sabato 13 ottobre 2007

Primarie per il ParDem: il porcellum va benissimo è in tono con il resto

DIALOGO IMMAGINARIO
Allora ricapitoliamo: le liste? Ci sono! I candidati? Pure! IL Segretario? Gia pronto!! I seggi? Ok! Le schede? Stampate! Gli scrutatori? Si! gli € dei cittadini che si recheranno alle urne? anche (si spera)!
Insomma tutto pronto per la partenza dell'avvenimento di fine anno: la nascita del partito (ed è un record) che prima ancora di nascere rischia già di morire per inedia e per mancanza di idee e programmi, ma soprattutto per evitare l'eutanasia di due partiti sull'orlo del tramonto che non vogliono fare i conti con le mancate promesse che da un lato hanno perso il patrimonio storico/ideale/politico dall'altro il serbatoio di voti di quelli da cui discendono (PCI/PSI e DC). E se si aggiunge una classe dirigente bloccata e chiusa alle istanze di novità e tesa alla autoperpetuazione con l'ennesima fuga in avanti del ParDem allora si comprende l'importanza per loro dell'evento. C'è anche un'altro motivo: per poter stare tutti insieme (ex DC, ex PCI, EX PSI, ex di tutto di più) non devono essere nulla che li caratterizzi: nn possono essere socialdemocratici perchè gli altri spezzoni se ne andrebbero; non possono essere popolari perchè se ne andrebbe la parte meno centrista (o forse no?); possono solo dirsi Liberali (liberisti) perchè essendo questa una categoria generale e generalista (oggi sono TUTTI liberali anche i dittatori) che gli consente di tenerli insieme; non possono essere "troppo" laici perchè sennò la parte integralista cattolica li abbandonerebbe all'istante e viceversa: non possono essere nulla; anzi NO una cosa possono esserlo: ebbri di potere per il quale farebbero il patto con chiunque, destra inclusa. Si, ci sono le primarie e ci sono le liste e ci sono pure i candidati "indipendenti" o quelli alternativi fra loro come i due ticket principali: c'è tutto insomma, ma cosa ci manca? La democrazia; questa manca. Soprattutto in un partito che vuole dialogare con la società anzi essere "nella" società e parte di essa. Dove, a dispetto della competizione elettorale, il futuro segretario si conosce già e gli altri fanno solo la parte dei comprimari o come si dice dei candidati alla sconfitta. E poi che vogliamo dire del sistema elettorale? Hanno tanto criticato il porcellum e poi se lo sono costruito in casa uguale uguale, per scongiurare sorprese, con le liste bloccate ecc.: come si dice in questi casi il bue che chiama c*****o l'asino. E che dire dei primi frondisti? Dini (tra i saggi del nuovo caro defunto che sta per nascere) che si chiama fuori poi va da Ferrara e spara a zero sia sul Governo che sulla nuova entità facendo chiaramente capire che se non ci sarà spazio per lui (e non c'è stato sennò non se ne usciva) lui prende altre vie (le stesse che indicava Berlusconi quando diceva che c'erano deputati e senatori che erano vogliosi di fare il salto della quaglia trasformista tanto da lui deprecata nella precedente legislatura?) ci saranno problemi per il Governo e la maggioranza; e che dire del dove mettiamo gli ex DC e Rutelli? Che gli facciamo fare? e dall'altra parte (leggasi Ds) la nuova cosa rossa chiamata "sinistra democratica"? Cos'è? il pensare socialdemocratico (cito Pasquino), viste le varie provenienze dei loro maggiori esponenti, non gli si addice molto nè gli addice una improbabile alleanza con pdci e prc anch'essi in crisi perchè troppo burocatizzati e lontani dalla piazza che ritenevano poter controllare e che gli esplosa davanti con Grillo e co; anche lì la classe dirigente stenta a farsi da parte lasciando spazio a qualche faccia realmente nuova e i risultati si vedono eccome se si vedono.... in negativo. La vedo male molto male

Il Governatore Draghi: ancora turbolenze sui mercati

A detta del Governatore Draghi tempi duri ed incerti ci aspettano in seguito alla crisi dei subprime americana. Bene ci sentiamo rassicurati dato che lo dice Lui. Però il problema è che il Governatore forse non se ne è accorto che nel nostro Paese la crisi della finanza facile ha già colpito e duramente dato che quei furbacchioni degli investitori istituzionali internazionali (leggi le grandi merchant bank e le loro diramazioni nazionali) quando hanno sentito puzza di guai hanno levato le tende dai subprime a velocità luce diluendoli nel mare magnum degli investimenti finanziari creando un'imporvviso afflusso di posizione debitorie all'interno di private equity, fondi pensione, mutui, prestiti, e quant'altro questi squali a triplice dentiera sono stati capaci di inventare: in pratica li hanno scaricati sugli utenti finali, ossia i consumatori. E mentre i profitti, dopo la speculazione, loro sono andati alle stelle le istituzioni pubbliche hanno dovuto intervenire con enormi iniezioni di lquidità sennò il sistema saltava per aria e tutto sarebbe crollato dalla sera alla mattina: uno scenario di tipo argentino dopo la sbornia liberista. Insomma il più classico degli esempi della privatizzazione dei profitti e della socializzazione dei costi tipico delle economie liberiste dove tutto è permesso fincheè non si è presi con la mani nel sacco e ci si mette a piangere in attesa che arrivi "mamma" Banca Centrale a consolare e a mettere mano al (nostro) portafoglio. Già perchè questo sta accadendo in realtà (checchè ne dica il Governatore che è abituato dalla sue chiuse stanze) a ragionare sui grandi numeri: i mutui in Italia stanno aumentando in maniera scandalosa nella misura che in un'anno sono passati per esempio da 780 € a 900 altro che riassorbito IL CASINO FATTO DA QUESTI SQUALI LO STANNO PAGANDO I CITTADINI!! in due modi: uno è quello classico degli aumenti che si paga magri facendo un bonifico ma la fetta maggiore è quella degli interessi su prestiti e mutui che salgono a forte velocità: in pratica il loro giochino lo pagano i debitori e intere famiglie si ritrovano o rischiano di ritrovarsi per strada con la casa pingorata e lunghe cause giudiziarie perchè non ce la fanno a pagare le rate del mutuo; ecco la conseguenza della COSIDDETTA INSTABILITA' DEI MERCATI FINANZIARI OSSIA I GIOCHINI CHE LOR SIGNORI FANNO SULLA PELLE E I BISOGNI DEI CITTADINI!! CARA POLITICA DOVE SEI?Naturalmente qual'è la ricetta? Lo Stato deve apportare tagli per risanare i debiti fatti per coprire questi buchi fatti da privati ed allora sparo una proposta "comunista": OK LO STATO RISANI, MA SI RIFARA' SU LOR SIGNORI E CON GLI INTERESSI ADDEBITANDOGLI LA SPESA SOSTENUTA. Che ve ne pare? E' abbastanza comunista? O è solo buonsenso?

venerdì 12 ottobre 2007

Il Nobel per la pace ad Al Gore

Dopo aver battuto tutti sul tempo dando la notizia del Nobel ad Al Gore in anteprima, almeno a quanto mi consta, riporto da rainews24 le reazioni della Casa Bianca (per non dire del boccone di traverso che dev'essere andato al Comandante in Capo della guerra lanciata e persa) che evidentemente non ha saputo dire di meglio che "non cambia la politica della Casa Bianca in materia di ambiente" . D'altronde non ci aspettavamo niente di più da chi ha fatto della cosiddetta "negazione plausibile" uno stile di Governo.
Il Nobel per la pace è andato per quest'anno ad un 'altro personaggio politico che ha fatto parlare di se negli ultimi anni: Al Gore. E' in comproprietà con l'IPCC che per intendersi è qeullo che ha provato dati alla mano il degrado delle condizioni climatiche e ha smascherato le lobby che tendevano a minimizzarne gli effetti per l'ambiente: un doppio riconoscimento tutto proteso a dare importanza, finalmente, alle conseguenze dell'impatto umano sulle condizioni climatiche e sui possibili rischi e costi che ne possono derivare per noi. Il Nobel a Gore, in particolare, è l'ennesimo schiaffo all'Amministrazione Bush espressione delle lobby industrialiste e petrolifere che hanno pagato fior di milioni di $ scienziati per infondere dubbi e perplessità nelle pubbliche opinioni del pianeta partendo dalla negazione dei cambiamenti e quando sono state messe di fronte all'evidenza dei fatti a minimizzarne l'impatto. Ma è anche uno schiaffo perchè Gore fu il candidato antognista nella prima elezione di Bush e, pur se ammise la sconfitta, non eliminò i dubbi di brogli grazie ad un sistema di voto non trasparente. E' noto l'impegno del personaggio a favore di uno sviluppo che fosse meno convulso e meno tenesse conte dei dani che arreca e, natiralmente sono note anche le critiche dure che gli vengono rivolte per la scarsa coerenza con quanto afferma fino alle voci su possibili partecipazioni a "complotti" pianetari basati sull'eugenetica, mai provati nè dimostrati. E' uno schiaffo alla strategia totalizzante dell'America guerriera e imperialista tesa al controllo delle risorse costi quello che costi a danno delle popolazioni autoctone: altro che libertà e democrazia questo è autoritarismo nella sostanza anche se democratico nelle forme. Al Gore ora vcede riconosciuto il suo impegno e i suo sforzo, sperando che non si pieghi ai ricatti delle lobby. Ma la notizia ghiotta è un'altra: dallo staff di Gore NON HANNO SMENTITO LA VOCE CHE CIRCOLA IN RETE E SUI MEDIA PIU' ATTENTI CHE EGLI STIA VALUTANDO DI PRESENTARSI COME CANDIDATO DEI DEMOCRATICI ALLA CORSA PER IL NUOVO PRESIDENTE DEGLI USA: si prevedono tempi duri per la Signora Clinton. Già la corsa contro Obama è dura ma con un pezzo da 90 così sembra quasi una mission impossible. Sia chiaro per le nazioni che sono "amiche" e fuori dai confini dell'America i cambiamenti non saranno immediati nè cambierà molto per esse dal punto di vista dello scenario politico dato che questi personaggi al di là della propria visione del mondo sono prima di tutto AMERICANI e quindi fanno il proprio (e quello dei propri sponsor economici) interesse come anzione e come potere lasciando agli altri quello di passare a "pulire" il casino che fanno in giro per il mondo. Ma conoscendo le posizioni di Gore c'è da sperare almeno che l'America prenda un'altra via meno da "potenza fine di mondo" e maggiormente attenta alle situazioni degli altri ivi compreso un "certo" problemuccio chiamato Guerra al terrorismo esplicatosi poi in controllo brutale e pugno di ferro per i sistemi alternativi emergenti e alternativi nonchè quelli che stanno creandosi in America latina dove una terzia via sembra intrapresa nella speranza, finora vana, che il "Norte" non ci metta becco. Al di là di tutti i chiaroscuri della figura di questo politico non posso che esprimere compiacimento: forse sarà la volta buona che si riesca a eliminare al proprio interno prima (e altrove poi) le sacche di crescente povertà che esistono e che sono sempre di più un pericolo di instabilità sociale e si smetta una volta per tutte di mettere al centro della società il profitto e ci si metta l'essere umano con tutte le sue miserie e nobiltà.

L'ennesimo Nobel perso dall'Italia.....

E' stato premiato per le «scoperte pionieristiche sul sistema embrionale delle cellule staminali e la ricombinazione del Dna nei mammiferi» dall'Accademia svedese. Una cosa da mille ed una notte in un paese come il nostro dove nè privati nè Stato (che tanto si sciacquano la bocca sulla necessità d'investire in ricerca e sviluppo e poi fanno esattamente il contrario) favoriscono e invogliano i giovani a dedicarsi alla ricerca (anzi abbiamo approvato delle leggi che vietano la ricerca sulle staminali. legge 40 voluta dalla Chiesa, e dove i tagli dei ragionieri che ad ogni cambio di Governo gestiscono le nostre finanze) e quelli che lo fanno o si accontentano di quattro euro o se ne vanno all'estero portando lustro al paese che li ospita e monnezza al nostro. Capecchi se fosse rimasto qui non avrebbe raggiunto le "vette" che ha raggiunto negli USA; nè lo possiamo considerare italiano dato che se ne è andato in seguito alle persecuzioni razziali dei nazifascisti negli USA e dov'è cresciuto all'obra dei grandi ricercatori americani. Che paese siamo vero? O distruggiamo chi eccelle o lo costringiamo ad emigrare: tutto in nome della mediocrità sia insita in npoi che nei nostri elementi "migliori" che ci governano che non sono nemmeno capaci di comprendere l'ingengo di cui in passato siamo stati capaci con i grandi: immagino che Leonardo se fosse vissuto oggi sarebbe potuto essere al massimo un commesso in qualche ministero se non fosse emigrato. Vergogna!!

Canone Telecom: un'altra mancata promessa

Il Governo e l'Authority competente hanno perso un'altra occasione di venire incontro ai sempre più numerosi poveri italiani. Dal 2000 sono ancora in vigore delle tariffe che sono a dir poco anacronistiche e non ne hanno più aggiornato il busillis. E' grave per tanti motivi: uno per tutti? Lo stesso Governo ha riconosciuto che sono fuori dal mercato dato che, grazie all'euro, le stesse tariffe sono più che raddoppiate. Una dimenticanza che dura da sette anni oppure un regalo gratuito all'ex monopolista delle telecominicazioni? Alcune associazioni dei consumatori da tempo premono perchè vengano aggiornate ma finora tutti a fare orecchie da mercanti nonostante la tanto decantata "opzione" sociale di questa maggioranza da un lato e il ruolo, dimenticato, della competente Authority che è lì per fare da guardiano al mercato e non per girare la testa dall'altra parte. Ma si sa non c'è l'ondata popolare di indignazione: bisognerà aspettare che Grillo faccia il TARIFFE-DAY per vedere costoro darsi forse una mossa?

giovedì 11 ottobre 2007

Referendum: i casi della vita

Stasera tornavo a casa con il treno (tratta Lucca-Viareggio) e rileggevo il giornale quando sono stato attirato da una discussione fra ferrovieri a proposito del referendum che mi ha fatto pensare: l'uno diceva all'altro che non si meravigliava avesse vinto il sì se aveva funzionato come da loro dove avevano votato soprattutto quelli del personale a terra maggiormente sindacalizzato veniva dirottato dalle mense ai seggi mentre il resto, compreso quello viaggiante non aveva in gran parte votato e cito testualmente " sti stron..... fimano le peggiori schifezze per noi però quando si tratta di farci esprimere ci mettono i bastoni fra le ruote".... ora magari erano comunisti disfattisti, o erano dei cobas; ma preferisco, anche per correttezza nei loro confronti, che erano LAVORATORI che dicevano la loro e che erano insoddisfatti della situazione che la triplice gli stava propinando: ma continuano ad allungarsi le ombre su questo referendum e sulle modalità di esecuzione. Un'occasione di democrazia persa: ma si sa la ragion di stato (ossia l'accordo "salvagoverno" fatto con confindustriali e parte pubblica) prevale sugli interessi dei rappresentati.

Referendum sul Welfare: vincono i si

Innanzitutto su Affari italiani trovate una scheda esplicativa del protocollo sul Welfare, che vi consentirà di capire a cosa si andrà incontro nei prossimi anni. Si tratta di un sistema di scalini successivi che senza traumi evidenti otterrà lo stesso effetto dello scalone maroniano che tanto "irritava" i sindacati e le opposizioni: salvo naturalmente fare la stessa cosa diluita in più tempo. Quindi mentre la Destra demagogica non la usava la Destra democratica (entrambi per intero o grossi spezzoni di essi futuri alleati sotto il nome di PdL e ParDem) usa, invece, la vaselina in grande abbondanza! Veniamo al Referendum. Sulla base delle indicazioni della triplice ha votato circa il 60% in media e i sì sono fra il 75%-80%: in pratica si ha a disposizione un dato di 115 aziende per un totale di 96.400 (presi da televideo alle ore 5.30 circa di oggi) lavoratori che viene ritenuto comunque significativo....... da loro. Mah. E cantano vittoria? Guardiamo innazitutto l'affluenza alle urne: se venisse confermato il dato (60%) significa che il 40% dei lavoratori non si è recato nei seggi a votare (o perchè come segnalato da più parti non c'erano seggi in alcune città o per sfiducia): e se fossi uno dei boss della triplice un grattacapo mi verrebbe eccome se mi verrebbe dato che è una fetta considerevole che testimonia la sfiducia che ha raggiunto preoccupanti vette ed è significativa soprattutto quando ci si vanta di rappresentare e firmare contratti "erga omnes". Poi un'altra incongruenza, dai metalmeccanici (una delle federazioni, FLM, più importanti della triplice) il no è netto e vince: ma allora i dati che sono stati forniti non corrispondono a meno che i due dati (vittoria del sì e voto metalmeccanico) abbiano viaggiato su binari diversi perchè essi sono e rappresentano una bella porzione del mondo del lavoro; come dicevano i politici della I° Repubblica ".... a pensar male non si fa bella figura ma spesso ci si piglia" non è, per caso, i milioni di pensionati sono stati "incoraggiati" a correre a votare? E non è che, sempre per caso, mentre nelle grosse realtà (dove il voto era controllato) guarda caso ha vinto il NO mentre nelle piccole (magari dove prendevi l'urna e te la portavi in sede o a casa) hanno vinto i sì? E i lavoratori pubblici? In molte realtà medio-piccole nemmeno sapevano che si doveva votare nè dove fossero i seggi (e magari poi escono montagne di voti a favore del si?). Si sa che spesso il diavolo si nasconde nei dettagli e pur non volendo fare della dietrologia personalmente questi chiaroscuri non mi convincono ma così è se vi pare e, almeno, al momento si devono prendere per buone le cifre di cui sopra. Però, Cari Lavoratori come vedete siete importanti e temuti ancora: ogni tanto sia la triplice che gli ex partiti operai () e, addirittura, i confindustriali erano preoccupatissimi che voi non faceste i bravi bambini e che vi ricordaste che siete la vera colonna vertebrale del paese, cioè che per poco più di 1.100 € al mese fate guadagnare bei soldini in profitti ai ricconi (che così possono giocarci in vario modo), allo Stato (in tasse e senza di voi sarebbero nei guai visto il livello di evasione fiscale italiano), e alla triplice che si puppa mensilmente la propria tassa sotto forma di adesione ad esse; siete importanti (checchè se ne dica), non siete dinosauri in via di estinzione anzi mai come ora siete quelli che portate acqua al mulino dei potenti anche se involontariamente immagino. Vi do un consiglio: continuate a fare come fate da anni ormai: finchè la triplice farà, anche se tangenzialmente, i vostri interessi mantenetene la tessera ma quando andate a votare per le politiche confermate una volta di più il vostro voto così come risulta dalla geografia elettorale italiana: risulta, infatti per esempio, che i lavoratori dell'ex triangolo industriale tengono sì la tessera della triplice in tasca ma votano LEGA e PRC o similari. Continuate così: è l'unico modo per mettere, come si dice in questi casi, un pò di pepe in più nella minestra e preoccupare i "padroni del vapore". Naturalmente se poi aderiste al "grillismo" ci sarebbero due effetti (che solo la storia dirà se sono positivi o meno): il primo sarà quello che i suindicati "padroni del vapore" sarebbero estremamente preoccupati; il secondo sarebbe quello che uno scrollone alla politica elitistica e ingessata dei gerontocrati perderebbe una delle due staffe su cui si poggia, ossia quella delle persone che vivono del lavoro loro e che pagano fino all'ultimo centesimo le tasse e non è poco credetemi.

per la serie NO Comment

Questo è un Ministro della Repubblica italiana e fa il verso a Grillo del VAFFA..... Il "Grillo" è un comico inventatosi capopolo; l'altro ha una carica istituzionale. Decidete voi che posizione prendere

mercoledì 10 ottobre 2007

Referendum sul Welfare: accuse di brogli e situazioni non chiare

Nel referendum sul Welfare che si sta tenendo in questi giorni, a detta della Triplice sindacale, si assiste ad una forte partecipazione di lavoratori e conteporaneamente un'altrettanto forte mobilitazione di Confindustria, Governo e massmedia del mainstream: tutti insieme appassionatamente nel difendere un'accordo che non farà che aggravare la già precaria situazione di chi campa di stipendio fisso e si trova eroso sia il potere d'acquisto attuale dello stesso ma anche la futura pensione (in seguito alla trattativa finora sottaciuta sui rendimenti che dovrebbero essere abbassati impoverendo ulteriormente la pensione già grama); e non solo dato che la precarizzazione viene ufficialmente sancita e proclmata come occupazione ufficiale da parte di tutte le parti sociali e del Governo: con una bella ramazza sul programma monster con cui quest'alleanza arruffata si era fatta eleggere dai cittadini. Già proprio così: siamo al paradosso che le O.S. si fanno garanti con le controparti che i lavoratori loro iscritti e non "ingoieranno" l'accordo obtorto collo perchè se esso non ci fosse ci sarà il........ diluvio! In un post precedente avevo messo un filmato nel quale in un'assemblea c'erano applausi ma che forti save di fischi a riprova che non sono tutte rose e fiori e che i buonisti fra i lavoratori sono solo una minoranza. Ma ora, cosa ancor più grave, ci sono anche delle accuse di brgli da aprte di esponenti del PDCI che affermano di poter provare che larovatori hanno votato più e più volte nei seggi per far passare l'accordo: se fosse vero sarebbe un colo mortale per la credibilità sindacale ma anche per gli stessi lavoratori che farebbero fatica a fidarsi ancora di questi sindacalisti. Ma ad essi ci sono anche altre cose non chiare: i dipendenti pubblici devono votare o no? E se si dove avrebbero dovuto votare? E come mai non risulta che ci siano seggi in città come Lucca o simili, o che almeno lavoratori non ne siano a conoscenza? E perchè si fanno votare i pensionati e non anche i precari cronici? Anche questo ritengo sia grave per la democrazia e per la reale rappresentatività delle O.S. Sarebbe interessante scoprire perchè e se davvero almeno nelle città piccole e nel pubblico impiego se la stiano giocando in casa......

RIAA: se la conosci evitala.....................

La difesa ad oltranza dei profitti delle major da parte della RIAA ha raggiunto il parossismo e ci sarebbe da ridere a crepapelle se non ci fosse di mezzo galere e cause milionarie: ora se la prende anche con le mamme e gli studenti dei campus. Già, una signora americana è stata multata di 220 mila $ per aver scaricato da internet brani ed averli condivisi in P2P. E lo stesso dicasi per alcuni studenti di campus diversi che sono stati beccati a downloadare brani. Ma siamo matti? Insomma quella che tutti i bravi ed onesti lberali vedono come la terra della libertà e della democrazia e come la patria del pensiero liberista dovranno ricredersi amaramente ora. Che tecnologia ha usato la società Safenet per tracciare queste persone? In rete (nei forum di utenti e sulle news che in queste ore stanno girando vorticosamente) si fa l'ipotesi che abbiano mutuato tecniche militari per intromettersi nei pc degli utenti ignari VIOLANDO la privacy degli stessi e almeno un paio di norme costituzionali di quel paese: il tutto con le benedizioni delle major e degli avvocati che si ritrovano parcelle da favola e con le proteste, che i media come al solito proni ai voleri dei potenti, hanno completamente ignorato. E' vero che la paranoia americana per il terrorismo ha assunto forme ridicole: ma è anche vero che si sta usando questa paranoia per restringere non solo gli ambiti di libertà ma anche quel poco di diritti civili che ancora ignomigniosamente resistono in quel paese. Però si deve anche dire che anche nella patria del liberalismo ci si inchina di fronte ai potenti (soprattutto con queste Amministrazioni ammanigliate ad essi a doppio filo): quando ad essere processato è un potente come la Microsoft subito il procedimento (nonostante la violazione del regole sul commercio sia una legge federale e di conseguenza un reato federale) è stato congelato il giudizio ovviamente un vero segno dei tempi. Solo in Europa la situazione è diversa: la Microsoft è stata tartassata dalla UE (che una volta tanto ha fatto il proprio dovere) e solo nel vecchio continente (così disprezzato da Bush e sodali) la privacy ha ancora un significato reale e non viene comrepssa completamente per consentire ai "veri hacker" che violano tutte le leggi e i regolamenti nonchè le Costituzioni di guardare nei nostri pc senza autorizzazione degli organi giudiziari competenti. Una volta di più la vecchia cara Europa mi stupisce nel ricordarsi di essere la "vera" terra dove sono state inventate le parole "democrazia e diritto" contro la barbarie che viene da oltre oceano. Sia chiaro chi sbaglia paghi ma queste ripetute violazioni delle libertà individuali (ripeto nella causa sono stati capaci di provare cosa c'era ne pc della signora quindi in termini informatici significa che "qualcuno" si è fatto un giretto da remoto nel pc della stessa magari sfruttando qualche falla del Sistema Operativo) e della privacy dovrebbero portarci a riflettere sul come esse sono idee non buone per tutte le stagioni come è anche capitato nel nostro paese con il caso peppermint dove una società incaricata aveva violato la privacy degli utenti senza rispettarne i diritti.

martedì 9 ottobre 2007

Perchè si vuol fermare De Magistris?

Cos'ha di così importante l'attività del Dr. De Magistris? Un Ministro si è premurato di proporlo per il trasferimento promuovendo corrispondente provvedimento di fronte al CSM. Come nella peggiore tradizione della partitocrazia italiana il potere fa sentire il suo tocco maligno e anzichè combattere le mele marce che esistono al proprio interno (dando l'esempio alla società) si fa portatore di interessi particolari per lesa Maestà e giudice delle iniziative della magistratura che faticosamente cerca di farvi pulizia. Il Dr. De Magistris non è il primo; altri "Servitori dello Stato" lo hanno preceduto e non tutti hanno potuto vedere l'esito delle proprie indagini dato che dopo essere lasciati soli sono stati uccisi: i nomi li conosciamo tutti purtroppo. Vogliamo lasciare anche questo PM solo? Vogliamo esporlo all'attacco concentrico di poteri forti e potere politico dopo essere stato messo sulla brace ardente perchè a qualcuno è saltato il picchio? O forse perchè scoperti i soliti intrecci fra politica e poteri economici e mafiosi si è messo con decisione a fare il proprio lavoro? In ogni caso bisogna smetterla con i politici che s'intromettono nelle indagini della magistratura per interpretare per gli amici e applicare per i nemici: si dovrebbe sempre ricordare, una volta tanto, che questo paese deve crescere e diventare quella democrazia compiuta e fare l'ultimo tratto della transizione finora rimasta incompiuta. A mio parere non si può continuare sulla china del continuo attacco ad un potere dello Stato che la nostra Costituzione vuole autonomo e autogvernato e se vuole così un motivo ci sarà o no?

Ernesto Guevara de la Sierna


Visto che odio le semplificazioni tipiche dell'attuale pensiero debole e flessibile dominante nella nostra società voglio spendere un pò di parole. 40 anni fa Ernesto Guevara de la Sierna veniva ucciso da militari e agenti della CIA americana sulle montagne della Bolivia: moriva la speranza di una diversa visione dell'America Latina e moriva anche il sogno di una unificazione del subcontinente americano che potesse contrastare lo strapotere del Norte. Cosa rappresentava il sogno di Guevara, medico argentino, che in gioventù idealizzò e teorizzò tale idea? Fu l'ultimo idealista, a partire da Simon Bolivar in poi ce ne sono stati molti, a continuare a credere di poter conquistare il sogno dell'autonomia continentale; era marxista? Si nel senso che aveva adottato quel modello alternativo a quello americano, ma sono convinto che era soprattutto un nazionalista che credeva in un'America diversa, con un diverso modello di sviluppo centrato sull'uomo e non sul profitto, e che fu spinto dalla logica della guerra fredda e dalla divisione del mondo in due blocchi nelle braccia dei sovietici (insieme a Castro e ai cubani): e di certo non ci si poteva aspettare che fosse un filoamericano visto i guasti e le nefandezze fatte dagli americani in questi paesi che egli potè osservare da vicino sia in gioventù che durante la lotta armata. Era un rivoluzionario? Il Nostro era argentino eppure lottò per Cuba e per l'America latina (ma non si risparmiò in Africa) quindi era da considerarsi un rivoluzionario a tutto tondo ma solo se lo inquadriamo nella prospettiva storica sudamericana; ma è anche, nella sua aspirazione a cercare un diverso modello politico, un'osservatore: è l'ultimo figlio dato che al momento non se ne vedono altri all'orizzonte e difficilmente ne usciranno altri se si continua sulla strada della massificazione orizzontale; e date le condizioni in cui sono stati ridotti i cittadini di quei paesi dalle dittature e dai governi liberisti che gli sono succeduti non c'è da sperare che si cambi strada: tutt'al più ci si dovrà acontentare di un Lula o di un Kirchner, poca cosa. Come tutti ha conosciuto amore e morte, gioie e sconfitte: ma è l'unico sconfitto che io conosca che è sopravvissuto ai suoi vincitori; anzi il suo mito è diventato addirittura marketing commerciale e punto di riferimento per i giovani di qualunque latitudine ma in particolare per quelli che non riescono spesso a mettere il pranzo insieme alla cena: ma c'è anche un'altro risvolto, è amato anche dai mollicci figli di papà che si atteggiano a duri e che invece piangono se gli fai buh (LEGGI I BAMBOCCIONI NOSTRANI DI PADOA SCHIOPPA). Chi ricorda invece i soldati della libertà che lo uccisero? Nessuno

lunedì 8 ottobre 2007

Chi ha paura della piazza?

Già chi ne ha paura? Il sistema verrebbe da dire: ma la risposta è scontata; in realtàhanno paura chi ha da perdere qualcosa. Così hanno paura di Grillo i politici centristi (ex Ds e Margherita) perchè leva loro visibilità e possibilità di indorare pillole da far ingoiare ai cittadini, ma hanno anche paura perchè perdono voti, e la loro creatura, il ParDem (frutto di un'accordo di vertice che dovrebbe avere l'appoggio del "popolino" e di chi ci crede ancora), è già vecchia e morente; hanno paura i rifondaroli che si vedono strappare dalle mani la possibilità di sventolare sotto al naso dei centristi i cittadini inkazzati; hanno paura gli ex DC, che abituati male da noi, si vedono coem il vaso di coccio fra i vasi di ferro del rimescolamento fra i partiti e gli schieramenti: el'unica cosa che sanno fare è quella di cercare di ricreare la balena bianca. Hanno paura a Destra perchè soprattutto dal '94 i vari partiti che sono nati si sono presentati come "antipolitici" dando sfogo a istanze che con la caduta del Muro di Berlino sono esplose: ora invece si ritrovano senza alibi di sorta e hanno anche governato e di cosneguenza sono allineati al sistema partitocratico, anzi ne sono parte integrante chechè ne dicano leader e militanti. Gli stessi leader degli scheiramenti ne hanno paura dato che (pur avendo il cotrollo dell'informazione quasi totale) non riescono più ad essere punto di riferimento e "faro" per le masse organizzate in greggi di pecore finora. Già il gregge: ora nel gregge alcune pecore si sono accorte che erano portate al macello e cominciano ad agitarsi e dicono ai propri vicini la loro scoperta. Ma si ha paura anche di un'altra piazza: quella mediatica. Dopo il lungo sonno della ragione tv che la destra ha imposto con tette, veline ecc. ora la tv mediatica comincia a dare segnali di risveglio delle coscienze e la casta se ne è accorta: non si spiegherebbe in altro modo le reazioni scomposte da "lesa maestà" che si sono avute in questi giorni dopo la trasmissione di Santoro: ma lo sanno che negli USA i politici e i loro sodali sono sbertucciati in malo modo? Sanno che c'è stato un Watergate che ha costretto un Presidente a rinunciare? O pensano ancora che siamo in un regime di libertà a senso unico: fai quello che dico io e non fare quello che faccio io? E' un muro di gomma la politica italiana che assorbe tutto come le spugne anche perchè sanno che finora non avevano alternative e la gente rassegnata votava sempre per il male minore (non è consolatorio però): ora al contempo è sbucato dai new media un nuovo movimento mediatico che gli fail solletico appena ma è chiaro il fastidio che essa prova: eppure ci dovrebbe essere abituata: dall'uomo qualunque a Grillo, passando per Santoro, la nostra storia ha sempre avuto queste figure che parlano e dicono quello che i potenti non volgiono sentirsi dire: che sono lì non per grazia ricevuta ma per mandato (si spera provvisorio) dei cittadini: e come glielo hanno dato glielo possono anche revocare. Sempre ammesso che i cittadini al momento del voto si ricordino di farlo..........................
qui c'è il link ad un'interessante filmato

domenica 7 ottobre 2007

Ha ragione TPS? Siamo davvero tutti bamboccioni?

Siamo davvero tutti bamboccioni? Ha ragione il Ministro Padoa Schioppa? Bè mi sento di dire di si: vi stupirò ma ha ragione. E' vero che con la generazione precaria è difficile allontanarsi da casa soprattutto con quello che costa la vita oggi in Italia con l'inflazione da € e la completa assenza dei Governi che nell'era della moneta unica se ne sono strafregati di salvare il potere di acquisto degli italiani badando soprattutto a salvare il proprio potere di acquisto (e delle lobby che li sostenevano). Anche Il Ministro ha figli che lavorano da precari a cui viene proposto con poco più di 80 € di uscire di casa e affrontare la vita come è oggi? Mi immagino forse di sì ma certo che non lavorino in un call center qualunque di una qualunque periferia urbana italiana ma in qualche organismo italiano o internazionale pagati come si dovrebbe fare in Italia: di più e non di meno. Ha ragione quando dice che i suoi concottadini non vogliono più rischiare e mettersi in discussione: ma perchè, mi chiedo, dovrebbero farlo? E a che pro? Già i suoi colleghi politici (e lui stesso con i tagli draconian/ragionieristici) ci stanno precarizzando tutto: dalla sanità al lavoro; dalla vita alla speranza di un futuro migliore; quindi perchè maidovremmo navigare in mare aperto? Per accontentare Lei e i suoi pari, se noi davvero facessimo come vuole saremmo facile preda di alienazione e sfruttamento da parte dei poteri forti, dovremmo perdere anche quel poco che siamo riusciti a conservare nel tempo? Naturalmente è la nostra di vita che si sta precarizzando: non quella della Casta e di chi gli gira intorno che vivono delle nostre tasse e dei nostri sacrifici dandoci in pasto speranze vane in futuri di crescita e prosperità che mai si potranno avverare dato che la economia non potrà sempre crescere all'infinito: è una follia solo pensarlo e solo chi ha fatto della scienza triste (l'economia) la propria ragione di vita può pensarlo ed applicarlo perchè qui il vero punto è che ditro i numeri ci sono persone e dietro i tagli c'è speso sofferenza e frustrazione e dietro, infine, la rabbia c'è la piazza: ci vuole in piazza tutti per caso? L'unico vero guadagno dalla crescita continua lo hanno le classi abienti che vedono salire i loro profitti ma per farlo devono buttare giù la zavotrra e senza moralismo io butto giù esse anzichè farmi buttare Ma le sue idee e teorie se le applicasse a se stesso e non a quella parte dei 56 milioni di italiani che chiedono di vivere non da nababbi ma almeno di arrivare in tranquillità a fine mese e dare un futuro di stabilità lavorativa ed economica ai propri figli. Basta con i Treu, gli Ichino e Co. che dal corriere sparano che solo la flessibilità da futuro: la flessibilità significa solo maggiori profitti per chi ci investe e meno reddito da spendere per chi si trova invischiato: pensi piuttosto alle riforme che ha contribuito a firmare e ai danni che hanno apportato nel mondo del lavoro (per non parlare delle morti bianche); di solito un Governo dovrebbe assicurare il benessere dei cittadini non la guera fra essi per guadagnare loro qualche € in più e chi li dirige milioni di € senza colpo ferire. Siamo tutti bamboccioni Egregio Ministro. E lo sa perchè? Perchè continuiamo a berci quello che Voi ci propinate come "sol dell'avvenire" che non sale mai sopra l'orizzonte in realtà. E basta trattarci come dei fessi o pecore (anche se lo siamo ogni volta che votiamo per la partitocrazia attuale), ma lo sa anche le formiche nel loro piccolo s'inkazzano? Ha ragione il blogger http://spazio.libero.it/al_pessimo_esempio/ quando proprio sul mio altro blog ha detto che se tutti ci alzassimo e morissimo ridendo i morti sarebbero meno di quelli che sono ora che viviamo la vista strisciando

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