sabato 28 novembre 2009

Digitale terrestre: un'altra fregatura?

Abbiamo letto tutti dei casini che stanno combinando i nostri politici con il digitale: niente è a posto e manca tutto. Ci avevano detto che non cisa rebbe stato bisogno della parabola e invece ora ci vorrà se vogliamo (ma vogliamo davvero?) vedere latv; c'era stato dato il contributo per acquistare il decoder con l'idea che non si doveva comprare nulla e invece ora si scorpre che non solo ci sono le antenne adatte ma ci vuole anche l'impianto dell'appartamento adeguato sennò addio canali; c'era stato detto che non era necessario nemmeno fare cose particolari e invece chi ha sperimentato il dgt ha scoperto, suo malgrado, che non vede una cippa perchè, anche dopo vari adeguamenti, non è pronto il piano delle frequenze! Ci dobbiamo bere anche queste cose o forse è venuto il momento di dire basta? Vogliamo aprire gli occhi su queste truffe?

giovedì 26 novembre 2009

Addio RU 486? Sì.

Possiamo dire addio alla RU486? Pare di sì se, a differenza dei paesi civili dove da anni la pillola è in uso, la Commissione Sanità ha deciso di scattare sugli attenti ai diktat "soffici" di Oltretevere e iniziare "un'indagine conoscitiva" sulla pillola: prodromo sicuro della sua eliminazione dal SSN italiano. Sarà fatto tutto pulito sia chiaro che risponderanno nella maniera dovuta tutti gli organi preposti "per valutare la accettabilità della pillola rispetto alla 194", un'eufemismo? Sì. Questa mossa ha radici lontane: il Papa ha capito le debolezze del nemico e mentre sembra che abbia trionfato la secolarizzazione in realtà avviene esattaemnte l'opposto in quanto la giustizia sociale e la speranza in un futuro migliore scemano e torna di grande attualità la "salvezza" nell'al di là con tutto quello che ha comportato nei secoli del Medio Evo: rassegnazione e accettazione dello status quo e abbraccio della Fede come unica via per una vita nell'al di là almeno migliore, ricorda nulla tutto ciò nel nostro paese? Care donne che ancora avete a cuore la vostra dignità e i vostri diritti svegliatevi sennò fra poco rientrerà in vigore il rinchiudervi in casa e il vostro uso solo come fattrici di figli. SVEGLIATEVI!!

mercoledì 25 novembre 2009

Protezione civile italiana ..... spa, azz che riforma

Protezione civile italiana: una delle poche cose che, a forza di disastri ed emergenze, sembra funzionare bene nonostante il succedersi dei Governi. Ora arriva la sua riforma e diventerà (se le notizie sono vere, io ho letto la news sul fatto quotidiano) una sorta di SpA alle dipendenze della Presidenza del Consiglio: si proprio una SpA. Insomma, nonostante sia al 100% pubblica, sarà ed agirà come una società privata eliminando in un colpo solo i controlli, i pochi rimasti, pubblici e quindi diventerà un buco nero attraverso il quale saranno ingoiati miliardi di euro, nostri (ossia di quei pochi fessi che ancora le pagano le tasse), e che verranno impiegati secondo alcune "discrezionalità" stabilite dal livello politico che in questo caso è proprio la Presidenza del Consiglio. Ora, naturalmente, un dubbio che non sia così lo si può avere perché non voglio essere "disfattista" però visti i precedenti....... So benissimo che sarà venduta come liberalizzazione e privatizzazione e so anche bene che il liberismo propugna che, esclusa difesa - sicurezza - giustizia, lo Stato debba essere evanescente e tutto quello che può essere messa a disposizione dei privati va fatto: ma qui non siamo negli USA degli anni di Bush ma nell'Italia del duopolio politico PD/PdL dove nulla si deve muovere se non c'è la convenienza reciproca .... anche sulla sofferenza.

martedì 24 novembre 2009

Riforma UE sulle telecomunicazioni

In teoria saranno mantenuti i diritti fondamentali dell'individuo e sarà garantita anche la possibilità di avere riconosciuto, come diritto dell'individuo, quello ad informarsi in rete o attraverso la sua intermediazione. Un passo avanti? In teoria sì se la UE farà la sua parte e se gli Stati recepiranno la direttiva così com'é senza furberie. Anche in questo campo il continente viaggia a varie velocità e in Italia siamo indietro alla preistoria sia per un fattore culturale (siamo teledipendenti) sia per un fattore economico (l'alto costo delle connessioni e la scarsa, se non nulla, concorrenza fra i gestori). Non è certo una priorità rispetto alle tante emergenze che abbiamo però sarebbe un bel segnale di incentivo economico se il Governo, anziché perdersi sulla "fondamentale" questione se approvare la legge sul processo breve, stanziasse la irrisoria somma di 700 milioni di euro per assicurare a tutti .... appena 2 mega mentre altri, che oltretutto riconoscono il diritto individuale di libertà alla rete, si propongono di raggiungere i 100 Mega ovunque!! Siamo alle solite e siamo italiani: che vogliamo di più se facciamo una questione "nazionale" del crocifisso (previsto da un regolamento dell'era fascista in un elenco di arredi nelle clasi del regio regno) e non di tanti altri problemi molto più urgenti e pressanti ma di cui non diamo segno di essercene accorti ..... nemmeno quando ci mordono il sedere!

lunedì 23 novembre 2009

Rockstar e rockstar.... e in mezzo chi lavora!

E' di oggi la news che il Nostro Capo è diventato, secondo la rivista Rolling Stone, "rockstar dell'anno": nessun dubbio se lo merita! Chi più di lui se lo merita in questo paese? Gli altri vivono di luce riflessa e senza di lui non esisterebbero nemmeno. Al massimo sarebbero un ricordo e un'ombra nella società della politica pop (termine non mio ma trattato dal libro di Mazzoleni Gianpietro e Anna Sfardini edizioni Il Mulino Contemporanea, lo consiglio vivamente se volete, ammesso che ne abbiate voglia, capirci qualcosa di quello che accade oggi) e del tutto quanto fa spettacolo ..... basta che i cittadini, no meglio i "consumatori della politica", stiano lontani dalla partecipazione diretta alle cose "pubbliche: farebbero casino e impedirebbero di far girare l'economia (...). Naturalmente non l'unica: c'è chi fa "il mazzo" ai pubblici e chi se ne esce con proposte estemporanee di ogni genere. Oggi è ill turno di chi propone di abolire la "pausa pranzo" un rito inutile, naturalmente a partire dai parlamentari (lui per se dice che non la fa, beato lui ... un'asceta?). E porta ad esempio gli USA e altri non meglio identificati paesi europei (mica la Spagna spero, perché lì la pausa è un'isitituzione e dura molto ivi compersa la pennichella che da noi è un miraggio per i molti e un privilegio di pochi); non serve a nulla, naturalmente che i nutrizionisti implorino, si fa per dire, di non saltare il pranzo perché calerebbero produttività e rendimento (...) ma le nostre indomite rockstar, facendosi forti delle solite statistiche e nonostante precisazioni dovute, ci si può scommettere che alla carica torneranno sicuramente pervase come sono dal fervore di far crescere il paese e spingere gli italiani ad essere "americani o al massimo anglosassoni" e non mediterranei e tantomeno europei: prima o poi ci riusciranno anche perché le elezioni si avvicinano e le tournée devono partire e visto l'affollamento hanno bisogno che la gente vada ai loro concerti ..... oops comizi.

domenica 22 novembre 2009

Statali: un esempio per tutti ....

Sono, quelli che lavorano naturalmente e non fanno né i politici né i loro lacché, il feticcio contro cui scagliare la pancia della opinione pubblica: qualcosa non va? Statale fannullone; La macchina fiscale non funziona e non si acchiappano gli evasori? Poca efficienza dei dipendenti e NON colpa delle leggi fatte dai dipendenti parlamentari; la scuola? Troppi professori fannulloni e poca efficienza naturalmente .... e si potrebbe continuare. Ora ha anche rimesso in auge il giuramento come se questo servisse e ha anche emesso un codice disciplinare durissimo (non esiste nessun codice disciplinare per i politici naturalmente i quali anzi tendono sempre ad autoassolversi .... ultimi mesi e leggi ad personam docet); insomma non un giro di vite ma un caterpillar addosso ai dipendenti pubblici nascondendo tagli, inefficienze di politici e dirigenti (non si ha notizia di dirigenti licenziati, FS e Alitalia docet), e eliminazione di fondi per far funzionar ela macchina pubblica: insomma usi a tacere gli statali sono quel parafulmine dietro il quale nascondersi. Negli ultimi tempi poi ci si sono messi pure la triplice che si è messa a firmare tutto lo scibile cui politici che si dovessero svegliare la mattina riescano a pensare : negli ultimi tempi la CGIL è un attimino dissociata non per mancanza di convinzione ma semplicemente non c'è il governo "giusto" e quindi storce il naso ma in passato ha firmato tutto e quindi anche quelle leggi che ponevano le basi dell'attuale disastro. Toh, ma cos'accade? UIL e CISL si svegliano e si "accorgono" che qualcosa non va ..... e la prima minaccia scioperi e sfaceli nascondendo dietro queste pensate la propria collateralità alle maggioranze vincenti qualunque esse siano. Cosa c'è dietro? E' semplice il crescere delle proteste fra i dipendenti che dall'anno prossimo in poi, in base alle leggi del Ministro, si vedranno dare la patente di fannullone, semi-fannullone e probo lavoratore a priori; perché la legge proprio questo impone: 1/3 zero euro; 1/3 50%; 1/3 dei dipendenti il 100% in base a statistiche e valutazioni di istituti e authority "indipendenti" che dipendono dallo Stato. Non dico che non sia corretto mettere un meccanismo di competizione non sbagliato ma stabilirlo a priori non mi pare proprio un buon sistema perché, come al solito, l'unico esito che si avrà che chi sarà occupato non a lavorare ma a "lecchinare" i dirigenti (a proposito lo sapevate che per i dirigenti la legge Brunetta in merito al taglio dei primi dieci giorni di malattia non si applica?) si vedrà in paradiso e chi non si metterà prono (...) sarà fregato 2 volte su 3; quindi a che scopo tutto ciò? Farli lavorare? Ho molti dubbi. Farli diventare strumento delle altrui scelte esautorando quei pochi sindacalisti che fanno il loro mestiere? Probabile, anzi molto probabile. Impedirgli di utilizzare il cervello, ossia il mitico "non siete pagati per pensare"? CENTRO!! In dieci anni siamo ritornati al 1957 ed al TU 3/1957 che nascondeva sotto l'ala politica i dipendenti ma li rendeva anche succubi dei politici! Con la differenza che allora erano pochi sporchi e subito con una discreta pensione ora invece pochi (si), sporchi (ci potete scommettere) subito (forse se si continua così non ci saranno nemmeno i soldi per far accendere i riscaldamenti degli uffici figuratevi per pagare gli stipendi) e per quanto riguarda le pensioni ....... bé fate voi io le definisco da fame. Ecco ora la UIL cerca di rifarsi l'immagine sparando ad alzo zero: troppo tardi e troppo frettolosa l'uscita per non sembrare anacronstica non vi pare?

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