venerdì 28 settembre 2007

E' colpa di Bush, Berlusconi e Prodi..........

E' un vero urlo di rabbia l'affermazione del padre, che riporto nel titolo di questo post (che è anche facilmente comprensibile: dato che il primo ha messo su questa follia sfruttando l'attentato alle Twin Towers per prorio tornaxconto; il secondo ha mandato dopo essersi messo sugli attenti, i nostri sodlati lì; il terzo per non averli riportati a casa), dell'agente segreto morto in Afghanistan mentre faceva opera d'intelligence per conto del nostro paese (almeno si spera che sia così in quanto sarebbe triste sapere che era lì per sapere informazioni da girare ai "biondoni" americani). E come dargli torto!! Siamo lì in nome della "nuova" dottrina americana: "noi di diciamo cosa mangiare e voi passate poi a ripulire". Non sto qui a disquisire dato che le ragioni per cui gli occidentali sono lì (come anche in Iraq) sono note anche sulla Galassia di Andromeda................... quello che mi rattrista che un paese con mille problemi come il nostro (dalla povertà alla mafia pasando per la disoccupazione) senta la necessità di "dover partecipare" al pranzo conviviale "con le poche decine di migliaia di morti per sedersi al tavolo della pace" che a molti dovrebbe ricodare qualcosa, spero. Intanto un figlio sta morendo d un padre è distrutto dal dolore e forse non saprà nè il come è morto, nè il perchè, nè soprattutto per chi............................ Gli esprimo tutta la mia tristezza per la perdita del figlio: da oggi questo paese avrà una speranza in meno. Detto questo mi sorge una domanda: ma a parte le scuse degli USA della vicenda Calipari, si sa più nulla?

A Busto Arsizio la democrazia è una chimera?

L'aggressione vile al partigiano Angioletto Castiglioni di 84 anni reduce nei campi di concentramento è un segnale pessimo per la nostra società: significa che i mostri del passato non sono spariti nelle fogne della storia ma sono ancora fra di noi: qualcuno ha levato il tombino e li ha fatti uscire fuori liberandoli. Ed ecco i risultati: i nazistelli, probabilmente che non sono mai stati a visitare un campo di concentramento nè conoscono la storia, alzano la cresta e lo circondano insultandolo violentemente: evidentemente ha la colpa di essere appunto un partigiano e di essere il custode del Tempio civico della città; ma ha anche un'altra colpa: ha vissuto la guerra e, non solo, cerca di portare la sua esperienza di vita nelle scuole evidentemente senza costrutto visto che le reazioni di persone incivili e che ancora non si sono accorti che la storia li ha sconfitti; ma quello che ferisce davvero è che il tutto avviene nella generale indifferenza degli astanti memori forse che con le leggi che ci sono probabilmente sarebbero stati loro ad essere imputati edenunciati se fossero intervenuti passando da difensori ad aggressori. Ecco quello che accade nello sdoganare queste formazioni: gira e rigira cacciano fuori il meglio di se ma mentre prima c'erano gli anticorpi ora invece no: siamo liberali ed ognuno può insultare l'altro impunemente e nessuno ci trova di ridire nemmeno quando nazisti e xenofobi mettono a frutto quello che hanno imparato nella loro scuola di violenza.

giovedì 27 settembre 2007

Povertà: il male della politica....

ORMAI CI SIAMO. I PENSIONATI RUBANO NEI SUPERMERCATI. (io) su http://blog.libero.it/Karamazov inizio con questo commento perchè nonostante sia il troll classico una volta tanto ha detto una cosa vera fra le tante scempiaggini dette. E' vero ci siamo la povertà è ormai così evidente che non può più essere nascosta. Ma il male è antico risale alle scelte che furono fatte quando ci fu la ventata liberista e tutti ci chiedevano che dovevamo fare sacrifici, o che dovevamo assicurare il futuro dei figli e compagnia cantante. Invece ora vengono fuori i guasti di quelle scelte ed è bene rinfrescare la memoria agli smemorati miei concittadini. Dalla eliminazione della scala mobile per i lavoratori che in un sol colpo bloccò la difesa degli stipendi con l'accordo del anni '80 (confermato anche da un referendum) i cittadini in generale non compresero davvero cosa stava accadendo quale masso veniva messo sulla strada dei loro figli. E se poi ci mettiamo la Riforma Amato e la successiva Riforma Dini il taglio a stipendi e di conseguenza alla rendita per la pensione allora il quadro dovrebbe essere chiaro così com'è chiaro che lo Stto e chi lo dirige cerca a tutti i costi di nasconder questi guasti ripulendosi la cosicienza nel creare il secondo pilastro della previdenza: in pratica mettendo i nostri risparmi in mano agli squali della finanza con complicità dei sindacati. Fu allora che si posero le basi dell'impoverimento progressivo dei futuri pensionati e gli interventi successivi non hanno fatto che aggravare la situazione ivi compresi le leggi Treu e Biagi e i mancati investimenti nella edilizia pubblica che oltre a creare un divario enorme fra quelli che cadono in basso nella scala sociale li rendono anche invisibili e li fanno considerare costi anzichè energie ancora vitali che un contributo lo possono ancora dare. Quindi non mi meraviglio che ci saranno sempre più anziani presi a rovistare nei cassonetti dei rifiuti ai mercati generali; nè mi meraviglio che accada come in questo caso di un'anziano costretto a rubare per mangiare ed infine non mi meraviglio della sentenza della Cassazione che ha detto legittima l'occupazione di case vuote se ad occuparle sono indigenti: è il frutto delle scelte di quella politica i cui personaggi principali sono ancora lì e fanno ancora danni a nostre spese.

La UIL al Governo: meno tasse per i lavoratori e lotta all'evasione

La UIL, forse sull'onda del "grillismo", da un out out al Governo: meno tasse per i lavoratori e lotta più incisiva all'evasione. Mi si dirà ma e allora? Beh pare che stavolta si siano usati toni ultimativi e che il governo si troverà, se questa o.s. non farà marcia indietro e si accontenterà del solito accordino al ribasso, tirato da un'altro soggeto sociale per la giacca. Che se ne accorga ora che i lavoratori dipendentii di tasse ne paghino troppe rispetto alle altre categorie è singolare ma non nuovo dato che da anni le tre maggiori centrali sindacali urlano e strepitano in tal senso ma poi puntualmente negli accordi di queste pressioni si legge ben poco e accettano "ulteriori sacrifici" in nome del bene patrio e della tasca degli evasori. Che dall'Ire (ex Irpef) esca la maggior parte del gettito dello Stato lo sanno anche i bambini: quello che inece non sanno e che molti dei danni dal 1990 sono stati fatti ai lavoratori sono stati proprio gli accordi di programma con i governi che si sono succeduti: a partire dai precari, passndo per la definitiva dsitruzione dellascala mobile per finire con il patto per l'Italia enorme ballon d'essai di cui figlio è l'accordo sul Welfare di poco tempo fa. tutti accordi "sofferti" che hanno distrutto progressivamente i diritti e le speranze di varie di generazioni di dipendenti e il loro potere d'acquisto; ma soprattutto l'avallo alle leggi di riforma del lavoro che hanno creato il precariato e generazioni intere di precari che ancora una volta sono stati immolati sull'altare della produttività (leggasi enormi profitti per le imprese e ricerca e sviluppo, tanto sbandierato, zero così come gli investimenti) nazionale. Quindi alla giostra che da anni gira anche la UIL ha dato il suo contributo e ora forse si vuole ripulire la coscienza: ma non tutti dimenticano e alcuni riescono anche a ricordare.......................

Bush all'ONU: ripete le solite note

Nel suo intervento all'ONU il Presidente Bush ribadisce, per i pochi che ancora non lo sapessero, la propria linea sull'interventismo, anche con le armi, nel mondo per portare pace democrazia e libertà: in realtà per imporre il modello americano al pianeta che vede questo paese (o meglio la elitè che lo governa e i poteri economico/finanziari che la sostengono) al top e gli altri a lui tutti subordinati pronti a scattare al "rumor di sciabole" americano. Non mi si aspettavo molto di più da quell'Amminstrazione nè mi aspettavo un'analisi della situazione che pure gli americani sono in grado di fare fosse solo se richimassero al "mitico" loro pragmatismo che li ha fatti diventare, nel bene e nel male, il paese guida. No nemmeno questo: solo l'arroganza di un regime e di un'idea errata che fa da sfondo ad un'azione errata che ha creato un "nemico" ladove c'era solo un potenziale pericolo: naturalmente se avessero depredato meno con le loro aziende multinazionali probabilmente l'astio sarebbe minore e forse altre culture non si sarebbero radicalizzate, ma tant'è ormai ci siamo e ci dobbiamo rassegnare ad ancora molti anni di attentati e di attacchi convenzionali a paesi che non la pensano come loro. I leader democratici? Non credo che potranno cambiare molto visto il pantano in cui li lascia quest'Amministrazione: ammesso naturalmente che volgiano cambiare rotta data la loro "convergenza al centro" del panorama politico sia americano che mondiale che tanta influenza ha avuto anche sui nostri loro emuli che dicono una cosa e fanno l'opposto. Credo che ormai possiamo dire addio al 50ennio di pace finta basata sulla dissuasione nucleare e rendersi conto che ci troviamo in un periodo dove chi è in decadenza inevitabilmente diventerà sempre più brutale e chi non ne accetta il modello diventerà sempre più radicalizzato in un gioco di specchi reciproco che vede la popolazione dell'intero pianeta coinvolta suo malgrado e costretta a scegliere fra due mali: l'una libertà di morire di fame per far vivere bene gli americani l'altra l'integralismo religioso che non ammette repliche nè dissidenti. Non c'è che dire un bel futuro..............................

mercoledì 26 settembre 2007

Cambiamenti climatici: il 2007 anno record in questo campo

Secondo un rapporto dell' Organizzazione dell'ONU per il clima quest'anno si è raggiunti nuovi record che hanno stracciato i precedenti. Inondazioni a New York; monsoni catastrofici in Asia; nevicate in Africa del Sud; ondate di calore in Germania. Le temperature medie globali a gennaio ed aprile sono state rispettivamente di 1.89° e 1.37° in più di ogni percedente osservazione: per esempio in Olanda 'è stato il periodo più caldo dal 1706, pensate un pò. E alla conferenza a latere che si è tenuta in questi giorni a New York Bush, il cui paese è fra i maggiori responsabili dell'attuale situazione dato che ha aumentato e non diminuito le emissioni di CO2, l'ha completamente ignorata. Il problema rispeto alla situazione attuale è anche che non esistono modelli matematici così aggiornati da prevedere le conseguenze ultime di questi cambiamenti. Non c'erano ancora, in pratica, pc e meteorologi quando circa 8000 anni fa ci fu l'ultima parziale glaciazione e quindi, a parte calcolare le previsioni meteorologiche per le successive 72, di più non si può avere oggigiorno ma solo ipotizzare e ipotizzare: con l'incertezza tipica di chi non può dimostrare nulla e si espone a critiche e attacchi degli scettici. Il problema è che l'intensificazione accresce il rischio dei danni economici e sociali e di conseguenza il device già esistente fra paesi poveri e ricchi. E nei prossimi 50 anni sarà ancora peggio dicono: ma attenzione però questa è una stima come una stima era che l'artico si sciogliesse in 100 anni ed invece già ora è navigabile e crea attriti fera USA, Canada, Russia, Danimarca ecc. per i diritti di passaggio e sfrutamento delle risorse il tutto non escluso una bella guerra per affermare chi comanda in quella zona; ora è navigabile attenzione non fra cento anni. Così come non è detto che fra 50 anni sarà ancora peggio ma potrebbe essere già fra dieci. Quindi l'accelerazione è continuae di questo passo il futuro sarà molto meno roseo di quanto si creda ponendo l'umanità intera a rischio di estinzione: altro che portare la democrazia dove non c'è fra un pò si dovrà cominciare a fare i conti con questi paradigmi e allora la democrazia dovrà andare a farsi benedire e saranno altre le priorità da affrontare, sarà meglio che a Mr Bush qualcuno lo spieghi ed in maiera molto semplice sennò crederà che anche questo è un frutto dell'azione di Bin Laden contro il mondo libero...................

Legge 40: una prima sconfitta giudiziaria per gli integralisti

Ancora una volta la politica immobilista è stata preceduta dalla Magistratura. A cagliari c'è stata una sentenza del Tribunale che, in base ad una interpretazione orientata costituzionalmente della medievale legge 40 sulla fecondazione assistita, permetterà a due coniugi sardi di poter fare la diagnosi preimpianto ed evitare di far sviluppare embrioni con l'anemia mediterranea cosa questa che prima di questa sentenza era vietata da questa legge medievale e liberticida. E' una sentenza che farà, naturalmente, giurisprudenza e precedente aprendo una voragine nel muro alzato dal precedente Governo sulla materia (sull'onda del fatto fallire referendum) e che l'attuale non ha affrontato decentemente anzi nonostante i proclami è rimasta invariata. Si apre una speranza per quelle tante coppie che non avendo soldi per "emigrare" all'estero possono ora fare tale diagnosi in Italia e verificare se ci sono problemi nel feto e decidere di conseguenza; ma la domanda è: si doveva aspettare il Giudice per accorgersi del vero spirito che la legge 40 rappresenta? Naturalmente la reazione della Autorità ecclesiastica non si è fatta attendere. Proprio oggi Mons. Betori non ha fatto altro che ribadire la contrarietà della Chiesa a tale sentenza e il totale appoggio alla Legge 40 di cui, come dice chiaramente, ha appoggiato l'approvazione; quindi una netta chiusura: un muro, l'ennesimo, eretto sul cammino della libera determinazione dell'individuo che non è più proprietario del proprio corpo e nemmeno più delle proprie scelte; ma anche un bavaglio alla scienza che mai come in questo caso può porre ad un grave problema come la talassemia un rimedio. Ma il parossismo lo si raggiunge con chi in Parlamento chiede al Ministro competente di inviare ispettori a Cagliari per comprendere il perchè di una tal siffatta sentenza: quindi un secondo bavaglio anche alla Magistratura. Mai come ora c'è sempre qualcuno che vuole spiegarti quello che devi e puoi fare: ma ci hanno presi tutti per servi della gleba per caso?

Finanziaria: leggera ma con il trucco

Grandi annunci di una Finanziaria leggera che non peserà sulle tasche dei contribuenti (almeno di quelli che pagano le tasse per gli altri non cambia molto) dato che non ci saranno nuove tasse nè rimodulazioni delle esistenti. Ma c'è qualcosa che molti dimenticano: l'ICI. Infatti nel nostro paese è stato introdotto una sorta di catasto patrimoniale che ha comportato una sorta di forte rivalutazione degli estimi e a cui si aggiunge anche la determinazione dei redditi in base all'aggiunta dei coefficienti catastali agli stessi (in quanto ritenuti facenti parte del patrimonio familiare) con il bel risultato di tagliare in un colpo solo i redditi dei contribuenti. Quindi: si! C'è stato il taglio dell'ICI ma è ampiamente compensato da questo meccanismo e nella sostanza tuto è rimasto come prima e più di prima. Ma naturalmente è inutile dire che questo Governo continua bellamente sulla stessa via di quelli precedenti e nessun novità vera per i ceti meno abbienti c'è: semplicemente li lasciano così come sono e questo lo fa sia ldestra demagogica sia questa democratica. Discorso diverso sarebbe le tassazione delle rendite (subito smentita da Prodi e ti credo........): è vero potrebbero essere colpiti i piccoli risparmiatori ma è anche vero che basterebbe mettere un limite (ad esempio sopra i 200mila €)) sopra il quale la tassazione scatti ed il problema sarebbe risolto; ma questo colpirebbe quei ceti che hanno votato per il centro(vero) di questa coalizione e di conseguenza non potrà essere attuata anche se significa una bella fetta di soldi in meno che entrano nelle casse dello Stato: come diceva Pirandello "così è se vi pare"............................

lunedì 24 settembre 2007

Ma guarda un pò le lenzuolate........

Fra le tante cose di cui non si sentiva la mancanza era la eliminazione della responsabilità per le aziende nel proteggere i dati dei propri dipendenti se ci fossero violazioni. E si deve dire che in Parlamento le forze sono bipartisan in quanto entrambi gli scheiramenti stanno presentando emedamenti che nei fatti sviliscono la privacy nei luoghi di lavoro. Esse erano previste nelle "lenzuolate" liberalizzatrici di Bersani. Invece sta accadendo l'esatto opposto:già era previsto la impunibilità in caso di smarrimento, furto o altro per le piccole imprese ora invece a forza di emedamenti lo si cerca di introdurre per tutte le aziende violando nei fatti la legge sulla privacy. Certo la liberalizzazione vuole elimiare lacci e lacciuoli per le aziende in mod che possano crescere e, si dice, far crescere l'economia ma soprattutto i profitti dei titolari di queste aziende ora li si rende anche non responsabili per i dati personali dei propri dipendenti e la frittata è fatta: ma di cosa ci lamentiamo? Saremo il paese più liberalizzato al mondo non ci possiamo lamentare..............................

Questi sondaggi.....

Da un sondaggio svolto dall'Università di Siena, svolto insieme al Comune, è risultato che Gianfranco Fini è il miglior candidato del buongoverno battendo di poco W. Veltroni; sondaggio che ha lasciato non poco sconcerto (se si pensa che era stato fatto a margine di un convegno sul buongoverno che avrebbe dovuto anche essere un contraltare culturale al cosiddetto "grillismo") negli osservatori (anche nel curatore del sondaggio stesso) soprattutto perchè l'emersione di questo vincitore ha messo in luce due cose: innanzitutto che davvero gli steccati sono caduti e che quindi si cominciano a valutare la politica non in nome di schieramenti ma di scelte (anche d'immagine e non solo dato che Fini ha dato buona prova di se quando era al Governo) nel dare un giudizio ad un politico; poi che lo scenario politico italiano, poco meno che gerontocratico, è in netto contrasto con la società reale che è molto più stratificata e complessa ed è attraversata da vari fenomeni complessi di cui il cosiddetto "grillismo" ne è soltanto uno. Infatti è noto a tutti che almeno un 40% dell'elettorato segue la politica e si aspetta molto da essa: e quando rimane delusa non sta più prona ad aspettare un qualche messia ma agisce e si fa sentire non ultimo con il voto. Se segnali devono arrivare alla torre d'avorio "politica" essi devono essere chiari ed inequivocabili: qui nessuno vuol più firmare cambiali in bianco o pagherò, tutti si aspettano che una volta proposto un programma esso venga attuato, per quanto possibile, in ogni sua parte non che, come accaduto da 60 anni a questa parte, il giorno dopo le elezioni già c'è qualcuno che fa opera di disinformazione sul programma stesso senza alcuna intenzione di applicarlo dato che non corrisponde al "proprio" modo di essere e sentire politico o perchè i referenti economici non lo vogliono attuare. Ecco il punto. La parte più sensibile del paese va riconosciuta per quella che è: un capitale di idee e voti che non va disperso con fughe in avanti come il ParDem in modo da spostare l'attenzione dal programma con il quale l'Unione è stata votata (e dalla quale ci si aspettava fosse attuato) a un'improbabile giochetto di potere fra Ds e Margherita per costruire qualcosa che non ha nessun motivo di esistere dato che raccoglie solo il 26,2% scarso delle preferenze (sondaggio di Repubblica) a fronte della sola Forza Italia che ne prende almeno un punto in più ossia il 27% e se vi sembra poco pensate che se queste rilevazioni fossero esatte in pratica non c'è necessità per la Destra di creare il PdL pechè anche così stravince alla grande. Se poi ragioniamo con i grandi numeri c'è anche questo e ragioniamoci sopra sia noi cittadini che voi politici: il cosiddetto centro(sinistra?) ha il 44,8% contro il 54,2% della CdL (UdC compreso ma su questo ho qualche dubbio dato che la tendenza degli ex DC alla riunificazione sta diventando sempre più forte); in pratica non c'è storia............................... Sea ciò aggiungiamo anche il fenomeno della contestazione in toto dei partiti da parte di una fetta della società reale (di cui Grillo se ne è fatto interprete ma è solo tale un'interprete) allora è dura davvero pe quelli che speravano in una svolta di questo paese e si sono invece ritrovati in una continuazione delle precedenti politiche fatte dal 1990 in poi: precariato; lavoro nero; evasione/elusione; tasse alte per i lavoratori dipendenti; tributi altrettanto alti; tagli a destra e manca; peso enorme delle corporazioni (grandi e piccole) sulle scelte governative; in pratica il programma disatteso in toto e delusione di chi vi vedeva finalmente un qualcosa di diverso rispetto ai miliardi di posti di lavoro e alla povertà crescente. E come risposta a tutto ciò? Il ParDem: uan vota si diceva errare è umano ma perseverare è diabolico e qui ci vuole una bella faccia tosta se si continua su questa china.

Solitudine.................


Quale può essere il paradigma della società moderna occidentale? A mio parere uno solo. C'è n'è solo uno che ci accomuna tutti: la solitudine. Siamo una società di "soli". Individui che l'unica cosa che hanno è affermare la propria incapacità non di comunicare nè di relazionarsi, perchè ormai ne siamo incapaci, ma di convivere semplicemente con l'altro da sè. Partiamo dai giovani: stanno in gruppo (associazionismo, branco, volontariato o chissà cos'altro), vanno in discoteca, si vedono con gli amici ma alla fine per potersi fare notare nella società dell'immagine che fanno? Si vestono nelle maniere più particolari; aspirano a diventare tronisti; si legano al carro del politico; vanno ai casting; precipitano nell'abisso del precariato ma alla fine si ritrovano soli tremendamente soli. Gli adulti? Anche peggio. Chi vuole fare carriera o si mette a lecchinare (è un sistema che ha delle regole: ci si mette in ginocchio........), o passa sul cadavere degli altri (lo richiede il sistema che se vuoi farti stada ed essere competitivo devi essere capace di passare davanti agli altri in qualunque modo); e questo non succede solo nel mondo del lavoro ma anche nelle relazioni sociali: diventiamo diversi cerchiamo di farci accettare; cerchiamo il compagno/a ma in realtà siamo disposti a concedere molto poco (troppo poco) nel rapporto e si prendono le scorciatoie e si inizia con i sotterfugi ed un'attimo dopo che la realzione comincia ad essere interessante già ci si pone il problema della limitazione della libertà propria e di quanto si è disposti a concedere di se stessi, in una parola la solitudine insita in noi ci spinge a dire cose che non vorremmo dire e solo perchè in raltà si ha paura di tornare allo stato precedente di singolarità. I vecchi? Beh, sono l'emblema della solitudine: non servono alla società perchè non possono produrre; non sono aiutati dalle strutture pubbliche; non riescono a tovare possibilità di integrarsi e sono (e si sentono) un peso sia economico (in una società dove l'immagine e il denaro contano più di ogni altra cosa un vecchio senza nè l'uno nè l'altro è già morto civilmente) che sociale e gli stessi familiari,pur senza dirlo, non hanno e non possono fare molto per aiutarli presi come sono nel vortice consumistico/produttivo; tante rotelline nell'ingranaggio folle della società. L'unico cemento è la solitudine: a volte la maionese impazzisce e allora da solitudine di passa all'alienazione e gli scoppi di follia diventano pane comune a cui prima o poi ci si abitua al punto che non ci si fa nemmeno più caso. Ma ci conviene così tanto accettare queste regole? Non avete mai pensato che c'è altro? Che si può fermare l'orologio folle della società? Che quando si cominciò a teorizzare (Smith e company) la società moderna si parlava non di felicità ma di vizio di arricchirsi e che dato che questa parola era invisa si mutò in ricerca della felicità, creando intere generazioni di infelici?lo trovi anche su:

domenica 23 settembre 2007

Il lupo perde il pelo...


(fonte: http://www.denaro.it/go/a/_articolo.qws?recID=262856 ) qui c'è l'articolo che vi leggerete, spero, con attenzione sulla forza delle lobby nel nostro paese in particolare quella assicurativa. Domanda: come mai se gli incidenti diminuiscono i premi delle RC Auto aumentano? La risposta è facile è tale la forza di questa lobby che mette in riga tutti ivi compresi politici (italiani e non meraviglia) ma anche europei. Qui non se ne esce più ormai siamo la mucca da mungere fino all'esaurimento e non c'è nessuno che ci possa tutelare. La liberalizzazione del 1994 tanto decantata? un fallimento il mercato assicurativo è più chiuso che mai. La nuova risoluzione sull'eliminazione dell'agente monomandatario? vanificata ancor prima che entrasse in vigore. E noi cittadini in mezzo a cacciare soldi e far arricchire costoro. Qui due sono le cose: o si ri-statalizza tutto o si cerca qualcuno che non si spaventi davanti alla forza di questa lobby e la costringa ad aprire il mercato e agire secondo le regole liberali dello stesso. Nemmeno la UE è riuscita a far aprire e questo è sintomatico della capacità di condizionamento; e le associazioni di consumatori? firmano accordi che restano sulla carta come carta straccia compreso, ad esempio, il rimborso da parte della propria compagnia assicurativa che avviene ma fra mille distinguo e cavilli: e questa è una, immaginate poi che in Italia di lobby ce ne sono tantissime (grazie ai nostri politici affamati di soldi, potere, poltrone) e che noi siamo il loro "parco" buoi e capirete quanto poco siamo importanti per loro, ci sono, è vero, i disonesti e truffatori ma se tutti giocassero secondo regole chiare la loro percentuale sarebbe infima invece essi aumentano esponenzialmente grazie alla legislazione garantista. Ne usciremo? non credo, come difendersi? non c'è difesa se non quella di perdere parte del proprio tempo (tolto al lavoro naturalmente) a saltare come grilli da una compagnia all'altra seguendo le offerte che ci propinano: tutto qui.

Specchio specchio chi è il più riformista del reame?


Sembra una favola ma a ben guardare è una spiacevolissima realtà, abbiamo la corsa al riformismo da un lato Bersani e i DS che hanno lanciato la campagna d'inverno e dall'altro Rutelli che sentendosi scavalcato a destra (semmai è possibile) qualifica come "ridicole" le iniziative altrui, preparandosi a presentare un disegno di legge veramente riformista: il tutto alle nostre spalle e a danno delle nostre tasche, putroppo. Si può capire la necessità, con l'approssimarsi delle elezioni, di distinguersi e salire agli onori delle cronache; si può capire che gli interessi di cui sono portatori i margheritini sono differenti e in contrasto con quelli dei DS; si può ancora capire che nella corsa a chi è più a destra non si risparmino colpi bassi: ma questi qua non dovevano convivere insieme nel "mitico" Partito Democratico di segno socialista-americano-amico di Israele-ma non nemico degli arabi-che guarda al futuro ma con i piedi che camminano all'indietro-che toglie ai poveri per dare ai ricchi, ma i poveri non se ne devono avere a male perchè le briciole gli saranno lasciate-forte con i deboli e debole con i forti-che avrà grande attenzione ai diktat di confindustria-ma siamo anche amici dei sindacati-ma non siamo i benefattori della persone che lavorano-che basta tasse se a pagarle sono quelle delle partite iva-che combatto l'evasione con i fiori nei cannoni- insomma il partito di tutto e di niente che è buono per tutte le stagioni e i tempi, una nuova DC in peggio. E come diceva Totò: e io pago.......

Bush ci riprova..... ma sull'ambiente


Il comandante in capo nel discorso sullo stato dell'unione ha sorpreso (naturalmente chi "voleva" farsi sorprendere) molti impostando buona parte del discorso sui temi dell'ambiente e qualche accenno all'interventismo (in puro stile texano) nella guerra della libertà . E' una tecnica di marketing politico ben nota quella di spostare l'attenzione del pubblico su temi "sensibili" e infilare qual e là rifgerimenti a ciò che davvero ha in mente. Ora al pensiero che Bush possa essere preoccupato per il clima globale (che è cambiato anche grazie a lui e a quelli come lui...) mi fa sinceramente sorridere perchè proprio non ce lo vedo che rinuncia a qualche milione di bei dollaroni perchè preoccupato, e mi fa inkazzare perchè, forse, pensa che siamo tutti rinko a forza di vedere pupe e secchioni e/o grandi fratelli, e quindi tutti ci beviamo quello che ci propinano: la verità è un'altra a lui, e a quelli come lui (di cui un'ottima schiera è in questi giorni a Davos dove si svolge il Forum mondiale dove si decidono i destini di un'intero pianeta), non gliene può interessare di meno. In realtà il problema è che deve far ingoiare ai sui connazionali, e a noi come suoi sudditi (grazie alla classe politica che ci ritroviamo), un'altro annetto di guerra (con annessi "danni collaterali") fino alle elezioni presidenziali e lasciare al suo successore la patata non bollente ma incandescente con la speranza che ci bruci le dita......... e devo dire che ci sta riuscendo perfettamente anche grazie ai suoi oppositori (si fa per dire, visto che altro modo di distinguere i democratici dai repubblicani praticamente simili in tutto, in pratica il nostro futuro...) che si fanno cagnara ma di decisioni, e iniziative, serie manco a pensarle di striscio per non compromettersi nella corsa all'elettore moderato. Si può andare avanti così? Temo di si visto che a pagare non saranno costoro ma tanti ragazzi mandati là a morire in nome di una faccia da non perdere, questo è, forse, il "piano C" di Bush: soprattutto non perdere la faccia e ammettere di aver sbagliato tanto che già pensa di abbattere il governo irakeno "democraticamente" eletto sulle baionette americane e sulle autobombe estremistiche e metterne un'altro più amico impipandosene delle suddette elezioni e di cosa pensano davvero gli irakeni.

Le riforme? in Italia le fa la Corte Costituzionale

Con una sentenza esemplare la Corte ha cancellato la cosiddetta legge Pecorella. Interessante davvero il modo d'intendere il riformismo nel nostro paese, infatti mentre i politici di centro(sinistra ?)destra nicchiano la Corte Costituzionale annulla una delle leggi perno del riformismo destroide. E' questo il risultato dell'immobilismo di chi ora ci governa, le riforme le fanno gli organi costituzionali e non gli organi politici troppo presi da strategie e negoziazioni di medio periodo, ivi compresa la nascita del partito democratico anticamera della futura - prossima - alleanza con i cetristi dell'altra parte: vi siete mai chiesti come mai mentre la cdl emanava leggi a tambur battente, questo polo al governo ora è praticamente fermo? Bè la risposta è così ovvia a mio parere che posso tranquillamente tralasciare di scriverla. Una volta ancora viva i Padri Costituenti ed Evviva la Costituzione........

Dopo il redditometro "drogato" ora tocca alla casa

Come avevo anticipato nel post precedente per quanto riguarda la casa ora arriva la stangata con il catasto patrimoniale dove al valore delle rendite catastali vengono create quelle patrimoniali con aumenti al di là di ogni logica e comprensione. Con la scusa di far mergere il nero di agenzie e notai la legge in preparazione obbliga a dichiarare (lo si deve fare già ora grazie ad un comma della finanziaria della "rinascita" italiana ) oltre al valore catastale anche quello reale. Ora è stato calcolato che con una ICI del 5 per mille una prima casa da 100 mq che vale come valore catastale 100 mila euro e come rendita catastale (al netto delle addizionali irpef e con detrazione di 103 euro, una miseria) 1000 si pagava di ICI 397 euro con la variazione allo studio, e ripeto in parte già introdotta, se ne paghrebbero 1397 di euro. Non c'è che dire un bell'aumento che graverà sui redditi di chi la prima casa la vive e ci paga il mutuo, e non solo a parte questo salasso essa concorrerà,come scritto nel mio post suindicato, al reddito in misura maggiore eliminado di fatto le detrazioni favorevoli (ecco perchè il nostro Ministro TPS ha ottenuto l'assenso dalla UE), ed inoltre il rialzo dei tassi voluto dalla BCE ed il giochetto è fatto: diventerà durissima sostenenre e pagarsi la casa e qualcuno se la vedrà pignorare per morosità. Peggio ancora per gli affittuari che in seguito a questi aumenti si vedranno aumentare esponenzialmente gli affitti (perchè i propietari non sono nè degli stupidi nè dei benefattori), con un'altra bella sforbiciata ai redditi. Nonostante le smentite dei Ministri interessati (Visco e Padoa Schioppa) anche la Confedilizia ha denunciato la cosa e quindi se solo la metà di quanto sopra diventerà una riforma possiamo dire di essere nei guai fino al collo (e chi dice che questo aumenterà l'equità dice una balla perchè le case a nero continueranno ad essere affittate ad un affitto più alto per coprire il rischio è chiaro) e l'unico a guadagnanrci davvero sarà lo Stato e i Comuni (che in questo modo compenseranno i tagli dei trasferimenti). Ora se questa è una finanziaria di un Governo che si dice di centrosinistra allora è una balla perchè se l'avesse fatta l'attuale opposizione quand'era al Governo scoppiava la rivoluzione invece ... tutti zitti. Avete ancora bisogno di discernere fra Destra e Sinistra? Avete ancora bisogno di sapere per chi votare alle, ormai, prossime elezioni (che vedranno il PD alleato con la CDL)? Avete pensato che è un brutto sogno? Svegliatevi !!! qui anche con la vasellina il sedere davvero comincia a far male......................

Cattolici: per gerarchie e politici una lezione

Mentre si riparla del no a Welby per il funerale religioso e mentre i consiglieri, in Piemonte, della Margherita votano con l'opposizione l'ordine del giorno contro la RU486, e mentre la gerarchia cattolica si chiude a riccio sulla questione dei diritti civili da acquisire nella nostra società, la maggioranza dei cittadini (anche cattolici) italiani si ritrova molto più avanti nell'orizzonte sociale e civile. Infatti si dichiarano d'accordo sia sul testamento biologico che sull'eutanasia, sia sui pacs che sull'insieme dei diritti civili e parzialmente d'accordo sulla pillola RU486 dimostrando quanto siano lontani politici e gerarchie da loro e quanto siano inadeguate le risposte che da esse arrivano rispetto alla richiesta di maggiore "apertura" (in parte, ma solo in parte, prese in considerazione) sulle questioni cruciali dei nostri anni. Sì è così la società recepisce le istanze di novità le "sovrastrutture" politiche le rifiutano in toto. Questo scollamento è pericoloso perchè rischia di diventare un dialogo fra sordi e soprattutto illiberale e mette a rischio il sistema in quanto l'allontanamento delle due sfere provoca un collasso che è a tutto danno del paese. Essendo pessimista sulla possibilità di riavvicinamento io auspicherei che i laici una volta tanto abbiano uno scatto di dignità e si facciano partecipi delle questioni, ma ne dubito perchè la strategia è esattamente opposta.....c'è da sperare nei radicali? a questo punto si!!

Liberalizzazione: miti e realtà


Mentre il governo "fugge" in avanti con le liberalizzazioni (e compagnia cantante genere pensioni, statali ecc.) l'Antitrust con i pochi poteri che ha "colto" un cartello sui prezzi della benzina denunciando la cosa. Ecco la realtà italiana: da un lato l'incapacità dei nostri politici, succubi del potere economico, di affrontare realmente il problema eliminando, se davvero volessero liberalizzare qualcosa, i vincoli al mercato (di qualunque mercato si parli in Italia si è liberali sulle tasche dei consumatori ma corporativi nelle proprie) e poi aprendolo ulteriormente dall'altro, invece i cartelli (che via via nel corso della nostra storia sono stati scoperti ma mai realmente sanzionati) che continuamente emergono e offrono una realtà ai nostri occhi desolante e poco edificante delle elitès al potere. Uno dei tanti nodi della nostra società è l'estrema credulità della maggioranza dei cittadini che, per vari motivi che vanno dall'appartenere a qualsisasi costo a qualcosa (sennò ci si sente nudi) all'ideologia d'accatto, pur condannando quanto accade (tocca le tasche di tutti) in realtà si "beve" tutto o quasi gli viene propinato dai media e dai politici. Anche stavolta come finirà? Come al solito passati i riflettori dei media e immersosi il fiume carsico della indignazione tutto rimane o quasi come prima, così come prima rimarrà dopo le liberalizzazioni che in realtà favoriranno solo i più forti o i più ammanigliati...........

L'Occidente nel XXI: una scommessa persa


Ieri sulla pagine del Corriere c'era un saggio di Ferguson che cirticamente parlava di "secolo asiatico" riferendosi a quello appena incomiciato: non gli do torto. L'Occidente ha perso la propria scommessa di allargare i principi base che lo hanno caratterizzato dal 1400 in poi proprio sull'esportazione di essi, sono d'accordo con l'autore del saggio perchè abbiamo fatto l'errore di esportare questi valori con la forza delle armi e l'assoggettamento economico dei due/terzi del pianeta creando un'elitè che vive, e oggi sopravvive, solo grazie al sistema di controllo internazionale che abbiamo messo su (intendo banche, FMI, Banca Mondiale, ONU, ecc.) e di questo dominio gli USA ne sono la punta di diamante con la loro forza economico-militare. Nella nostra ipocrisia ci siamo beati di poter allontanare per sempre lo spettro della decadenza sia politica che economica assoggettando gli altri, appunto, ai nostri stili di vita e pensiero, in realtà ponevamo le basi, grazie alla nostra ipocrisia, della nostra sparizione dall'asse del pianeta che conta a favore di paesi che rispetto a noi sono alieni: Cina, Giappone, mondo islamico, ecc. ecco i nostri fallimenti e la nostra sconfitta. Prima lo capiamo e prima si potrà attutire il colpo del tonfo, che comunque rimane inevitabile; parafrasando un motto c'è il rischio di andare a letto europei e risvegliarsi "cinesi". A me la prospettiva non piace ma, come diceva Pirandello, "così è se vi pare".....

Parte la discussione sulle riforme sociali


E' iniziata con una cena la discussione delle riforme sociali fra Governo e le parti cointeressate e già ci sono dei punti che si evdenziano. Innanzitutto la differenza di orizzonti: da un parte le parti sociali che spingono per lo status quo con qualche rivisitazione e qualche limatura su alcuni aspetti non preponderanti ma comunque incisivi delle tematiche sul tavolo, dall'altra il Governo che invece dev'ottemperare alla pressioni di confindustria e commissione europea per un'indirizzo deciso verso quelle che queste due organizzazioni chiamano riforme in realtà verso l'impoverimento, presente e futuro, dei pensionati e la ricerca spasmodica di fondi privati che li mette a rischio dei mercati e degli dquali che vi navigano. Sia chiaro da entrambe le parti il fronte non è compatto ci sono moltissime sfumature e punti di partenza con posizioni che vanno dalla chiusura a toccare i rendimenti e mantenere lo stato attuale fino alla concertazione cislina che apre il tavolo a tutto campo stando attenta a non farsi scavalcare a sinistra; lo stesso dicasi nella compagine governativa dove alle posizioni del Ministro Ferrero (pensione a 57 per gli operai e scalino graduale con copertura del buco con i ricavi delle maggiori entrate) ai liberisti (o riformisti ma mi viene male definirli così perchè in genere con questo termine io associo qualcosa che migliori effettivamente le condizioni dei cittadini non qualcosa che li impoverisca ulteriormente e ne metta i risparmi da TFR nelle mani di banche ecc.) che vogliono "aprire" tutto e su tutto in nome di un malinteso senso del mercato (dove mercato non ci dovrebbe essere) mantenendo per se e per la propria casta i privilegi (no questi non si toccano, vero? ad esempio la norma, simbolica, della tassa sulle pensioni d'oro dov'è? non is sa....). Dove si andrà a parare è già scritto nel DPEF e il modo solo che dovrà essere deciso e la sua gradualità, e noi futuri pensionati lo sappiamo solo che come le cicale preferiamo continuiamo a cantare non si sa perché mentre le formiche ci levano le sicurezze da sotto i piedi. Non è vero che è necessario per le future generazioni perchè se solo si facesse una seria politica contro l'evasione contributiva e la separazione dell'assistenza (da passare sulla fiscalità generale) e la previdenza si allontanerebbe la cosiddetta crisi contributiva di un bel pò e molte chiacchiere sarebbero superflue, in realtà è il concetto di solidarietà ad essere uscito dal lessico perchè oggi nessuno vuol cacciare un'euro in più per i disagiati e con l'evasione totale che ci ritroviamo il gioco è fatto, tant'è che proprio la base contributiva si è ristretta e di conseguenza ha ristretto i margini operativi mentre invece si doveva allargarli a tutti, ma si sa le cicale non pensano al futuro........ Ogni giorno di più questo governo partito con un programma ne sta mettendo fuori un'altro peggiore di quello precedente e soprattutto senza soluzione di continuità

VI Forum Sociale Mondiale a Nairobi


Si è aperto a Nairobi il VI Forum Sociale Mondiale, è la prima volta in Africa che si tiene, segno dell'importanza che questo martoriato e sfruttato continente sta assumendo per l'intero pianeta (fra le altre cose, che piaccia o no ai puristi e ai razzisti di varia risma, è da lì che proveniamo TUTTI qualunque sia il nostro attuale colore di pelle e il nostro credo). Quest'iniziativa non devo certo evidenziarla io misero blogger perchè sappiamo tutti l'importanza che riveste e le speranze (per chi vive di speranze) che fa nascere, ma non posso sottacere la veste di commericalità che è diventata. Ormai ci vanno tutti è diventata una vetrina in cui governi, ong, onlus e movimenti politici fanno a gara per esserci poi una volta finita.... tutto come prima o quasi. Ci vorrebbe ben'altro per mutare i destini del III° e del IV° mondo (sia esterno all'occidente che interno), ci vorrebbe spezzare il sistema dei monopoli e dei brevetti, per esempio, dei farmaci in modo che intere popolazioni si possano salvare e curare dall'HIV e da altre malattie, ci vorrebbe far arrivare acqua a tutti, ci vorrebbe che il FMI e la Banca Mondiale smettano, in cambio di soldi ad interesse alto, di chiedere aperture di mercati a paesi che non sono in grado di sostenere l'impatto della competizione internazionale e la privatizzazione di servizi essenziali che impoveriscono ulteriormente le popolazioni. Per quanto mi riguarda riprendo le parole di Padre Zanotelli, che di Africa e miseria se ne intende perchè ci ha vissuto in mezzo per anni condividendone le tragedie e le miserie, che affermò a proposito del nostro sentirci in colpa per il nostro "benessere" che non lo dovevamo essere perchè la loro miseria non era colpa nostra (intendo noi singoli cittadini occidentali) ma colpa del sistema internazionale di controllo delle risorse e dei mercati da parte di poche multinazionali e di governi collusi con essi per il quale e contro esso "noi" potevamo fare ben poco se non atuare forme di azione del genere non andare in banche che finanziano il commercio di armi per esempio o scrivere al Sindaco della nostra città e chiedergli se la Tesoreria comunale era gestita da banche che facevano parte di quel circuito ecc. Ben poca cosa ma un granellino nell'ingranaggio lo infilavano e se lo avessimo fatto tutti un piccolo effetto ci sarebbe stato. Anzi, manco a dirlo fu profeta in patria, noi potevamo ritrovarci nelle stesse condizioni "africane" (con le dovute proporzioni) quando avrebbero iniziato le privatizzazioni e allargato la forbice fra pochi ricchissimi e molti impoveriti o sul procinto di diventarlo: devo riconoscergli che ebbe ragione, anche nel nostro paese e con i governi che ritroviamo sta avvenendo esattamente questo

P2P: Se per uso personale non è reato


Fonte: http://www.laprovinciadicremona.it/index.asp?id=5140&sezione=ATTUALITA&edizione=20070121&EdizioneGiornale= ) Qui trovate il link.La Corte di Cassazione con una sentenza che farà sicuramente discutere ha deciso che chi scarica senza fini di lucro non è passibile di reato. Che significa? Si può tornare a scaricare? Io ci andrei piano perchè le Sentenze della Corte pur facendo precedente non modificano la legge che in Italia dice che è reato ed anche perchè non si conoscono nè le motivazioni nè il caso singolo. Diciamo che è stato posto un principio e che esso con la giurisprudenza della Corte è stata in parte resa inapplicabile la legge italiana ma questo non significa che si può ricominciare a violarla ma solo che se lo si fa "per uso personale" non è reato: quindi attenti. Personalmente non trovavo giusta la legge emanata per favorire le major ma anche il fatto che era vietato in assoluto anche perchè vietare in assoluto significa, soprattutto per i ragazzi, farlo irresponsabilmente. Forse sarebbe stato meglio trovare delle formule che potevano consentire download parziali o basso costo e protetti in modo da consentirne uno parziale e si potevano evitare molti fastidi sia alle famiglie che alle major e agli organi di polizia che invece si potevano concentrare meglio sulla repressione dei grandi downloader illegali che smerciavano a fini di lucro, ma si sa con i monopoli non si ragiona anzi al contrario nonostante si dica tutti che siamo in una società liberale lo è solo a restrittissime condizioni. Piccolo aggiornamento:dopo una piccola ricerca ho trovato la causa e ho visto che riguardava una materia ante 2000 (ossia prima dell'emissione della nuova legge ed in pratica fatti salvi il dispositivo e gli imputati questa sentenza non risolve il problema ma pone un punto interrogativo enorme come un palazzo e il p2p rimane ILLEGALE. Quindi la prudenza è d'obbligo 22/01/2007

Governo sfida la Confindustria sulle riforme


Alla dichiarazione del Presidente del Consiglio che sfidava la Confindustria sul terreno del riformismo portando ad esempio il giornale dell'organizzazione "il sole 24 ore" a quotarlo in borsa, la risposta non si è fatta attendere da parte del Presidente Montezemolo che ha risposto di aspettarlo a fine anno e vedere quali riforme saranno fatte. Ora che il governo dialoghi con la parti sociali va bene così come va bene che si attui la linea scritta nel "ponderoso" programma. Quello che non va bene però è che il Governo ricerchi "patenti" di riformismo da altri e non da se stesso, perchè il nostro paese ha ogni sorta di squilibri sia sociali che economico-politici (welfare inefficiente, stipendi e pensioni bassi troppo bassi, oligopoli in moltissimi campi - tv, benzina, assicurazioni, banche ecc. - un'evasione fiscale enorme e sfacciata così come l'elusione sia contributiva che fiscale, molta ricchezza in poche mani, corporazioni potenti ed influenti ecc.) e prima si deve risolvere queste enormi contraddizioni e poi, solo poi, si può cominciare a parlare di mercato e non devo essere io a ricordare che nel liberalismo devono essere assicurate parità di condizioni di partenza sennò lo stesso mercato ne favorirà l'ulteriore allargamento. Quindi prima di sfidare a songolar tenzone chiunque sia faccia un giro di orizzonte, elimini gli squilibri e poi si potrà comiciare a parlare di mercato e di regole: e mi rendo conto che è più facile giocare con le parole che attuare i fatti, ma non tutti i cittadini credono a babbo natale (mercato) che porta doni e felicità solo perchè qualcuno dice che esiste.........io sono fra quelli quindi niente fandonie grazie. Parafrasando una famosa frase "la guardia à stanca" qui vi fanno chiudere........

Il Grande fratello specchio della realtà?


Il grande fratello inglese ha fatto scoppiare un caso diplomatico fra GB e India a seguito degli insulti detti da una "coatta" vera e propria contro un'altra partecipante alla trasmissione trasmessa da Channel 4 ed è stata tale la violenza di questi insulti che Blair in Inghilterra che Brown (futuro premier) che era in India hanno dovuto scusarsi pubblicamente per il razzismo delle frasi che sono state dette. Anche la star di Bollywood, oggetto degli insulti, sta avendo i suoi problemi con le contestazioni nel suo paese da parte di parte della popolazione, ma rimane la cosa che pubblicamente di fronte a milioni di spettatori (una massa mediatica enorme) è stata insultata con veemenza. Che coloro che lo guardano la pensano anche loro così? Non credo dato che tutto è inserito nei canoni del format (compresa la stupidità della trasmissione e la facile manipolabilità di chi la guarda), ma credo che abbiano davvero messo a nudo un sentimento che sta emergendo nella società occidentale razzista e xenofobo nei confronti di persone di altre etnie e religioni che, per ora, non è sicuramente maggioritario ma lo potrebbe diventare in breve tempo se le elitès politiche al potere continueranno sulla via dell'esaltazione dello scontro con il mondo islamico e con l'esportazione "violenta" del modello occidentale. Ecco, quindi, i risultati. A parte le considerazioni sulla trasmissione che ho più volte fatto definendola una vera e propria obnubilazione delle coscienze e della ragione (vedi da ultimo post di franny82 su questo blog), ora emergono anche i sentimenti di "pancia" (com'è logico in una trasmissione che bada alla "pancia" e non alla testa delle persone) e quindi davvero abbiamo superato il fondo: meglio chiuderle trasmissioni del genere sono un vero insulto all'intelligenza e, ora, anche alla tolleranza.

Fatti di Genova: un'altro mistero italiano


Se a qualcuno serviva la dimostrazione che l'Italia è un paese dove i misteri sono il pane quotidiano è servito. A genova, in vista del processo per l'irruzione alla Diaz e le prove false che qualcuno aveva spacciato per vere e appartenenti ai gruppi nella scuola, sono sparite.... proprio le prove: non si trovano più. In mancanza di esse gli imputati hanno una chance in più di farla franca, naturalmente si ribadisce che fino a sentenza definitiva si è innocenti che sia chiaro, ma l'alone oscuro gettato è inquietante e fa temere davvero che forse quel giorno si volle dare una prova di forza in stile "sudamericano" costando la vita ad un ragazzo, Carlo Giuliani, e probabilmente quando una riflessione sarà fatta dagli storici questa vicenda sarà un'altra "notte della democrazia" del nostro paese. Se avessi la possibilità di farmi sentire chiederei a gran voce una Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti di Genova e se non temessi che finirebbe in un buco nell'acqua chiederei che paghino soprattutto i mandanti politici più che i militari e poliziotti mandati allo sbaraglio, ma purtroppo la mia voce , nel brusio generale, rimarrà una delle tante inascoltate di questa Repubblica sempre più piena di scheletri d'armadio che di verità, di misteri irrisolti che di verità acquisite: povero paese e poveri noi.

Un'assaggio del futuro:l'uragano ora e poi?

Le condizioni climatiche di queste settimane possiamo considerarle un piccolo assaggio del futuro prossimo venturo (decenni) che ci aspetta, se pensiamo all'uragano che sta interessando mezz'Europa e ai contrasti climatici che si stanno verificando negli USA davvero possiamo cominciare a dire che siamo oltre il punto di non ritorno e che la speranza è quella di rallentare l'evoluzione in modo da limitare e prepararsi ai danni magiori che verranno ma di poterlo evitare è ormai fuori discussione. E' brutto dire che nonostante gli allarmi lanciati dagli scienziati e dagli enti di ricerca sia pubblici che privati sono caduti nel vuoto inascoltati dalle elitès che ci governano più preoccupate dello status quo che le mantiene al potere che del futuro delle generazioni a venire. Cosa ci vorrà ancora perchè prendano atto della situazione? Che, forse mezzo mondo finisca sott'acqua o peggio sotto ghiaccio?

Gli italiani a favore di eutanasia e testamento biologico


7 italiani su 10 sono a favore dell'eutanasia e 3 su 4 al testamento biologico (fonte: eurispes). I numeri parlano chiaro la società, almenno su questioni come i diritti civili, eutanasia, testamento biologico sono, come al solito, più avanti sia della politica che della Chiesa: saranno tutti barbari e laici? Non credo. E' solo che nel mondo politico conta molto di più l'assenso di fondo di grosse entità come la gerarchia ecclesiastica o i poteri forti che la libera espressione dei cittadini. Temo che se non si metterà in moto la società civile queste battaglie per liberare la società dai vincoli, lacci e lacciuoli rimarremo nel limbo dell'incertezza e del provincialismo bigotto buono per tutte le stagioni e in buoni rapporti con chi, in uno stato liberale, dovrebbe avere solo un'autorità morale e non influenzare direttamente l'orientamento di settori della politica. Quella che è in pericolo non è la vita ma il concetto stesso di morte dignitosa e naturale, e se non cominciamo a far sentire la nostra voce qui fra un pò faremo i conti con il divorzio e l'aborto che saranno ridimensionati tem

USA ma quanto mi costi?


(fonte: sissunchi. http://liberoblog.libero.it/politica/bl5914.phtml ) vi lascio il link così potrete leggervelo con calma a me interessa il dato. Versiamo 366 milioni di dollari per "la difesa comune" agli americani e mantenere qui in pratica le loro basi. Quindi non solo come detto in un post precedente non ci danno nessun indotto dalle loro basi, non solo fanno diventare il nostro paese obiettivo militare di eventuali attacchi di potenze nemiche o terroristi di vario colore e genere, ma dobbiamo pure pagare per il piacere di averli qui. Questi soldi non potrebbero essere impiegati in servizi scolastici, o in sanità, o chissà cos'altro di maggiormente utile alla società invece di essere destinati ad essere "il prezzo della protezione" di cui è meglio farne a meno? L'amicizia con quel paese non c'entra, se si è amici non si paga ma al limite si dividono le spese, qui invece è diverso io gli faccio da portaerei e devo pure pagare per farlo dov'è l'utilità? Nella foto a commento del post c'è la mappa delle basi USa nel nostro paese: un solo commento siamo circondati!! Il giorno in cui gli cheideremmo di ridurle o accorparle sarà un problema serio.....

Governo: aumentano le tariffe ma nulla cambia per chi non paga


Come da copione degli ultimi 40 di vita repubblicana, anche quest'anno assistiamo ad un'aumento delle tariffe, sia pubbliche che controllate, ben al di là di quella che è l'inflazione programmata stabilita per meglio ridurre gli stipendi di chi lavora davvero e deve tirare fino alla fine del mese. Niente di nuovo avveniva sotto il pentapartito, avveniva con il polo, avviene con la cosiddetta sinistra alleata con il centro oggi. La cosa che è bella (in senso lato) è la rincorsa all'aumento da un lato e l'opposizione del momento che strilla e strepita che sono ingiustificati e bla bla (mentre qualche mese o anno prima ha fatto esattamente la stessa cosa). Certo le giustificazioni sono tante: dal pareggio di bilancio (che sono stati incapaci di raggiungerlo sono loro mica noi che paghiamo), al deficit (che sempre i nostri governanti hanno creato), alla crisi (che puntualmente arriva quando gli industriali decidono che è il momento di rialzare il tasso di profitto e scaricare un pò di persone dalla barca), ecc. Aggiungiamo che i furbi in Italia sono tantissimi e che non solo è facile evadere le tasse ma è anche facile farla franca e la frittata è fatta: pochi pagano quello che tutti dovrebbero pagare e quindi creando una casta di privilegiati e parassiti che vivono dele sfortune e onestà altrui.

Cosa accade nel partito radicale?


Pannella è un politico di razza, come lui non ce ne sono più, appartiene ad una tipologia ormai rara oggi nel panorama politico italiano e l'ho sempre stimato per questo motivo. I radicali hanno significato moltissimo per la nostra società provinciale e bigotta, sono stati i catalizzatori dei fermenti che pur c'erano e li hanno trasformati in movimenti di massa superando i limiti che i tradizionali partiti non potevano, ma più spesso non volevano per puro calcolo politico, superare. Aborto, eutanasia, divorzio, libertà civili, ricerca scientifica staminali sono sempre stati al centro della battaglia e anche quando facevano scelte discutibili alla fine era certo che una ragione c'era e anche giusta (un'esempio: ilona staller al parlamento, e perchè no visto come lo spettacolo della politica si andava evolvendo, e come è diventato oggi). Hanno e avevano il coraggio delle battaglie di minoranza sicuri di rappresentare gli "spiriti" migliori della laicità, pur se trovo criticabile l'appiattimento su posizioni liberiste e americaneggianti che, a mio modestissimo parere, non sono parte della nostra peculiarità culturale e storica. Negli ultimi tempi però la diatriba nata e sviluppatasi fra Capezzone e Pannella (io non sono radicale quindi non sono addentro alle questioni interne di questo moviemnto) ha preso sempre di più la piega peggiore che ci potesse essere nella migliore tradizione dell'autoritarismo, sia pure di stampo liberale (ricordo che il liberalismo non è sinonimo di democrazia al contrario sono due idee che partono da concetti opposti e arrivano a conclusioni diverse, molti teorici hanno cercato di fare la summa dei due e si è arrivati alla liberaldemocrazia che è poi il tipo di ordinamentoi sociale che tutti abbiamo sotto gli occhi nel bene e nel male) arrivando a chiedere, negli ultimi giorni, in diretta radio la chiusura di un microfono di Capezzone da parte di Pannella. Non fanno certo bene all'immagine che ci siamo fatti di questo movimento le "polemiche" nè fa bene al sistema dei partiti vedere proprio i radicali accapigliarsi nella migliore tradizione della partitocrazia classica; se anche loro cadono in questi rivoli

Una verità scomoda


E' uscito!! Finalmente è uscito "una verità scomoda" il film documentario che ha come protagonista Al Gore (candidato alla Vice Presidenza americana quando Bush per la prima volta fu eletto e parente dello scrittore "eretico" americano Gore Vidal) che spiega e documenta sul global warning climatico che stiamo vivendo in questi anni. Questo è uno di quei documenti che maggiormente hanno dato fastidio alle multinazionali dell'inquinamento ed è stato osteggiato prima durante e dopo la sua uscita da una campagna mediatica tutta a tesa a non "allarmare" il cittadino-consumatore-osservatore che mai si era vista in precedenza e soprattutto improntata alla "rassicurante" ipotesi che il manovratore non andava disturbato perchè sapeva quello che faceva e di non preoccuparsi visto che sì sono un pò fuori norma i valori ma comunque restano nelle medie dei trend climatici ecc. In realtà non ci vuole un meteorologo per capire che l'orologio climatico si sta rompendo e con esso gli andamenti stagionali sono cambiati (prova ne sia l'inverno mite che stiamo avendo e il freddo polare di alcuni stati americani di solito con temperature cliamtiche miti) che il ghiaccio si ritira (ma non ci si deve preoccupare perchè non ci sono prove definitve e via suonatori cantando nel coro) come l'ultima la notizia che la groenlandia si sta scongelando e quelli che si credevano insenature dell'isola erano in realtà, sbucando fuori dai ghiacci sciolti, promontori. Il mio consiglio è di andare a vederlo che sono, una volta tanto, soldi spesi davvero bene perchè non ci si annoia durante il documentario, credetemi.

Ma noi non decidiamo mai?


Cosa accade quando i cittadini esprimono sfavore ad una proposta accolta dal consiglio comunale? Di solito in democrazia si fa esprimere il "popolo" sovrano e poi si prendono le decisioni definitive. A vicenza, dove dovrebbe essere "allargata" la già esistente base americana tutto ciò non accade. Della questione il governo nazionale (più per timore di scivolare sulla buccia di banana che per reale convinzione) se ne è lavato le mani e ha mollato la patata bollente ai Comuni della zona, dei quali alcuni di essi avevano votato favorevolmente altri no. Ma con le contestazioni in corso mi chiedo visto che si tratta di qualcosa che s'innesta su quella economia (che io sappia mai gli americani hanno portato valore aggiunto allo sviluppo di una certa zona dove installano una base, anzi di solito si fanno arrivare tutto, ma proprio tutto, dalle madrepatria) non è il caso di chiedere cosa ne pensino i cittadini? Si fa un bel referendum e dall'esito di esso, qualunque sia, se ne traggono le conseguenze. In una democrazia normale questa dovrebbe essere la regola e non la eccezione. Ma in Italia invece questa è una utopia soprattutto quando (in particolare per quanto riguarda i liberisti del partito democratico) c'è da fare bella figura con l'imperatore....

Blogosfera e new media: democrazia elettronica o pericolo?


Cresce l'insofferenza per la blogosfera vista come concorrenza alle imprese editoriali che sentono minacciato il loro mercato, così come dal mondo politico che vede in esso un potenziale enorme ma che non può essere controllato appieno: e questo sia per il mainstream informativo che per il mondo politico è un pericolo. Ecco perchè dal fai da te dell'informazione (qualcuno arriva addirittura a figurare la blogosfera come un'occhiata collettiva al proprio ombelico) presto potrebbe esserci una regolamentazione e quindi una perdita della semplicità e della espressività personale tipica dei blog che progressivamente perderanno quella che è la loro originale funzione la creazione e lo scambio delle informazioni fra persone comuni senza la mediazione terza del tradizionale mezzo informativo. La rete ha sostituito la comunità del villaggio (o se vi piace il vecchio bar dove la sera davanti ad un bicchiere di vino si commentava ecc. i fatti sia del villaggio che del paese), i blog ne sono diventati il manifesto mentre le chat hanno sostituito il chiacchericcio e il pettegolezzo: tutti aspetti che se ci pensate erano comuni fino a 30/40 anni fa e che si sono perse. Quest'anarchia da fastidio al potere (sia politico che informativo) perchè sono un fenomeno non controllabile e (soprattutto quando sono in gioco potere politico e potere finanziario) impedisce di navigare nei mari degli utili e dei compromessi fra questi due mondi (collusi e/o distanti a seconda dei rapporti di forza) e che hanno da tempo perso quello che è il vero punto di contatto in una democrazia liberale: l'individuo in tutte le sue forme ed espressioni. Hanno vietato il file sharing in rete con la scusa che ledeva i diritti di autore (non avevano tutti i torti), ad esempio, ma non hanno fatto nulla nè per ridurre il costo dei cd nè investito in forme alternative di comunicazione musicale: difendono lo status quo e basta, i cittadini hanno ottemperato (almeno il larghissima parte) ma la possibilità di scambiare al di là della rete è rimasta perchè e folle per un comune cittadino comprare montagne di cd per pochi brani che interessano e si sono organizzati in motu propriu. Lo stesso dicasi della blogosfera è diventata l'espressione della gente comune che non vuole invischiarsi direttamente in temi che solo per pochi minuti al giorno può seguire, è stufa di leggere i resoconti dei quotidiani che nella maggior parte dei casi scrivono senza mordere in quanto hanno padroni che non sono editori puri ma interessi in più campi, si è organizzata dando vita al passaparola "elettronico" ossia i blog e le community. Quanto tempo passerà prima che si scateni il furore dei media tradizionali contro questa forma di comunicazione, messo sotto forma, magari, di regolamentazione? Visto come cresce il fenomeno non molto e sarà un'altro pezzo di democrazia reale che sparirà dalla società che nominalmente solo è liberale e democratica, ma di fatto è preda d'interessi (politici/finanziari) molto forti e potenti che vanno al di là del tema di perdere lettori ma molto a che fare con l'infromazione embedded e di parte che orienta ma non informa crea consenso ma non spiega, rende reale l'immaginario politico, distorce la realtà (quante notizie sono discusse ed emergono dall'anonimato solo perchè "dette" in tv o "ascoltate" alla radio?) fornedo di essa l'aspetto che serve a interessare ma mai ad informare semplicemente.

Epifania tutte le feste porta via e Sanremo?


Già anche quest'anno ci tocca o meglio Vi tocca sorbirvi Sanremo o meglio il sonno indotto anche a coloro che della'insonnia ne hanno fatto uno stile di vita. Quest'anacronistico festival che ormai è diventato una passerella delle major più che della canzone italiana ha ormai debordato da quelli che erano i suoi "confini" naturali e comprende di tutto (comprese comparsate di nome noti e non solo della canzone, che si fa per acchiappare un pò di audience) sembra sempre esalare l'ultimo respiro ma ogni anno ce lo troviamo redivivo di fronte con annessi forzati che lo guardano avidamente per carpire le noiosissime canzoni sciorinate. Volete vincere? Cuore, amore, gioia, dolore ecc. la ricetta è sempre la stessa e le canzoni sono sempre quelle servite in mistura percentuale a seconda del cantante e degli autori che le scrivono. Le solite polemiche prefestivaliere giusto per riscaldare l'atmosfera, il solito show con i soliti presentatori, le vallette (come saranno quest'anno ossigenate? ancora non si capisce.....), in una parola la solita solfa che una parte di pubblico si dovrà sorbire e un'altra, come me, tenterà accuratamente di evitare (programmazione permettendo) sapendo che comunque ne subirà l'influsso nefasto dato che molte altre trasmissioni vi si appenderanno disperatamente per sfruttare l'effetto di trascinamento nell'audience così come vi si dedicheranno le retrospettive e i commenti sia in ufficio che sui treni pendolari (e quest'ultima è l'unica cosa che giustifico dato che la mattina con gli effetti ancora evidenti della levataccia una dormita ad occhi aperti non guasta

Il prezzo dello status quo


35.000 morti in Irak solo nel 2006 questa è la cifra della guerra al terrorismo. Una cifra spaventosa cui vanno aggiunti i 3000 morti americani. Ne è valsa la pena? Evidentemente se si è deciso di mandare altri 20mila soldati in quel paese. Il prezzo della liberazione è altissimo e l'impopolarità viaggia di pari passo temo. Un paese distrutto, che sarà probabilmente diviso in tre e riuntio sotto una federazione, un mare di petrolio gestito dalle multinazionali e l'improvviso medioevo di uno stato che era (nonostante il dittatore e il suo regime) uno dei più ricchi dell'area. Mi chiedo quanti ne dovranno morire ancora prima di vedere l'uscita dal tunnel di quest'orrore. E mentre Bush e Blair si chiamano fuori da colpe (eppure ne hanno se non addirittura come principali respnsabili dell'aggressione), Kissinger (che di esteri ne sa molto più di queste due persone) consiglia loro di leggere la guerra algerina che costò moltissimo ai francesi: non potrei essere più d'accordo una volta tanto.

Iraq, Somalia, Afganistan: la vera strategia? lo status quo!!

L'impressione che si ricava dalla strategia che assume l'Amministazione americana è quella del andare avanti a testa bassa, come accadde in Vietnam, senza curarsi dei costi e delle perdite e soprattutto dei danni all'immagine che il paese "campione" della libertà ne sta ricevendo nonchè della stanchezza della gente che proprio non ne può più. I motivi? diversi, innazitutto economici: dall'Afganistan passano molti oleodotti e gasdotti (uno in costruzione) e quindi come paese è vitale da questo punto di vista, lo stesso dicasi per l'Irak dove, come già scritto nel post precedente le multinazionali del petrolio si sono assicurate per 30 anni i diritti di sfruttamento, per quanto riguarda la Somalia bè basta guardare la cartina per comprendere subito perchè sia importante insieme all'Etiopia e il resto del Corno d'africa, si trovano all'imboccatura sud dello spazio di mare che porta al Mediterraneo da un lato e all'oceano indiano dall'altro ossia un dei transiti commerciali più importanti del pianeta e chi controlla quell'area davvero controlla l'intera area che va dal mediterraneo all'India. Dal punto di vista politico l'Amministrazione si gioca molto della sua immagine se riesce a non uscire scappando da queste aree di crisi e di conseguenza di fronte al mondo islamico di cui si è alienata la già poche simpatie della gente (mentre dei regimi è cosa diversa visto che si reggono anche grazie ai dollari) della strada dato il fallimento della politica fallimentare adottata: quindi la parola d'ordine è tenere duro e lasciare le patate bollenti alle future Amminstrazioni (di segno democratico) lasciandosi dietro una scia di rancori e odio non idifferente. L'evoluzione purtroppo non lascia ben sperare per cambiamenti più radicali nè viene mostrata la minima attenzione alla popolazione che rispetto a com'era prima ora sta sicuramente peggio e di questo ha ormai capito chi deve ringraziare. Se poi aggiungiamo allo scenario lo scontro sempre più aperto con l'Iran (spalleggiato da Cina e Russia) e la questione mai risolta di Israele e dello Stato palestinese vero punto focale del medioriente vediamo come la pochezza di questa politica ha non solo le gambe corte ma è stata oltremodo deleteria proprio per gli interessi occidentali che ormai sono compromessi e hanno perso credibilità. E' così solo che si può spiegare la mossa del nostro Ministro degli esteri che si è allineato all'Europa, allontanandosi da quella avuta dal Governo precedente, alla ricerca di un diverso modo di approcciare con quelle aree da cui dipendiamo per tanta parte della nostra economia e dei nostri interessi.

Anti o pro: ma non eravamo tutti americani?


Ci vorrebbero anni e centinaia di blog per esperre le ragioni dell'una e della'altra parte. Io invece, dato per scontato che abbiate le idee chiare sui concetti, dico la mia spero in maniera semplice e chiara. Se per antiamericanismo intendiamo non essere con la linea politica che le Amministrazioni americane hanno seguito dal 1945 tesa ad affermare non la supremazia di un concetto (la libertà e la democrazia) ma quella propria ricorrendo anche a colpi di stato, ingerenza in stati stranieri, ecc. (la storia dovremo conoscerla tutti) allora sono sfavorevole anzi direi anti, proprio perchè non mi va giù che un servizio segreto straniero possa venire nel mio paese (per fare un'esempio dei nostri giorni, ma si potrebbe parlare del Cile o dell'Irak dove le multianzionali del petrolio si sono assicurate per 30 anni i diritti di estrazione mentre a baghdad non c'è benzina e gli irakeni vivono sopra un'oceano di petrolio) sequestrare un cittadino portarselo illegalmente in una qualche prigione e interrogarlo senza garanzie individuali (se ci dobbiamo distinguere dai terroristi dobbiamo applicare la legge non i loro stessi metodi sennò non siamo diversi da loro), il tutto con l'appartente indifferenza "attiva" sia dei nostri servizi che del nostro Governo che vi appone il segreto di Stato e mette una bella pietra tomabale sulla vicenda, ma se fosse avvenuto il contrario? se noi fossimo andati negli USA e avessimo sequestrato un cittadino, cosa accadeva? Minimo un bombardamento all'uranio impoverito!! Ecco perchè io sono fra quelli che vogliono una costruzione europea sapendo che negli usa è vista male molto male...... Aprire una base militare americana che scopo ha? io non ne vedo nessuna e mi rende obiettivo di attacchi terroristici e perchè farla? per l'economia locale? non credo. Per accordi? può darsi ma a questo punto metterei la condizione di una maggiore "collaboratività" della Autorità americane per le indagini che riguardano il caso Sgrena per esempio, oppure per avere i tracciati radar che riguardano il caso Ustica, oppure ancora per vedere in galera i responsabili del Cermis, cose queste nè dette nè fatte. Perchè allora calarci le braghe? E' mai possibile che la genrazione dei politici che è cresciuta guardando troppi Happy days e fonzi che ha il mito debba scattare in piedi solo perchè l'Inquilino della Casa Bianca ha il Raffreddore? No, non mi va giù......... Io sto mito non ce lo vedo anzi proprio per quanto riguarda i Kennedy sono gli stessi osservatori politici americani che stanno eliminando il velo su essi di eroi del liberalismo, ad esempio mentre passava John Kennedy per essere sostenitore dell'integrazione razziale, nominava alla Corte Suprema giudici di segno opposto (sapendo benissimo che quando poni per legge un problema di questo tipo tu ghettizzi ancora di più l'oggetto della discriminazione in quanto diventa riconoscibile a tutti). Lo stesso dicasi per Rossvelt la cui tanto decantata azione contro la Grande Depressione in realtà fu solo quella di sovvenzionare sindacati e agenzie per creare lavori inutili e sottopagati che poco mutarono le condizioni reali dei cittadini americani, mentre l'impatto psicologico fu enorme ed è solo qui che il carisma si fece sentire nel dare le mitiche iniezioni di fiducia, ma se l'America si è risollevata è dovuto alle sole sue forze n e alla smisurata fiducia nei propri mezzi (ed alla seconda guerra mondiale) ed alle aspettative dei cittadini non certo per le

Pensioni e Co.: la vittoria di Pirro della sinistra


Cosa accade nel mondo variegato della politica? Mentre c'è chi ha le prescrizioni su reati (anche se era tutto da dimostrare perché nel nostro paese vige la regola che si è innocenti fino a condanna definitiva) grazie a leggi che si è fatto fare su misura, il Governo, zoppo dalla nascita, si rode sulle tematiche scottanti nel perenne scontro fra liberisti e sinistra, scontro malcelato, che si avrà soprattutto sulle liberalizzazioni, in generale, e le pensioni in particolare. Ma perchè ritoccare le pensioni? La risposta ovvia è perchè lo prevede la Riforma Dini ossia quella legge barbara che in un colpo solo ha ridotto del 25% le nostre pensioni future mentre quelle dei nostri figli di circa il 40% il tutto in nome del risparmio e dell'equità malintesa (malintesa perchè non è per niente equa dato che al taglio nel passaggio da retributivo a contributivo si è aggiunta una bella sforbiciata anche sui rendimenti) e presentata come egoismo generazionale. Non a caso una legge fatta dal centrosinistra di allora, ossia dalle stesse persone che oggi vogliono "riformare" in senso ancora peggiorativo. Più volte ho espresso la contrarietà perchè in realtà se si separa la assistenza dalla previdenza si nota subito che i fondi pensionistici non sono malconci anzi al contrario godono di ottima salute (e se lo Stato facesse il suo dovere nel reprimere l'evasione contributiva starebbero anche meglio), cui si aggiunge gli appetiti del mondo finanziario assicurativo che alla torta del tfr ci vuole partecipare per prendere molto e dare poco (si perchè essendo la maggioranza dei fondi vincolati al mercato ci scommetto la tasca che poco prima della restituzione dei soldi il mercato andrà malissimo......). Ma è davvero necessaria la riforma? Secondo molti no. In realtà l'orientamento è quello, come al solito liberistico, di uno Stato che assicura un minimo mentre il resto è lasciato al mercato e alla fortuna: una edizione in piccolo della ownership society che tanto piace ai liberisti americani e che tanti danni e miseria creerà nella gente comune. Il vero problema e che la sinistra, o meglio il residuo della sinistra storica, non ha idee sul come mantenere lo status quo e usa l'arma soprattutto del compromesso il che significa che le riforme ci saranno anche se diluite ma comunque i danni saranno fatti e i nostri figli pagheranno lo scotto dei nostri errori. Lo stesso ragionamento si può fare sul resto delle liberalizzazioni esse ci saranno e saranno frutto di compromessi e come chi pagherà di più saranno i cittadini che si troveranno a fronteggiare corporazioni agguerrite da soli. Salvo poi, come è già accaduto per i precari, il pianto del coccodrillo quando ci si accorge che "quelle" leggi hanno danneggiato anzichè aiutare ma, come si dice in un film, "ormai è fatta" e si cerca di correggere (vedi riforma cosiddetta Biagi) sostituendo al danno la beffa. Sanità, acqua, lavoro, istruzione, tutto è privatizzato o in procinto di esserlo solo i cittadini non hanno diritto di parola nè sono consultati anche se saranno loro a pagare in prima persona e di tasca propria le fesserie dei nostri politici.

Insulti e timidezza: ci sono o ci fanno nell'ulivo?

Mentre tutti si sperava che con questo Governo fosse almeno limitato lo strapotere arrogante del Capo della destra, l'attuale maggioranza (a dispetto di quanto aveva scritto nel programma) sta rifacendo gli stessi errori del periodo 96-01 e masochisticamente ricadendo nella ragantela intessuta dal Ragno con poca abilità in verità. Con lui vogliono parlare di riforme e di tv così come vogliono dialogarci su diritti civili e politica internazionale: mission impossibile. Perchè finirà come con la bicamerale: affossate tutte. Vogliono distinguersi nel non fare vendette ma non hanno il senso della misura e non si può considerare pari qualcuno che si sente mille gradini più su di te e lo dimostra ad ogni parola e atto e potendoselo pure permettere visto lo strapotere mediatico-econimico-politico che ha e gli hanno fatto mantenere: una tagione di più per considerare questa maggioranza, in realtà, come la parte "migliore" della destra e di conseguenza impossibilitata a intranprendere un cammino serio di cambiamento che liberi davvero la nostra società dai "lacci e lacciuoli" che la stringono ogni giorno di più, perchè, in fondo anche a costoro la situazione così com'è va bene perchè dovrebbero cambiare in meglio.... giusto qualche aggiustamento per accontentare questo o quel potente economico, loro sponsor, o la Commissione UE (liberista che più non si può) tanto poi a pagarne ke conseguenze non saranno loro ma noi cittadini. Pensate alla riforma delle pensioni con l'abassamento dei rendimenti delle stesse pur in presenza di aumento delle pensioni esse rimarranno uguali se non più basse (per fare un'esempio) di quanto sono ora: questa loro la chiamano equità ma la parola che intendono è un'altra ossia "disinteresse per le reali condizioni dei pensionati", si può accettare una tal condizione? io direi di no e allora la domanda è: perchè cavolo abbiamo votati per partiti che si riconoscono in questi due poli? Siamo così masochisti o ci lasciamo condizionare dai media?

L'apocalisse... si avvicina a sette minuti dall'ora zero


Sapete cosa è l'orologio dell'apocalisse? io l'ho scoperto da poco girando in rete e ho visto che in seguito ai cambiamenti climatici, che ha detta degli scienziati che lo utilizzano, incrementa la spinta verso la proliferazione nucleare (pacifica ma passarla a militare con le attuali teconologie è poco) a cui si aggiungono gli arsenali non solo delle "potenze" tradizionali del club nucleare ma anche quelli dei paesi emergenti aumentando il rischio radiattivo, hanno fatto decidere agli inventori di questo singolare "orologio" a portalo a sette minuti dalla mezzanotte, ossia dalla distruzione nucleare sia per eventuali confronti militari che per innalzamento della soglia di potenziale scontro che da convenzionale potrebbe diventare appunto di tipo nucleare: INCORAGGIANTE!!!! Siamo già nei guai fino al collo per gli "sceriffi" che nel mondo volgiono portare con le armi libertà e democrazia (ma che ottengono solo l'innalzamento del livello terroristico della controparte), così come ci si dovrà confrontare prima o poi con la Corea del nord e il folle programma nucleare, per non parlare della Cina che, secondo uno studio del Pentagono, da qui a 10 anni sarà una potenza economica che metterà in pericolo la potenza americana (con tutto quello che ne consegue anche dal punto di vista militare), siamo all'inizio di un ritorno dello strapotere russo che grazie al ricatto energetico tiene in scacco i paesi ex sovietici e mezza europa, il mondo arabo è in subbuglio (con le questioni: arabe, palestinesi, irakene e israeliana tutte ancora pericolosamente aperte), i cambiamenti climatici, le guerre per l'acqua e contro la fame, la povertà e le malattie (in gran parte conseguenza della politica occidentale di colonizzazione economica), i grandi dislivelli fra ricchezza e povertà (non solo più appannaggio del terzo mondo ma qui in casa nostra) che ci mancava? una bella apocalisse nucleare che ci riporta, come diceva Einstein, alla Quarta guerra mondiale che si "combatterà con la clava" per la gioia di chi sarà così sfortunato da sopravvivere alla Terza. Che schifo di mondo lasciamo ai nostri eredi....

Iraq: Bush e l'instabilità


Il Presidente Bush ha affermato che le sue decisioni hanno portato in Iraq una maggiore instabilità e che la storia giudicherà il suo operato poi ha attaccato il Congresso reo, a suo dire, di criticare ma di non proporre nulla. Bèh si commenta da sola. Peccato che le sue decisioni ha comportato decine di migliaia di morti irakeni, oltre tremila morti americani, un terrorismo rafforzato, l'Iran assurto a potenza regionale, un'astio antiamericano, nei paesi arabi come mai c'era stato prima, un bilancio federale amerciano che più rosso non si può (che comporterà ulteriori tagli al welfare e a cosa sennò?), un'impoverimento ulteriore dei ceti medio-bassi del suo paese, l'isolamento americano a livello internazionale. Certo la storia, con la freddezza dell'osservatore futuro potrà giudicare è vero ma temo che il giudizio delle persone comuni, anche nel suo paese, sia già stato emesso e credo che sarà senza appello di condanna. E' anche chiaro che ormai egli si limiterà allo status quo "vivacchiando" fino alle prossime elezioni americane per scaricare sul suo successore i problemi che ha contribuito in larga misura a creare: il tutto a scapito del coraggio di ritirare, oltre che ammettere di aver sbagliato e essersene assunto la responsabilità e di aver creato maggiore instabilità, le truppe e ritirarsi a vita privata

Odio: una parola che oggi è in gran voga


Oggi non mi andava di scrivere, volevo solo guardami un pò in giro (k*********e si dice) e mentre lo facevo sono capitato a caso su un blog cosiddetto di "destra" (come se questa parola avesse ancora un significato semantico uguale all'originale del vocabolario) e ho seguito le tracce dei vari link e blog amici leggendoli e riflettendo su quello che c'era scritto. Rispetto le idee politiche altrui (non sempre la cosa è reciproca ma fa lo stesso ) e valuto quello che si scrive alla luce dei fatti e degli avvenimenti cui si riferiscono. Invece quello che ho notato, semanticamente parlando, sono i termini: comunisti, statalisti, mortadelle varie ecc. volendo concentrare tutto in una parola ODIO puro e semplice, mai un ragionamento che va a guardare dietro le singole vicende, mai una valutazione sulle decisioni ma solo un'insieme di slogan e luoghi comuni (genere ma a Cuba si vota, come se a me importasse....). Ora, come ho avuto modo di dire in altri post (chi vuole se li legga son lì dietro a questo) le tecniche di indottrinamento e di marketing politico mutuate dalla politica americana (leggere Mazzoleni in proposito) sono ormai d'uso comune e mirano non tanto a convincere l'avversario ma a coltivare il proprio orticello colpendo, con parole d'ordine brevi, del genere spot tv, la fantasia e la pancia (più che la testa) di chi legge: ordine, sicurezza, extracomunitari, lavoro ecc. tutte cose presentate come 1+1 (vedere Erba dove il signore Tunisino fu dipinto come il mostro mentre italianissimi sembrano essere gli assassini) mentre invece su ogni argomento ci vorrebbero veri e propri trattati; tutte cose che messe in fila con il substrato di un minimo di furbizia ideologica danno sfogo alla parte peggiore e la sensibilizzano trasformandola in odio puro e feroce. Ecco il sentimento che ho riscontrato e non è certo così che si dovrebbero indirizzare i sentimenti della parte, in un paese che passa per essere liberale, cui costoro si richiamano. Così non si crea dialogo ma steccati o meglio dualismi del genere "noi o loro" che se fossimo un popolo serio (come lo sono gli slavi) saremmo già in una bella guerra civile, mentre invece abbaiamo alla luna. A sinistra (ammesso che ci sia a tutt'oggi una sinistra in Italia) commettono lo stesso errore e non contribuiscono alla riflessione e alla moderazione. In realtà, come diceva Bobbio, sinistra e destra sono concetti superati dalla storia, oltrechè dagli eventi, e obsoleti e al massimo si può parlare di confronto fra destra (Gore Vidal) fra destra e destra estrema ma di livello economico perchè le ideologie (che supportano i concetti) non esistono più. Quindi, a mio parere, definirsi di destra o di sinistra è antistorico e chi lo fa è perchè non ha ancora capito che (mentre i foderi combattono le sciabole sono lì a guardare, luogo comune ma in sintonia con il marketing politico attuale) deve cominciare a guardare il mondo con la testa e zittire la pancia. Non si va da nessuna parte urlando e parlandosi addosso,nè si va da nessuna parte con gli estremismi nè con i sentimenti assoluti.

L'albero dell'Ulivo....


Dopo tanto clamore la montagna (e le varie collinette) partorì "l'albero". Già, ora fanno l'albero dove, come nei bigliettini natalizi, esprimono i desideri e sperano che si realizzino. E come se non bastesse ci si è messo anche Pannella (vedi post precedente). Ma come li vedo male..... Sono sempre stato critico perchè mi sarei aspettato meno tatticismi e più coraggio ma non è questa la caratteristica di queste elitès al potere (che, come ha fatto il precedente Governo, se non pensano a leggi "particolari") preoccupate di trovare sempre lati e sponde dimenticano che sono lì perchè ce li abbiamo mesi noi e non per grazia ricevuta. Anche per quanto riguarda la legge elettorale parte il dialogo con parte del polo: ma la lezione non l'hanno imparata dalla precedente espeirenza della bicamerale? E' fin troppo chiaro che se da un lato costoro tendono la mano alla prima occasione affonderanno tutto e li lasceranno con un pugno di mosche in mano e noi a pagarne, in termini di maggiori tasse e tagli, le conseguenze dei loro giochino: ora basta per favore, attuate il programma e mostrate coraggio.

Società di mostri o mostri della società?

La strage di Erba mi ha colpito nel più profondo e mi ha lasciato un segno indelebile anche perchè sono padre e posso immaginare come si deve sentire il padre, il Signor Azouz, perchè avrei agito anch'io nello stesso modo o peggio. Premetto che sono contrario, per miei principi, alla pena di morte ma come ho commentato nel blog di Tonidany http://blog.libero.it/Darya volentieri li avrei lasciati nelle "amorevoli" mani dei detenuti per qualche tempo in modo da farli sentire nello stesso modo di un tappetino che dopo butti via: è un delitto infamante ed efferato senza una ragione vera e razionale, ma solo dovuta a follia. Volendo ragionarci su, mio malgrado, non posso non dire che delitti di questo genere sono il sintomo di una malattia profonda della società italiana, in particolare, e occidentale, in generale, una malattia che si chiama "anomia" (e di cui ho già trattato). Essa è quanto di peggio una società possa creare in quanto nmon c'è niente di peggio che la rottura dei vincoli sociali e familiari per tirar fuori il peggio dagli individui (anche quelli che sembrano più innocui) perchè alienano i tratti umani rendendoli come belve frustrate in gabbia che alla minima occasione esplodono per un nonnulla e senza motivo scatenante. Ne parlò per primo Durkheim analizzandol'evoluzione sociale e oggi trova una tragica conferma nella società occidentale in decadenza dove i rapporti sono atomizzati dai ritmi feroci che impone al società del cosiddetto benessere e dove se non "sei" non esisti, credo che se non prendiamo coscienza di quest'assunto non potremo mai intendere cosa davvero si sta scatenando nella società e cosa ancora si dovrà scatenare. Penso per fare un'esempio al massacro di Columbine negli USA, a quando anche qui? I segnali ci sono tutti, purtroppo, e non vedo anticorpi in movimento perchè ognuno (sia esso gruppo o singolo) è troppo preso da propri e particolari interessi per scendere dal piedistallo virtuale su cui è salito, secondo voi che significa quando si dice che tutti urlano o parlano e nessuno ascolta, eh?

test velocità

Test ADSL Con il nostro tool potrete misurare subito e gratuitamente la velocità del vostro collegamento internet e ADSL. (c) speedtest-italy.com - Test ADSL

Il Bloggatore