Ieri sulla pagine del Corriere c'era un saggio di Ferguson che cirticamente parlava di "secolo asiatico" riferendosi a quello appena incomiciato: non gli do torto. L'Occidente ha perso la propria scommessa di allargare i principi base che lo hanno caratterizzato dal 1400 in poi proprio sull'esportazione di essi, sono d'accordo con l'autore del saggio perchè abbiamo fatto l'errore di esportare questi valori con la forza delle armi e l'assoggettamento economico dei due/terzi del pianeta creando un'elitè che vive, e oggi sopravvive, solo grazie al sistema di controllo internazionale che abbiamo messo su (intendo banche, FMI, Banca Mondiale, ONU, ecc.) e di questo dominio gli USA ne sono la punta di diamante con la loro forza economico-militare. Nella nostra ipocrisia ci siamo beati di poter allontanare per sempre lo spettro della decadenza sia politica che economica assoggettando gli altri, appunto, ai nostri stili di vita e pensiero, in realtà ponevamo le basi, grazie alla nostra ipocrisia, della nostra sparizione dall'asse del pianeta che conta a favore di paesi che rispetto a noi sono alieni: Cina, Giappone, mondo islamico, ecc. ecco i nostri fallimenti e la nostra sconfitta. Prima lo capiamo e prima si potrà attutire il colpo del tonfo, che comunque rimane inevitabile; parafrasando un motto c'è il rischio di andare a letto europei e risvegliarsi "cinesi". A me la prospettiva non piace ma, come diceva Pirandello, "così è se vi pare".....
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