domenica 23 settembre 2007

Blog e/o media mainstream?


Leggendo le varie news e i giornali ho notato una cosa, come i media tradizionali vedano con fastidio il mondo blogger in particolare ed i new media in generale (soprattutto quando non coincidono vecchi e nuovi media), non come una potenzialità in più da cui trarre spunti per migliorare se stessi e rendersi più concorrenziali ma piuttosto come pericolosi concorrenti che levano audience e tirature e creano confusione nel già "confuso" mondo della comunicazione (casomai l'informazione è talmente onnicomprensiva che il comune cittadino è spesso stordito dall'eccessiva quantità di notizie che gli arrivano da non saper più discernere la buona dalla cattiva, l'utile dall'inutile): ad esempio oggi sul Corriere della Sera in prima pagina, ma con continuazione a pagina 8 e 9, c'era un'articolo di B. H. Levy intitolato il peggio del 2006: i blog, Bush e i complottisti dove ad un certo punto afferma che non è la disinformazione il vero problema ma l'eccesso d'informazione proveniente da fonti diversissime ivi compresi i blog. Ed inoltre afferma che è stato l'anno in cui, secondo lui, si è capito che i giornali non servono più a nulla visto che tutti sono diventati giornalisti, ed infine che c'è stata l'esplosione dei blog: ossia di un planetario "guardarsi l'ombelico" (anche qui si nota un certo astio e non capisco perchè in quanto sono ruoli e campi diversi fra loro, oppure se ne teme la libertà?). Trovo strane queste affermazioni. Innanzitutto se i blog sono esplosi è perchè, forse, la gente è stufa di leggere il parere altrui (dello specialista, del tecnico o chi per esso) e vuole dire la propria e questo dovrebbe essere visto positivamente dal mondo dell'informazione perchè in questo modo si ha il polso dei punti di vista direttamente dagli interessati e non attraverso sondaggi o altro che invece a seconda delle domande si fanno emergere delle risposte differenti fra loro a secondo di chi lo commissiona e a volte in parte pilotate (se io chiedo cosa pensi della guerra ottengo risposte in un senso, se invece chiedo cosa pensi della guerra al terrore ne ottengo altre, entrambe sono aspetti di realtà non la realtà in senso stretto); poi non credo che i blogger, almeno non io, siano in concorrenza con i media perchè diversi sono i campi d'intervento: i media offrono professionalmente news e commenti (anche se spesso non in modo indipendente ma questa è un'altra storia) i blogger commenti e post. Ritengo i blog una delle espressione della democrazia liberale avanzata e denigrarli o combatterli dimostra il timore di non avere più il monopolio delle informazioni e anche che la gente non è più disposta a bere da un solo calice, e non ne dovrebbe temere l'espressività perchè la democrazia non è concorrenza ma partecipazione e la gente oggi non si accontenta più di una campana ma ne vuole altre, e in certi casi, vuole dire la propria corretta o no che sia l'esposizione e l'idea che si esprime, il bello è questo: nessuno è obbligato a leggere un blog. Dobbiamo cominciare a pensare che, come per altre situazioni, si comincerà con campagne per far sparire il fenomeno blogger (magari come uno dei mali peggiori dell'umanità)? Che com'è accaduto per il peer to peer e you-tube si evidenzino solo gli aspetti peggiori e non quelli, che sono di più, positivi?

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