lunedì 24 settembre 2007

Questi sondaggi.....

Da un sondaggio svolto dall'Università di Siena, svolto insieme al Comune, è risultato che Gianfranco Fini è il miglior candidato del buongoverno battendo di poco W. Veltroni; sondaggio che ha lasciato non poco sconcerto (se si pensa che era stato fatto a margine di un convegno sul buongoverno che avrebbe dovuto anche essere un contraltare culturale al cosiddetto "grillismo") negli osservatori (anche nel curatore del sondaggio stesso) soprattutto perchè l'emersione di questo vincitore ha messo in luce due cose: innanzitutto che davvero gli steccati sono caduti e che quindi si cominciano a valutare la politica non in nome di schieramenti ma di scelte (anche d'immagine e non solo dato che Fini ha dato buona prova di se quando era al Governo) nel dare un giudizio ad un politico; poi che lo scenario politico italiano, poco meno che gerontocratico, è in netto contrasto con la società reale che è molto più stratificata e complessa ed è attraversata da vari fenomeni complessi di cui il cosiddetto "grillismo" ne è soltanto uno. Infatti è noto a tutti che almeno un 40% dell'elettorato segue la politica e si aspetta molto da essa: e quando rimane delusa non sta più prona ad aspettare un qualche messia ma agisce e si fa sentire non ultimo con il voto. Se segnali devono arrivare alla torre d'avorio "politica" essi devono essere chiari ed inequivocabili: qui nessuno vuol più firmare cambiali in bianco o pagherò, tutti si aspettano che una volta proposto un programma esso venga attuato, per quanto possibile, in ogni sua parte non che, come accaduto da 60 anni a questa parte, il giorno dopo le elezioni già c'è qualcuno che fa opera di disinformazione sul programma stesso senza alcuna intenzione di applicarlo dato che non corrisponde al "proprio" modo di essere e sentire politico o perchè i referenti economici non lo vogliono attuare. Ecco il punto. La parte più sensibile del paese va riconosciuta per quella che è: un capitale di idee e voti che non va disperso con fughe in avanti come il ParDem in modo da spostare l'attenzione dal programma con il quale l'Unione è stata votata (e dalla quale ci si aspettava fosse attuato) a un'improbabile giochetto di potere fra Ds e Margherita per costruire qualcosa che non ha nessun motivo di esistere dato che raccoglie solo il 26,2% scarso delle preferenze (sondaggio di Repubblica) a fronte della sola Forza Italia che ne prende almeno un punto in più ossia il 27% e se vi sembra poco pensate che se queste rilevazioni fossero esatte in pratica non c'è necessità per la Destra di creare il PdL pechè anche così stravince alla grande. Se poi ragioniamo con i grandi numeri c'è anche questo e ragioniamoci sopra sia noi cittadini che voi politici: il cosiddetto centro(sinistra?) ha il 44,8% contro il 54,2% della CdL (UdC compreso ma su questo ho qualche dubbio dato che la tendenza degli ex DC alla riunificazione sta diventando sempre più forte); in pratica non c'è storia............................... Sea ciò aggiungiamo anche il fenomeno della contestazione in toto dei partiti da parte di una fetta della società reale (di cui Grillo se ne è fatto interprete ma è solo tale un'interprete) allora è dura davvero pe quelli che speravano in una svolta di questo paese e si sono invece ritrovati in una continuazione delle precedenti politiche fatte dal 1990 in poi: precariato; lavoro nero; evasione/elusione; tasse alte per i lavoratori dipendenti; tributi altrettanto alti; tagli a destra e manca; peso enorme delle corporazioni (grandi e piccole) sulle scelte governative; in pratica il programma disatteso in toto e delusione di chi vi vedeva finalmente un qualcosa di diverso rispetto ai miliardi di posti di lavoro e alla povertà crescente. E come risposta a tutto ciò? Il ParDem: uan vota si diceva errare è umano ma perseverare è diabolico e qui ci vuole una bella faccia tosta se si continua su questa china.

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