venerdì 20 novembre 2009

Vivere e morire a Roma .. per cosa?

Uno scandalo che coinvolge un politico (non m'interessa chi). Un pusher morto. E stamane un trans .... morto, o meglio carbonizzato. Tutti sappiamo di cosa parlo. Cosa nascondeva il pc buttato nell'acqua? E come mai non era protetto visto che era uno dei testimoni chiave della indagine? Troppe coincidenze non significano nulla ma, come diceva un politico della I° Repubblica, a pensar male non ci si sbaglia mai. Chi l'ha uccisa non voleva che venisse fuori qualcosa di inconfessabile o voleva eliminare una testimone e continuare in un potenziale ricatto con il quale, magari, determinare equilibri politici diversi? Una cosa è certa che questa trans si è trovata acadere in un meccanismo più grande di lei che l'ha stritolata in nome di interessi enormi che vanno molto al di là di quello che lei poteva anche solo lontanamente immaginare quando dal Brasile era venuta in Italia per fare soldi sfruttando la morbosità e le devianze provinciali di cui siamo affetti, e non da ora, da bravi bigotti e perbenisti e nemmeno poteva immaginare che la pruderie nostrana alla fine la poteva uccidere perché non emergesse quella che poteva dire o aver scritto sul suo pc: tutto deve restare segreto perché, quando e se sarà necessario, il segreto si può trasmutare in ricatti e dossier che escono, magari su qualche giornale o al contrario non doveva risapersi che ci fosse qualcuno d'importante che veniva alla luce (il "kiappe" d'oro magari?) e ciò non doveva assolutamente succedere. Chi magari è capace di fare stragi è anche capace di fare un'odioso omicidio come questo e magari anche altro di ancora peggio. Ma tutto questo, sinceramente parlando, non me ne potrebbe fregar di meno se non ci fosse il piccolo particolare che un'essere umano, Brenda, è morto bruciato ed è questo l'aspetto che in una società civile che si rispetti conta; anzi in una società civile Brenda forse non dovrebbe fare la vita e nemmeno essere una clandestina e, forse, vivere una vita felice con il suo uomo nel nostro paese per sua scelta e non per necessità. Ciao Brenda.

8Xmille? Ai soliti noti...

Non bastava che in questo Stato il Vaticano ha mille prebende e privilegi e un potere d'interdizione che mai ha potuto avere prima. Non basta che supinamente i poltiici di questa legislatura, salve poche eccezioni, ne seguono pedissequamente gli "inviti". Non basta nemmeno che su tutti i temi che qualificano uno Stato come laico (testamento biologico, aborto, fecondazione assistita e diagnosi pre-impianto, ecc.) i politici nostrani scattano sull'attenti al vibrar di fronde. Non bastava, mi sono tenuto naturalmente perché la lista sarebbe lunghissima, tutto ciò (non basta nemmeno che dietro opere di bene spesso si nascondono affari di miliardi di euro) ora si viene a scoprire che l'8Xmille che i cittadini destinano allo Stato (e che dovrebbe essere usato per fini sociali) va ........... indovinate un pò ...... ma a istituzioni vaticane (restauri, ecc) naturalmente. Ciò non fa che confermare quanto siamo lontani dalla civiltà laica europea e quanto invece cominciamo ad assumere sempre di più ad un'Iran occidentalizzato. Sorpresi? Chissà perché io no.

mercoledì 18 novembre 2009

E alla fine ci siamo arrivati....... con l'acqua alla gola


Alla fine, e nel puro stile di questi tempi così folli, con un bel voto di fiducia finalmente l'acqua diventa quello che le grandi lobby dell'oro blu volevano: un bene di consumo. Non un bisogno degli esseri umani che senza essa non sopravviverebbero, ma proprio un bene di consumo. Non bastavano le esperienze dei paesi latino americani in proposito e nemmeno le privatizzazioni "siciliane", no non bastavano. Ci dobbiamo infognare proprio con le multinazionali del settore che portano ingenti fondi ma non rinnovano e investono la rete solo perché i politici gli fanno il favore di dargli su un piatto d'argento, e senza controlli o autorità (semi) indipendenti che ne controllino i sicuri abusi: tutto quello che i privati vogliono è poter GUADAGNARE e AUMENTARE I PROPRI PROFITTI ATTRAVERSO LA TRIPLICAZIONE, quando va bene, delle tariffe e in questo modo farsi dare ulteriori soldi dal "pubblico" in un circolo vizioso a scapito dei cittadini utenti che pagano tariffe "europee" per un servizio che nemmeno a timbuctu darebbero con la rete che ci ritroviamo.. Un'altra cosa di cui andare orgogliosi e che dobbiamo ascrivere ai liberisti di quella che qualche stolto continua a chiamare "sinistra"; perché il problema non è, naturalmente, "liberalizzare" ma evitare gli abusi e invece, come sempre in questo paese, prima si bada ad accontentare le lobby e poi a difendere i "datori di lavoro" ossia i cittadini garantendo regole certe e a loro difesa.

martedì 17 novembre 2009

Il paese più ricco ..... del terzo mondo

Battuta ovvia, vero? Da disfattisti comunisti. Però pensateci un pò: un paese vecchio e conservatore che ha paura della propria ombra; non ama le novità e non ha sentimento nazionale (era ed é una costante ma in questi ultimi anni si é accentuata); ha paura del diverso e dello straniero (tranne che lo usiamo senza pagare il dovuto e quindi lo sfruttiamo); non investiamo nei giovani né tantomeno nel futuro. Un paese siffatto non lo diventa in quattro e quattr'otto così ma ci vuole tempo e chi ne prepara il terreno: la difesa del proprio orticello in primis e il calcolo del proprio interesse in secundis. E oggi ne vediamo le conseguenze. Immagino che qualcuno s'indignerà e qualcun'altro dirà che non è così; immagino anche che, se fossi in un talk show, balzerebbe subito uno sulla sedia e direbbe che non è così e snocciolerebbe tonnellate di dati per smentirmi (in realtà sapendo benissimo che i dati hanno sempre almeno una doppia lettura) e dire che non è così che siamo e di conseguenza sono strumento del disfattismo di cui sopra perché gli altri arretrano e noi siamo fermi e quindi siamo meno danneggiati: verissimo a patto di fare finta di dimenticare che stando fermi è vero che non si va indietro ma nemmeno si migliora la performance del paese. Nel frattempo che ci facciamo questi castelli in aria il paese va a rotoli dato che c'è chi si arricchisce in maniera oscena perché avendo i soldi all'estero (regolarmente, si fa per dire, scudati) la magioranza del paese non sa che pesci pigliare e si aggrappa a tutto e sfoga la frustrazione (tipica di chi é alla disperazione) contro il primo drappo rosso che gli sventolano davanti mentre dietro gli levano tutto ..... compreso il portafoglio che dovrebbe contenere i denari. Si, siamo tipicamente da terzo mondo: i più ricchi del terzo mondo. Una sola cosa ci può consolare: questo sistema sta crollando ... e noi, che siamo più deboli, ce ne stiamo accorgendo per primi mentre in realtà gli altri ci devono "solo" raggiungere.......

lunedì 16 novembre 2009

In piazza contro Silvio? E per cosa? Per fargli un favore?

L'idea è ottima: i cittadini, al di là dei partiti, si organizzano e si danno un'appuntamento per protestare (casus belli il noberlusconi day del 5/12); c'è da esserne entusiasti e mi piace soprattutto il fatto che la gente, quella "vera", che lavora e soffre per la crisi, si dia una mossa e cominci a far sentire la propria voce in modo netto e senza fraintendimenti. E' importante che, dopo il deserto dei tartari veltrusconiano, la gente si svegli dal torpore mediatico: mi sembrava di essere la goccia d'acqua che cade nel deserto. Però c'é una considerazione da fare: il Cav. é un maestro nel fare la vittima e nel rigirare la pizza (e quando non ci riesce subito accorrono i soliti noti a levargli le castagne dal fuoco), inoltre ora, rispetto al passato, è maturato ed ha imparato la lezione e quindi sarà dura ora come non mai fargli schiodare le regali terga dalle poltrone chigiane; per giunta ora ha dalla sua un apparato mediatico, televisioni pubbliche e private, ai suoi ordini da paura; ha dei randellatori di prim'ordine con i giornali di famiglia; politici che lo vedono come un Dio e, tranne poche e isolate eccezioni, lo difendono a spada tratta. La sfida è dura, credetemi: non voglio scoraggiare nessuno però di fronte a tali truppe, mercenarie, le milizie cittadine possono poco ..... a meno che ........ a meno che le milizie cittadine si uniscano fra loro superando le divisioni, eliminando le enclosures create dai partiti, vadano oltre essi e, contemporaneamente, diano vita a formazioni dal basso che siano capaci di aggregare chi davvero vuole cambiare qualcosa in questo sfigatissimo paese. Insomma bisognerebbe agire sulla falsariga della magnifica Saga del Signore degli Anelli: in principio gli anelli erano 3 (uno per gli uomini, uno per i nani, uno per gli elfi) poi ne venne creato un quarto che li dominava tutti che era di Sauron (...); non essendo riusciti a togliersi dalle scatole "Sauron" definitivamente é necessario che nani, uomini, elfi riescono a mettersi d'accordo e a creare "una" Compagnia dell'Anello che vada a caccia del quarto non per distruggerlo, troppo comodo, ma per fregare Sauron (...) e sodali una volta per tutte: è facile fare il guerriero, com'é facile fare Gandalf (bianco, grigio o a pois non cambia molto dal mio punto di vista), il problema sta nel trovare chi fa la parte di Frodo e Sam Viseghengi (che é quello che si fa il culo a lavorare perché qui ai nostri tempi tutti vogliono fare i generali e nessuno i soldati o peggio ancora i "mezzuomini" del caso), ossia chi le piglia e si sobbarca la mission più dura di tutte...... si accettano candidature!

domenica 15 novembre 2009

Scudo fiscale e pensioni integrative: da report un atto d'accusa

Sono cannonate quelle che stasera Report ha sparato sullo scudo fiscale. Una puntata interessantissima, di cui qui c'è un testo esplicativo, che mette in luce la diffusa illegalità presente nel paese e il costume diffusissimo di evadere le tasse nascondendo al Fisco i guadagni e il raffronto fra ora e prima dei fondi pensione privati: sentendo la trasmissione salgono due sentimenti contrastanti, ma non troppo, fra loro ossia nausea e inkazzatura.
Nausea. Perché ti senti defraudato del tuo essere cittadino e partecipe della vita del paese che ti chiede molto mentre ad altri chiede, per pura volontà politica, zero anzi gli ha dato la possibilità di non essere fedele al paese e scudare a più riprese i soldi. Idem per le pensioni: siamo sicuri che le caste al potere hanno gli stessi danni che abbiamo noi?
Inkazzato. Perché sei derubato dei servizi che lo Stato dovrebbe fornirti per la quantità di tasse che paghi: una proposta interessante fu fatta qualche anno fa ossia chi é beccato a evadere DEVE VOTARE NE' ESSERE ELETTI! No vi inkazzate se le Vostre pensioni private o integrative vanno a picco, nonostante quello che dicono i giornali, e vi accorgete che avrete anziché, quando andate in pensione, una integrazione di una certa entità un quinto del promesso: cosa vi ricorda tutto ciò?
Questi parlano di efficienza, ottimizzazione, patto di fiducia, e altre cosine del genere che mentre per il comune mortale significano perdere il lavoro o spostarsi per oltre 150 km se vuole mantenere il lavoro mentre il paese é FERMO e ci si arrischia a spendere a fondo perduto con gli ammortizzatori sociali, cassa integrazione per fare un esempio, ma non può investire nulla perché non ha nulla per cui investire: dentro ci sono tutti dagli industriali ai politici ai banchieri ecc. che si fanno i fondi neri all'estero mentre qui c'è gente che é al limite ormai e non so come fa a non fare il tanto peggio tanto meglio. Può darsi che tema di perdere ache quel poco che ha? Certo c'é questo fattore ma c'é anche un'altra cosa: la rassegnazione, una brutta bestia che diventa pericolosa quando arrivano i "Messia" che dovrebbero salvare il paese dai truffaldini e da tutto l'altro che ci sventolano davanti: peccato che fra coloro che amano sventolare i drappi rossi ci possono essere quelli che vista la mal parata diventano Messia e li fregano ulteriormente eliminando anche quel poco che ancora avevano: per esempio quelle categorie di persone che hanno sottoscritto i fondi pensione integrativa oggi hanno meno di ieri (a fronte del rendimento del TFR pubblico quello privato non va più di un - 36%, un tracollo) e domani ancora meno di oggi con il rischio di avere una pensione integrativa peggiore di quella pubblica. Ecco il paese dove viviamo: chi può evade e se la ride e gli altri, come le stelle, stanno a guardare....

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