altre realtà come i giovani, gli etero e ora gli anziani; ed anche se la speranza di vita aumenta grazie alla sperimentazione e all'uso di nuovi farmaci (che mantengono effatti comunque devastanti sul fisico) in realtà non si vede (in particolare nel nostro paese) una regressione della malattia ma anzi al contrario aumentano contagi sia in percentuale che in termini assoluti: frutto del silenzio e della mancata informazione sulla malattia certo ma anche (dire ma anche è di moda ora grazie a Crozza e quindi mi attengo al trend ) della vacuità dei modelli che si hanno di fronte oggi. Un cosa di cui non si parla è di coem i contagio si sta diffondendo fra i 60 enni e di come questo sia fonte di "ulteriore" emarginazione: in una società come quella attuale che si definisce post moderna, ma in realtà è basata sulla vanità individuale, dove se non sei utile e sfruttabile sia come consumatore che come numero da utlizzare come merce per produrre, già l'essere anziano è sinonimo di essere un peso, già se ci si ammala o si hanno acciacchi sorgono dei problemi (visti i livelli di assistenza assicurati nel nostro paese che sono minimi) ora immaginate, invece, se ci infetta con l'hiv cosa accade. Spesso la famiglia li abbandona a se stessi, le abitudini e le routine quotidiane non esistono più ed in pratica l'anziano si ritrova da solo. Spesso capita anche che essi tacciano, per evitare la vergogna sociale, la malattia con tutto quello che ne consegue e l'unica alternativa è la Comunità o le Case alloggio, ma certo sono curati ma mancano completamente gli affetti e la famiglia che è un'aiuto forte in questi casi. Un pò la nostra ipocrisia, frutto di quello che siamo, e un pò la carenze dello Stato e della società spesso sono alleate della malattia e ne favoriscono l'incremento: l'unica alternativa è PARLARNE naturalmente però questo è possibile farlo solo, e dico solo, se si dirada l'ipocrisia e l'orizzonte medievale che ci hanno costruito intorno.

venerdì 30 novembre 2007

Il Messia e il Veltroni.

Dop l'unto del signore ora il Messia; non c'è pace fra gli "ulivi" ....... oggi ci sarà il "mitico" incontro fra i due futuri leader della politica italiana (referenderai a cui aderisco permettendo): quelli che dovrebbero rifondare un'altra volta la politica italiani dandoci in regalo una società perfetta dove amore, senso della propria posizione (niente invidia prego non è buonista nè socialmente accettabile visto che chi si arricchisce lo fa a spese degli altri è meglio non dirlo, vi pare?) sociale, e buonisti che non litagno mai se non per dirci che va tutto bene e che sono affari loro i nostri destini . Insomma si vedono B. e V. e gli orologi si fermano . Che si diranno? lo sappiamo tutti. cosa decideranno? Anche questo possiamo arguirlo facilmente (almeno quelli che non sono rinko dalla propaganda dell'una e della'altra parte). Come andrà a finire? Se non si va al referendum (cosa che spero vivamente) e si scioglie il Parlamento in fretta e furia per evitarlo (cosa puntualmente accaduta negli ultimi 20 anni) anche perchè si sa che la consorteria partitica è allergica a perdere soldi e poltrone. E' molto probabile che le posizioni rimangano uguali (soprattutto per il sospetto che B. miri al referendum per riportare all'ovile i "ribelli") e lontane fra loro e quindi ci sia un nulla di fatto ma è altretanto probabile che gli italini ancora una volta si bevano l'amaro calice della partitocrazia con annesse alleanze multicolori (anche nella destra demogogica ci sono problemi perchè voglio vederli i neofascisti e i Casini insieme in un futuro governo; a proposito non c'è una legge che vieta la ricostituzione del partito fascista?) e sentano il bisogno di schierarsi (per essere rassicurati come i bambini con i papà al di là che questi siano buoni o cattivi padri) in guelfi e ghibellini naturalmente definendosi tutti liberali ma in realtà (e ne abbiamo una prova in questi giorni con gli scioperi corporativi) ognuno preoccuato solo della propria parrocchia....... il tutto condito dalla perenne guerra per il controllo sia della società attraverso l'arena mediatica!

Il frullato mediatico del cattivo gusto

Stanno per partire due iniziative pubblicitarie: la linea Franzoni e quella sponsorizzata dal rom che uccise, ubriaco, 4 persone; non c'è che dire una vera e propria fiera del cattivo gusto. Cosa ne pensate? io sono disgustato non tanto dal fatto che queste persone, peraltro non ancora condannate definitivamente quindi innocenti, si prestino a queste cose ma quanto dalle agenzie pubblicitarie che, in nome di un marketing di dubbio gusto che si basa su un malinteso senso di libertà, gli propongono cose di questo genere per vendere un'indumento intimo in più o occhiali o chissà cos'altro. Non ritengo di essere un bigotto, e vi assicuro che ce ne vuole per stupire o far alzare barriere morali al sottoscritto, ma quando la libertà è intesa come uso indiscriminato di qualunque cosa o persona per spingere sul mercato prodotti solleticando il gusto feticistico delle persone allora mi vengono i conati e spero tanto che garanti e authority varie intervengano immediatamente per non farle andare in onda (non potendo bloccare la vendita perchè siamo "mercatari e mercantili) e che qualcuno si faccia avanti spiegando alla persone che forse è meglio boicottare quei prodotti in modo da evitare future "pensate" in modo da mandare un segnale sia alle agenziae pubblicitarie, sia ai manager che pur di guadagnare non si fermano davanti a nulla che alle aziende che pur di vendere non si fanno scrupoli. Che viviamo in un periodo folle è chiaro a tutti (anche a quelli che non vogliono vedere sia per proprio credo politico che pee semplice menefreghismo) però non ci possiamo lamentare se in una siffatta situazione poi i modelli a cui i ragazzi si ispirano sono questi e non altri maggiormente positivi, vero?

giovedì 29 novembre 2007

Sand Creek

dal blog di tonidany
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il massacro di Sand Creek (chiamato anche massacro di Chivington o battaglia di Sand Creek) fu una strage che si verificò negli Stati Uniti d'America durante le guerre indiane il 29 novembre 1864, quando delle truppe della milizia del Colorado, comandate dal colonnello John Chivington, attaccarono un villaggio di Cheyenne e Arapaho, massacrando donne e bambini, dopo il massacro i militari americani festeggiarono la vittoria in un teatro esibendo come trofei uteri di donne e feti ( ma loro erano civili..).
Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura

sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura

fu un generale di vent'anni

occhi turchini e giacca uguale

fu un generale di vent'anni

figlio d'un temporale

C'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek

I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte

e quella musica distante diventò sempre più fortechiusi gli occhi per tre volte

mi ritrovai ancora lì

chiesi a mio nonno è solo un sogno

mio nonno disse sìA volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek

Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso

il lampo in un orecchio nell'altro il paradisole lacrime più piccole

le lacrime più grosse

quando l'albero della neve

fiorì di stelle rosse

Ora i bambini dormono sul letto del Sand Creek

Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte

c'erano sono cani e fumo e tende capo

volte tirai una freccia in cielo

per farlo respiraretirai una freccia al vento per farlo sanguinare

La terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura

sotto una luna morta piccola dormiamo senza paura

fu un generale di vent'anniocchi turchini e giacca uguale

fu un generale di vent'anni

figlio d'un temporale

Ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek

Testo: Fabrizio De Andrè e Massimo Bubola
Perchè De Andrè e perchè Sand Creek? Uno è un poeta che in tal modo racconta fatti atroci che nel tempo non hanno perso la loro attualità, (quante potremmo citarne anche in tempi più vicini a noi?) e Sand Creek è il luogo simbolo di un genocidio su un popolo che era nativo del luogo o quanto meno vi viveva più a lungo di chi lo massacrò in nome di una presunta superiorità razziale e spazio" vitale ( Hitler 1939 in arte Fuhrer)" non prima e purtroppo nemmeno ultimo copione di altri massacri............Ieri massacri in nome della ricerca della felicità, oggi si uccide per esportare democrazia.



FIUME SAND CREEK

L'Italia dei "fumosi"

Mentre il paese si ferma per "papparsi l'isola dei famosi" e scoprire che la conduttrice ha già proclamato la vincitrice con gioia mediatica del popolo dal pensiero flessibile e mobile con ascolti buoni e, per qualcuno, notti insonni a sperare che il proprio beniamino vinca (facendo fare soldi anche ai fornitori di servizi telefonici per chi votava) il paese cui non interessano queste vicende voyeuristiche era attonito nel vedere la forza delle corporazioni e la loro capacità di condizionare non solo i politici ma di reinterpretare pro domo sua le leggi. Due esempi di una sola legge: tassisti e banche che, nonostante le tanto decantate liberalizzazioni fanno come gli pare. A partire dai tassisti che hanno bloccato Roma che avrebbero dovuto essere liberalizzati e che invece hanno dimostrato non solo la loro forza ma anche la determinazione a mantenere il servizio così com'è a scapito della concorrenza e dei cittadini. E che dire delle banche che, nonostante la legge succitata citasse la possibilità di rideterminare i mutui, e per giunta gratuitamente, danno un'interpretazione diversa e raggiungono accordi con i notai per fare, anche se un minimo, continuare a pagare anche la portabilità dei mutui e non solo la loro rinegoziazione? Il governo è intervenuto affermando che rifarà una nuova legge per dire quello che era già scritto nella precedente, dimostrando la incapacità e la debolezza della politica nei confronti delle corporazioni organizzate (per i tassisti è intervenuta la commissione di garanzia sugli scioperi che minaccia sanzioni, ma è poca cosa); non c'è niente da fare il nostro paese è proprio un paese liberale: ognuno fa quello che gli pare soprattutto se se lo può pagare......... intanto in tv gli italiani continuano a dormire ad occhi aperti nel guardare la "cronaca di una vittoria annunicata" mentre il paese reale è sempre meno che vorremmo che fosse!

mercoledì 28 novembre 2007

Il ritorno del salotto "buono" di Mediobanca

Con l'arrivo di Galateri e Bernabé a Telecom (l'ex azienda di Stato per i servizi telefonici privatizzata per fare cassa e data in pasto agli affaristi senza alcuna valorizzazione nè delle professionalità, pur presenti, nè degli accordi che avrebbero dovuto essere rispettati nè, soprattutto, essendo previsto una divisione della rete dalla società facendo trovare nella situazione, veramente imbarazzante per una società ed uno Stato che si dicono liberali, che un privato poteva consentire l'accesso agli altri con cui doveva competere in base a tariffe scelte da lui) si ritorna ai bei tempi andati del salotto buono di "cucciana" memoria. si potrebbe parlare quasi di restaurazione se ci fosse alla guida di quel salotto una personalità forte come Cuccia che sapeva metterli in fila dietro di sè, invece oggi sembra più che si stia a guarda le ultime spoglie di una gloriosa società che era uno dei pochi fiori all'occhiello del paese (con tutti i limiti del monopolista) in un mercato duro come le telecomunicazioni dove di squali se ne vedono tanti e di prede ormai poche. Quello che ora manca in uqesta società sono gli investimenti produttivi: infatti è stata usata soprattutto per incamerare utili e scaricare sugli utenti le acrobazie senza reinvestire se non pochissimo e gli effetti si vedono: una rete vecchia incapace di sopportare il peso della banda larga e nessuna interazione con le fibre ottiche, che pur ci sono installate, e le nuove tecnologie come il Wimax che anzichè gratuito sarà, come è tipico del nostro apese, a pagamento e salato per giunta. ecco il punto le tlc non sono viste come servizio ai cittadini ma come utenza per i consumatori che devono essere spremuti per ricavarne il maggior utile possibile. Cambierà qualcosa? Finirà in mani straniere come Wind? Certo visti precedenti non c'è da sperare in improvvisi cambiamenti di rotta e maggiore attenzione ai cittadini.............

Corsi e ricorsi della storia: welfare, riforme ecc.

Se è vero che la storia non si ripete mai uguale è vero anche che per l'italia questo non accade anzi è vero il contrario visto che, come nel 1996, tutti i fattori che provocarono la caduta di Prodi allora si stanno ripresentando oggi tutti insieme. Un'esempio? il Welfare. Nel programma dell'Unione c'era scritto chiaro l'obiettivo delal lotta alla precarizzazione del lavoro (attenzione non alla flessibilità) e di conseguenza alla legge 30; i centristi hanno fatto orecchie da mercante e se la sono rimangiata la promessa in nome di concetti teorici come quello del costo del lavoro e della competitività (devono spiegare come si fa a competere con stipendi da fame come quelli cinesi o indiani) sempre spostando in là nel tempo la promessa della felicità raggiunta nella società liberale (liberista in realtà) e dell'avvento del mercato perfetto dove tutti si amano alla follia e barattano in base alla propria capacità di negoziare: folle! Un pò come in URSS si spostava in là nel tempo la nascita dell'uomo nuovo comunista (anch'esso un'enorme bufala che serviva come spauracchio per legittimare il potere dell'oligarchia). Infatti il PRC c'è cascato in peno nel trappolone creatogli sulla materia del Welfare: hanno dovuto mollare pagandone lo scotto non solo in termini di visibilità politica ma, c'è da giurarci, in termini di voti alle prossime elezioni; così come, l'anomalia italiana è sempre lì presente, viva, vegeta e irrisolta (e come si fa a risolverla se chi dovrebbe farlo sono proprio quei partiti che mettono in crisi il sistema e ci vivono benissimo in questa crisi) a testimoniare l'incapapcità tutta italiana di sapersi rinnovare dando il voto a chi (ed oggi non c'è) attua quello che propone: uno, devo riconoscerlo c'è stato, il capo della (ex)CdL che quella voleva davvero fare l'ha fatto, eccome se lo ha fatto dando la spallata finale allo Stato trasformandolo in semplice bancomat per i privati. Non sono io a dire che il liberalismo (ed in Italia non c'è un liberale vero nemmeno a cercarlo con il lanternino) non è affatto "democratico" al contrario è la teorizzazione della società "ateniese" dove i cosiddetti migliori governano in nome degli altri e senza soluzione di continuità. Come non è una mia invenzione che il liberismo sia l'espressione "animale" del liberalismo dove vige il concetto del più forte che si fa strada sui cadaveri altrui ed emerge venendo accolto sempre fra i migliori che lo sono solo finchè sanno restrare in cima.

Lettera ad un precario......

Caro precario,
come vedi sei stato ingannato e trattato come un cittadino di serie Z, alla pari di altri è vero, che non ha diritto ad una vita libera e dignitosa nè a costruirsi un futuro per sè e per la sua, eventuale e sempre improbabile, famiglia. Incominciarono con la Legge Treu hanno finito con il Welfare ieri: tutto un bel percorso in salita che ha portato ad una netta divisione fra Te ed i tuoi genitori: loro ultimi dinosauri con stipendio (da fame ma pur sempre uno stipendio), pensione (idem come prima) e lavoro, quasi, sicuro. Ti usarono come spauracchio per un fasullissimo conflitto generazionale per far ingoiare ai tuoi genitori cose ingiuste come le riforme delle pensioni o come l'adeguamento salariale basato sull'inflazione programmata, o infine, come esempio di una futura società dove si cambiava lavoro per decine di volte sempre facendo lavori che erano diversi fra loro e non come tuo padre che era in ufficetto per 40 anni sempre con lo stesso lavoro.
Caro precario,
come ben sai la realtà non era quella che avevano detto anzi essa è molto più dura: ti hanno fregato. Ti hanno fregato i cosiddetti politici, ricordalo quando voti, sia dei Governi precedenti che di quello attuale (nonostante quest'ultimi avessero, pomposamente messo nel loro programma l'eliminazione della legge 30 cosa che si sono rimangiati, anzi esponenti come Dini addirittura si gloriano di aver vinto, ma hanno vinto sulla tua pelle; ricorda anche questo); ti hanno rubato la vita, il lavoro, il futuro; già il futuro è tuo per la fame e loro per la gloria e i soldi. Ricorda anche che c'è stato anche chi ti ha difeso, il PRC, ma lo ha fatto senza coerenza dato che ha mollato quando invece avrebbe dovuto tener duro anche a costo di far cadere questo Governo; ricorda, anche, che le O.S. sono state le prime a fregarti quando hanno accettato pedestremente (e solo per mantenere la loro centralità in un gioco triangolare con la Confindustria e la politica) i cosiddetti "accordi" che volavano talmente alto che servivano dei sacirifci umani e chi se non te potevi essere il miglior candidato: ricattato da tutti e senza visibilità eri il candidato ideale.
Caro precario,
Ora sai "chi" sono quelli che vogliono vivere sulle tue miserie e sulla tue disgrazie e sai pure chi ha cercato di fare qualcosa ma alla fine ti ha mollato per non perdere la poltrona.
Caro precario,
datti una mossa se non lo darai te qui nessuno ti verrà incontro e sarai solo "lumpenproletariat" un sogno da realizzare per il "ponte di comando" un'incubo per chi vive come te: se non prenderai coscienza di chi sei e di quanto sei fandamentale a loro mai potrai far valere, da solo, le tue ragioni e sperare in una vita migliore e diversa da quella che ti stanno costruendo intorno: c'è un detto che dice "aiutati che il ciel t'aiuta"; più chiaro di così...........................
Buona fortuna

martedì 27 novembre 2007

32% di share per Celentano: delusi e contenti

Chi si aspettava uno spettacolo pirotecnico da parte di celentano è rimasto deluso perchè già a partire dalla scenografia, intimista, esso era completamente diverso da Rockpolitic così come le "uscite" dell'artista sono state comunque provocatorie ma non hanno inciso più di tanto coem accaduto in precedenza: molto probailmente mancava il pathos che si creò con Rockpolitic per l'ostruzionismo larvato di raiset e le crisi di nervi dei gerenti, anche politici, del periodo; ora è stato tutto diverso meno provocazioni (che pur ci sono state) meno pathos............... e naturalmente meno pubblico confermando l'andante che se non si vede scorrere il sangue (mediatico) gli italiani non si appassionano: anche in questo siamo "amerikani" ed anche in questo ci dimostriamo incapaci di discernere se non portati per mano dai media. Andava visto il programma ed anche se non sono un Suo estimatore appassionato devo riconoscere che a parer mio è stata migliore "questa" prova dell'artista della precedente visto che in termini qualitativi ora è sembrato essere più a suo agio ora di allora.

"Riforme": iniziato il tour......

E' comiciato oggi il "tour" del reality della politica spettacolarizzata: sa un lato Veltroni dall'altra Berlusconi. Tutti e due a rubarsi la scena e catturare l'attenzione dei media, più o meno adomesticati, per valurtare chi ci sta e chi no. Ognuno mette i paletti e ognuno spinge per l'errore dell'avversario: come se fossero la cosa più importante di questo folle mondo. Mentre la gente non ce la fa ad arrivare a fine mese e mentre famiglie sono in stato di tepidazioenper i loro figli che sono stati mandati a fare la guerra conto terzi ed almeno una oggi ne piange il ritorno in triste silenzio, loro la politica la fanno all'ombra e nel solco del "Re Sole" che riteneva di essere al centro del mondo. Lo sanno che la gente ha altro a cui pensare perchè "quest'altro" a cui pensare glielo hanno dato proprio loro con le politiche liberiste dello Stato-bancomat che non bada al benessere dei cittadini ma a favore questa o quella lobby economico/affaristica. Questo Stato non si cura dei diversamente abili a cui taglia il sostegno mentre allarga a dismisura le consulenze per gli amici ed i figli degli amici. Non bada al livello dei salari delle persone, fra i più bassi del mondo occidentale, ma guarda ai salari cinesi che sono anora più bassi e li invidia "perchè competitivi", che non da un futuro ai figli se non precario (anche nella vita dato che ne manda un pò in giro per il mondo) e assolutamente senza un'orizzonte certo: ma sono così sicuri che i cittadini li sentano come loro? E sono così sicuri che pur andando a votare, turandosi il naso, perchè non c'è altro modo di esprimere la propria frustrazione in un circolo perverso facendo il pendolo fra i partiti, i cittadini di questo Stato siano così "presi" dalle linee proposte da ognuno di loro che si somigliano tutte fra loro? Prima o poi il "dormiente" si sveglia mentre costoro sperano che il sonno sia eterno...............

Consulenze? No Clientes...............

Secondo uno studio del Ministero della Funzione pubblica, nel 2003, i ministeri, gli enti locali, le università e gli enti parastatali si sono avvalsi, in totale, di un vero e proprio esercito di ben 350mila consulenti, per una spesa complessiva di quasi un miliardo di euro. Un'esercito di stipendiati, a spese del contribuente, che dovrebbero in teoria coadiuvare l'Amministrazione pubblica laddove essa è carente o meglio dove al proprio intrno non ci sono professionalità corrispondenti, evidentemente non è così dato che spesso "creano" il vuoto per infilarceli. Quindi da utile strumento per sfruttare, a fini pubblici, professionalità si è passati velocemente a forma larvata di clientelismo dove ne beneficiano amici e familiari e dove lo scambio di favori, anche fra schieramenti diversi che si alternano al Governo, è all'ordine del giorno. Nessun'organo ne è escluso e, come i vari organi di controllo hanno più volte fatto notare, tutti ormai ne fanno uso. Ma davvero se ne ha bisogno? E' mai possibile che di anno in anno Governo ed Enti locali tagliano il sociale e non il ramo secco delle consulenze? Pensate: quest'anno a disposizione dei ragazzi diversamente abili nelle scuole superiori le ore a disposizione del Sostegno sono 5 (leggasi cinque) integrate da altre ore dell'Ose mandato dal Comune in appalto e a contratto a termine, una miseria che non fa onore ad un paese che si definisce "civile"! Invece il mercato delle consulenze non vede crisi: lo Stato taglia? No problem, a livello locale, pur di mantenere i clientes si taglia il sociale tanto a chi vuoi che importi che un diversamente abile sia un pò più ignorante degli altri suoi coetanei. Da più parte politiche si sparava su Grillo perchè antipolitico: ma credo che abbia ragione chi invece affermava che la vera "antipolitica" è proprio nei palazzi del potere: nel Parlamento in primis.

lunedì 26 novembre 2007

Cosa accade attorno ai soldi per la ricerca?

Si pensava,o meglio gli elettori pensavano, che con un diverso stile di governo si dovesse ritenere chiusa la parentesi clientelare italiana invece a quanto pare non è così, anzi passano i governi ma l'idea che (anche se ce la dovessero mettere tutta) che pochissimo è cambiato permane. La querelle è attorno ai fondi per la ricerca sulle staminali che nella misura di 8 mln di € (prima erano 3) hanno scatenato una vera e propria battaglia fra ricercatori e strutture ministeriali con accuse reciproche di clientelismo (in seguito alla riconferma di "discussi" funzionari pubblici che come affermano alcuni non hanno avuto un'atteggiamento limpido in passato), la polemica di queste ore, in cui è stato trascinato non solo il Ministero della Salute ma anche quello della ricerca scientifica, riguarda l'intero mondo scientifico e si sono sprecate denunce pubbliche di favoritismo come denuncia l'ADUC (QUI RIPORTO IL LINK) che ha fatte propri gli appelli di alcuni, stimati, ricercatori per la libertà e l'indipendenza della ricerca. Non si vuole credere davvero che, se vero, fosse passata sotto silenzio una assegnazione di fondi, come dire, personalizzata? Soprattutto su una materia scottante come la ricerca sulle staminali? E la cosiddetta "opinione pubblica" dov'è? Sempre pronti a denunciare o appoggiare a comando stavolta non sembra esserci stata la stessa attenzione su una materia importante ma invisa a molti poteri forti e influenti sull'attuale debole classe politica o forse non al centro dei pensieri di un paese occupato a piangersi addosso per la propria situazione ma comunque interessato al miglioramento delle condizioni di vita tanto da fargli passare sotto il naso situazioni che si voleva non dovessero mai accadere e che invece si ripetono con una puntualità svizzera ogni anno ad ogni finanziaria di qualunque governo fosse. Già la ricerca è ridotta ai minimi termini ora la si divide anche in "bande" (termine non mio) in lotta fra loro per interessi economici che nulla hanno a che vedere con la finalità base della ricerca: la possibilità di dare a tutti ed in Italia di "fare" ricerca e non costringerli all'emigrazione forzata come invece accade ora.

La cosa? rossa? a me pare solo un'ectoplasma

Fra litigi e gelosie reciproche sta sfuggendo la possibilità per la, parte ormai residua, sinistra di avere una chance di entrare nei giochi futuri del potere e di governo del paese ma soprattutto di contare e determinarne le linee politiche. Divisa come non mai ora litigano su tutto: simbolo compreso. I ceti meno abbienti che avrebbero potuto avere una qualche speranza di rappresentatività futura in Parlamento vedono restringersi le possibilità se questi "residui" non riescono a trovare un'accordo fra loro. Si sa in Italia siamo parenti serpenti anche sulle spoglie dei morti però c'è spazio per la genesi di una forza di sinistra che avrebbe una rappresentatività, "stimata", al 20%: una bella fetta che fa gola ed è uno dei motivi per i quali questi litigano. E proprio i litigi sono il segnale che ancora per molto tempo la speranza di una sinstra socialista è lontana come poteva sembrare lontana l'America per un navigatore del XV secolo. Solo insieme costoro potranno rappresentarli: il problema è di maturità. Mancano leader; mancano strutture; manca la capacità di capire che quando viene il momento ci si deve mettere anche da parte, perchè superati, se si vuole togliere ogni ostacolo al nuovo ma se invece vogliono farsi del male ci vuol poco: basta egemonizzare ognuno dei cespugli della cosiddetta sinistra una fetta di società con propri simpatizzanti e sperare che gli altri li seguano prendendosi un pezzo della torta elettorale.

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