venerdì 18 settembre 2015

giovedì 17 settembre 2015

Jeremy Corbyn, un ‘compagno’ leader di un partito di sinistra? Il suo strano caso

dal Fatto Quotidiano del 16 09 2015 a firma di
Un “compagno” a capo di un partito di sinistra? Dovrebbe essere una cosa ovvia ma a giudicare dal clamore che ha suscitato (dapprima tra i suoi stessi compagni di partito) prima la sua candidatura da outsider alle primarie e poi la sua schiacciante vittoria (59% dei consensi, più di quanto aveva ottenuto il giovane Blair nel 1994, e con il principale rivale fermo al 19%) questa può essere una notizia.
Se poi guardiamo a quelli che sono i capisaldi del “Corbyn pensiero” possiamo effettivamente constatare che sono ad anni luce dai suoi omologhi in Europa (per non fare nomi, Matteo Renzi in Italia e Manuel Valls in Francia).
Ecco il Corbyn pensiero in 24 punti:
1. Ripianare il deficit ma non attraverso tagli alla spesa quanto piuttosto con una tassazione più alta nei confronti dei ricchi e una stretta sull’evasione fiscale senza dimenticare la lotta alle agevolazione fiscali per le grosse multinazionali.
2. Ri-nazionalizzazione delle ferrovie britanniche.
3. Più spazi verdi e giardini. Corbyn ha un pezzo di terra non lontano dalla sua circoscrizione a nord di Londra e nel 2008 dichiarò alla Camera dei Comuni che gli enti locali e i costruttori “dovrebbero fare del loro meglio per assicurare che ogni nuova costruzione includa degli spazi coltivabili”.
4. Dialogare con le diverse fazioni è necessario per vincere il processo di pace in Medio Oriente. Corbyn è stato oggetto di forti critiche per aver definito “amici” Hamas ed Hezbollah. A queste critiche ha risposto di aver usato il termine in modo generico aggiungendo che seppur non condivide il modo di agire di tali organizzazioni per avviare un processo di pace “bisogna parlare anche con le persone con le quali si hanno profonde divergenze”.
5. “Quantitative easing (alleggerimento quantitativo) per le persone” al fine di investire nell’edilizia, energia, trasporti e progetti digitali. Diversamente dal Quantitative Easing emesso dalla Banca d’Inghilterra per comprare obbligazioni e altri debiti questo sarebbe “per la gente e non per le banche”.
6. No al rinnovo del programma nucleare. Per Corbyn, membro da lungo tempo della Campagna per il Disarmo Nucleare (Cnd) il piano di sostituzione dei missili nucleari andrebbe accantonato perché rappresenterebbe “un costoso errore“. I 100 miliardi di sterline (136 miliardi di Euro) previsti per questo programma Corbyn li spenderebbe per programmi di “benessere nazionale”.

7. Creazione di un Sistema di Istruzione Nazionale prendendo spunto dal Sistema Sanitario Nazionale (Nhs) . Con Corbyn le università finanziate dallo Stato e le “free schools” tornerebbero sotto il controllo delle autorità locali mentre le tasse universitarie (circa 12.000 Euro l’anno) verrebbero sostituite da borse di studio.
8. No al sostegno di raid aerei contro l’Isis in Siria. Corbyn, presidente della Colazione “Stop the War” ritiene che a patire di più sarebbe la popolazione siriana mentre si dovrebbe intervenire interrompendo il rifornimento di armi e i finanziamenti al Gruppo Stato Islamico. Nel passato si è sempre opposto ad un intervento militare contro il regime di Assad ed è stato tra i principali avversari dell’invasione dell’Irak. Sul suo sito si può leggere “sostituire le guerre illegali con una politica estera che metta in prima linea giustizia ed assistenza”.
9. Re-introdurre un controllo sul prezzo degli affitti collegando affitti privati e incassi locali e prevedendo la costruzione di più case popolari.
10. Far tornare gli abitanti dell’Arcipelago Chagos sulle loro isole. Tra il 1967 e il 1971 circa 2.000 persone furono espulse dalla loro terra da parte del Governo Britannico per la realizzazione di una base aerea Usa. Corbyn da tempo sostiene la campagna per il ritorno degli isolani espulsi.
11. Il dibattito sull’immigrazione è stato molto sgradevole. In un’intervista Corbyn ha affermato che si dimentica troppo spesso “l’enorme contributo che i migranti hanno fornito a questo paese” e ha aggiunto “dovremmo lasciar entrare nel nostro paese coloro i quali stanno disperatamente cercando un posto sicuro dove vivere”.
12. La disputa tra Regno Unito ed Argentina sulle Falkland/Malvinas potrebbe essere risolta attraverso “un’amministrazione congiunta”. Secondo Corbyn durante il conflitto del 1982 l’interesse di Margaret Thatcher era quello di “deviare l’attenzione dalle catastrofiche questioni economiche”.
13. L’aumento dei prezzi immobiliari sta portando alla chiusura dei Pub di Londra. In un intervento del 2013 alla Camera dei Comuni Corbyn disse che ai proprietari di Pub conveniva vendere a favore di speculatori che li trasformano in appartamenti residenziali.
14. Embargo sulle armi nei confronti di Israele. Corbyn, sostenitore della “Palestine Solidarity Campaign” ha dichiarato ad Agosto che ai rifugiati palestinesi dovrebbe essere garantito un “diritto di ritorno”. Ha inoltre sostenuto il boicottaggio dei beni prodotti nei territori occupati da Israele così come delle Università israeliane impegnate nella ricerca sulle armi.
15. Corbyn è un repubblicano convinto, ma non ha intenzione di far cessare la monarchia. In un’intervista al New Statesman ha dichiarato “Non è la mia battaglia – non mi interessa”.
16. Restare nell’Ue ma con dei cambiamenti. A Corbyn non piace l’attuale Unione Europea ma intende restarci per combattere per “un’Europa migliore”. E’ inoltre un fermo oppositore del Ttip (Transatlantic Trade and Investment Partnership).
17. Corbyn ciclista. Non ha un’auto e ha rifiutato l’invito per un’intervista in auto proposta dalla BBC. “Vado sempre in bici e se ho qualcosa da rivelare ho sempre una seconda bicicletta”.
18. Le compagnie energetiche dovrebbero appartenere allo Stato. Corbyn ha dichiarato che si sentirebbe molto più felice con un servizio di fornitura di energia regolamentato e pubblico. E’ un fervente avversario del fracking (fratturazione idraulica).
19. L’Irlanda dovrebbe essere unita. Corbyn ha da sempre sostenuto il ritiro Britannico dall’Irlanda del nord e invitato il Presidente dello Sinn Fein Gerry Adams alla Camera dei Comuni già nel lontano 1984. Fu criticato per aver osservato un minuto di silenzio per gli 8 membri dell’Ira uccisi dalle Sas (forze speciali britanniche) nel 1987 e in passato ha avuto nel suo staff un Repubblicano irlandese.
20. Introduzione di un tetto per gli stipendi dei più ricchi. Corbyn è anche favorevole all’introduzione di un’imposta sui proventi straordinari (windfall tax) su beni già appartenuti allo Stato come la Royal Bank of Scotland a suo avviso oggetto di una svendita.
21. Ogni bambino deve poter avere l’opportunità di imparare a suonare uno strumento musicale o recitare. Le politiche culturali di Corbyn includono anche l’aumento dei finanziamenti per i progetti locali e una maggiore protezione per la Bbc.
22. Stop alle iniziative di finanza privata per l’Nhs (Sistema Sanitario Nazionale) grazie all’uso di fondi statali.
23. Avviare un “dibattito serio sui poteri della Nato“. Corbyn ha già sostenuto il ritiro dall’Organizzazione e crede che questa avrebbe dovuto essere liquidata già nel 1990 allo stesso tempo del Patto di Varsavia. Per Corbyn un’espansione ad est della Nato porterà l’esercito russo a doversi espandere “in risposta alla Nato”.
24. Il commercio delle armi andrebbe limitato. Corbyn vorrebbe vedere “le brillanti doti di coloro che sono al servizio dell’industria bellica convertiti in compiti a scopo pacifico”.
Traduzione in Italiano dei 24 punti dall’articolo della Bbc 24 things that Jeremy Corbyn believes

p.s.
e in Italia? Chi possiamo schierare? Al massimo un Vendola....

back to the past....

nemmeno si rientra e già ti verrebbe voglia di ri-andartene via. Si parte con i media che ti riempiono le orecchie con il mantra del "stiamo uscendo dal tunnel" o dell'aumento dell'occupazione, e ci credo visto che ti assumono per avere gli incentivi poi ti licenziano e riassumono e il giro ricomincia, ecc. ecc. e al rientro cosa ti trovo? La stessa solfa con la variante che la flessibilità in uscita verso il pensionamento gli ialiani se la scordano e con le "riforme" costituzionali che vanno a velocità tripla ma che in realtà hanno un solo scopo: fare a fette la Costituzione del 1948, come da desiderata di Goldman Sachs e co., e convertire il senato in un pensionificio per privilegiati in attesa di trovare altro posto. Sorvolando, non ho maalox a disposizione, sui cambi di casacca repentini per rimanere dove arriva la manna dal cielo, ho subito notato una cosa: la passività dei miei connazionali; non mi sarei aspettato la rivoluzione, non è nel nostro stile, ma almeno essere un tantino adirati con questi parassiti e invece.. solo rassegnazione frustrata soprattutto dal fatto che li hanno VOTATI e rivotati e quindi non possono nemmeno prendersela con i propri vicini perchè essi stessi ne sono stati complici.
Capisco perchè in questo paese non potrà mai esser fatto qualcosa di buono e capisco, al netto degli evasori e avventurieri, una bella fetta di italiani se ne stanno andando via o sono sul punto di farlo o ci stanno pensando seriamente... fra questi ultimi ci sono tante persone normali che mai in tempi normali ci avrebbero pensato ma di questi tempi e con questo ceto dirigente autocompiaciuto di aver trovato 60 mln di, come dire, finti ingenui e furbi da strapazzo ora stanno davvero rivolgendo lo sguardo per un futuro almeno tranquillo altrove.....

martedì 15 settembre 2015

diario postumo di un viaggio...

bè l'occasione era da non perdere: dopo 25 anni di convivenza si festeggia.... ed è quello che è avvenuto durante questa settimana che sono mancato (ma sono mancato davvero?) dal blog. Dove si va? Canarie (nuova meta di avventurieri, evasori, delusi del proprio paese e .. pensionati a medio-basso e basso reddito, giovani in cerca di un lavoro, ecc. ecc.) naturalmente..... dove anche noi si valuta di trasferircisi quando, e se, andremo in pensione. Essendo la prima volta, ed essendo un occasione speciale (i 25 anni di matrimonio), preferiamo fare un "all inclusive" che ci mette al riparo da problemi e altri accadimenti e disavventure che possono capitare quando si viaggia. Ed infatti da questo punto di vista è andato tutto bene, anzi benissimo.
Dove andare? La scelta è caduta sull'isola più "selvaggia" dell'arcipelago canario: Fuerteventura . Bellissima, brulla e di chiara origine vulcanica. Un vero paradiso per il turista e con una storia durissima per i nativi (di origine berbera con successive immissioni di spagnoli e arabi). Ma.. uscendo dall'hotel, che si trova nella zona di Jandia (dal nome di uno dei due re delle popolazioni originarie che abitavano l'isola.. fra parentesi vi suggerisco di leggere la suindicata pagina di wikipedia), la realtà qual'è? Bè essendo un isola a forte vocazione turistica tutto è tourist oriented (tranne che per il fatto che dove sono locati gli hotel sono sorti centri commerciali e negozi gestiti o comunque che vedono la presenza non di locali ma di umanità varia (maghreb, pakistani, caraibici ecc.) impiegati sia nei vari negozi che negli stessi hotel... e i nativi? Bè sono nelle municipalid dell'isola e prosieguono nella loro vita (molto ma molto easy, visto il caldo, le zanzare l'alta quantità di umidità presente) e dove vige come qui la legge "spenna il turista" di cui sono stato personalmente vittima: due bottiglie da mezzo litro ben 2,70 euri (d'altronde la stessa cosa la facciamo qui!!!!).... minchia signor tenente diceva una nota canzone!!! Eppure, ed è vero, queste isole erano non solo un porto franco (fino a qualche anno fa lo erano davvero) ma l'iva è, davvero, al 7% la benzina è a 0,980 cent di euro, le case costano, realmente, poco ( sia in vendita che in affitto e vige il reale libero mercato), la vita costa meno che qui ecc.... tutto vero fino a un certo punto; perchè:
al supermercato ci sono si alimenti che costano meno ma, se si dovesse fare una spesa completa la differenza sarebbe di pochi euro rispetto a qui;
i ristoranti costano si meno.. se consumi roba locale altrimenti i prezzi sono diversi (fra l'altro vi suggerisco di mangiare pomodori e patate canarie.. buonissime oltre al "pescado" dai locali altrettanto buono);
i nativi sono (parole testuali di un nostro connazionale che lì vive da oltre 20 anni) "inkazzatissimi" con noi e non solo perchè siamo lì in molti ma anche perchè (soprattutto negli ultimi anni; e cito quanto afferma un altra nostra connazionale) son arrivati nostri connazionali "bruttissimi (non dal punto di vista dell'aspetto fisico immagino... altrimenti il sottoscritto alla dogana non sarebbe passato)" che stanno facendo man bassa sulle isole danneggiando, per usare un eufemismo, non solo il buon nome delle stesse ridenti isole (E LO SONO DAVVERO, RIPETO, RIDENTI E BELLE) ma anche quello del nostro paese..... infatti non ci amano, per usare un altro eufemismo; vi può capitare di sentirvi dire "entiendo italiano ma non lo 'habla'" mentre vi si richiede non solo di capire lo spagnolo ma di parlarlo e bene...... vi chiedete: strano son appena arrivato sull'isola e non sapevo di dover venire "imparato" sulla lingua locale? Allora vi industriate in inglese ma loro, non lo conoscono, no diciamolo meglio: fanno finta di non capirlo perchè con gli altri turisti vanno come schegge nel parlare tedesco, inglese, ecc. ma voi, italiani, no e vi dite allora è vero che.. non ci possono vedere!!!! Esatto, non ci amano fateci la bocca e armatevi di pazienza e cercate di comunicare comunque parlando quel poco di spagnolo che riuscite a imparare strada facendo e assumendo un atteggiamento "friendly" con i nativi e riuscite anche a beccare un simpaticissimo tassista spagnolo con cui scambiate quattro chiacchiere in libertà e che, udite udite, si meraviglia che gli lasciate la mancia.. del tutto meritata anche perchè, a differenza di quanto accade talvolta qui quando vi spostate dalla città per spostarvi altrove, non ha fatto il "giro lungo" ed ha applicato le tariffe ufficiali (8 euro fino a 4 km e fino a 100 per 150 km).
le cittadine son davvero belle: strade pulite; marciapiedi ampi e friendly per i diversamente abili; l'asfalto è molto meglio tenuto che qui; i trasporti realmente funzionanti; la sanità che, nonostante i tagli draconiani, e le assicurazioni sanitarie private, che funziona discretamente in ogni caso meglio che qui; musei di ogni genere che valorizzano la storia dell'isola (mentre noi il nostro patrimonio lo stiamo mandando in frantumi); insomma anche qui davvero ne vale la pena......
il clima è quel che è: da gennaio a giugno fa "freddo" ossia non sotto i 20°; luglio e agosto è ventilato (un vento, ci han detto, che porta via); nel resto dell'anno forte umidità e voi che vi abbronzate anche camminando...... zanzare permettendo.
spiagge da sogno: verissimo e soprattutto LIBERE...... volete un ombrellone? 12 euro al giorno per ombrellone e due sdraio ritirate da un, vero, impiegato comunale..... sapete di prezzi più bassi qui? Da sottolineare che queste isole sono un vero paradiso per surfisti (in tutte le sue variabili), escursionisti della montagna, appassionati di skywatching e birdwatching (niente battutacce, mi raccomando..) e di nudismo (eppure sono cattolicissimi) ecc.;
ma sono solo italiani e spagnoli gli stanziali e i turisti? No; la parte del leone la fanno gli, obesi è dir poco, tedeschi seguiti a ruota da inglesi, spagnoli (non delle canarie), americani, ecc. noi italici siamo una, sparuta, minoranza ma, come detto sopra, molto rumorosa e "presente (infatti ce ne sono tantissimi di stanziali.. in certi posti addirittura, tranne che negli uffici pubblici e simili, ovunque vi giriate la lingua nativa è proprio l'italiano.... al punto che in alcune parti dell'isola rappresentiamo fino al 50% dei residenti.
In conclusione: sono stato benissimo, a parte il fatto che i nativi ripeto non ci amano, e mi sono rilassato...... viverci? Bè è un altro paio di maniche: dovete imparare lo spagnolo e, possibilmente il mahorero, linguaggio nativo; dovete aver ben presente che ci sono truffatori malfattori e anche tantissima gente onesta (leggete al link precedente) nella stessa quantità che qui, anzi spesso sono i connazionali a fregarvi; NON dovete aprire la solita gelateria o ristorante "italiano" ma inventarvi un lavoro nel letterale significato del termine, e soprattutto (citando un altra nostra connazionale) "DOVETE VOI SCEGLIERE E AMARLA QUEST'ISOLA" altrimenti vi respinge.
Mi ci trasferirò? Non lo so, perchè se alla soglia dei 60 anni, da pensionato ancora attivo, potete godervela senz'essere solo un costo per la comunidad con questa legge inventata dal Governo monti che sposta sempre più in alto l'età pensionabile è certo che diventerete solo un costo e il vostro contributo sarà nullo, anzi sarete solo un peso...... oltrechè esser diventati il bancomat con cui i nostri connazionalissimi governi fanno le riforme e i vari job act!!!!

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